Alpinismo italiano

Alpinismo italiano PROSPETTIVE DELL'ANNO XII Alpinismo italiano "°n e facile dire che cosa si pre pari per il 1934, perchè gli ambienti alpinistici si sono conservati chiusi e restii ad ogni curiosità e ad ogni interesse di pubblico o di giornali nà rì'iltm rinvia e fnrfntntamonto ?• ' ut,- palte e l01tunatamente. S1, Pu.bbhca ancora alcun calendario • alpinistico. La presidenza del C.A.I. ! si è limitata a fissare due date: quel1 la della giornata del Club Alpino, al la penultima domenica di maggio, e quella del Congresso annuale desìi alpinisti, in agosto, a Trieste e sulle !A1P» Giulie. Una manifestazione di ! propaganda alla quale è chiamata a ] partecipare anche la popolazione, i specie delle zone montane, e un Con igresso di tutti i soci, quasi un atto di ordinaria amministrazione. Popolarità ed eroismo Eppure si nota intorno a questa gente amante di silenzio e di solitudine una curiosità sempre più viva snppquindi e uno spirito nuovi di vita. Si sente ormai da molti, i quali vi sono saliti o in occasione di una gita estiva o di una giornata di sci, che quel mondo delle altezze rappresenta non solamente un salubre svago, un'evasione dalla vita, del quotidiano lavoro, ma una scuola di carattere e una fonte di spiritualità e di giovinezza. Per merito specialmente del C.A.I., è stato compreso il valore educativo e so' ^ montagna e diventata un fattore ! |n;„iQ ^"„ii'„i„i_,r,™„ « „„ . ._ ?,la ? df» alpinismo e perciò oggi in !italla.11 Regime gli e largo di incita [menti e di aiuti, e schiere sempre più]e i , i e o o ù e n e a à o, ò a numerose si rivolgono all'Alpe. "In conseguenza, e giusto riconoscimento di questo suo merito, il Club Alpino Italiano ha acquistato considerazione e autorità, e la breve sua sigla è diventata familiare anche a quelli che non sono alpinisti "NÓVdPVA^miTndr SniJIrl"»» rmb blionle ritraili ^5i5»5^l^e«Ì!«&-JLf °> ■ vi • j ii ! informati de problemi della monta- gna e delle imprese che vi si com-piono. E gli alpinisti non dovrebbe-rò formalizzarsi troppo se la.monta-ena «la loro città" santa e^ie onion dSi ',»„h,„ri m I^TÌm Udì santuari immensi al rocce e al lotf/A/on.ri ,dalle tUFtbe pu°- £ eJ«staiole, dal momento che queste avranno gran beneficio dalle gite e che a loro resteranno pur sera- pre recessi lontani e solitàri doropotranno sentirsi, ancora, stirpe di-.t. . ,. , Le critiche di coloro, « laudato- res tempons acti », i quali conside-rapo la sempre maggiore affluenza su e Alp come una profanazione della montagna, potrebbero avere qualche fondamento solo nel caso checon la diffusione della passione ai-pinistica si accompagnasse un abbas-samento del tono e del livello tecni-co degli alpinisti. Invece, mai comeih questi anni, la concezione aristocratica ed eroica dell'alpinismo ha trovato tanto fervore, e le impreseultime sono senz'altro le più ardueche l'uomo abbia mai compiuto in1 'montagna. Se avevano una loro bel-a | lezza i giorni lontani dei pionieri n |„uando j monti rannresentavano un»; £^?fLoiosc^ri^rv^o a nocW tiri ni !^?"j£f;loso -rlseAvat0.?Pocl11 Prl" vilegiati, e ogni vetta salita era una nuova, conquista e ogni via era un cammino nuovo e una vittoria del-s i'uomo sulla natura misteriosa e sul-e , e supersti zi oni ch e _ea g "fZ i. ou^cioi tiuui uic ue i«.iv*uu uni., «roifeito hanno r,Prò una niùsostengono per ore e intiere sugli appicchi seìv reti e di creste alte migliaia di me tri contro la respingente verticalità, ultima difesa della montagna, e contro gli istinti e i sentimenti più deboli che albergano in ogni cuore umano.Alla molteplice azione individualedegli alpinisti nei diversi LI tin?nLSOSSSS?