La Scuola militare di alpinismo è stata inaugurata ad Aosta

La Scuola militare di alpinismo è stata inaugurata ad Aosta La Scuola militare di alpinismo è stata inaugurata ad Aosta Aosta, 9 notte. Da stamane. Aosta, la città alpina ed alpinistica per eccellenza, ha la sua Università: l'Università della Montagna. Per volontà del Duce tutta l'importanza e tutto il valore educativo dell'alpinismo per una Nazione che, come l'Italia, ha per frontiera terrestre l'intero arco delle Alpi, Aosta ebbe un altro segno del riconoscimento, da parte del Fascismo, della sua incrollabile fede patriottica e della sua funzione, nettamente segnata, nella vita nazionale. S. E. Baistrocchi, Sottosegretario per la Guerra ed il generale Bes, Ispet- che conosce | fore delle Truppe alpine, hanno.'in ^rc-1vissimo tempo, realizzato ciò che era una sentitissima necessità per le Trup-Ipe di montagna: l'istituzione cioè di;una scuola nazionale militare di alpi-!nismo i ' ' Esercito e montagna ! L'attività alpinistica, nel dopo guer- ra, ha preso un considerevole sviluppo, ni tutte le nazioni: giustamente affer mava il generale Bes nel suo dottissl mo ed acuto discorso inaugurale, che, a a a , a n i a a l 2 o , a n e e - superate le difficoltà in estensione, gli!uomini pare che aspirino a superare le difficoltà in altezza. Noi che abbiamo un alpinismo, forte di tradizioni e di glorie; che possediamo uno dei più an- ziani e meglio organizzati Club Alpini; j che, primi fra tutti, abbiamo creato un corpo alpino nostro che, imitato, non | vuole nè deve lasciarsi superare, dob- ibiamo mantenere alto il prestigio . di !questo alpinismo, inteso come funzione ', viva, snella, ardimentosa, educatrice! della nostra gioventù. Nell'atmosfera !vibrante del Fascismo, anche la Scuo-1la della montagna deve avere una suaiforma unitaria, prontamente realizza- !trice e completamente inquadrata nel-!l'insieme di tutte le attività nazionali. IE' interessante constatare come mol-!ti Paesi abbiano pur dedicata la loroìattenzione alla preparazione alpinistica ■militare: in Francia hawi una scuola idi montagna a Grenoble, un centro scii-1stico a Briancon ed una scuola di alta montagna a Chamonix, dove « chas- !seurs » e truppe di colore, del Marocco |e del Madagascar, stanno allenandosi |alle più pure forme di alpinismo. In ISpagna, un centro militare di monta-|gna fu costituito a Navacerrada; la !Norvegia e la Svezia hanno una scuola militare di sci rispettivamente a Gijebo e Ostersvud; mentre l'Austria nell'Arlberg, la Germania presso il battaglione di cacciatori alpini di Kempten, e, persin, la Turchia, a Igdir, nei pressi della frontiera russa, hanno istituite scuole di specializzazione per truppe da montagna. Da noi, l'addestramento alpinistico militare non è certo una novità: nel ricordo di ogni italiano sono ancor presenti le gesta leggendarie degli alpini sulle creste di ghiaccio dell'Ortles e dell'Adamello, e la guerra di eccezionale ardimento sulle erode dolomitiche. Funzione di Coordinamento Nel dopoguerra furono svolti fre- quenti corsi di preparazione, all'alta montagna: la nuova scuola militare na-jzionale di alpinismo, istituita ad Aosta, .'sorge con l'intento di coordinare le varie scuole, di riunire le varie energie, iora sparse o latenti, di indirizzarle in modo unitario, di coltivarle in un centro vitale, perchè il rendimento, anche dai lato dello sviluppo e del periezio- namento, sia migliore. La nuova Scuola non deve essere, e jnon sarà, imitazione delle scuole este- |re: sarà un organo a sè, suscitatore