Vittoria finale di Martano

Vittoria finale di Martano IL GIRO DELLE QUATTRO PROVINCIE I Vittoria finale di Martano Bini rende omaggio alla passione del sempre giovane Girardengo, cedendogli l'onore di tagliare primo il traguardo di Roma Roma, 2S mattino. . „„„iha rivelato in questa fine stagione un grado di torma I 11 Giro delle quattro Provincie 1 è stato vinto da Martano, che si j è dimostrato il migliore di tutti | e che I di stagione un grado di ' eccezionale. Egli ha attaccato nella prima tappa sull'unica, ma j ripida salita di Monte Bove con l'esito noto: non gli restavano | alla ruota che Bini è il giovanissimo Del Cangia. Seguitava an- a ad attaccare prima del tra- guardo per staccare Bini che ri- teneva, come poi veniva confer- mato dai fatti, il concorrente più 1 pericoloso. Nella seconda tappa l'attacco seguitava con successo, j anche se, a facilitargli il compi1 to, sopravvenivano alcune fora ■ turo di Bini: ma l'atleta si rive ! ava ,ln P}eno m tultef le azi°ni travolgenti e senza soste che de |^o o o . . o ' cimavano il gruppo e davano alla Sara vivacità e interesse. j ! La seconda tappa, infatti, re-! gistrava una netta vittoria di! Martano, che, dopo aver attac-icato a fondo, si liberava con un|altro sforzo, dell'unico compa-igno, Benente, a pochi chilometri dall'arrivo. Il distacco tra il vin- citorc e gli altri era tale da fai\prevedor senz'altro il suo sicuro successo finale. E cosi è stato, infatti, perchè la terza ed ul-tinia tappa non ha spostato nulla nella classifica generale. A Mar- t n no o, giovato il lungo in piena forma. riposo : Lo ha dimostrato nella scalata del Monte Bove, lo ha confermalo sa-bato, quando, di forza, ha piantato tutti e ne ha dato nuova prova nella continuità irresisti-bile della sua azione; egli è sta-to il Martano dei tempi d'oro e l'avremmo visto volentieri ga-reggiare in questa prova con Bartali. La terza tappa, priva di storia, è stata vinta in volata dal quarantatreenne Girardengo; dopo sei anni ii campionissimo ha avuto la gioia di un successo. Questa terza tappa non ha offerto spun- ti interessanti, salvo la volata, e . qualche scatto di Martano privo ai intenzioni bellicose, però. Partenza da Arsoli alle 13. Giornata primaverile. Lungo la discesa fora Egli, che abbandona perchè privo di gomme. A Subiaco (Km. 18), il gruppo passa compatto. La prima salita è quella che porta ad A (file ed è Armando che ci in testa, sostituito prima da Del Cangia e poi da Martano: il gruppo si allunga e qualcuno ceo do, ma può riprendere nel breve tratto pianeggiante sotto il linose di Arcinazzo. Nella successiva salita, che sbocca sul laghetto del Piglio, scatta Martano; ma, prima Del Cangia e poi Bini riprendono il fuggitivo, che desiste o dallo sforzo. Al Piglio il gruppo ò compatto e vince il traguardo Armando. Prima di Pagliano, Bio'ni fora: si ferma con lui Giacob-. o . . o . . o . . . . o . . . . o . . e e e ni 1, i ni e o e i. be; ma ai grigiorossi non interessa attaccarlo, cosicché egli può rientrare facilmente. Alle 15,1S il gruppo passa per Valmontone (Km. 50)e Varetto la l'andatura. Prima di Velletn, Luchetti, Ceccarini e Del Cangia tentano una fuga, ina sono presto ripresi, tanto che si compiono gli ultimi chilometri al gran completo. Vi è lotta per le posizioni tra i gruppi; ma J.