Le peripezie del medico del Consolato di Gondar di Guido Baroni

Le peripezie del medico del Consolato di Gondar Le peripezie del medico del Consolato di Gondar ' dc(DA UNO DEI NOSTRI INVIATI 1 Asmara, 22 notte. E' giunto ieri all'Asinara il dott Giovanni Puccio, nostro medico ! spresso il Consolato di Gondar, co-1gnoscitore profondo dei costumi e , s]della vita abissina attraverso no-'D' ve anni di continua permanenza iti diverse località. Da cinque me- ■■ si si trovava a Gondar che ha la-'. sciato il giorno 24 settembre. Il dottore è partito da Gondar con ', ', [ \H,la scorta e numerosi quadrupedi jcni'ic/ii di medicinali, di provvi- ! .sfe di viaggio, e portando seco l'archivio sanitario e altre documen- \ fazioni appartenenti al Consolato. \ll viaggio difficilissimo attraverso ; zone di differente altitudine e clima si è concluso soltanto ieri, 21 ottobre. La carovana, lungo il \cummino, ha notato verso sud vari [gruppi di armati. Razzie e leva in massa 1 In ogni paese attraversato la carovana ha constatato che veni' va battuto il « chitet ». A Cclga, ' la carovana sostò per quattro gìor\ni, furono avvistati e riconosciuti grossi gruppi di 2000 armati comandati dal fituurari Ailù, che, dopo aver razziato i paesi circostanti di granaglie e bestiame c aver reclutato gli uomini abili al- \le fatiche di guerra, si dirigevano , verso la frontiera del Setit. i Da Ceì(ja al ÌWstro confine, la {carovana dovette lottare strenna'- mente contro enormi difficoltà na turali e quelle create dai capi le\cali: dovettero essere attraversa- . ti pantani dove la malaria infierisce, savane, fiumi in piena per . ! le grandi piogge, come il Goana , che si dovette attraversare per1 ] una larghezza di cento metri meli-\ ,' tre le acque avevano una profona' dita media di circa 2 metri, -\ Arrivati nella zona più prossi- -.l ma al confine del Sudan, dovei- ero subire, sempre da parte dei , tcapi locali, informati della nostra | tavanzata, la. confisca delle score e dei quadrupedi nonché la ditruzione di maggior parie del materiale. Prima di giungere a Pallabat, zona micidiale per la malaria, due nomini della scorta morirono fra gli stenti, attanagliati dal morbo. Quivi la carovana apprendeva l successo delle nostre operazioni e i membri di essa si sentirono come sollevati dagli stenti dela marcia faticosa. Interrogato sulla situazione a Gondar, il nostro medico ha preciato che l'opera sanitaria italiana presso i consolati ha avuto efficaissimo effetto su tutte le popolai ioni e la si può considerare come a migliore azione di propaganda i penetrazione. La popolazione di Gondar apprezza in modo portico are l'opera svolta dall'Italia da Quindici anni a questa parte: gli mmalati gravi venivano ricoveati e nutriti nell'infcrmerìa con- qnznvpdlcpnrqtpPviolare. La regione di Amhara può ssere considerata come completamente risanata dalla lue, però gli ostacoli promossi dai capi locali hanno reso sempre più difficile la nostra azione: in ctucsti ultimi enari i <fitauraii» avevano proibito alla popolazione eli servirsi dei nostri medici e della nostra assitenza sanitaria. itrrprnef ica. La liberazione degli schia ipsdaridèHil/eHt>e sul. fronte del Tigre le rarmi tacciono, ^«^*c^o«elsnvi è fra uno dei più apprezzati^provvedimenti e non solo da par- rte dei liberti, ma di tutta la pa- Gpolazionc, compresi gli ex-pro- nprietari di schiavi, i cjueili hannotchmostrato di voler collaborare col aGoverno perche il passaggio del nLa nuova vita civile prosegue attivissima e co¬ bn.se dì sistema di economia schiavitù a quello di lavoro rego armente pagato si svolga nel modo più rapido ed efficace. I giornalisti stranieri non tacciono