Il Lawrence della Manciuria ha fatto la sua comparsa a Pechino

Il Lawrence della Manciuria ha fatto la sua comparsa a Pechino LA CINA DEL NORD STATO INDIPENDENTE? Il Lawrence della Manciuria ha fatto la sua comparsa a Pechino Londra, 11 notte. *<« tensione cino-giapponese si ™ intensificando sui due fronti: quello della Cina del Nord, dove [l'esercito nipponico sia con le ar¬ "'» ai Piede, pronto a compiere le mosse necessarie a impedire che il coJpo della riforma monetarianan schmese estenda il controllo del go-\svcrno centrale su Provincie che il] Giappone considera come suo do-\minio di domani; e quello di Scian-\agai, dove sabato scorso si è veri-\mcato uno di quegli incidenti bona- pli in se stessi, ma che in Estremo» Oriente possono essere interpretati come segnale di prossime azioni energiche diplomatiche e militari di Tokio, e, anche quelle diplomatiche, compiute all'ombra di una foresta di baionette. La Cina paese "semi coloniale,, L'aspetto nuovo e caratteristico di questa tensione però non è quello cino-giapponese, bensì quello q anglo-giapponese, in quanto la po\Utica nipponica non è diretta òggi tanto contro la Cina che ha decreinio la riforma monetaria, quanto contro l'Inghilterra, che è ritentita la vera ispiratrice di essa. E' 11« stabilizzazione di quest'ultima « cambio fisso con la sterlina, sono considerate negli ambienti di Igoverno giapponesi come un'abile noto intatti che il ritiro dell'or' genio e la sua sostituzione con una \pircolasipne fiduciaria oltreché.al. mossa mirante ad agevolare il commercio britannico nel grande Cmnfpcfustctqnfnsccnmercato asiatico e si ritiene per\svdp\„mpnt„ pht, i„ rjfnrmn mo-l; ''J'f> .«■»*" \*\ .» K„a, "''Jcerto la concessione di un grosso prestito inglese al governo di Nanchino, il quale, anche se non sarà utilizzato a scopa militare, libererebbe per molti anni la Cina dal<pericelo di diventare finanziaria-\gmente vassallo del Giappone. A\Tokio non si sono usate mezze fra-] si al riguardo, ma si e dichiarato]netaria è un intrigo britannico e \che il Giappone non permei torà ì c7ie essa giunga alle sue estremeconseguenze. La Cina è un .olpaese|Ksemicoloniale», è stato detto bt\t_* ... _ __ un comunicato del ministero delto\*e come tale rientra nella\guerra, sfera di influenza nipponica e ingerenze di altre nazioni non saranno tollerate. «sA questo punto, come se fo88e\gstato preordinato, e avvenuta 1 as- ,\'mamo del marinai° giapponese p>Hideo Nakniama. A Bciangai, il i »■■.»• — .. l■ ee"t,'° fin"n'-ìario d*Ua Cina sen-[c\za ,a collaborazione del quale- non fì nntrehlie essere mm aiuta nessuna]guerra per far capire che sono le [padrone del campo; una torpcdi-iniera nipponica, poi, la Ataka, è stata inviata a Sciangai e il capo acl corl"J di spedizione giapponese | iin questa città ha fatto visita al ^indaco per avvertirlo che se l'ni c'»e<!f«- non darà risultati «il coi¬ PofX spedizioiwjirise rveràcom l»™" """ni a a~ione v premier a mlsure ». Il risultato dell'inchiesta avviata dalle autorità cinesi p. co« estrema rapidità è per il wio-j '■■ mento questo: che accanto al ca-\|rf""e''e d€l marinaio è stata lin- ; venuta una rivoltella di ordinanza]}giapponese insieme ad alcuni bos-: «"* rfl cartuccie vuoti. L'opinione ««fa polizia è che lassassino sia stato un altro soldato giapponese il qua,, proUalnlmentc proced, acconto alla vittima ed ha spora-Lito su questa d'improvviso da bre- vis!)ima (lisl„„..