A Sampierdarena

A Sampierdarena A Sampierdarena I " cadetti „ sfruttano con prontezza le ossa- sioni favorevoli e risolvono a loro vantaggio l'incontro che ha visto la superiorità dei boemi. I goals: Borei II, Mian, Rocco, Prnsa (Cecosl.). Vittoria per 3 al. ITALIA ri: Bat-ignliipn; Aenjten, i cMnnza; \'nr|llen 1. r:i--triln. Spiinslie- 7Silano-' >""'"n°' ' R'"''n','avckcoslovacci1 l.\ r: lliirkot: .Ma Mirl'V». &Wrfinciti ?oi*tituÌtn ila Pòspihnl). Krcil Tomoli, (iulifc. Pni-n, koprrk,v, ltulc (DAL NOSTRO INVIATO) Genova, 2? mattino. La squadra dei - eadetti-azzur- na aggiunto una nuova vittoria al suo magnifico record. La di- ciottesima su ventidue partite gmocate in otto anni CCotltUZlOne. dalla sua ottenuto 11 SUCCCSa? e stato con, uno EC?rto nett0 dl Puntl 0."01 clle P1U, conta avversari valorosi, ti ed in po?se--o di un giuoco ba sato SU1 migliori canoni della tecnica- La gara di Sampierdarena si è, dunque, chiusa con sfacente. Eppure, a jj fr0nt!> id ?nrnente for- esito soddi- voler èssere sinceri, questa vittc br0 chc ]up- La •■ oria ha più om- . m un 1,111 ,,lir La squadra nostra. orevole il risultato ornito la prova che ha avuto fav ma non ha fornito la p da essa ci si attendeva. E' man cata, infatti, come unità opcran te con armonia di azione, e solo aj sprazzi la classe ed il valore di alcuni singoli ci hanno offerto episodi degni di nota. Ciò mentre la compagine boema ha mostrato, invece, d'essere un blocco omo- genco, con reparti affiatati. Attitudini opposte Ad ogni modo e successo che ì nostra arca di rigore, quando sembrava fosse loro possibile co- glierc il frutto del loro lavoro. Pa- lesando ancora una volta il difet- to più grave delle unita dellEu- ropa centrale, la squadra boema e mancata di capacita di realiz- zazione, ridicendosi, con il molto lavoro svolto, a segnare un pun- to solo sul finire uclla gara; un cechi, ottimi nella manovra a me ta campo e nell'impostazione dei- lo azioni, si sono smarriti nella punto che ha premiato i suoi sfor- •»! m^i rhn ex ctatn tmrn nltAnntn zi ma che è stato, però, ottenuto in modo irregolare, per la netta posizione di fuori giuoco nella quale è venuto a trovarsi il marcatore al momento del tiro. In ver" gli «azzurri», pur essendo slegati nella loro azione e discontinui nel rendimento, hanno trovato gli attimi favorevoli per passare e per segnare, cosi da mettere al loro attivo tre punti che contrastano magari con lo svolgimento della partita e con l'andamento del giuoco, ma che portano i segni della più assoluta regolarità. Che questo confronto italo-boemo sia vissuto nell'atmosfera solita alle grandi contese internazionali non ci sembra sia possibile affermarlo. La folla non ha risposto nella misura prevista al- l'invito che le è stato rivolto ed il campo della Sampierdarenese, da- gli spalti di capacità appena me- dia. non è stato affollato come poche domeniche prima per l'in- contro di campionato fra le due squadre genovesi della massima Divisione. La giornata lavorati- va ed il richiamo scarsamente al- lettante della gara hanno fatto si che neppure diecimila spettatori fosscro presenti, con un incasso di appena cinquantamila lire, Tanto 'la pagar le spose, dare agli ospiti l'ingaggio promesso. ;ii azzurri . il premio pattuito c chiudere il bilancio finanziario in pareggio. E queste diecimila persone non hanno fatto il tifo > di altre memorabili partite. Sconcertate, prima, dall'imperfetto funzionamento della nostra squadra, sorprese, poi, dall'improvviso e netto vantaggio conquistato nel volgere di due minuti; annoiate, in seguito, dalla monotonia nella quale la gara era caduta, esse so- lo nelle battute conclusive han- no avuto incitamenti per la squa- dra nazionale. Un'atmosfera di alma, di apatia, quasi, inconsue- ta in confronti del genere. Diletti inevitabili? Bisogna dire che la squadra non ha saputo trascinare all' entusiasmi! questi suoi tepidi sostenitori. L'unità de' cadetti » ieri come altre volte ha denunciato difetti che sono legati al suo