Ginevra riposa, le Cancellerie discutono

Ginevra riposa, le Cancellerie discutono Ginevra riposa, le Cancellerie discutono Nel colloquio Mussolini-Drummond si sarebbe discusso anche della sistemazione della Abissinia-Viva attesa per l'odierna esposizione di Sir Samuel Hoare alla Camera dei Comuni -- La posizione del Governo e dei partiti inglesi di fronte alle elezioni Le possibilità di negoziati i nelle Informazioni dell'« Havas » Parigi, 21 notte. Il corrispondente romano della Agenzia Ha ras, confermando il rallentamento della tensione nell'atmosfera internazionale, dicei 1 lato dell'Iti a agire con denza ma a non trascurare nessun elemento suscettibile di condurre a una soluzione del problema. « Subito dopo la conversazione fra Mussolini e sir Erik Drummond, il Capo del Governo italiano e l'ambasciatore di Gran Bretagna — afferma il corrispondente dell'agenzia — non si erano accontentati di scambiare dei chia- Mescapp. , , , cne dai iato ueu nana si e sempre saecisi a agii e con estrema pru-.— —-nmenti sulle intenzioni scambie- ! .voh l™JVr)ÌeZ**\??™. ;P'^so ir' esame_ii mezzo ai prepa | CeSso dei negoziati Svolati a1 1 parigi. Il comunicato esplicativo pubblicato all'indomani non men- zionava questa parte della conver- sazione ma sembra che quelli che ■ iMuM^W eat° ch.e Per prudenza. Il cernii «"jg afe* no parzialmente la fiducia della opinione pubblica. ■.< Il ritiro di certo unità britanniche dal Mediterraneo parallela- smente a quello di una parte delle ; mtSPc%mf^bÌbullbma t&\ un'esitazione dal lato italiano. Si fa valere infatti che il ritiro eventuale delle navi britanniche dal Mediterraneo sarebbe più facile ai eseguirsì che non il ritiro in Libia \ sta eXzion i1?DU^esgsere0siqcu£ lche l'Italia asseconderà col suo'atteggiamento i negoziati prò- i priamente detti che hanno Parigi'per centro. « II progetto che verrebbe preso ' per base sarebbe un compromes- ! so cne terrebbe conto delle propo-1 ste di Eden del mese di agosto e;an= Hicn.1- 'taua!la/elatrvamente, etiopichel quelfa della Etiopia cen- '■ trale e quella delle province limi-1 trofe. A ogni modo e un fatto che dal lato italiano si considera che jil problema etiopico è relativamen- (te facile a risolversi qualora non •■ rnnoo tv u "° cons'dera::icmi feu" ! tr^inni ria nS'frn^i h«it?J* 5^' °aX°°1 ?a ,'a c0nversazionf di'Rn" ™> ^ e ™£TègtontLX*sciano suppolTe che defle tratta-, tlve sono iniziate con gli etiopici !" vista dl una soluzione del prò- ?lema «aio-etiopico. Tutto dunque ^I^SL^^S^^^ =" F'f" "° d gKPPJSfa Nazio^ mrtnrin tatrl^attù^fgMS^ i Queste informazioni trovano una conferma ir, un fonogramma da Londra del corrispondente della stessa agenzia ufficiosa, il quale segnala che stamattina si .ammette nei circoli ufficiali inglesi che su. Erik Drummond durante la !Ua4^™!!^ con Musini, è stato informato di certi sug^ rimenti italiani che sono attualmente oggetto di uno scambio di i vedute fra Roma e Parigi. Sulla'\ sostanza di queste proposte si ri- l^ta qualsiasi indicazione, ma sol- 'tanto si deve osservare che esse i richiederanno un lungo studio pri-i'ma che sia possibile determinare1 se esse possano soddisfare la So-i ' cietà delle Nazioni e il Governo | ! etiopico. Si sottolinea inoltre che 1 l'equivoco anglo-italiano «sembra ;sul punto di dissiparsi ». Si vuole!, in tal modo mostrare che dei segni1 '■ d' Paf^a™™ si sono mostrati !1 e tempo stesso sottolineare che non sono tuttora che dei segni. Si. jmenziona incidentalmente che du-, (Tante le conversazioni con l'amba- •■ sciatore d'Inghilterra il Duce ha ! assicurato il suo interlocutore che '"Italia non aveva nessun disegno ostile verso l'Inghilterra. Quan-*™W* si «spinga ogni interpre-, fazione delle attuali difficoltà co- me un conflitto italo-inglese, si at- tira tuttavia l'attenzione su que- sta assicurazione nella misura in cul essa Produce una attenuazione deIla tensione diplomatica fra Ro- i ma e Londra. Vigilia londinese Londra, 21 notte. Da molti e molti anni in qua non era stata attesa con cosi viva e cosila impazienza la ripre sa dei lavori parlamentari e una discussione di politica estera come quella che avrà luogo domani. Dopo gli allarmi della settimana scorsa essa sembra destinata a ricondurre tempo sereno e ad accentuare quel miglioramento dei rap- : porti fra l'Inghilterra e l'Italia dal quale si attende una rapida