Gli elementi negativi di un progetto che si affida alla lealtà del negus

Gli elementi negativi di un progetto che si affida alla lealtà del negus Le proposte franco-inglesi al vaglio della realtà Gli elementi negativi di un progetto che si affida alla lealtà del negus e mai1 Parigi, 14 notte. In attesa che Lavai, che giun perà a Parigi in serata, venga a: difendere personalmente il proget | caj esI mdg^Sei 10 dKe^ nCiosi si sforzano di calmare la Aagitazione delle sinistre dimostrando che le proposte incriminate non sono gran che diverse da quelle fatte a suo tempo all'Italia dal Comitato dei Cinque e che di conseguenza è fuori di luogo parlare di: ■ premio all'aggressore ». Secondo il « Petit Parisien d, il progetto di Parigi non è se non uno sviluppo del progetto dei Cinque, Le idee di questi ultimi s°no state semplicemente pre "' osloscisate e concretate. Il « Temps », dal canto suo, conferma che dalle lettura attenta del documento del 10 dicembre, si vede come i Governi francese e britannico abbiano cercato in comune la base di un accomodamento amichevole del conflitto italo-etiopico ispirandosi ai lavori del Comitato dei Cinque. Ciò significa — a giudizio dell'organo ufficioso — che i due Governi han- i st: pti im' te| np] mii u: i] gi m; L, e; ihrno mantenuto le discussioni sul] terreno ginevrino e lasciando la! Lega delle Nazioni libera di liquidare definitivamente la vertenza in conformità dei principii che difende e della missione che costi- vsttuisce la sua ragion d'essere. It«Si tratta, continua il «Temps*. ' vdi un progetto di accordo consi-1 lstente in uno scambio di territori, me che pertanto è da considerarsi còriòrévo'.e per ambo le parti». ! fseE qui il giornale a ricordare che il Comitato dei Cinque considera- una assistenza internazionale al governo etiopico onde metterlo in grado di sviluppare le risorse del paese e vivere in pace con i suoi vicini; preconizzava un piano di assistenza inteso alla riorganizzaI zione dei pubblici servizi, al ^a_d°y^L"S°_?er_la_h05£L_O,ffrÌ^ atpmlZali a z la mc:ssa in,vaIore del ?aese> l creazlone dl un or£anismo cen" i trale di *secuzione e di eontrol-! lo*CC'' e Proponeva all'Etiopia un accomodamento territoriale > —; l'Italia sia pure ripagandolo con j compensi territoriali da parte dcl-j.'a Francia e della Gran Breta- : ^na'.fc'le <;nsa nsP0S,c H *«eSus al' C°m.itato dei Cinque? Rispose ac- , cogliendo con simpatia il progetto ; d, cui sopra ;I a leggere il commento deli; Temps si direbbe che il timore do- minante a Parigi sia in questo momento quello di vedere il pro-' Sctto Laval-Hoare bocciato a Gi-, piuttosto , ^ a Roma Notlzic di J vcnienza pretenderebbero infatti, l]a ieri accreditare qui il convin-l ,cimento che l'accettazione di Ro- 'ma, in linea di massima, non la-1 , sci adito a dubbi. Manco a farlo| apposta, lo stesso Temps in uni dispaccio del suo corrispondente] romano 6 costretto a riconoscere1 jehe le riserve poste innanzi dal- i l'Italia sono ancora parecchie. I | Riassunte brevemente, le princi-1 ;pali dl esse si potrebbero elencare come segue: 1) mancanza di con-I\Sanzione territoriale fra Eritrea! !c Somalia: 2) mancanza di con- ) mancanza giunzione ferroviaria fra le mede-ì sime; 3) concessione di un corri-| doio indipendente di accesso al! ntare, invece di un semplice porto franco in territorio italiano, cioè] fine del commercio fra l'Eritrea e.il retroterra; 4) adiacenza di tale] ] corridoio con la Somalia francese, | | cioè oè fine dei vantaggi assicurati; Ul'Italia dagli accordi franco-ita liani del 7 gennaio che le diedero accesso allo stretto di Bab el Mandeb, stretto sul quale si troverebbe d'ora innanzi l'Abissinia invece dell'Italia; 5i perdita delle risor se petrolifere della regione j |rAussa del- deiiHarrar che passe- ! americani; 61 assenza di garanzie ! nùnuri o di polizia per la zona Galla dove la possibilità 0.me- ,n0 di una colonizzazione italiana: sotto ]a sovranità del negus ri-e i a mane tutta da dimostrare o dove.in caso di ostruzionismo abissino] l'Italia potrebbe trovarsi nell'ini- possibilità materiale di metter Ipiede, Il Trmps nel riferire le obiezio- ni di cui sopra si guarda bene dal commentarle. Ma l'organo ufficio- so pensa presumibilmente che es-;se confermano l'opinione espressa a!nel proprio editoriale circa l'ana-;e logia tra la proposta Laval-Hoare|a ; e ^'«^^^f nd0e„l f\e e , . o i Pcr av ^ " a! i] - j -1 C. P. Rilievi tedeschi Berlino, 14 notte. La pubblicazione del contenuto - i rlclle proposte inglesi e francesi o ! da parte del Governo italiano non per quanto riguarda i j natura d-lle varie agitazioni den ] mocratico - societarie - bolscevii• ch> che attorno ai progetti si son [no venute profilando in tutta la - j gamma del fronte Londra-Gine- e vra, né per quanto riguarda infine l'influenza che sul decorso ul eI '^.