Fiorentina=Juventus 1=1 (0-1)

Fiorentina=Juventus 1=1 (0-1) Fiorentina=Juventus 1=1 (0-1) Primo tempo di marca « bianco-nera » e vigorosa riscossa viola nella ripresa, neutralizzata dalla bravura di Valinasso Menti FIORENTINA: Amorétti; Macli ; l'izioin. Bigocno, Neri i. Perazzolo, .Morselli. Scaglioni etti. ARBITRO: Scotto, ili Savona. Firenze, 4 mattino. Ber¬ Varglien II (J.) - Scagliotti (F.) '.1 li V r.N'l'I's- Vali unsuo: Funi lima Varglien 1. Munii. Bert.oìlni: Prenda- licpctilnl, Borei 11, Varglien 11, Gazzarj, Fasancl- Continua la serie delle partite1 sprecate per la compagine viola, Quella di ieri con la Juventus, nei aue tempi diametralmente opposti per ritmo di giuoco, lasciò più che mai insoddistatti gli sportivi fio- rcniini i quaii non riescono ancora rendersi conto di come vadano le cose in casa viola. 'E' ben vero che Ieri la Fiorenti- na ebbe di fronte una Juventus in vena di glandi cose, veloce aii'af- tacco e possente in difesa, ma è anche vero che durante un intc- ro tempo, il secondo, la squadra ; di Pizziolo occupò l'arcadi rigorejbianco nera tar.assando di lavo-1 ro terzini e portiere, sfiorando cento volte la vittoria e mai per-!venendo ad afferrarla. ILa Juventus che si era già as- sicurata un ottimo vantaggio nelprimo tempo profilando dell'abu- lia e della mancanza di mordeh- te che serpeggiava nelle file vio-1la, si confermava una volta di più la squadra maestra di stile e di tecnica. Giudicando dall'anda- mento dell'incontro si rimane in dubbio se la Juventus meritò ve- ramente il pareggio al Berta e -d'altra parie devesi riconoscere iche, ancne nei momenti più criti- ci della parti.a, la squadra cam- pione non perdette mai la testa, concentrando tutte le sue energie nell'arginamento della pressione avversaria. Si distinsero partico- larmentc, in questo improbo la- voro. Monti. Foni e Rava; ma l'eroe della giornata fu unicamen- te Vaiinasso. All'attacco si distinse Borei, che nel corso del primo tempoprecurò seri gì attacapi al terzétto difensivo viola e nella ripresa non tralasciò mai, quando gli si presentò l'occasione, di esibire la sua alta classe. Varglien II lo equivalse e in qualche momento anche lo superò. Prcndato ebbe qualche ottimo spunto, ma non fu l'atleta tecnico e pericoloso che a Firenze conoscono. Monti figurò nel lavoro di rifo, nirnen o fino a quando il giuoco non assunse un aspetto veloce e ubriacante. I campioni all'attacco Avuto contrario il sorteggio, la Fiorentina cerca subito di sorprendere in velocità gli avversari, distendendosi armoniosamente al- l'attacco e Morselli, su rimessa laterale di Piziolo. impegna per la prima volta Valinasso. Fuoco di paglia, che, avendo fatti i conti senza il sole splendentissimo. i • viola » furono costr?tti a ripiegare prontamente per salvaguardarsi da una incalza "te avanzata juventina, poggiata su Monti ed abilmente sfruttata da Varglien secondo. Fu buona sorte per Amoretti se il pallone, malamente calciato da Magli, non trovò in Varglien II lo stoccalorc preciso. Eppure il portiere viola » non potà fare di meglio che mandale in angolo. Eravamo appena al 5' minuto, Dato questo esordio sarebbe stato legittimo attendersi un primo tempo tutto fuoco e emozione. Invece le cose cambiarono di colpo e per una decina di minuti il gioco si stabilizzò in mezzo al campo, spezzettato dai continuati trilli dell'arbitro, occupatissimo n gettar acqua là dove la vivacità degli atleti minacciava di sviluppare intendi. Fu questo il pcriouo di assestamento; poi la Juventus Iniziò un metodico gioco di asse dio. obbligando i viola » a difen- dorsi e dando modo a Borei, al 11' ed al 15', di insidiare la rete di Amoretti con tiri diagonali pc- ricolosissimt. Un fallo di Bigogno su Borei fruttò alla Juventus una punizione che Monti indirizzò con precisione alla sua ala snistra, volta ben appostata. Si creo cosi un critica situazione per Amoretti che dovette per la seconda salvare in angolo. Ancora un tiro insidioso di - Farfallino ■ al IH' c, quindi, ra¬ zione che doveva frullare alla .