I preparativi militari sovietici alla frontiera siberiana

I preparativi militari sovietici alla frontiera siberiana la tensione in Estremo Oriente I preparativi militari sovietici alla frontiera siberiana Londra, 10 notte. In Estremo Oriente una guerra appare sempre più inevitabile. Informazioni che giungono da Tokio, da Pechino c dalla Siberia mettono in rilievo numerosi particolari di una preparazione militare delle più minuziose tanto da parte della Russia sovietica che da parte del Giappone. Ciò del resto non pud destare meraviglia giacchè il forte linguaggio a dottato recentemente da Stalin, Mos Jotoff e Litvinof verso il Giappone kusco fatto comprendere che esso derivava, dalla fiducia di poter affrontare uno scontro, mentre d'altro canto i più recenti dislocamenti di divisioni e corpi d'armata nippoìiici in Manciuria e nelle Provincie oiiieài di Ciahar e di Jehol avevano rivelalo chiaramente che il Giappone prendeva delle contromisure. Dunque, secondo auanto viene telegrafato da Kabarovsk, in Siberia, nell'estrema regione orientale dell'Unione sovietica, sono stati concentrati itegli ultimi tempi per lo meno V- venti per cento dell'esercito, della marina da guerra e dell'aviazione dell'Untone. Vi sarebbero lì attualmente 10 divisioni di fantesia e 3 divisioni di cavalleria. A Vladivostock, nei cui cantieri e nei cui arsenali si sta svolgendo una attività febbrile, sono riunite nume rose unità della flotta e particolar mente degli incrociatori leggeri e f/ran numero di caccia, sottomarini di ultimissimo tipo, mentre nei diversi aeroporti della zona del Pacifico, lo Stato Maggiore sovietico ha distribuito ben duecentocinquanta apparecchi militari. «•Vi MV'ét< fra l'altro, quaranta aeroplani au bombardamento, di grossisaime dimensioni,''alcuni dei quali, si assicura, hanno un'autonomia di volo tale da poter raggiungere senza scalo da Vladivostock là capitale nipponica, lasciar cadere settecento chilogrammi di bombe e. tornarsene alla base senza bisogno di rifornimenti. Che qualche cosa si stesse preparando in Siberia lo aveva fatto comprendere del resto il sorprendente decreto moscovita di alcune settimane or sono, in forza di cui la maggior parte delle restrizioni sull'agricoltura vigenti nel resto dell'Unione venivano revocate, ai funzionari dello Stato e ai soldati dell'Esercito la paga veniva raddoppiata e altre innovazioni venivano introdotte. Il problema era di sedare il malcontento della popolazione agricola siberiana c di incoraggiare la produzione di derrate, poiché bisognava creare la possibilità di larghi approvvigionamenti. A Tokio si seguono i preparativi militari della. Russia con estrema e ansiosa attenzione, e pochi si nascondono che la situazione diventa di giorno in giorno più pericolosa per il Giappone. Di settimana in settimana i Soviet potrebbero trasportare, in Siberia altre divisioni e rendere così oltremodo rischioso per il Giappone un tentativo di misurarsi. Vi è chi ritiene che la preoccupazione maggiore del ministro della guerra nipponico, generale Araki, sia ogni quella di evitare un conflitto armato con la Russia. Senonehè Araki non mancherebbe di intravvedere la possibilità di un attacco sovietico contro la frontiera mancese, una volta che lo Stato Maggiore russo si convincesse della posizione di favore dell'esercito sovietico e delle esitazioni di Tokio. Per ciò la tesi che sarebbe più discussa negli ambienti governativi, di Tokio sarebbe attualmente quella di una guerra preventiva: attaccare le province maritiinie della Siberia prima che i Soviet completino i preparativi, e occupare i punti strategici della costa del Pacifico, di maniera che le basi dalle quali potrebbero partire gli attacchi aerei sovietici contro l'Arcipelago nipponico siano messe fuori di com battimento. Una volta effettuato questo piano, si dice a Tokio, la guerra campale lungo la frontiera siberiana non presenterebbe difficoltà, perchè le tfuvpè nivponiche. arazie alla -costruzione di nuove linee ferroviarie verso la Manciuria, avrebbero una maggiore mobilità. R. P. ;||jijI

Persone citate: Araki, Stalin