*.^ i a o o, d re e. a i riscontro una più vasta attività I Francia, i Club Alpini si distinguo-no non solamente per il poderoso la r- ] voro che hanno compiuto in tutti i-i, pomni ot,lrii or.iPntifìr.j rirte rifu, ell1 ?am'P1> stucu scientinci, carte, ntua iaLe ee, oli uhe ao-| to j ba' peiil e ti a a rinsn el!£j~ sentieri" teleferiche' nìa~n*r"TaE n^oViTdeTìoro indirizzo sportivo*Sai per l'entusiasmo che portano nellaloro opera di propaganda. Anchei problemi prettamente alpinisticidalla via nuova sulle nostre Alpi al-nostre Alpi l'esplorazione delle montagne piùlontane, non interessano soltanto piùi singoli alpinisti ed esploratori, masono diventati i desideri e le ambiziose mète degli enti. L'opera dei Club Alpini Così vediamo in Germania e in Austria i Club Alpini nazionali finanziare gli scalatori della parete nord del Cervino e organizzare spedizioni ufficiali all'Himalaja, di cui una partirà nei prossimi mesi alla conquista del Nanga Parbat; il Club Alpino Svizzero farsi patrocinatore di una spedizione al Caracorum, che partirà nel prossimo marzo e si prefìgge la scalata del Broad, e procla_.mare alla sezione di San Gallo che a, è compito nuovo del Club Alpino as- sumersi la preparazione spirituale eìdn —,, ; — 4.„i: i : ■ : . -, . , .pratica di tali spedizioni; il Club Al-: tpino Polacco inviare in questi g:or-;t' ]? pino eBelga riconoscere che, quanto meno;fper una ragione di prestigio, anche'dloro non devono più rimanere assen-jcti (e pure hanno i precedenti delle1 sspedizioni ottimamente riescite in sAfrica e nel Caucaso) da questi cam- ! cpi dove gli alpinisti di tutto il mon-:ado lottano per salire sulle più eie-ì avate sommità ancora inviolate. Del *resto, dappertutto dove i singoli non: spossono arrivare da soli — e tali possibilità sono sempre più scarse —l?subentra la collettività. L'essenziale!bè che non sia mai frenato questo no-: ubile s'ancio dell'uomo verso tutte lecose belle e verso tutte le mète!nuove i li Club Alpino Italiano è balzato rsubito all'avanguardia di questo mo-.• ti .ìa commessa organizzazione eleijrifusti che ha portato ordine e unita di direttive in questo canino, la co- S•ditiinrirmp di un Comitato «cientifico smiizione ai un ^omudi.o Ecienuucu Tier lo svilupoo deeli studi. !a ^orma-;zione di un irramo scrittori di montaglia con il precisi compito di crca-| re uno stile che rispecchi la nuova j spiritualità alnina, ne sono la nrova — ha, nero, marcato con significa; +ive esnrecs:oni e non interessanti 'niziative la sua volontà che l'aloinifi'no italiano sia anche il prillo el'e gare sportive e in tutte auelle mnrese di eccezione che . ,., posaoni •a'e e II- mettere m luce il valore morale e u- [sico e il carattere eroico delia no-istra gente. Il Trofeo Mezzalama ''E, infatti, proprio quest'anno la . ! presidenza del C.A.I. ha voluto che! Ìdivéntasse la sua gara ufficiale quel-, la nel Trofeo Mezzalama la quale, l^ta e vmuta,aagiii amoionu wpi ;"istici picmoniesi conerei ratu* .gii!!°staco- e le diffidenze elei timidi e ; iPatroclnata da ^'.esto giornale, si e affermata fin dalla prima volta co-! i„ „.„ ,1,,»,^ r,;,-, n<mra e niù rfericollla derapa per TsciS àlpinisti; mentre sta per partire la crociera della regione di Torino del |C-AJ- nell'America latina e, insie- me la gara più dura, più aspra e più ! "-, • --«'ro|-«Ha. b^^m atoìnìslca^^ lgt'aufif|Ke§^^ «...w.