il loro entusiasmo per lo spettacolo di civiltà più che di guerra al quale assistono. Questa sera la nota scrittrice Marie Edith De Bonneuil ha cosi parlato dalla radio dell'Asinara al popolo francese: «Entrata per prima in Abicsinia, ho potuto seguire la marcia del primo Corpo d'Armata indige- ;" no comandato dal generale Pirzio- Biroli lungo le alture dell'Entisciò e la marcia della Divisione «Ga-i vinana» comandata dal generale\Villa Santa. Con difficoltà terri- bili, causate dal terreno monta- gnoso, la marcia ha avuto luogo, per due giorni a due e anche tremila metri rii altezza. Ma Adua l!)3-ì ha cancellato Adua 1896, la tragica Adua del 1806, diventando, cast, un simbolo di vittoria. «Il generale Maraviglia ha dovuto recarsi in carro d'assalto ad Aksum. Io non ho esitalo a intraprendere un viaggio azzardato. Dopo ventitré chilometri a piedi c sette sul mulo, sono arrivata ad Aksum, situata su una pianura verdeggiante, ai piedi di alte montagne Attraverso i secoli tutti gli imperatori, fino a Menelik, erano stati incoronati ad Aksum. Rompendo la tradizione, Hailè Sclassiè si è fallo incoronare ad Addis Abdia. «Il generale Maraviglia è stato ricevuto da tutto il clero al suono dei tamburi. I preti eseguivano danze. Il suo ricevimento è stato di una portata polìtica incalcola- bile. La chiesa axumita è sacra; nessuna donna aveva mai oltre- passata la soglia. I preti copti mi avevano rifiutato di vedere la lo- io chiesa anche, dal di fuori ma io'sono entrata dicendo loro che ero un uomo come gli altri, perché portavo i calzoni. La popolazione di Aksum, come quella di tutti i luoghi di pellegrinaggio, é miserabile e piena di ammalali. I lebbrosi vi dominano in migliaia di tukul. Alcuni istanti dopo l'entrata ad Aksum io ho visto gli italiani che installavano posti dimedicazione e distribuivano alla' popolazione uiueri c medicamenti. «La strada che avevo percorsa a piedi il mattino, l'ho rifatta in. automobile la sera. In una giornata, i soldati del Genio avevano costruito trenta- chilometri di strada carrozzabile, installato il] telefono, il telegrafo e l'elettricità. Questa sera si mostrerà agli indigeni di Adua e di Aksum tutta la potenza civilizzatrice dell'Italia e la sua opera pacifica in Abissinia conquistala. Io non credo assolutamente di esagerare dicendovi che l'opera italiana in\ Abissinia va attribuita ad onore* della civilizzazione europea in J patria. L'Italia è decisa a conti-]nuore sulla via del progresso ». Domani il giornalista Gibbone parlerà, per radio al popolo degli Striti Uniti. Un gruppo di giornalisti è stato stamane rice-j vitto da Ras Hailé Sclassic Gugsa il quale ci ha affermato che] la sua simpatia per l'Italia e peri la sua civiltà è di lunga data: il contatti commerciali fra il Tigre c l'Eritrea lo avevano illuminato circa la possibilità di innalzare il livello di civiltà del suo popolo.]— Sono anni ed anni che in;avevo ormai capito da che parte\potevano venire giustizia, civiltà 1 e progresso, e sono anni e mini che avevo ormai concepito quella' decisione che ho attuato pressali- do decisamente sotto la bandiera italiana. [E la civiltà italiana procede con segni rapidi ma incancel- -tlabili, segnando con le sue orme iutto il territorio tigrino. Una| nuova strada, lunga 2n chilome tri, che unisce Adir/rat ad Eda gà Amus, in sostituzione della imprecisa e scoscesa vecchia ca- rovaniera, è stata oggi inaugurata dal generale Santini. La nuova strada consente il traffico automobilistico nei due sensi. Guido Baroni.

Persone citate: Addis Abdia, Gibbone, Giovanni Puccio, Hailè Sclassiè, Maraviglia, Marie Edith De Bonneuil, Pirzio- Biroli, Santini, Villa Santa