Il ministro Dalimier invitato a dimettersi

Il ministro Dalimier invitato a dimettersi Lo scandalo si allarga in Francia Il ministro Dalimier invitato a dimettersi Una valanga di accuse « Inchiesta giudiziaria aperta contro il dep. Garat - La figura del fuggitivo Stavisky consigliere di ministri, sovventore di partiti, finanziatore di giornali La dittatura occulta Parigi. 6 notte. Lo scandalo Stavisky 6'allarga con ritmo veloce. Il Governo si accinge, a quanto pare, a sacrificare alla pubblica indignazione le teste di alcuni fra i responsabili più in evidenza e fra le altre quelle di Dalimier ministro delle Colonie e dei. deputati Garat e Bonnaure. Ma viene spontaneo chiedersi se questi sacrifici tardivi e titubanti basteranno a sedare un tumulto nel quale l'opposizione politica pesca a due mani e che d'altronde sembra mettere in causa l'intero regime, e se il Gabinetto intero non finirà per soccombrere. I giornali più restii a sollevare dubbi sul carattere perfetto e imperituro dell'istituto democratico si vedono ridotti a far la voce grossa insieme con gli organi sospetti di tendenze fascisteggianti. Lo stesso Temps è costretto a scrivere che € la fiducia nel regime svanirebbe se il silenzio o qualche dichiarazione inconcludente dovessero tener luogo della risposta netta e categorica reclamata dal paese ». Il Journal des Débats, immune dalle pregiudiziali che limitano la libertà di linguaggio degli organi ufficiosi, parla addirittura di sintomi di decomposizione dicendo : «Vi sono ferite di cui gli organismi malsani non guariscono più. Il mondo dei politicanti vive da troppo tempo in prossimità di una cloaca. Esso ha la febbre. Ora In circostanze simili 11 Ministero non è preparato alle operazioni di salute pubblica che dovrebbe compiere. Senza dire che non si vede come in un momento in cui appare chiaro che lo Stato favorisce lo svaligiamento dei cittadini si dovrebbe procedere al lanciamento del prestito di 10 mi' Uardi ». Gli uomini più combattivi apprO' fittano della situazione per predire che quanto prima anche la Francia dovrà decidersi ad adottare un regi' me d'autorità. Secondo Bure lo scan dalo Stavisky è la prova che il popolo francese corre alla dittatura. Coi y neWAml du Penple afferma dal canto suo: ■ì Li'intora nazione francese reclama un governo, chiama una volontà, aspetta un capo. Esso si ricorda di quello che ha fatto un capo per la restaurazione dell'ordine, della pace sociale, della prosperità dopo gli eccessi sanguinosi del Terrore e forgia del Direttorio. Essa vede quello che hanno compiuto un Capo In Italia, un Capo in Germania. Ma essa si lascia Impress'.onare da una parola: «dittatura». * Noi slamo liberi cittadini in un libero paese; niente dittatore! niente dittatura! ». Sinceramente credete che voi siete al riparo della dittatura perchè diguazzate nell'anarchia, perchè vi sprofondate sempre più nel più avvilente bolscevismo? In realtà voi non capite, voi non sentite che la libertà ò morta, che non vi è più libarla per la stampa, che il parlamentarismo o una derisione della libertà politica, e che i detentori apparenti del potere ufficiale sono gli strumenti ciechi, servili, umiliati di un potere occulto. Un Mussolini dittatore, un Hitler dittatore parlano e comandano alla luce del sole davanti a tutto il popolo; essi assumono la piena responsabilità del loro linguaggio, dei loro gesti e delle loro decisioni. Tutto il popolo li osserva e li giudica, mentre che la nostra repubblica BUbisce miseramente, vergognosamente la dittatura nel tempo etessa più dura e più oltraggiarne, infle-Mbiie e senza responsabilità di un miglialo di tlrannelli politici i quali non agiscono e non reagiscono essi stessi senza sapere perchè nè come, se non spinti da « dittatori » invisibili, padroni dei loro minimi gesti ed atti ». Questi appelli roventi dell'Ami du Peuple raccolgono consensi in larghe sfere di opinione. Hervé ripete per l'ennesima volta nel suo giornale che il focolare