Nuclei avversari respinti oltre il Tacazzè

Nuclei avversari respinti oltre il Tacazzè Nuclei avversari respinti oltre il Tacazzè Proseguono i lavori di rafforzamento delle posizioni occupate Comunicato IN. 48 ROMA, 18 notte. II Ministero per la' Stampa e la Propaganda dirama il seguente Comunicato Num. 48: « Il Maresciallo De Bono telegrafa: « Sul fronte del secon do Corpo d'armata nuclei; avversari sono stati messi in fuga nei pressi di Mai Timchet, e respinti oltre il Tacazzè. « Nella zona della con-! fluenza del Mai Uerì con! il Tacazzè un altro gruppo di armati etiopici è stato battuto ed ha lasciato' sul terreno qualche morto. Nello scontro è stato fatto prigioniero il fitaurari Bitau. « Continuano nell'Oga- [l\hilaMden lavori di rafforzamen- r/... mlo nelle posizioni OCCU-Ir\ I[MloisbnDq IlapAmA Ir. nnoi-rA fni-ift'VjUnic lC HUallC lUlAC nLtAsmara. 18 notte. ,Gpaté. « L'Aviazione ha com-1 piuto importanti voli di ricognizione vicina e lontana ». sono entrate in Azbì La colonna Marietti, che ha sor- ' preso gli abissini sul ciglione del-!sl'altopiano, ora composta da una abanda formata a Massaua, chel marciava all'avanguardia, da una centuria della banda di Thio che' aveva raggiunto la colonna a Da.- amale e da una banda di circa due- lcento dancali. \gVenivano poi una batteria cam-iimellata su quattro pezzi, il H.o abattaglione e le carovana recante'i viveri e le munizioni. Chiudeva rla marcia il 26.o battaglione. cj cboscaglie, nella gola di Enda fian- ! MLa colonna, partita alle 6 del , mattino, si addentrava, tra ^ìhcheggiala da alte muraglie Toc. aavrebbero pensato di aggredire la colonna in quel difficile passaggio, che essi aprissero il fuoco, fece piazzane lo artiglierie. Di lì a pocrcpi co, infatti, cominciarono dcdVsciose. Prevedendo che gli abissini !samente al fuoco. La banda a\"tare le fucilate sui fianchi dei no-'0stri reparti che risposero vigore-1sMassaua, identificati dei nuclei ne-1emici che si erano saldamente trincerati, giunta a circa quaranta m-etri da essi, si slanciò all'assalto ccsnidandolìdaìle loro7mprovyisate adifese. Xello stesso tempo una''compagnia attaccava gli etiopi che Hoccupavano il ciglio destro del co-; rstono eri il L'6.o battaglione, lascia-!sta la carovana in località protet-1 ,ta, entrava in azione. ,0,i, , ìnIl combattimento, accanitìsslmo\d81 protraevaper alcune ore trarai- ptiche d, fucileria e di mitragliata-. *ci. 1 nemici giunsero, in qualche, punto. a meno di 40 metri dai no- dafri vainrnoi .nMatj ohr. ™™ ir, sui \alo.osi soldati, che terso le -lo riuscivano infine a metterli in dlassata la notte aivpHrliarr.o IPassata la notte ali addiaccio. la colonna riprendeva la marcia US^r™,^ \lTc Tperche bisognava orocodere lungo sa^a^melirporTm^'S ffper gli ascari: della difficoltà del Scammino si aveva contezza via via che si saliva: a volgere lo ssguardo sul cammino fatto un, cminuto prima c'era da essere pre-'ssi da vertigini. !rSembra strano — ora, a cose Mfatte e a partita aggiustata —\rche Kassa Sebhat, che pure gode cfama di buon stratega, non abbia apensato a bloccare questa mulat- dtiera. Sarebbero bastati una mi- nlllSÌl*™ll!n*a?™ eynt',stro serventi di fegato sano per nimpedire a mille uomini — ed an-lsche a un solo uomo — di passare ' di là da dove invece è passata lai rcolonna Mariotti. [aLa spiegazione di questa man-[rchevok-zza da parte di Kassa Se-1*bhat va probabilmente ricercata nel fatto che egli non pensava af- fatto che le truppe italiane aves- sero in seguito cercato di nuovo la battaglia cosi prontamente, do- po lo scontro del giorno prima, senza attendere ne il rancio nò la distribuzione dei viveri freddi che erano restati indietro con la caro vana delle salmone Azbi era a meno di due ore di marcia: la si sarebbe potuta rag- giungere in giornata. Ma le bestie da carico erano talmente stanche che si è dovuto fare alt, togliere i basti e attendere: quella notte, fra il 13 e il 14 novembre facevaUun v freddo da renna* piuttosto che un caldo da dromedario.: nna temperatura ideale per un lappone ma quasi insopportabile per un dancalo. Eppure anchejquella notte è stata passata al-;l'addiaccio e la mattina dopo, 14 novembre, la colonna entrava ad Azbi. [Le forze del nemico battutoi erano composte, nella massima parte di regolari, avendo la popolazione della zona rifiutato di rispondere all'appello del veniteti. 0 ir JP JO ' 1 1 U Km ® ■9 ''"^ £ ' - ;->y^f^A^T-' DebraAoba, .«f ,\ •■&•» , .,--a. 'smll "

Persone citate: De Bono, Marietti, Mariotti

Luoghi citati: Azbi, Massaua, Roma