Il Senato approva le elggi per l'A.O. con una manifestazione all'Esercito

Il Senato approva le elggi per l'A.O. con una manifestazione all'Esercito Il Senato approva le elggi per l'A.O. con una manifestazione all'Esercito li riordinamento degli studi superiori Roma, 14 notte, 'nNella seduta di oggi il Senato, cdopo i discorsi dei sonatori Colon- cna, Pecori-Giraldi e Berio ha ap- dprovato all'unanimità il disegno di rlegge che autorizza, il Governo ad chemanare disposizioni aventi Vigo- cre di legge per la difesa e il rior- ddinamento delle colonie dell'Afri-'dca Orientale. Quindi la Camera taAlta ha discusso e approvato il cadisegno di legge relativo alle mo- radifiche e agli aggiornamenti al te- lasto unico delle leggi sull'istruzio- e ne .superiore, unitamente ad altri vari disegni di legge. pIl presidente Federzoni apre la osoduta alle lo. Al banco del Go-jz verno sono'presenti i ministri Sol"- G mi, De Vecchi di Val Cismon. G Thaon di Revel e i sottosegretari g Vallp. Baistrocchi, Medici del Va- f scello, Lessona e Host Venturi, cLaula è affollata in tutti i setto- t|ri; molto pubblico nelle tribune.' All'inizio della seduta viene subì- sto messa in discussione la ronver- rsione in legge del R. D. L. 23 mag- sgio 1935 che dà facoltà al Gover-1 pno del Re di emanare disposizioni saventi vigore di legge per la di- Afesa e il riordinamento delle colo- Anie dell'Africa Orientale. iCOLONNA, nei lunghi anni, da che ha l'onore di apparte- dnerc all'altissimo consesso, forse mnai come nell'ora che volge ha as-nsistito a manifestazioni di fede più ssalda nei destini d'Italia, affidati all'alta saggezza ed all'energica indomita volontà del Duce che per nostra fortuna ne regge le sorti. Guidato da lui, tutto il "popolo italiano in unanime concordia, affron- ta. sereno o tranquillo l'iniquo as- sodio economico che lo stringe e attende impassibile le tpsabnsmaggiori csanzioni che lo minacciano, nella nsperanza di sgomentarlo umiliar- lo ed asservirlo. , Certezza nell'avvenire ctNella memorabile seduta del 9 .ddicembre. resa più solenne dalla rctdv■aaugusta presenza del Principe sEreditario e degli altri augusti g Principi Sabaudi, il Duce disse: fi Senato può essere certo che gli Interessi africani ed europei dei saranno strenuamente di tesi. E noi a Lui rispondiamo, af icrmnniln lfl nos^ra in(Mpni. bile fedeltà e la nostra certezza m che guidata da lui l'Italia è sicu- R ra de. suoi destini e dei suo avve- n nire radioso. (Applausi). Concludendo, l'oratore invita il] Senato, nel momento in cui si ac-| cinge a votare questo disegno leg-; ge ad inviare un fervido reverente Ce devoto saluto al nostro augusto i med impareggiabile Sovrano (l'as- Kcmlilca si leva in piedi e applau- Mle lungamente e ripetutamente) ai degni Principi di Savoia che come sempre, anche oggi, hanno osentito l'anima della Nazione vi- ibrare all'unisono con l'animo loro n(viv.iss. appi.). pPECORI GIRALDI: — Nulla Rsarebbe da aggiungere alla chia- zo fosse opportuno in questo mo mento che il Senato riaffermasse ron il suo suffragio al disegno legge il proprio consenso a posizioni c direttive che sono anche di por tata internazionale. In un mo¬ ra relazione del sen. Berio. se non gi - mcnto, in cui invece di osservare un decoroso riserbo sulle proposte presentate come base di un nego- ziato si promuovono manifestazioni parlamentari e agitazioni nella «tessa Società delle Nazioni, l'approvazione di questo disegno legge deve significare la serenità e la fermezza con la quale tutta l'Italia appoggia la politica del Governo (approvaz.l. Il disegnoI legge afferma un dato di fatto es- senziale: la comunione di direttive e di fini nell'A. O. non è un'esigenza militare del momento, ma la conseguenza di posizioni assun, te dall'Italia ita mezzo secolo, . n a i - Eritrea ed in Somalia dove abbiamo sperimentato le insidie e le offese del confinante, al quale pur era stata data possibilità di buon vicinato col trattato del 1928. L'oratore fa quindi alcune os- servazioni circa la difesa e 1 airi- ministrazione dei territorii occu pati. L'esperienza del passato e (quella delle presenti operazioni, insegnano come la preparazione n del terreno e di tutte le misure , necessarie all'azione di un Corpo - di spedizione, richiedono tempo e - i - mezzi che devono essere opportu namente disposti in precedenza. Necessaria è anche la difesa dei territorii con opere di fortificazioni la cui potenzialità deve essere a proporzionata alle necessità e alle i circostanze. Le fortificazioni, in i iuei terreni, devono essere poche o ma bunnt'- per evitare eccesso di spesa e immobilizzazione di trop- - j uomini i l0 potenze estere ci hanno sem- - pre invidiato le nostre truppe in[digene che in ogni occasione han- no dimostrato di essere pronte e coraggiose. La guerra attuale ha confermato tutto ciò. Ma perchè dalle truppe indigene si possa ape rare un buon