-iartano, che si era assicurata la ruota del battistrada Luchetti, sbanda proprio ella curva, prima dell'ingresso dell'Ap-, pio. In pista i corridori entranoin questo ordine: Luchetti, BiniGirardengo, Gambacurta, TaddeiVaretto, ecc. Dopo il primo mezzo giro. Bini, seguito da Girardengo, passa in testa. Dietro sono Varetto. Gambacurta, Taddeed altri. Bini tira fortissimo equando Gambacurta tenta passa- re non vi riesce e non vi riesce neanche Varetto quando Bini, esaurito il suo compito, all'ultima curva allarga e fa passare Girardengo, che resiste all'attacco, Girardengo può cosi vincere con una mac;;hin'a di vantaggio su Varetto, che precede Gambacurta e Bini. ORDINE DI ARRIVO Costante Girardengo, che impiega ore 3,o7'5S", a compiere i Km. 126 della Arsoli-Roma, alla media di Km. 31,769; 2. Yaret to Angelo, a una macchina; 3. Gambacurta; 4. (lj i j 1 Bini; 5. Taddei; |6. Guarducci; 7. Cipriani; S. Clnelli: 9. Cecehi; 10. Luchetti; ll.i a pari merito e con lo stesso tempo del vincitore: Bruente, Dei ^Cangia, Introzzi, Martano. Marini, Sabatini, Persichlni, CeccariRoversi, Ceceacci, CLASSIFICA GENERALE ni. Giandonato, jValson. Armando, Balli, Sagoni, ! Giacobbe Pittorucci, Benedetti !D°l Bianco, i | i 1. Martano, in ore 12,1924"; 2. Benente, 12.23'52":; 3. Cipriar.i, 12.2S'42"; 4. Del Cangia, 12,31' \e 5. Introzzi. 12.31'Ì6"; 6. Bi 'nj 12,41'2"; 7. Marini, 12'42'52": 5 ' cèéchi 12,43'12"; 9. Sabatini, 1-io 43'17"' 10. Clnelli. 12.475'; 11. Lurlietti-' 12. Giandonato: 13. Per- BichThf'' 14 rardsngo; 1 Gambacurta; 16. Roversi; GiAr- ' ! ! i I a , e o mando. La riunione al Vigorelli Milano, 23 tnatt. Eco i risultati della riunione al Velodromo Vigorelli: «Gara Internazionale rii velocita»: (6 prove a 2): Merkens batte incrini 1200 m. in 12'5;5): Van Pota (I2"Ì|5); Hie-oni h. Van Viiet 0. Jlcrken? . h. Vnn Vielt (14"); Piolo li. Merkcn Vlirt halle Pela ( 12 "1 5): U4"); RiconI (13" 15). — Finale per il primo po: sto: Van Vliet b. Piceni :12") — Finale per il 3.0 posto: Pola b. Merkenc (12 3 5). r Inpecuimento Km. 4 v : l.o Peiretti in ó'23" (media 44.580): 2. Mancini a 50 metri. * F'iminazione — l.o Legwtti: 2.0 Clerici 5.o Ceschina; 4.0 Lodesnni. «Inseguimento a squadre» (Km. 4): l.o A. S. tnira iRiconi. Bonfnnti, La tini. Favalli) in 4'55" 3/5 (inedia, chi-Inmntri 48.712): 2.o Milano (Pasnttn, Tosi. Pedretti. BccoKgi) a 20 metti. «Onrn dietro mot.nleeire'rc* (Km. 2"): 1. Tn«i (Cocchi). 19*1»" 'inedia 60.050); 2. Clerici (Vei'tiitial: 5. Legniti (Vaironi): 4. Mancini IMnri'efs); r.. Lode-ani (Cavedini): fi. CtipcPnro (Allierlaz-/il. Ceschina. triunin primo. classificato per rniidotta. irregolare. «Incontro velociti! n tre»: l.o Polii: 2.n Van Vliel a lo cm.: ò.o Mcrlteng (2iiii ni. in 12"). «II. P. Federazione Ciclistica Un. liana.» (individuale a punti): Clan, sifica: l.o Favalli p. 9: 2.o rimiranti a un elro p. 11; 3.o Lecutti, p. 8; 4. Latini p. 6.