passato. In essa ci son giovani od anziani. E- sol-dienti non ancora svincolati dal- l'emozione e giuocatori che sanno di aver raggiunto ormai, e forse anche superato, il limite delle loro possibilità. Nel complesso unasquadra mosaico nella quale ope- rano, avvicendandosi con molta frequenza, elementi dalle più di-sparate tendenze in fatto di giuo- >co e di stile. Si ha. così, un banco di prova per i singoli più che un , tutto armonico. E può succedere, come è accaduto ieri, che i singo- ' li se la cavino con onore mentre la squadra risulta sbilanciata in piùpunti, I Ieri i «cadetti» hanno iniziato con disordine. Per una buona mez-1 7;0ra. diciamo pure sino al momen- I to del primo goal, i cechi hanno avuto una superiorità evidente, do- vuta all'armonia dei reparti, al f3È»C*P^ della'squadra tutta. L'attacco boemo ha svolto a ripetizione avanzate condotte ; con bellissima intesa. L'azione nasceva spesso dalla mediana e si sviluppava con la manovra della - prima linea in modo chiaro, linea-1 re, bello appunto perchè semplice. | Esatta misura nei passaggi, rapi-! da intesa, tocco giusto della palla' conferivano scioltezza e bellezza ' ane discese che, superata la nostra; mediana, nella quale Castello cer- di cava invano di girare col r'^mo' trovavano poi un ostacolo 'nsuPel'aDile nell'estremo trio difensivo. Reagivano gli » azzurri con insistenza, con pericolosità anche, ma l'improvvisazione era evidente nel loro sforzo generoso. Bo rel no" trovava "elle due mezze ali collaboratori che lo sapessero aiutaf.e ? v?' aaPete quanto sia iusto ... „ - ,, " _ . . _ du,°.11 compito di un centro attac- JJ c.^e d?bba crearsi la possibili- tn d' «» avanzata. Mian non ri-^a°Ppdn|Vpafn^P,re jnUp""^ SS"" /™ltt ì?, Sftai Infila' ne convergeva su di lui. Infine Si-nill'n ^r^»JS ?S2? inizio e che era stato il solo a spez- zarc con una sene di efficaci sgroppatc 1 inizae prevalenzaboema, veniva totalmente dimen- ticato. Verso la fine del tempo si venficava 1 imprevisto Borei mar- cava un punto magistrale e Mian accresceva il vantaggio con una ntaggio con una incursione fortunata. Al riposo vincevamo, cosi, per due a zero, Avevamo la vittoria in pugno, ma ci pareva di non meritarla total- mente. L,a ripresa non ci riservò la pa- ventata riscossa boema. Il giuoco languì, spezzettato in cento tenta- tivi senza costrutto. Passò mez- z'ora insignificante dal punto di vista dello spettacolo e dell'Ulte- resse. p0i s'ebbe, fortunatamente, un piU vivace finale. Fu Rocco a segnare, ed il terzo successo die- ne nuovo vigore alla nostra squa- . « . . dra, che finalmente inscenò attac- chi congegnati con criterio. Mi- gliorò il giuoco, ma non con risili- tati positivi, che, anzi, fu proprio Bacigalupo a dover sfoggiare un paio "di parate fantastiche e gli ospiti riuscirono anche a salvare l'onore. Abbiamo detto che le Iodi che la squadra non ha meritato pos- sono essere riservate a qualche iuocatore. Vediamo, dunque. Ba Gli undici " azzurri „ cigalupo. pocc impegnato, fu meraviglioso nelle rare situazioni brutte che si crearono avanti alla sua porta. Monza si battè bene e fu tra i migliori in campo. Fu preciso, sicuro, calmo come un au- tentico campione. Agosteo lo coa clim'° «cne. senza eccellere. La mediana soffri della non felice giornata di Castello a disagio di fronte ad un trio che l'ubriacava con un giuoco di una precisione assoluta. Varglien I ebbe il solito buon rendimento proprio del giuo catore anziano ed esperto e Span ghoro, seppure impreciso e malsi curo sulla palla, fu efficace per il gran lavoro svolto. Il giovane trio stino è in grado di migliorare pa rocchio. L'attacco visse delle imprese dei singoli. Borcl non era in vena e per di più fu poco aiutato, ma poiché la classe offre risorse eccezionali, cosi fu lui a con- durre alcune delle avanzate più Snn.?',°nn f.J^tXFaZ ]n ^ 'ÌPÌ goals con un tiro da gran giuo- catore. Rocco non guadagna in rendimento cambiando la maglia alabardata con quella azzurra, ma sgobba senza tregua, anche se con