Le nostre avanguardie hanno superato la linea Adigrat-Adua-Aksum di Alfio Russo

Le nostre avanguardie hanno superato la linea Adigrat-Adua-Aksum Le nostre avanguardie hanno superato la linea Adigrat-Adua-Aksum La penetrazione italiana facilitata dal favorevole atteggiamento delle popolazioni - L'avanzata sorretta da un'imponente preparazione logistica - Cinquemila automezzi e 70.000 quadrupedi Sbandamenti nel campo nemico - Il diritto di coniare la valuta etiopica ceduto dall'Austria all'Italia r> ti II m Comunicato IN. 27 ROMA, 24 notte. Il Ministero per la Stampa e la Propaganda dirama il seguente comunicato Numero 27: «Il generale De Bono telegrafa che non vi è nulla di speciale da segnalare sul fronte eritreo e su quello somalo. « Dato l'atteggiamento favorevole delle popolazioni, continua la penetrazione delle nostre avanguardie nel Tigrai, oltre la linea Adigrat - Adua - Aksum ». Operai e soldati nel Tigre mentre l'avanzata prosegue (da uno dei nostri inviati) Adua, 24 notte. Mentre dalle più lontane località del Tigre, dove già è arrivatal'eco dello, nuova parola di cimltà e di libertà che l'Italia ha fatto rt-suonare nette zone conquistate, ae-corrono isolati e a gruppi, indige-ni, capi, religiosi, dimostrandol'ardente desiderio e l'unanimeplebiscito di tutto un popolo, al di qua delle nostre lince d'occupazio- ne. ferve tutto un lavoro di rteo- straziane c di riorganizzazione. B una nuova vita, di schietta im-pronta fascista, man mano, e con aritmo sempre crescente, sorge-, e porta il benessere, la tranquillità,la ricchezza al territorio finora intisichito e abbrutito dalla sordi-da incuria dei sistemi terroristici etiopici. Strade e acqua Si procede con alacrità alla de- flnitiva sistemazione delle strade di comunicazione, aperte con quel- la nota meravigliosa e quasi leg-gendaria rapidità che gareggiavacon, la celerità dell'avanzata delletruppe. Queste strade, condizione prima ed essenziale per il poten-ziamento dell'opera di riorgauiz-zazione e di civilizzazione che l'Italia fascista si è proposta, stanno compiendo la loro toletta. Cinquemila operai, divisi in centurie e in gruppi, sono occupati a rettificare il percorso, ad allargarle, a sistemarne le curve, a gettare le massicciate, a pavimentarle. Il lavoro ferve ovunque. Alle centurie degli operai si uniscono i reparti del Genio. E la nuova retestradale del Tigre acquista di ora in ora consistenza e stabilità. Con-ceffi nuovi sono stati adottati cir-ca l'impiego degli operai. Moltestrade sono state date in appaltoa ditte private. Si è ottenuto conciò il risultato di sgravare di la-voro i reparli operai inquadratinelle centurie militari, ottenendocosì una massa di lavoratori a cuipotranno essere affidati altri coni piti. Con eguale ritmo procede la sistemazione dei centri idrici. Centinaia di pozzi sono stati trivellati. L'alimentazione ai serbatoi è così in pieno sviluppo e definitivamente assicurato risulta il riforni-vicnto di acqua alle truppe. Le centrali elettriche di Adua,Adìgrat e Aksum. come vi ho già accennato, sono in piena effìcien , za e forniscono regolarmente lapreziosa energia ai macchinari, ahservizi di comunicazione telegrafi-ci e telefonici, la luce agli accani-pamenti militari e alla popola-zione. L'entusiasmo degli indigeni Tonto fervore di lavoro non po-irebbe esplicarsi che tra la p%-.fetta tranquillità del territorio, Econ la più assoluta comprensionee indiretta collaborazione delle po-polazioni. L'entusiasta e completafiducia deoli indigeni per l'Italiarimane perciò dimostrata, meglioche da qualunque altra descrìzio-ne e da qualunque altro cammen-to, da questa imponente attivitàcostruttiva Particolare rilievo meritano leoperazioni logistiche delle nostretruppe. Per tale preparazione funzionano cinquemila automezziquarantamila