di fede e di passione; organo di studi e dispenmentazione con intenti pratici e con unità di indirizzo. L alpino dell'ai-ta montagna, dovrà essere più che un alpinista ed uno sciatore, dovrà sinte- ^ft™ lwe le ?,UaÌità • bell'alpinismo più completo, nella tecnica e nello studio, in estato ed in inverno. In perfetta collaborazione con il Club Alpino Italiano e con il Club Alpino Ac- cademico Italiano che forniranno, percieli di lezioni e di conferenze, scienzia- |ti, tecnici e specialisti, la Scuola di al- pinismo militare svilupperà al massi-mo lo studio delle dottrine riferentisi alla montagna, in modo che i frequen-tatori dei corsi possano formarsi unacultura completa, in tale campo. ! La gioventù italiana che, ogni anno,ì maggiormente sente la passione del-l'Alpe e che, in sempre maggior nume-ro, attraverso le sue organizzazionistudentesche e giovanili,* in stretta col-laborazione con il C.A.I., si avvia a for-giare muscoli e carattere sulla palestradei monti, trarrà indubbi vantaggi daquesta modernissima e completa scuo-la di alpinismo, costituita con i più seriintendimenti e con le massime garanziedi funzionamento. La scelta della città di Aosta a sededella Scuola di alpinismo, non potevaesser più felice: le montagne più alte epiù grandiose delle Alpi cingono le se- dici valli valdostane; indubbiamente non potevasi trovare ambiente alpinistico più adatto, dove parecchi sono ancora i problemi tecnici da risolvere e dove innumeri sono gli Itinerari di ogni difficoltà, su roccia, su ghiaccio e su neve. La cerimonia inaugurale Aosta ha un'anima alpina, ed alpinistica: essa sente il fascino delle meravigliose imprese di ardimento che gli uomini di tutto il mondo compiono sulle sue montagne. Essa è a breve distanza dalle testate delle valli che, tutt'attorno, formano raggiera: nessun'altra città possiede nelle immediate vicinan- -'=^£=^i campi di ad ^^^^^^"^ *a*one. alpinistica e c°n l abbondanza di uomini specializzati potrà cosi dare anche la sua preziosa collaborazione. ' L'Università della montagna non poteva aver un'altra migliore scuola di applicazione che le Alpi Valdostane, Nella cerimonia inaugurale di sta¬ mane, alla presenza di S. E. il generale Spiller, Comandante il Corpo d'Ar mata di Torino, del generale Bes, Ispet '01"?/ delle Truppe alpine, del Vescovo Aosta, del rappresentante di S. E. 11 Prefetto, del Segretario Federale, del rappresentante d il CAI. e del C.A.A.I. e <?i un folto stuolo di personalità e di ufficiali delle Truppe alpine, il Pode stà di Aosta ha portato il saluto ed 11 | ringraziamento della città per il premio ied 11 riconoscimento che U Duce ha vo!'uto donarle _ con l'istituzione della ', Scuola di alpmismo militare, ! 11 generale Bes, alpino di purissima !fede- con un discorso denso di senti1 mento e di erudizione, ha illustrato gli is«>Pi della Scuola, ne ha spiegato l'ori! ~ine' ne ha esaltato le patriottiche «na!hta- s- E- il generale Spiller, a nome I & s- E' Baistrocchi, porgeva quindi il !saluto augurale alla nuovissima Istituìzl°n,e- . __ • ■ L on- Manaresi Presidente del C.A.I. ie Comandante il X Alpini, ha cosi tele1 gufato ali Ispettore Truppe Alpine: I>eUa impossibilità esser presente co !stl Prego Lei rendersi interprete pres |so tuttl ufficiali alpini sentimenti viva | fraternità alpinisti e alpini in congedo Iche vedono con la nuova Scuola com|Piersi una nobile aspirazione Fiamme ! verdi. A Lei, ideatore e costruttore, mio plauso devoto e fraterno ». E. F.

Persone citate: Baistrocchi, Comandante, Duce, Spiller