Il Gabinetto Chautemps in balia della bufera

Il Gabinetto Chautemps in balia della bufera GLI SVILUPPI POLITICI DELLO SCANDALO DI BAYONA ■ — ) Il Gabinetto Chautemps in balia della bufera Stawisky sempre irreperibile - Le collusioni dell'avventuriero con la polizia « Lo smarrimento dei radico-socialisti ■ Il sindaco di Bayona» deputato Garat, arrestato Parigi, 8 mattino. La febbre causata dallo scandalo Stavisky non ha cessato di salire. La lentezza dell'inchiesta e gli incidenti politici che l'accompagnano sovraeccitano in modo incredibile le pas« bell'Alessandro » sioni. Mentre il è sempre in fuga, mentre l'azione giudiziaria continua a Bajona ed a Parigi ed una inchiesta amministra tiva è stata prescritta dal Capo del Governo, ed il Guardasigilli cerca di stabilire le responsabilità, il lato po- litico dello scandalo prende una pie¬ ga acuta. tpznetpa|dnatldgAnche la giornata di ieri è statai suna giornata di effervescenza nei scorridoi delle due Camere e nell'an-iE ticamera della presidenza del Consi glio, ove i giornalisti rimangono in ! permanenza in attesa di notizie sen'sazionali. Si potrebbe credere di es' ~ ' ssptnsere in periodo di crisi ministeriale ! stante sono le visite fatte o ricevute ! cdal Presidente del Consiglio. Crisi potenziale gi c|nislDel resto, se non vi e crisi nel ve-jSro senso della parola, le dimissioni * fdei Ministero sono più che probabi- ni. infatti non è più.un segreto per, nessuno che il Presidente del Consi glio Chautemps, dopo aver lasciato al Ministro delle Colonie, Dalimier, il tempo di provare la sua buona fede, gli aveva chiesto di dare le sue dimissioni. Questo gesto avrebbe! sCcpermesso a Dalimier (le cui lettere,!vsfruttate dai piazzisti, avendo faci- Clitato le sottoscrizioni delle Compa-i °gnie di assicurazione ai Buoni del ÉCredito Municipale di Bajona, ave- vvano impegnato la sua responsabi-! flità morale) di rispondere con ma»-1 p:. oggetto Ma Dalimier che p <ttatn" .v- So iViil uanmier, cne e scaio |]tricevuto anche ieri mattina dal Pre■ sidente del Consiglio, con il quale si lè intrattenuto per oltre un'ora, non psoltanto non si è fino ad ora dimes- m'm 'Un? luTi-ota esplicativa comunicata alla:ttampa le circostanze nelle quali fu- soni) stablliti dai servizi del suo astero i documenti che sono stati oi utilizzati dal truffatore e dai suoi ono stabiliti dai servizi del suo disv j I fatti agitatissimo. Il gruppo parla j mentare terrà martedì mattina pri complici. Questa nota è un lungo sviluppo del comunicato diramato a suo tempo da Chautemps, il quale, come si ricorderà, affermava « la buona fede del Ministro del Lavoro ». Chautemps ha continuato ieri la Berle del suoi consulti è delle sue investigazioni ed ha preso pure conoscenza degli ultimi particolari rivelati dalla istruttoria e dalla inchiesta amministrativa. Egli presiederà oggi il Consiglio di Gabinetto che si riunirà alle 17 e nel corso del quale verrà deciso l'atteggiamento del Ministero alla vigilia della ripresa dei lavori parlamentari, fissata costituzionalmente per domani, martedì. Se come è possibile, Dalimier non deciderà di andarsene, l'intero gabinetto presenterà le sue dimissioni al Presidente della Repubblica: dimissioni di principio, che permetterebbero al signor Lebrun di rinnovare la sua fiducia a Chautemps, incaricandolo di ricostituire il Gabinetto, ciò che egli farebbe immediatamente per poter presentarsi giovedì o venerdì davanti al Parlamento. Si attribuiscono appunto all'idea di guadagnar tempo e avere già pronta la nuova combinazione 'e visite che Chautemps ha fatto sabato al presidente del Senato e al presidente della Camera, per quanto i collaboratori di Chautemps abbiano assicurato trattarsi soltanto di visite protocollari per ricambiare quelle fatte dai presidenti delle due Assemblee al Presidente del Consiglio in occasione di Capodanno. Si precisa anzi che Chautemps insisterebbe presso Herriot affinchè questi acconsenta ad entrare nel nuovo Ministero. Herriot prende posizione E' da