risultati non sempre brillanti. San- sone si balocca con la palla c fa cose egregie, ma il suo stile con trasta con quello dei compagni, Mian. grezzo ancora e. forse, non troppo intelligrnte nella manovra, ha però velocità e tiro, quanto può fare un elemento in formazio ne, un bel campione, solo che l'a-tleta si sforzi di migliorare e di completare il suo giuoco. Silano... fini freschissimo, perchè fu più spettatore chc attore, e non per colpa sua. ma perchè il giuoco ra 'amento interessò il suo settore, Quando dovette intervenire, operò con accorgimento e con sicurcz za, tanto da far rimpiangere che ciò si sia verificato troppo di rado, Se per gli i. azzurri » si è do,vuto scendere ad un esame dei singoli, per i ■rossi?' il discorso cambia. La squadra è piaciuta 1 come blocco, anche se l'attacco ha rivelato... sin ai limiti dell'area di rigore, una capacità superiore a quella degli altri reparti. L'in terno destro Gulik si è imposto all'attenzione generale come i miglior uomo in campo. Un au tentico grande campione, giudi cato in base alla partita di ieri'Un attaccante eccellente che ere diamo meriterà presto la promozione. Battuta, la squadra ceca, merita il saluto delle armi per la sua condotta di giuoco, veramente esemplare. I quattro goals Spunti di cronaca. Campo imbandierato. Pubblico discreto. Le squadre, in campo, sbrigano rapidamente i soliti preliminari. Lo svizzero Wuthrich, longanime ma impeccabile nell'arbitraggio, fi schia il via in orario. Uno sgann I36"0 ma.nda subito Borei ruzzo L°?Ì_„e ;,Si}a"°'„„_n?"a.,.,pu_"!?i°.n5; sfiora H Pal° con un tiro pieno di effetto. Al 3' Prusa, centro avanti boemo, segna, ma il punto è giustamente annullato per fuori giuoco di Gulik. Azioni alterne con tiri che i due portieri fermano tranquillamente. Un lieve incidente a Monza che resta fuori campo per tre minuti. Un calcio d'angolo per parte. Sgroppate di Mian senza risultato. Un abbrac- ..Jlrtll .^'.11/.. V IIOUILIILU. UJ1 dUUltlL' cio to affctluoso cli Agosteo a Kopeckv in corsa verso Baci ,u Aj ,3. GuUk iuoca tutta ST «OStra «alva In angolo con un bellissimo intei.vent0 a 1 40' nrimo Eroal Una Punizione blttuta da Mf nla man(,'a la ,,a Sansone che è pronto a sJcrvir Mian. L-ala cen- 'tra c Borcl raccogliendo proprio sulla ]inca lU roSdo, precede il portiere uscito di fra i pali e ro- vescia in goa| da llna 'posizione impossibile" Un punto che è un ranniavnm Pa^f un mim.tn capolavoro. Passa un minuto. Castello da metà campo lancia Mian, serratosi verso il centro. I difen sori cccni si fermano ritenendo, forse, il triestino in fuori giuoco, ma l', azzurro », che nella rapidi- tà dell'avanzata ha perso il con trollo della pal'a, manda la sfera in rete colpendola con il ginoc chio. Il tempo finisce con i - ressi» del tutto sconcertati, Al 4' della ripresa un bolide di Mian è parato a stento dal portiere. Lunga zona di noia. Al 15" Gulik, sempre lui. impegna Baci- galup'o e Varglien libera essendo * la palla sfuggita al nostro por tiere. Al 31' avanzata Mian-San sone-Mian. Gli avversari sono pre si d'infjlata. Sul centro Borei la scia il pallone a Rocco che, ben piazzato, lo colloca in rete. Tre a zero. Ed ora tocca a Bacigalupo. Al 36' il trio d'attacco dei cechi è compatto avanti alla nostra porta e l'estremo difensore azzurro salva con un'uscita arditissima. Subito dopo Prusa. giunto a po chl Passi da' Soal l'ra fortissimo, ma Bacigalupo vola sulla palla e ' la fa schizzare sopra la traversa. Mancano quattro minuti alla fine quando Kopecky inganna Agosteo con una serio di finte e manda a Prusa che, piazzato in fuori giuoco, non ha difficoltà a segnare. Si sfolla, ormai. Il risultato non muta più. In tribuna: S. E. il Prefetto, il Federale, il Console gen. Gatti, il Console cecoslovacco, l'ing. Barassi ed il cav. Gaudenzi. Luigi Cavallaro SAMPIERDARENA: Una incursione di Borei nell'area boema. cercano neutralizzare l'avanzata dell'attaccante Il portiere ed azzurro. un terzino

Luoghi citati: Genova, Italia, Monza, Ostra