^ dcUa traUativa potranno. | avprp luUj qucsli eiementi mar-gnali e artificiosi; su quest'ulti- { ino punto quel che qui si pensa è : | che solo elemento decisivo sarà al riguardo la politica dell'Italia j ed il consapevole esame di Mussolini. Commentando il telegramI ma del Negus per una riunione dell'Assemblea delle Nazioni, e In genere la situazione quale si pre a Ginevra, la AI|Semelne /Seitung I/gllpDeutscheIldice della 'sopera del signor Kden che «la!sua dichiarazione secondo la quale \nl'inghilterra non avrebbe nulla da opporre nel caso che il Consiglio psi pronunziasse contro le propo- id i ste costituisce un vero e proprio tentativo inglese a spingere ie : proposte verso il loro fallimento ». Il giornale conclude che la i impopolarità delle proposte in par' te della pubblica opinione inglese ed il fatto stesso che molti gior| nali di Londra definiscono già il progetto di pace come lettera ] morta, dovrebbero far pensare che in Inghilterra si trovi una via di i uscita. Tutti i giornali peraltro : insistono ancora nel rilevare le ra] gioni politiche, le quali, dall'andai mento della Conferenza navale di ; Londra alla situazione in Egitto, , e infine alle possibilità sempre più ; incerte del sanzionismo stesso, hanno influito sull'Inghilterra a renderla sempre più interessata o] d un id„;-omponimento della a! t „„ 1 r |a vertenza. La Koelnische Zeitung rileva sovrattutto la situazione dell'Egitto la quale appare al giornale tan- Ito £rave da Jn(?urrc le s£ere . ' vernative inglesi, come si può ri-1 levare da quanto propone il Tt, mei, ad ammettere già fin d'ora i che l'attuale rapporto giuridico. ! fra l'Inghilterra e l'Egitto non re-! sistc più e deve essere modificato, ' e ciò sulla via di un Trattato di e - l n l i i ^ alleanza per la difesa, ma per al tro con notevoli concessioni da parte inglese in varie materie come ad esempio sulla materia delle capitolazioni. La Frankfurter Zeitung prospetta le difficoltà veramente gravi di una continua- a zione delle sanzioni, a causa delle contrarietà sia in Francia, che in " i America, che in Romania ed an. -!che nella stessa Repubblica Son vletica noncnè pev /a preoccupa—; zione forse ancora più grave del- n rlnghmérra per la Confere -jnava|e e dice' - " ^ c, tutto ciò l'non sfugga nè alla Francia, nè al- rln hilten.a; e non è un puro ca_ o ; so che il colloquio Laval-Hoare ;abbia avut0 luo„!0 proprio alrmi. lizio della Conferenza navale», - Per quanto riguarda la condoto ta del Governo inglese e la resi-'stenza deU'opposizione, il giorna-,le ammonisce l'Inghilterra che ha o commesso un grave errore a nonlJ se mai, 1a questione fin da i, principio sulla linea dei reali in-l tcressi dell'Inghilterra, ponendoli - invece sulla via di una pretesa -1 morale politica internazionale. Il o| giornale continua dicendo che chi ni oggi ricordi i precedenti dell'at e] tuale campagna in Abissinia e e1 cioè la cinquantennale storia del- i l'Africa Orientale e le promesse e. I di un posto al sole in Abissinia -1 che furono sempre fatte all'Italia. e non può oggi indignarsi per il fat-Ito che il Governo inglese sia ina!dotto a fare insieme con quello - francese le attuali proposte alla -ì Italia; può indignarsi soltanto ap-| punto chi aveva posto la questioal! ne sulla linea di una pretesa moo rale internazionale e sovratutlu è] — aggiunge — chi aveva credue.to di potervi speculare sopra, ar- e] rivando fino a mirare ad una cae, | duta di Mussolini. conclu- ti; «La politica inglese a o nbde il giornale — si è in qualche modo resa, prigioniera nelle pio- prie leti, v». r

Persone citate: Hoare, Laval, Mussolini, Negus