notare che Herriot si è pronunziato in modo energico parlando a Nizza, in una riunione del partito radicale socialista delle Alpi marittime, sulla necessità di una pronta e severa azione della giustizia. « Si credeva forse che non avrei osato parlarne. Mi conoscono male. Faccio volontieri allusione a questo affare che turba l'opinione e anche me. In circostanze come queste, che fare? Trasportare degli affari dal campo giudiziario sul terreno politico? No. L'affare è stato deferito alla giustizia. Questa faccia il suo dovere con piena indipendenza, imparzialmente e completamente. Io non rimprovererò mai alla giustizia dl mostrarsi troppo severa. So di avere l'appoggio di tutto il nostro partito quando pronunzio queste parole con perfetta convinzione, con perfetta risolutezza e perfetta serenità. E faccio piena fiducia sulla probità chiaroveggente del Presidente del Consiglio ». Queste stesse dichiarazioni di Herriot dimostrano come il partito radico-socialista si senta coinvolto in pieno dallo scandalo che colpisce Vavntanrqrpfhntdupc1zipepzla persona di alcuni dei suoi mae- . P"30"11 ai alcuni aei suoi mag |gioii esponenti. Esso si mostra in- i" . : i .. ■ • ti ì ma della seduta, una riunione che dovrebbe essere destinata a designare i suoi candidati ai vari posti dell'ufficio di presidenza della Ca 1 mera ; ma non potrà certo non oc- cuparsi dello scandalo di Bajona, tanto più che un'offensiva sta delineandosi contro uno dei vice-presidenti uscenti della Camera, l'on. Andrea Hesse, al quale, malgrado le dichiarazioni da lui fatte al riguardo, si rimprovera di essere stato difensore di uno degli affari Stavisky. Dell'ampiezza crescente di questo scandalo la stampa parigina, per la quale i problemi di politica interna' | j zionale sono pel momento lasciati in | disparte, si occupa nei suoi com- - ; menti. Taluni, preoccupati dell'on-ijdata passionale che si rovescia su o a » e a l i - ¬ tutta l'opinione pubblica, chiedono] fpiena giustizia, ma non sanzioni sen za discernimento. « Senza pietà ma non senza discernimento scrive ad esempio, l'Oeuvre. La maggior parte dei fogli parigini insiste sull'im mtdrlpossibilità per Dalimier di rimanere tad un posto che egli non si mostra j o|disposto ad abbandonare: id* Non voglio infierire sul nostro Mi- jnlstro delleT Colonie — scrive tra gU, maltri Bure sull'Ordre, ma sono costret- to a riconoscere che egli non può nel- le circostanze attuali rimanere al suo g£?ìn Sjf"1 1h=,,rf nTAt~ dente della Repubblica e ì suoi colle- ghi del Governo siano convinti delia | ai sua « buona fede », bisogna che il Paei se intero condivida la loro convinzione. -iEgli stesso ha dichiarato tre giorni or on sono di avere scritto le lettere che gli j vsono Timproverate a domanda di una < personalità e con ciò egli si è accusa-1 to gravemente. Non è vietato a nessu- no di sollecitare un Ministro, ma es- ! e ! senda questi in grado dl sapere quello ; e ! cht> Puo i^n.°J,!F': L1, auo sollecitatore,, gli corre l'obbligo di non decidere alla i cieca. Dalimier sarebbe senza autorità |nel suo ministero qualora vi rimanesise. Deve dimettersi per non ostacolale il Presidente del Consiglio desidero-jSO di operare l'ascesso che si è manii * f estato e anche per difendersi in pie- na libertà ». r, cinquant'anni di corruzione i o r, e e! L'Echo de Paris si mostra piuttosto scettico sulle misure prese da Chautemps, che a suo giudizio cercano di salvare capra e cavoli. * Di che cosa si tratta, infatti ? seri ,!ve l'organo nazionalista nei riguardi di;- Chautemps. Di calmare dapprima una a-i °E!nÌone, . pubb>,,ica „, ™^cltaÌt #a°ttn ! l ÉT&^EtetaS MpoPdl Sta? k- vtóky abbia potato^coèl a lungo bef- (-! farsi della giustizia e godere di un'im-1 -1 punita paradossale; pei, di liquidare | n" .verno e del suo -entourage.', che, quao |]ora sl ostina?se a conservare, imputridirebbero inutilmente il Ministero e ■ i lo metterebbero alla mercè di uu'opn posizione che avrà per sò l'immensa - maggioranza di un paese assetato di