della decomposizione è il Parlamento. « Riflettete che qualsiasi mascalzone, qualsiasi imbecille purché abbia la lingua sciolta e una cassa elettorale un po' guarnita può diventare deputato o senatore, cioè uno dei 900 re che tengono nelle loro mani le sorti del ministri, che votano bilanci di 50 miliardi interessanti una folla di Industriali, di commercianti, di fornitori dello Stato, di Impiegati al quali l ministri non possono rifiutare nessun favore, come essi stesai non hanno nessun favore da rifiutare al loro elettori influenti. «Riflettete che ministri, deputati, senatori dipendono per la loro carriera In gran part.» dalla stampa la quale ha spesso tali bisogni e tali appetiti da vendere la propria Influenza presso 1 ministri a gruppi di Interessi o anche talvolta, come nell'affare attuale, a truffatori. Come potrebbe un Parlamento non essere un focolare di corruzione?».Alcuni fra gli stessi portavoce delle sinistre, l'ala del Parlamento più colpita dallo scandalo, sentono il bisogno di invocare un cambiamento di sistemi. <r La rappresentanza nazionale — scrive Prossard in Concorde — soffre nella sua autorità per le intossicazioni della politica e della finanza. E' venuto 11 momento di porre 11 problema e di risolverlo. Vi sono incompatibilità evidenti. E' Impossibile lasciare passare senza reagire il fiume di fango che scorre. E' già molto che esso trascini nelle sue onde fangose l'onore di (il cu ni uomini; facciamo In modo che l'onore della Repubblica e delle sue libere istituzioni non riceva più schizzi!»Il tono di questi pochi commenti è di per sè indice abbastanza eloquente del malessere profondo che il nuovo scandalo fa pesare sul mondo politico francese ma se in altri tempi circostanze quali quelle odierne avrebbero provocato pronta e ir resistibile reazione popolare oggi in realtà la massa del paese reagisce debolmente e solo in piccoli nuclei le campagne dei giornali trovano eco adeguata. La demoralizzazione di talune sfere parlamentari france si è indubbiamente grave, ma molto più grave appare all'osservatore attento l'indifferenza e l'apatia della piazza. C P. e l i La marea che sale Parigi, 6 notte. Il doppio aspetto politico e giudiziario dello scandalo Stavisky continua a Impressionare l'opinione pubblica che vorrebbe poter trovare una sufflcente ragione di fiducia nel vigore nettamene te affermato col quale il Presidente del Consiglio da una parte e 11 Guardasigilli dall'altra si propongono scoprire e reprimere tanto le debolezze, le compiacenze, le inadempienze e le Incurie quanto le complicità reali che hanno permesso all'ardito truffatore di continuare la serie delie sue Imprese mentre veniva Indefinitamente rinviata la sua resa di conti alla giustizia. Le resistenze di Dalimier Due inchieste amministrative sono prescritte a tale riguardo mentre si sviluppa l'azione giudiziaria. Una rogatoria generale inviata da Bajona a Parigi permetterà al magistrato di agire senza ostacoli: Il deputato Garat sarà udito dal giudice: si attende al riguardo il risultato di una conferenza tenuta a Pau nel gabinetto del procuratore generale che potrebbe condurre a formulare, a quanto si crede, una imputazione che non sorprenderà più nessuno. Nei corridoi della Camera ove lo scandalo Stavisky è oggetto di tutte le conversazioni regna una viva effervescenza. Come al tempo di crisi ministeriale vengono messe in circolazione voci che la prudenza impone di accogliere con una certa riserva. SI danno comunque come certe le dimissioni del ministro delle Colonie, Dalimier. Il Journal des Débats facendo appunto eco a tale voce scrive che il Presidente del Consigli*), volendo avere le mani libere per far procedere con rigore e al tempo stesso per permettere al suo collaboratore di spiegarsi con piena libertà avrebbe chiesto fin da Ieri a Dalimier le sue dimissioni. Se dobbiamo credere alla "LAberté questi si sarebbe però mostrato riluttante. « Per tutta la mattinata di oggi — scrive questo giornale — Chautemps si è sforzato di ottenere le dimissioni di Dalimier. Data la resistenza di questi egli si sarebbe spinto sino a prevedere le dimissioni collettive del gabinetto. Tn presenza di tale decisione Dalimier ha finito per cedere e le sue dimissioni saranno in giornata cosa fatta ». Però fino al momento in cui telefoniamo non si ha notizia che le dimissioni siano state presentate. Intanto il Presidente del Consiglio, dopo avere lungamente conferito col direttore della Sicurezza Generale e col direttore del gabinétto del Prefetto di polizia In assenza di quest'ultimo, ha deciso di aprire una inchiesta amministrativa affidata all'Ispettore generala Plytos per ricercare le negligenze e gli errori che hanno potuto essere commessi da funzionari dj polizia e che hanno avuto per conseguenza di ritardare od ostacolare l'azione della, giustizia. Questa inchiesta è destinata a dare soddisfazione alla pubblica opinione circa le accuse « di compiacenza per non dire addirittura di complicità » formulate da numerosi giornali contro alcuni funzionari della polizia. La Libertà, tornando alla carica su questo argomento, scrive che il commissario Hennet e l'ispettore Beni ohe sono stati Incaricati di una inchiesta erano notoriamente familiari di Alessandro Stavisky e siccome il commissario Hennet è partito per Bajona, 11 giornale si chiede se abbia ricevuto l'ordine di impedire a qual giudice Istruttore di fare errori pericolosi. Da parte sue il Guardasigilli sta facendo procedere a una inchiesta per stabilire le ragioni che hanno motivato l successivi rinvìi di un vecchio processo Stavisky messo in ruolo dinnanzi ad una sezione del Tribunale correzionale per la fine di questo mese. Non appena i risultati completi di questa Inchiesta saranno pervenuti, il Guardasigilli prenderà tutte le sanzioni necessarie qualora apparisse che negligenze ed errori siano stati commessi. Una serie di smentite Intanto le smentite di peraonaiità politiche 1 cui nomi sono stati pronunciati a proposito della truffa di Bajona continuano. Il Ministro dell'Educazio¬ ne Nazionale smentisco l'Informazionepubblicata da un giornale della sera. facendo sapere che In nessuna procedu-lìti dì SJ"TiSSiHsAT"cato di Stavisky e II Ministro dell Aria. Cot, smentisce da parte sua che 1 avvo-cato Guiboud-Ribaud, che era 11 consu- torizzato nessuna irregolarità tanto 2al Fxulto di vista dell'alterazione dei ^i^L^f Aaì P™f° ?L Et ^^o^^Mfc"«5E tere dueceilto mi)iom dl bu0ni 8er.za vailore, e aspetto pure che produca un ordine intlmantegu di impadronirsi deiente legale dì Stavisky, sia stato ufficialmente incaricato di missioni al Ministero dell'Aria e che abbia avuto funzioni a qualsiasi tìtolo nel suo gabinetto. Anche U ministro delle Finanze, Giorgio Bonnet, smentisce che l'avvocato Guiboud-Ribaud abbia mal appartenuto al suo gabinetto a titolo ufficioso o ufficiale. Egli ha precisato che al momento della costituzione del gabinetto Daladier alcune persene, che egli non nomina, glie lo avevano segnalato per prenderlo nel suo gabinetto come addetto. Egli aveva dato loro soddisfazione, ma tre giorni dopo credette di dover separarsi da lui e la sua nomina non comparve mal nel Journal Officiel; è dunque pura immaginazione rappresentarlo come facente parte attualmente del suo gabinetto. Il Ministro Bonnet ha smentito poi nel modo più'reciso di avere mal visto e conosciuto Stavisky a Parigi o a Stresa. Staviskl risanatore del bilancio... « Quando ho presieduto la conferenza di Stresa — egli ha detto — io non ho avuto nessun rapporto con lui e i miei co'Jlaboratorl che si trovavano con me a Stresa neppure 633i hanno alcun ricoido del truffatore. Può darsi però ohe egli si sia trovato a Stresa al momento de'jla conferenza fra le centinaia di persone che quella riunions internazionale vi aveva attirato ». La LAberté, prendendo atto di questa smentita, dichiara psrò che testimoni degni di fede affermano che Bonnet fu a Stresa invitato a colazione dafl deputato