L'orario di lavoro in America subirà una nuova riduzione?

L'orario di lavoro in America subirà una nuova riduzione? L'orario di lavoro in America subirà una nuova riduzione? Washington, 12 notte, : Si apprendo che il Governo ame-i-icano sta studiando un piano di ri-duzione ulteriore della settimana la-voratiya. avendo dovuto constatareche quella prevista dai Codici indù-striali;-fc'on è stata sufficiente.a farriassorbire un'adeguata quantità dimatJHMwpera disoccupata. Coi Co-aiciì|$ttme c noto, nella maggiorparMi?eI e lnr'"strle si è adottataia mtimann di 40 ore. Centinaia ui mlgUaia, anzi milioni di operai pò- teMHtb- tornare al lavoro dopo l'ap-Ptflsl*one delle nuove regole, non. regole, nonP«W:,la quantità che il Governo sicra aspettato, anche perchè si era-no incesse troppe eccezioni a indù-striamene adducevano di trovarsi incondizioni particolari, e la riduzio-ne dèlia settimana lavorativa non era Stinta quindi generale. Ora, secondo' ciò che si afferma negli ani bientì.;;politici della capitale fede re*': Anche questo, si afferma, non po-trebbe essere- che un gradino inter-mediò,?: giacché il progresso tecnicocompiuto dai sistemi di lavorazioneiti Opti rami dell'industria non inspetlre che il riassorbimento dellamano d'opera possa avvenire se nonintroducendo una durata del lavoroti ancor più bassi. Intanto che alcuni mesi fa si era mesf;apeito conflitto col governo di Jington quando non volle firmaÌ3odice di regolamentazione del «Istria automobilistica, sta perdiventare, come egli ha dichiarato in Uiia'Jntervista, uno dei più caldi e sicuri fautori della politica economica _. Roosevelt. Ford ha detto di essere credente nei principii a cui il Presidente ha dato consistenza con la recente legislazione, ma egli nonritiene ancora che questi principiisiano sanzionati adeguatamente neiCodici industriali. D altro canto aFord non piace la scelta degli uo-nimi che sopramtendono all'applica-zione delle nuove leggi, «perchè prò-imon° d*gh. ^e?sl ambienti chehanno fornito ì dirigenti del vecchioordino. In altre parole, per il ma-yengono dagli stessi ambienti "che«nate automobilistico il 'sistema deiCodici non merita critiche in quantointroduce innovazioni, ma f— queste innovazioni sono poche m quantointroduce innovazioni, ma perchèche. Fordvorrebbe che si provvedesse ulte-riormente a sopprimere l'illecito e-;oismo nel tati in misura maggiore di quellastabilita dai Codici industriai? per-che il potere di acquisto della massacperaia non e cresciuto abbastanzada farsi sentire adeguatamente sulmercat0-, .Fol:d è d'opinione insomma che il: National Recovery Act » ha avvia-tói8^f^Ì^?A^^&^Ì2aspetto — egli ha detto — che essodiventi lo strumento efficace di rin-novamento; entro pochi anni senza dubbio io sarò un sostenitore più convinto della politica di Roosevelt e forse allora inulti di coloro che ora applaudono lo avranno abbandonato ». Si asserisce che Ford ha avuto un lungo colloquio telefonico con la Casa Bianca e che ha comunicato personalmente a Roosevelt queste sue vedute assicurandolo della sua assistenza quando anche tutto il resto della pubblica opinione lo dovesse abbandonare. Oggi del resto anche il Senato hadato la dimostrazione del prestigio che è goduto dal Presidente. Iericon un voto di sorpresa, il Senato aveva approvato i dazi addizionali speciali sui vini e liquori importati negli Stati Uniti dalle Nazioni che si sono rifiutate di pagare i debiti di guerra. L'emendamento con cui ai penalizzano gli Stati morosi era stato approvato malgrado l'opposizione dei senatori portavoce del Governo, i quali non volevano che tale clausola fosse inserita nel regolamenti fiscali riguardanti i vini e liquori. Oggi però lo stesso Senatocon 44 voti contro 30, ha annullato l'emendamento che aveva approvato ieri,"àvendo il Presidente Roosevelt espresso la sua disapprovazione ed avendo il Presidente della Camera del Rappresentanti fatto capire che la Camera lo avrebbe respinto. A. r.

Persone citate: Roosevelt

Luoghi citati: America, Stati Uniti, Washington