scomparsa della tensione nel Mediter! raneo. Le elezioni sullo sfondo Ciò che però conferisce alle seIdute parlamentari dei prossimi tre giorni un carattere e una importanza eccezionali è il fatto che essa, oltre ad avere una importan-za internazionale, ne ha una spiccatamente nazionale. Domani i tre partiti ruppresentati alla Camera i dei Comuni, getteranno le basi della loro campagna elettorale. La | presa di posizione di fronte ai problemi urgenti posti sul tappeto dal ] conflitto italo-abissino sarà inevij tabilmente deformata per tener conto di ciò che il corpo elettorale ! attende e del cibo che dovrà esjsergli somministrato a larghe doi si nelle prossime tre settimane. 1 Ciò che complica la situazione al ! momento presente è l'arrivo a j Londra di Eden venuto qui natu' Talmente per sostenere il prestigio : della Lega e per impedire ad ogni! costo che barili d'acqua siano ro-vesciati nel vino sanzionista prò- dotto dalle sue sedute in riva alLemano. Non vi è alcun dubbio che Baldwin e Hoare saranno felicissimi di evitare un dibattito di politica estera al momento in cui la diplomazia lavora fuori dai quadri della Lega con i metodi tradizionali che il leghismo non è riuscito ad abolire, ma anzi ha esal-tato. Hoare proferirebbe astenersi dal tessere gli elogi della Lega, ma vi è un corpo elettorale affamato sul 'quale ha lavorato con fervore l'ar1 civescovo di Canterburv, e questi elettori da domani hanno bisogno ;di sentirsi dire che chi comanda i al giorno d'oggi è Ginevra. Vi è 1 poi Eden il quale va trattato con ii guanti, in quanto che la più in- | diretta critica al suo entusiasmo leghista sarebbe accolta dal labu- rismo come un preziosissimo re!gaio. Hoare, dunque, per non dare 1 armi ai suoi avversari, dovrà do ! mani manifestarsi più leghista e più sanzionista di tutti i liberali . e i laburisti messi insieme, , In seno alle organizzazioni la buriste s'incomincia ad accusare il Governo di avere ripiegato di fronte alla Lega togliendo autori : tà a Eden e lasciando nell'imba' razzo tutti quei suoi cari collabo! ratori di Ginevra che, privi della guida britannica, non sanno a chi appoggiarsi, Le dichiarazioni di domani, dun que, vanno accolte con prudenza. La verità è che il miglioramento dei rapporti fra Londra e Roma sta sortendo l'effetto, atteso e au- zione che le discussioni diploma- gurato da coloro che nei drammatici frangenti delle settimane scorse non avevano perso la testa, di spostare il pernio delle discussioni sul problema abissino a qualche metro al di là della cancellata della Lega. E' già un passo apprezzabile, e oggi vari giornali si rallegrano incondizionatamente di vedere ripresi i contatti diplomatici normali fra Londra, Roma e Parigi. Discussioni in corso V'è qui stasera la netta sensa tiche in corso non vertano ormai più tanto sullo spostamento di qualche grossa unità della flotta britannica nel Mediterraneo, o di qualche reggimento di truppe dalla Libia, bensì su alcuni aspetti del conflitto italo-abissino. Va osservato che tutti quanti i collaboratori diplomatici dei giornali inglesi sostengono che non 1 esiste aicuna relazione fra le misure che il Governo britannico deciderà fra breve per accentuare la détente nel Mediterraneo e l'eventuale ritiro degli effettivi italiani in Libia. Si ammette che queste due misure contribuiranno in modo notevole ad un rasserenamento dell'atmosfera ma si insiste nel far rilevare che esse saranno il frutto di una migliore comprensione delle posizioni dei due Paesi, e non di mercanteggiamento. Per ora si attende con impazienza l'esito di alcuni colloqui diplomatici che secondo Londra sarebbero in corso tra Roma e Parigi. Si fa a questo riguardo , osservare che il colloquio di Sir , Eric Drummond con Mussolini ha avuto un carattere « estremamen,te amichevole» e che se l'Amba sciatore inglese conversando con -1 italiano delle pacifiche intenzioni idei Governo inglese. In via uffi- l | ciosa poi si ammette stasera che i j « il Governo britannico è stato I informato ci: certe proposte mes- il Duce non ha accennato in alcun modo al problema abissino, ciò deriva dal fatto che egli non era stato autorizzato a sollevare tale questione ma esclusivamente a convincere il Capo del Governo 1S ■■*■■ - ■ir ?',lf!t FORZE ETIOPICHE NELLA ZONA DI DAGNEREI ORA CONQUISTATA DAI NOSTRI DUBAT : ! Ici | ] j ! ji 1 ! j ' : !