muli, ventimila cammelli, diecimila asini. Lc zoneoccupate sono attraversate contiUltamente, giorno e notte, da- co-lenite di autocarri. Durante il set-tembre sono giunti a Massaua quarantamila t.omtni e sessantacinouemila tonnellate di materialis'ono stati avviati sull'altopiano 'duemila te duemila automezzi, ventimila quadiecimila operai, sessantamila soldati, sessanta mila ton! nellate di materiale vario, dicci! mito tonnellate di materiale d'arI tìglieria, Sono stati impiantati un i laboratorio per le riparazioni delj le. armi di artifilieria e uno per lo spolettamento delle cartucce; una grande officina del Genio militale con laboratorio raditi, nonché reparti di fabbri, carpentieri, falegnami. E' stato altresì eseguito un impianto per i servizi delle carni congelate e per il ghiaccio. Sono arrivati questa mattina al nostro Comando gli emissari di quaranta capi delle Provincie etiopiche della regione del Tigre, ad esprimere alle, autorità militari il viro desiderio delle popolazioni che le truppe, italiane avanzino nei loro territori, ove sono attese con impazienza. Gli emissari hanno fatto un particolareggiato racconto delle deplorevoli condizioni morali, materiali ed economiche in cui sii trova il loro paese, ed hanno dichiarato che l'unica, t/ranile, vera aspirazione di quella gente è dì poter collaborare con gli italiani nella loro opera di pace, di giustizia, di libertà e di lavoro. Ras Seyum intanto mentre da una parte nel Tembicn si adopera a riorganizzare e a riunire le sue truppe disperse e tagliate in due dalla nostra fulminea puntata su. Adua, dall'altra fa del suo meglio per rendersi ancora più impopolare, e odiato e per inasprire, la popolazione, clic è invece piena di simpatia per Gugsà, e che riconosce in lui il suo vero capo. Ras Scgum, infatti, ligio ai principii di governo appresi ad Addis Abdia, ha ordinato razzio punitive contro le popolazioni che hanno manifestato il loro favore all'occupazione del territorio da a\parte d'elle truppe italiane, snsci-\ à fando ribellioni e non conseguendo'-\auro scopo che quello di acuire il -\ desiderio dell'arrivo dei asoldati -\dj Mussolini», o^ e- Un'altra smentita i „. ,, ,. -, . - J cco f """ r""]"" - kwe'»fri" varie di un medico B «'«elicano, residente a Gig Giga.* -i«l ''""lc «louni giornali stranieri' n avrebbero fatto dichiarare di aver e curalo personalmente alcuni solila, ,,1' etiopici colpiti dai gas asfissiati-] a « che sarebbero stati adoperati dai -{nostri reparti. Il giovane medico i americano è rimasto meraviglia-. ; rissimo di federe il suo nome mi- schiato in una frottola di tal gelitele, ed ha espressamente dichia- rato che a lui non risulta il minie mo elemento per poter affermare - l'uso dei gas venefici nelle opera-ìzioni militari italiane, a] 1 giornali parigini Journal c e\p Intransigeant hanno mandato e dei loro inviati speciali per tcnc-ire quotidianamente delle convcr-\ sazioni radiofoniche dirette al e , . a e i e pubblico francese, per informarlo rapidamente sugli avvenimenti; nell'Africa Orientale Italiana e! comunicare le loro impressioni I sulle Visite nei territori occupati. La richiesta è stata accolta dal Ministero della Stampa e Propaganda e le conversazioni avranno inizio n partire da domani, al- i ore l~l,!iQ (ora di Roma). Le tra-\ smissioni verranno inaugurate a con una breve comunicazione di -] S. E. il capitano Galeazzo Ciano. -' rivolta la pubblico francese, e] Questa sera, visto il successo o] della- prima rappresentazione, verni rà ripetuto ad Adua lo spetlaco-ilo cinematografico. L'annuncio è ti] stato accolto con viva soddisfao', zione da tutta la popolazione, i Alfio Russo

Persone citate: Addis Abdia, De Bono, Galeazzo Ciano, Mussolini

Luoghi citati: Adua, Africa Orientale Italiana, Austria, Italia, Massaua, Roma