Ti-tudt*a^ a:t,cl* n Presidente del Consiglio si è „u- sforzato sino a questo momento di ov- Mi oi spsssviare all'uno e all'altro pericolo •. ;sDa parte sua, Herve scrive sulla, a i o e a a noeeà e ael a ì. n i s, asi ae e aal nbo ae el ns è el oo o ta acre n ? o o. a. a mai eil ee, ea te di o o e Victoire « La reazione sarebbe ingenua se non approfittasse di questo scandalo per valersene contro il regima repubblicano. Ma — aggiunge il popolare scrittore — noi non siamo reazionari e non attacchiamo la Repubblica: quella che noi attacchiamo è la forma speciale di repubblica che subiamo da 50 anni a questa parte, quella forma speciale dl repubblica che si chiama la repubblica parlamentare, quella sulla quale una fazione radico-socialista o massonica ha messo la mano da cinquant'anni ». L'organo socialista II Populaire riconosce che si è in piena putredi tvaune, mentre la comunista Humanité{stion nasconde la sua gioia nel veder jci . —i dilagare lo scandalo, perchè è per uomini come quelli che vi sono implicati che il partito socialista ha incitato i lavoratori a manifestare nel 1932 il loro entusiasmo elettorale. Nel campo diametralmente opposto, l'Action Francaise. che ha iniziato una campagna di cui è facile immaginare la violenza, rivolge ai parigini un appello per. invitarli, non essendovi più possibilità di « ricorso presso una magistratura e una polizia complici di malfattori », a difendere i loro beni e la salute morale del paese. « Al principio di questa settimana, in cui il Parlamento riprende i propini lavori — conclude l'appello — invitiamo i parigini a tenersi pronti por recarsi in massa a Palazzo Borbons, on | sde esigere, al grido di «abbasso i la-'dri!», la git'st'zia e l'onore». E'fuori di dubbio che Staviski non ha potuto continuare così a lungo le sue delittuose imprese se non grazie ! alla impunità di cui egli ha goduto; durante" anni e anni. La République, mostrandosene indignata, chiede che j vengano colpiti con inflessibile rigo- ] re tutti quelli che il truffatore aveva i corrotti. «Ma — aggiunge il giornale — una ;domanda viene spontanea alle bocche | di tutti: gli uomini politici non soro|stati dunque avvertiti che Staviski era| un pregiudicato? Non sono stati messi to guardia? Che cosa facevano dunque Lin quel tempo la giustizia e la polizia? |Vi era necessariamente un incarta- mento, vi erano dieci incartamenti Sta- vtski. Come mai non sono stati comu- nicati ai Presidenti del Consiglio e ai Ministri degli Interni? Come mai si è Iasciato l'avventuriero abbindolare ilgonzi e razziare il risparmio? In que-' sto è il vero scandalo e in questo risiede la sua gravità ». Le responsabilità della polizia La parte sostenuta dalla polizia in questa faccenda appare così ambigua che il Presidente del Consiglio ha fatto richiamare d'urgenza a Parigi il Prefetto di polizia Chiappe, che ne era assente, ed ha deciso di aprire una inchiesta amministrativa per ricercare le negligenze che hanno potuto essere commesse dai funzio e- nari di Polizia e che hanno avuto |g |per conseguenza di ritardare o di n- e iti a c- a, een. le riy. to la a' ostacolare l'azione della giustizia. >A questo riguardo i giornali con-,fermano che Staviski possedeva del-1le amicizie nell'alto personale della Polizia^ un commissario divisionario gli servi di garante al momento dello-scandalo di gioco alla bisca di Can- nes tre anni or sono, e lo accompa-;gnò fino a Parigi dove F« affare » venne passato senz'altro agli archi- vi. Si afferma inoltre che il mandato di cattura dell'autorità giudiziaria di Bajona e rimasto per 48 ore sul ta- volo di un alto funzionario della Di-'rezione generale della Pubblica 3i-jcurezza. IChi ha dato l'ordine di soprasse-idere all'arresto del truffatore, che ha Llasciato Panari il 23 dicembre, men- tre una istruttoria era stata aperta n | m- - n-ia Bajona parecchi giorni prima? E'iu quanto l'inchiesta dovrà accertare, fatto si è che Staviski, il giorno pri- ma, cioè il 22 dicembre, aveva subito, da parte del