„. m nm é m ).f.:, sponso di cinesi a sorla che </li ut- liciali niOBonicl attendono bensì la 5mf«b v'. . , : , '% ^stillo e stato un cinese. Nel qua-] Ic ultimo caso « misure» con ogmì probabilità verrebbero prese egual-l mente </iacehè il delitto dimostrerebbe che le autorità cinesi non sanno garantire l'incolumità personale dei preziosi marinai nipponici. Il terrore a Ciapei A che cosa preludano tutti questi avvenimenti nessuno sa anco m, „m la convinzione del popolo a scianr/ai è che i giapponesi si accinrlano ad affermare la loro mpremaeia sbarcando delle trin pe e TOnr/ari iniziando un nuovo bombardamento della città comequello del 1932. il sobborgo di , Ciapei che tre anni or sono /«; mezzo distrutto dall'artiglieriuì nipponica si va perciò svuotando fici si/oi abitanti i quali in lunghc\processfoni si dirigono verso le concessioni intemazionali già af- , „ . . . . iiJ.iv «t ..'follate in modo incredibile. Negli umbicHft consolari di Bciangai non si condividono interamente ijucsJijtimori della popolazione ma si ri- conosce che la situazione è «po-tenzialmcnte delle più pericolose intanto nessuno saprebbe dire quello che si sta preparando nel nord. A Pechino i giapponesi la\fanno già da padroni e confinilo- no ad arrestare tutti coloro che so- spettano di nutrire sentimenti po-\ co favorevoli ad una occupazione, nipponica. ! Fra gli arrestati delle ultime 2Y ore vi è perfino un ufficiale del consioZio militare di Pechino, c: cioè un alto funzionario del go- ^ni massimo potrà reagire a fa/e sopraffaxione con una protesta verbale. Dopo l'imprigionamento del rettore dell'università, buona,parte dei professori hanno ritenti- fo consigliabile partire verso il sud1?TV V- ^ J'^»'' educativi con ja consequenza che non si im\gono più lesioni e i giapponesi hanno modo ai affermare che le au torita cinesi uon sono capaci di gareutire a f„„zi0namento degli „ tf caos completo, caos che deve of-1„] „*„a-,„u „,„„„„„er,- « In realtà la situazione si va svi-gran passi verso un \t** at Oberali giapponesi i pre- foctn v\e>f liti iilfpn'filrn fnihtftvo **?*°Jfr un intervento militare, Gia 81 trova * Pechino il fami gè- rato generale Doihara, che a suo tempo si conquistò il nome di«Lawrence della Manciuria», e ilsuo arrivo colà è considerato ne-gU ambienti politici cinesi come ,m sintomo sicuro dell'imminente proclamazione della Cina del nord in stato indipendente. Si ritiene ln acaro maipenuenic. 01 i che questa proclamazione « fatta dai generale Yen Hsi Scian, ,, ». i „ja ;„ _»<ì„,i [fella volontà popolare della Cina settentrionale. A creare l'illusio- contro il nè, agenti nipponici fomentano ovunque sollevazioni di contadini governo, Londra, come è facile immagi¬ naie, è allarmatissima, ma tende a non rivelarlo. Le ultime mossegiapponesi sono infatti uno scacco J 'r _ ,,,, j„, n»i„»per la politica del ForeignOffice,il quale nel 1931 e nel 1932 aveva favorito l'espansione giapponesejsuj continente asiatico, e più re-ce„temente aveva accettato la co?- iaborazione economica finanziaria ]coJ Giappone i» Estremo Oriente.Tokio aveva fatto sapere subito di non volere accordi su questocamp0) ed e per cio che Londra nraani-zntn l'offensiva mnin-p- L Wanchtiio Ma di fronte alla ri- !i«Hn con/romoMn «in :«o'«'e"-u afua C0 " P pollica e alla impossibilità di op- „„,.,.„ ,„ ,„,.,„ '„„ ,„,.,„ ' „„ P°r'e !°ria J°'*"' "efl" «'»b,tl1 "omci "l'J™ SÌ m questi giorni profonde perples- ] ^ au„.£it0 finPaiJ della partita)ì c *" " l R. P.

Persone citate: Hideo Nakniama, Yen Hsi Scian