rendimento, occorre che esse siano bene inquadrate con ufficiali scelti e praticissimi della Colonia. Quanto ai tributi, devono essere applicati con molto tatto senza voler pretendere di ri cavare più del ragionevole. Augu ra di poter veliere presto definita la questione africana a vantaggio e gloria del nostro Paese. (Appi. BERIO relatore, si associa alle parole pronunciate dai precedenti oratori e confida che le osservazioni esposte dal senatore Pecori Giraldi verranno esaminate dal Governo. Propone che facendo se- guito alla solenne manifestazione fatta dal Senato il 9 dicembre, an che questo disegno legge sia vota- to per acclamazione. Le ultime parole del sen. Berio sono accolte dai vivissimi gene rali applausi dell'assemblea, poi i senatori tutti sorgono in piedi e prorompono in una calorosa dimo strazione all'indirizzo dell'esercito, Alla manifestazione della Camera Alta si associa entusiasticamente il pubblico delle tribune. Approvato cosi questo disegno di legge, il Senato passa ad esa minare le modifirho e gli aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, DE MARCHI confida che la vita di istituti, che sono onore del paese, non sarà resa difficile dalla scarsezza dei neeessari contributi, anche se quegli istituti della tabella B passando alla tabella A non avranno più l'aiuto degli enti sovventori. Lart. 1" del decreto, ciovrebhe essere modificato perchè non abbia carattere coattivo per cri^ locali 1 , __,.._T „ ' T„ . . _,T CONTI SiMBALDI si augura cne in avvenire le Università siano poche ma forti e fornite .di un personale eccellente. (Appro razioni). Degna di plauso è la di- riguardante gli innefondamentali e quelli complementari. Si era lasciata troppa libertà di scelta agli studenti i quali troppo spesso evitavano le materie più difficili. MORESCO loda il Ministro per ■avere saputo attuare questo rifor¬ li ministro De Vecchi sposizione guarnenti ma, che," secondo le direttive del Regime rende più facile ai giovi ni ja Vja del sapere, f Applausi) ] | ; Dopo osservazioni del relatore COGLIOLO, prende la parola il i ministro. DE VECCHI DI VAL CISMON, Ministro dell'Educazione Naziona le, dichiara di aver ascoltato con molta attenzione e con legittimo orgoglio l'aita discussione" fatta in Senato sulla legge in discussio ne. La legge aggiorna gli studi su periori al cammino ascendente del Regime, portando ulteriori perfs zionamenti a quanto era stato fat¬ to dai precedenti Ministri dell'E. N. Essa richiede a tutti i discepoli e maestri, ordine, disciplina, gerarchia. Ringrazia il relatore per la relazione veramente brillante o per l'illustrazione orale che ne ha fatto. Accoglie la proposta di emendamento dell'art. 12 con ja soppressione" pura e semplice dell'ultimo capoverso. o à a oI \o'SQor,o - pa r n - rji } tu u . . fc - . Hr *V r * e , e E' giusto che quando i nostri giovani si battono nell'A. O., il tempo che essi vi trascorrono non vada a loro danno ma, se mai, a loro favore come un titolo di più. lAppl.i. Spiega al sen. De Marchi la portata dell'art. 1 che ha dl non far mancare alle università i mezzi per la loro vita e che non può essere modificato. Quanto alle sue osservazioni sull'art. 12 la risposta è implicita in quanto ha già detto al relatore, un'ulteriore riduzione del numero degli Atenei non è possibile (approv.). La legge del giugno non mira a diminuire il numero degli Atenei, ma tende esclusivamente ad unificare nelle università i va- e o e . i e e n e i - - - vano da tutte le parti. L'oratore ha chiesto al Parlamento tre anni di tempo pcr applicare questa legge. Ma i senatori professori di università sanno bene rhe l'applicazione è già avanzata, che anzi il lavoro è pressoché compiuto e che il Ministro dovrà usare del potere concessosi, ancora soltanto per pochi mesi. Al sen. Conti Sinibaldi. il quale ha parlato delle categorie contemplate dall'art. 9, non è sfuggita l'importanza dell'ultimo comma dell'articolo stesso. Egli sa che l'elencazione del liberi docenti è corretta dalla possibilità che ha il Ministro di intervenire con provvedimenti giustificati da particolari esigenze dell'educazione nazionale e desìi studi: è il Ministro che ha il potere di eliminare o di non rendere possibili le iniquità. Ringrazia il sen. Moresco per le savie osservazioni da lui fatte sugli insegnamenti complementari. Egli ha faseisticamente interpretalo lo spirito della legge, come il Ministro l'ha sentito emanandola, la volontà di elevar» nel nostro clima, la serietà e la dignità degli studenti fapprov,). Tutti gli altri disegni di legge all'ordine del giorno sono approvati senza discussione. Si procede poi alla votazione a scrutinio segreto e il Senato sottolinea con vibranti applausi. l'annuncio dato dal Presidente ohe il disonno di legge per la difesa e il riordinamento delle nostre colonie dell'A. O. è stato approvato all'unanimità di voti. Alle 17.15 la seduta è tolta.