Le linee del messaggio di Roosevelt

Le linee del messaggio di Roosevelt Oggi si riapre il Congresso americano Le linee del messaggio di Roosevelt I forzare l'intervento federale New York, 2 notte. Poiché si è alla vigilia della riapertura del Congresso, tutta l'attenzione degli ambienti politici americani è per il momento rivolta a questa ripresa di lavori. Ma ormai nessuno pensa più che nell'aula parlamentare si combatterà una battaglia fra i sostenitori e gli oppositori della politica economica inaugurata dal Presidente Roosevelt. Le posizioni sono infatti radicalmente mutate. Il partito repubblicano si sente scompaginato e debole e con ogni probabilità la questione che il Congresso dovrà risolvere sarà soltanto quella della misura dei poteri da conferire al Capo della Confederazione affinchè egli continui la sua opera., disturbato il meno che sia possibile da lotte fra partiti e tendenze in seno alla maggioranza. II programma delia Casa Bianca A tal proposito forse non è errato affermare che la maggior vittoria conseguita da Roosevelt in die ci mesi di governo non è stata tanto aver imposto al Paese riforme di vastissima portata in forza delle quali si è iniziata una trasformazione profonda della struttura economica americana, quanto l'aver saputo mantenere, nonostante l'uragano di critiche e di proteste degli interessi danneggiati, il consenso delle masse e quello dei parlamentari. La sua maggior vittoria è stata d'ordine morale, giacché non si può dire che Roosevelt ha ucciso definitivamente il donchisciottismo radicato nell'anima da generazioni di congressisti. Il Presidente manifestrà le sue intenzioni nel Messaggio che domani invierà ai legislatori, Messaggio che conterrà l'intero programma della Casa Bianca e i cui punti principali, secondo quanto affermano gli informatori più autorevoli, saranno dei disegni di legge tendenti a raf- nella vita del Paese. Si dice che non mancheranno nel Messaggio le linee generali di un controllo federale su tutto il sistema bancario e creditizio dell'Unione, che si prepareranno dei piani di controllo dei grandi servizi pubblici come quello ferroviario oggi ancora totalmente in mani private e che il Presidente chiederà al Congresso poteri più ampi di quelli attuali nei riguardi del commercio con l'estero. Quest'ultimo punto del programma prevede, sembra, il conferimento al Caoo della Confederazione di poteri disorezienali che farebbero di lui l'unico arbitro degli scambi internazionali degli Stati Uniti. II problema doganale Già oggi Roosevelt, in forza delle leggi straordinarie votate nel marzo e aprile scorso, può disporre modificazioni alle tariffe doganali nella misura del 50 per cento; ma in avvenire non dovrebbe sussistere più nemmeno tale limitazione. Ad ogni modo è notevole il fatto che al Presidente non si attribuisce per nulla l'intenzione di fare uso dei poteri supplementari per intensificare la produzione dell'industria del paese. Al contrario egli vorrebbe riesaminare la posizione dei vari rami della produzione e praticare del tagli molto netti alle tariffe di auelle industrie che non meritano di essere protette e la protezione delle quali non è da ritenere utile al Paese, poiché danneggia anche indirettamente interessi più importanti. E' chiaro che il conflitto più probabile sarà quello fra gli interessi dell'industria e gli interessi dell'agricoltura, e che Roosevelt vuole avere la facoltà di regolare e ripartire dall'alto i favori doganali all'una o all'altra nazione, anzitutto perchè l'agricoltura non ri , _ ìmanS?a la cenerentola che e stata da quando la Confederazione è diventata ultra protezionista. Dall'epoca delle dimissioni del famoso professore Moley gran parte i dell'azione governativa si e avviata|in senso favorevole all'agricoltura e I i probabilmente anche la nuova poli tica doganale che il Presidente ha in 1 animo di svolgere in avvenire avrà lo stesso obifttivo. Roosevt d*W j chiarano sempre i bene informati | j condivide al cento per cento 'e ideeiidei suo Ministro dell'Agricoltura j Wallace il quiile ragiona che l'Ame- 1 rica, essendo paese creditore, non : può avere la mentalità di un paese 1 debitore e che perciò deve aprire le braccia alle importazioni dall'estero. Se non si lasceranno entrare prodotti esteri non si venderanno i prodotti della terra americana e la crisi attuale sarà perpetuata. Questi principii di collaborazione nel campo economico internazionale sono, si rileva, d'accordo coi principii di collaborazione nel campo politico inter- Tintinnalo -I-,- ìì p" „;v iS encÌ%]ì KLla5;!tre^orai fa discorso di\s " " ! Questioni sociali \\Infiue il programma del Presiden- te dovrebbe includere la tassazio-! ne dei grandi patrimoni i quali, fino- ;ra essendo spesso investiti in titoli, j sfuggivano al fisco. Il Governo af-:f ronterebbe poi la più scottante - questione sociale ponendo le fondamenta della assicurazione contro lai disoccupazione, sconosciuta finora' in America, creando un sistema na-' zionale di pensioni per la vecchiaia, riducendo ulteriormente la giornata lavorativa e via di questo passo. Tutto ciò fa prevedere che se la sessione del Congresso avrà vita breve, essa potrebbe diventare tuttavia una delle più importanti dell'intera storia parlamentare americana. E' evidente che le intenzioni sono di riformare radicalmente il più grande e più popoloso fra i Paesi moderni. A. JL

Persone citate: Messaggio, Roosevelt

Luoghi citati: America, New York, Stati Uniti