Il movimento di autonomia non potrà essere arrestato?

Il movimento di autonomia non potrà essere arrestato? L'AVVENIRE DELLA CINA DEL NORD Il movimento di autonomia non potrà essere arrestato? 1 ; Pechino, 30 notte. Interrogato da un giornalista, infienerale Takahashi, addetto miti- tare giapponese, ha dichiarato che in seguito ad una conversazione fra il omerale Doihara ed il ge- V » J., tu \ ", nevate Sung Che» Yuan, questi ha telegrafato stamane a Nanchinor/io « i2 movimento di autonomia nella Cina del Nord non può essere arrestato ». Il generale Takahashi ritiene che il movimento comprenderebbe momentaneamente le Provincie del Ciahar. dell'Hopei e si esten derebbe eventualmente allo Shan j tunr/, allo Shansi ed al Suyuan. // generale Takahashi ha amen* \tito che si esercitino pressioni da*parte "del GÌappone/affermandoche l'autonomia è inevitabile, e chencl caso in cui il governo autono- mo dimostrasse un contegno ami- chcvole verso il Giappone, questigli offrirà tutti i soccorsi necessari. Egli ha soggiunto che nessun termine à stato fissato a Nanchino per rispondere a Sung Cheti Yuan, I circoli ufficiosi cinesi, pure interrogati dallo stesso giornalista, ! J.0,,B01 parato che Sung Cheti 15 ,M!" ?m cMesto " Manchino istruI s\nni immediate, lasciando capire ! f',c ^ItuAone e impossibile «e1 *>onveraasUmi fra Tokio e Non- i c'""° "°f fl"™nono fra breve ad;'"1 Qua'che risultato. « venerale Ho Ym Ching, Mi- \ matto della guerra nominato reccn- temente commissario dello Yuan esecutivo a Pechino, ha lasciato og- 1 ffi Nanchino diretto a Pechino, ac- ' compaguato dai generali Cheti Yi governatore, del Fu Kicn, e Yung Sch Fei, governatore del Kiang Si i ambedue sono favorevoli al riavvi cinamento fra la Cina ed il Giap- \pone. ; Giunge notizia da Nanchino che I ha dichiarato di voler dare le di- Imissioni da presidente dello Yuan esecutivo e da Ministro degli1 esteri. ! : I persone della famiglia di Wang 1 Ching Wci hanno dichiarato a «n giornalista che Wang Ching Wci Schermaglie diplomatiche fra Tokio e Londra Londra, 30 notte. Al console generale del Giappone a Nanchino è stata ieri consegnata una nota di tono alnnanto *Li?« ». ratteristico della diplomazia nan. chinese nei suoi rapporti con To-kio. per protestare contro l'azione disgregatrice esercitata dai rap- I presentanti dell'esercito nipponico : nella Cina settentrionale. Nanchi- 'no chiede che gli incidenti futuri e i problemi che eventualmente |possano sorgere nelle regioni set- ; tentrionali lungo la Grande Mu- raglia siano studiati e sistemati .fra diplomatici e non fra militari, 1 II Governo di Tokio non ha an- ( cora replicato a questa domanda, ima si prevede che la risposta connsisterà in un reciso diniego del- l'esistenza di incidenti e di proe Memi Si apprende, infatti, oggi. e <*e 11 Governo britannico, per il! n- tramite del suo incaricato d'affari ■ *air Amh«.iB,. hi T.bi„ u_ „„_ .na d'&JS2gl Po\P™to™ V***opresso il Ministro, ,lddI ta e e e a|^si^-tico, ma che non poteva cer nipponico degli Esteri, allo scopo di appurare, anche in linea moltoj Mgenerica, quali fossero le reali intenzioni del Giappone nella Cina del nord. La risposta è stata molto cortese, ma lascia Londra all'oscuro più di prima. Il ministro ha soste- nuto che il suo Governo non ave-'mva mire di sorta sul continente iFAknpnGol10 rimanere del tutto indifferente[le\àl fronte alle tendenze autonomi- ste manifestatesi in alcune parti - della Clna' Preoccupato unicameni;te n i , i e slcduc c la lì an- i quillità in Manciuria, il di Tokio non poteva occuparsi di .faccende altrui, e in particolaritUclcn„iiGoverno amodo delle faccende interne cinesi. Il ministro in risposta, poi, e più precise domande del diplomatico inglese, ha detto che gli eventi della Cina del nord hanno un incontestabile carattere di «spontaneità^ e appunto per questo sono da Tokio considerati con at- esenzione, ma anche col fermo prò- posito di non ingerenza negli afd|fari interni cinesi, L'incaricato d'affari non è riu- - sctto a ottenere indicazioni più - precise e si è ritirato accontentann'^osi ^ ^ire al ministro che «dei- [a spontaneità » del movimento - autonomista e della non ingerenza i nipponica negli affari cinesi, egli g j avrebbe riferito al suo governo. A Londra si dichiara che la replica di Tokio è « classica », nel - [ governo nipponico forni alla diplo e mazia europea e americana al mo- AdigmMpmzd-'«non meno classica» risposta sia n] stata data recentemente dall'AmiI basciatore del Giappone a Wash- senso che è identica a quella che il I v1 adcsg mento in cui questa chiedeva qua- ni le scopo avesse l'invasione della Idi Manciuria. Si afferma poi che una I de ington al Ministro degli Esteri Hull, non meno desideroso degli inglesi di conoscere le aspirazioni del Giappone in Cina. L' ambasciatore informa Cordell di Cina Hull Washington, 30 notte. ttcmQlmdL'Ambasciatore cinese Alfred i so u Auiuosuiiiuie cinese ai S*e ha lungamente conferito con il segretario di Stato Cordell Hull sulla situazione creatasi nella Ci- -1 na~def Nòrdfàì termine* del'*coÙoe t quio, l'Ambasciatore ha rifiutato -; qualsiasi dichiarazione. o j Al Dipartimento di Stato invece - è stato rivelato che il signor Sze i, ha comunicato a Hull dettagliatis ! sime informazioni sulla situazione - della cina del Nord e g'i ha con-;S?snat° Vna copia dl"a dich'arai |X&Td38, ^SfEì , tollererà alcun movimento sepa-'ratista nelle Provincie settentrio, nali. zcdsbtsvcn