Bonnaure e che Stavisky (che secondo il settimanale Olwr rivari ne avrebbe sussidiato l'elezione nel 1932) assisteva al simposio. «Ai dessert il truffatore espose al delegato della Francia un piano di risana' mento finanziario che Bonnet, a quanto si dice, apprezzò molto. Stamattina un organo del Cartello, per fare un diversivo, lascia capire che noi gettiamo il discredito sulla conferenza di Stresa. Il signor Bonnet deve sapere ohe a varie riprese durants la conferenza certe delegazioni straniere si lagnarono per gli « affari » che si facevano attorno alla delegazione francese e per lf> indiscrezioni di questa ». Segnaliamo pure che, sempre secondo 11 Charìvari, Stavisky avrebbe non soltanto sovvenzionato 11 giornale La Volante di Alberto Dubarry, nonché altri giornali di minore importanza, ma anche ti comitato del partito radicale socialista: *H comitato radicale socialista della Rue de Vaiola deve dire se è esatto che abbia ricevuto parecchi milioni da Stavisky al momento delle elezioni del 1932. Il comitato radicalo socialista della Rue de Valols deve dire quanto ha ricevuto: 5 o 10 milioni? Polche è possibile ohe ce ne siano rimasti per strada, cioè nelle mani dell'intermediario. Il comitato radico-soolalista dove, In tal caso, far saroere li nome di questo intermediario. Siamo certi ch.3 Von. D'ibarcry (Il direttore della Volonté) sarà della nostra opinione». Tissier accusa Fon. Garat Coatro l'onorevole Garat, altro membro influente del partito radicalo socialista, l'avvocato Legrand, difensore doll'ex-d'irettora del Credito Municipale di Bajona, Tissier, ha presentato una domanda formale di incriminazione ■basata sul fatto che il suo cliente non cessa daUT affermare che egli non ha agito che In seguito a ordini e in conformità di istruzioni del signor Garat, presidente del suo consigliò di amministrazione. L'on. Garat, giunto stamattina a Bajona, protesta con energia contro questa accusa: « Io sono, come molti altri, vittima di un truffatore. Sindaco da 25 anni, ho, come molti uomini politici. degl: avversari numerosi e irriducibili. Io li trovo oggi riuniti intorno a Tissier. E' la guerra. Sta bene. Io non ho mai retrozasso davanti al minimo attacco non avendo nulla da rimproverarmi. Io non posso rispondere che con le stesse parole alle dichiarazioni di Tissier: egli crede salvarsi accusandomi. Attendo che mi si oppongano delie prove. La mia buona *f ade è stata sorpresa come quella di molti altri. Io dichiaro formalmente di non avere au cc gioirli, politicamente io sono forse toccato, ma il mio nome rimane « ri-marra-intatto. I miei accusatori si toi-gano la maschera. Io lascio l'opinionepubblica giudice della mia condotta nel passato e nel presènte ». Il deputato Garat, verrà, confron-tato domani con Tlasior; fino a quel momento egli non sarà oggetto di alcuna imputazione formale. Intanto un consigllero municipale di Bajona, il signor Rectoran, relatore della commissiono delle finanze, ha inviato al sottoprefetto lo sue dimissióni scritte, dicendo fra l'altro: i Non accuso nessuno, ma ritengo che l'attuaJe consiglio municipale non può amministrare la città e che nuove elezioni sono necessarie ». Nel frattempo, Stavisky continua a essere irreperibile. C'è chi lo ha visto a Ginevra, chi in Ungheria e in Olanda e perfino in Svezia. Non è del resto Impossibile che Staviskl si trovi al sicuro a Parigi o poco distante, per quanto 11 succitato Charìvari formuli duo domande cho lascaréHpero capire che Staviskl sarebbe partito In aeroplano, giovandosi di altre sue complicità: « Staviskl non ha spiccato il volo da un aerodromo della regione parigina su un aeroplano militare a destinazione dell'Europa centrale, e poi d: un paese più lontano bagnato dal Mediterraneo, che non conosce la legge dell'estradizione? «I servizi del Ministero dell'aria non sono al corrente attualmenta delle circostanze particolareggiate di questa partenza, favorita dall'alta polizia, che voleva salvaro 1 ministri? ».