Commissario della delegazione giudiziaria, in seguito a richiesta della sezione finanziaria dell'autorità giudiziaria, un lungo in¬ terrogatorio circa l'emissione dslìe j obbligazioni della Cassa autonoma idei Regolamenti e dei grandi lavori j_r„rnif_;n_nii , mternazionail. Era, questa, 1 ultima trovata di Staviski : la Cassa autonoma era gtata fondata il 13 ottobre; la prima assemblea generale, tenutasi il 21, -,„„_ " j: n'n4.i„„„ con „;i„ | aveva declso dl emettere 500 mila obbligazioni da mille franchi, cioè 500 milioni, che avrebbero permesso all'audace truffatore di colmare il j vuoto della cassa di Baiona. < » , » • . . . 1 , L effervescenza e pure vivissima al Palazzo di Giustizia ove circola ! una petizione che ha già raccolto ; centinaia di firme per chiedere che , venga decisa la incompatibilità le- gale della professione di avvocato con il mandato parlamentare almeno durante l'esercizio di questo mandato. La giornata festiva non ha rallentato l'opera della giustizia. A Parigi il giudice istruttore ha interrogato ieri mattina il direttore della Volontà Dubarry per chiedergli tra l'altro di definire esattamente quali erano le sue relazioni con il signor Pietro Darius direttore di un settimanale satirico Becs et Ongles e del quotidiano Midi, fondato di ;recente. Una lettera del Darius era astata infatti scoperta nella perqui ! sizione effettuata sabato sera negli kfici„ **** Valore, lettera che ri (guardava la campagna condotta da 1 Becs et Ongles contro 1 on. (jarat, | deputato e sindaco di Bajona. Que- „„, ... Mudine istruttore a Parigi sta campagna era poi cessata improvvisamente e qualche tempo dono il Darius fondava il Midi. Il Darius, che si trova attualmente in Riviera nella sua proprietà di Theoule sur Mer, ha ricevuto nel pomeriggio la visita del commissario speciale di Cannes che gli ha consigliato di presentarsi_d'urgenza dnl per es;sere-interrogato circa l'affare Sta- , „,•„],„ " visky. Il giudice istruttore ha pure interrogato nuovamente per un paio d'ore Hayotte, amico e socio di Stavisky. Egli ha detto fra l'altro di aver visto per l'ultima volta Stavisky il 25 dicembre alle 22, esattamente 48 ore dopo che il truffatore aveva lasciato l'hotel Claridge. Coavocato da una telefonata di Stavisky, Hayotte si recò al convegno in un caffè situato nelle vicinanze della stazione di San Lazzaro, ove parlarono per due ore. Hayotte, ha insistito soprattutto sullo stato di {smarrimento in cui si trovavai Sta jvisky il quale gli ripeteva continuai monto- «Sono perduto. Che «rat | mente : « Sono perduto. Che cosa sarà di me? ». Il truffatore avrebbe anzi parlato di suicidio e altrettanto avrebbe fatto sua moglie, intenzione però che non concorda molto con il carattere di Stavisky. L'arresto del deputalo Garat Intanto da Baiona è giunta ieri sera la notizia che Garat deputato radicale socialista e sindaco di quella città dopo un interrogatorio e un confronto col direttore del Credito municipale Tissier, durato dalle ore 14,30 alle 21, è stato dichiarato in arresto. Garat ha lasciato tra due gendarmi il Palazzo di Giustizia e in automobile è stato tradotto alle carceri. Le imputazioni elevate contro di lui 'sono quelle di furto, falso e uso di falso, distrazione di documenti, mal- verSazioni, truffe e complicità in truffa, abuso di fiducia è ricetta ! zione. ; Garat, che ieri mattina aveva espresso l'intenzione di dimettersi j dalla carica di sindaco finché luce ] completa non fosse stata fatta sul i suo operato, ha scelto a suo difen sore l'aw. Campinchi di Parigi che ;è partito subito per Baiona dove, | ner auanto attesa, la notizia dell'ar|r„sto ,je] sindaco ha provocato gran| j- ernozjone » fj,rria ora rlplla notte la Premi L * «™a JJJ?as^llr „T rin? nnmifni |denza del Consiglio ha poi comum cato una breve nota annunciente essere inesatto che il signor Chau temps aveva chiesto le dimissioni del Ministro delle Colonie Dalimier, come molti giornali avevano anlnunciato. '

Luoghi citati: Cannes, Dalimier, Nizza, Parigi