—, . , A 3 i sa con Tappi-ovazione del Capo del: : Governo, la ciuale, diretta da! conte ; Aldo Bonacossa presidente del Club a j Alpino Accademico, comprende per;e ia massima parte i bravi giovanissi-ie ! mi elementi del G.U.F. di Torino e e ; ha per mèta le più alte vette ancora -inviolate delle Ande. Inoltre diverse -1 sezioni del C.A.I., in prima fila quel- -!le di Belluno e di Aosta, hanno ine | progetto o l'invio di una comitiva di a e arrampicatori nel Kaisergebirge pereffettuarvi le più note scalate di dif- ficoltà estrema o la risoluzione deie | più importanti problemi alpinisticin insoluti, come la parete nord delle Ides Jorasses. -1Gran„_ I Le scuole di roccia dei Guf sonon'scuole di alpinismo e anche centri di audacie e d spiriti sempre più spor- " HvìNp inorridiscano i curi e °lia ^•HNynno,^^^fn°n* ?iàle saua-n f^^kW^^Ható^iSSPto - dre delle Università ìUliane per la- conquista del Rostro d oro del Duce ] mantiene ardente fra 1 giovani l'at-n - j„n„ ,„ff„ T o lr,w. narnln imosfera della lotta. La loro parolaù ì mosrera aeua io«a. un iuio paiw.o , . e' S'i Pi» bravi al limite estremo, ciascu-Sno al limite delle sue possibilità. In montagna, come nella vita, per eh,- j cosa e dei concetti che l'hanno ispi-vuole procedere non c'è più tempod'indugiare nelle dolci soste o nelleincantate contemplazioni. AI Valore atletico i , rata ha destato un certo stupore. Tutti coloro che non possono piùaspirare alla decorazione (ma chealpeccato che non si tenga conto delS|Pesato!) si sono affrettati a mor-a forare allo scandalo. Ma come, 1 al-e Pmismo che e una fede, l'alpinismo, iche ^ un arte, viene mess9 sullo stes-- |° .Pian° dl. "n qualsiasi eserciziofisico? E vi dovranno essere ancheù,, ,. ù da no.' i.d»vl e 1 campioni e quelli a!che- Secheranno, chi ili più bran e i a b e e e - vo? Si arriverà al match e al cronometro? Però quanti credono nella bellezza dello sport e sono convinti che la perfezione in qualsiasi sport raggiunga le difficoltà e i limiti dell'arte, sono lieti che la vittoria nella rude lotta con la montagna sia giudicata come le vittorie nelle grandigare sportive internazionali e si so-no rallegrati di questo premio al va-lore sportivo. Certo, per quanto riguarda l'alDinista, l'espressione usata per la concessione della medaglia lascia dubbiosi, poiché la classificazione per gradi è limitata a un ristrettissimo numero di ascensioni e la gre¬ duazione delle difficoltà manca per . .. - , ». ■ . .. ... ' tutti i più importanti gruppi di moli- tagne, mentre, essendo la medaglia " ea essendo cu rigore finizione di una salita sia fatta solo dai successivi salitori, non sarà facile giudicare volta per volta a chi spetti il massimo onore. Ma queste sono imperfezioni che si potranno correggere, ad esempio, sostituendo al termine sesto grado quello di ascensione al limile del possibile e *i eccezionale importanza, e per l'e: satto giudizio sulle imprese compiu te 81 potrà contemplare nel regolal?)?mo la richiesta preventiva ed ob!bligatona del parere motivato di una Commissione composta veran'!er-.te .e.d esclusivamente dagli alpi!nlsTÌI P»u competenti. i La medaglia al valore atletico sa¬ ra 9pr,{.° premio ambito dagli sporti.Y1 i^bani e stimolo alle pm ardue .ìmnrese. Nel onmnn rlpìralninisr.-in. _ ostituendoj—J,è chp i.atlfita inco,ona. tn n„^L° ««nw?™f rS % S^t^M^^u^^nd? laur? tlovl •? un "t'01'0 finA&- rQ clie ne esa]tl jj preS'l0 e ne eterni ;^ rjc*orf]0_ | piero zanetti

Persone citate: Aldo Bonacossa, Duce, Ides, Mezzalama

Luoghi citati: Aosta, Austria, Belluno, Francia, Germania, Torino, Trieste