-u- ventus il suo punto. Essa nacque da una puniz'one per fallo di Bigogno, a metà campo. Servito da Monti. Borei tentò speditamente di incunearsi fra Magli e Gazzari, attirandoseli addosso. Poi, cambiata improvvisa'iiente sò la sfera a Varglien IUO idea, pa~- ti, che si trovava al suo fianco, libero. Il tiro, a mezza altezza, pronto e de- sorprcse sulla destra Amo- ciso. retti, al quale rimase il compito di andare a raccogliere il pallone in fondo alla rete. Nessuno potè ne gare a Varglien ed a Borei l'ap-1 splauso che si meritavano. rToccata nel vivo, la squadrala viola reagì e pervenne, al 24', a 1 ibeneficare di un calcio d'angolo!c cne Borsetti si incaricò di sciupa-!a re maiamentc. Insistette e guada-i Pgnò di minuto in minuto tanto'Rterreno da giungere nuovamente.mne pressi di Valinasso; quivi Ra- va e Foni si ersero come colonne:v davanti all'attacco viola e sventa- rono ogni insidia. Toccò allora a' Fasanelli di giocare la sua carta. Sembrò, anzi, che l'ala destra vio-i -là dovesse pareggiare le sorti del-1 l'incontro. Ma il suo tiro conclu- sivo finì fra le mani di Valinasso g in una parata alta, apnlauditissi- ma. Una punizione, al 28'. contro < bianco-neri, non fu sfruttata da Bigogno, che calciò al lato; una rimessa laterale di Fasanelli. al 31'. che trovò schierati davanti alla rete juventina Scagliotti e' Borsetti, provocò brividi di emo-'jzione per gli spettatori, ma non'1 causò danni a Valinasso. Un'altra ■ intesa Bigogno, Borsetti, Sta-;! gliotti, si concluse con un calcio| Idi angolo in favore dei - violal senz'altro rischio per gli zebrati.! , i » rr • j • • i : La Controllensiva dei Viola ( Rientrate le squadre in campo 1 il tono del gioco cambiò completa- i mente. Incitata a gran voce dal I suo pubblico, la Fiorentina parti subito come una furia, prodigan- do nella, lotta tesori di energie. So non fosse stato per un pericolo- Biasimo tiro di Borei II al 6". che, i impegnò seriamente Amoretti, po- trebbe dirsi che in questo secon- do tempo la Juventus non esi- -stette se non per l'accanita dife-i sa. Impegnati a fondo, i » viola ■> i adottarono una tattica fatta di | estro e di volontà mirando csclu- j sivamente a un fine: il goal. Mon-! Bertolini. Varglien I. non potè- ''ono Piu lavorare per l'attacco e dovettero ripiegare precipitosa- niente nelle retrovie per portate ■ '—; soccorso al bravo Vallinasso, oberato di lavoro. Già all'8" i « viola » avevano pareggiato. Bigogno si impossessò di forza di un pallone che Monti cercava di mandare agli avanti e lo passò urgentemente a Perazzolo. Questi, impegnato da R-ava. se ne liberò prontamente, mandandolo a Scagliotti, legger mente arretrato. Il mezzo sinistro viola avanzò tutto solo per una decina di metri, e, improwisa.mente, sferro un tiro potentissi mo ch«L Vallinasso non potè fer"1*!'0- Pareggio, Non contenti. ì « viola » ìnsiste ''ono e- prima Perazzolo, poi Sca gHotti, quindi Moselli e Borsetti, ed infine anche Piziolo, procura rono lavoro a Vallinasso in vena di prodigi. La Juventus si difese con i denti e numerose furono le punizioni che l'arbitro Scotti do vette accordare a favore dei loca li- Tuttavia la rete bianco-nera rima.se incolume. Sembrò stregata. Fu mezz'ora di gioco in cui sem brò proprio che la squadra campione d'Italia avesse perduto ogni qualità aggressiva per conservare e valorizzare al massimo le sue qualità difensive; mezz'ora di gioco che fece palpitare e strepitare il pubblico, che tuttavia non portò varianti alla contesa. Stan chi, avviliti, delusi, alla fine i «viola» desistettero e la Juventus tornò alla ribalta mandando Pren dato a insidiare Amoretti con un tiro radente che sfiorò la base di un montante. Prima della fine tuttavia Vallinasso fu ancora impe guato e, anzi, nel corso di una mischia nella sua arca riportò una contusione alla testa di nessuna gravità. Il medesimo infor tunio era già capitato nel primo tempo ad Amoretti. La partita terminò con un fallo di Monti ai danni di Morselli, quando questi, in area di rigore, sembrava voler conquistare all'ultimo minuto al la Fiorentina, la sospiratiss'ima vittoria, ; 1 FIORENTINA-JUVENTUS: Il punto juventino realizzato da Varglien II nel primo tempo.

Luoghi citati: Bigogno, Firenze, Italia, Savona