Lo sceicco Benen capeggia la rivolta sulle frontiere del territorio scioano

Lo sceicco Benen capeggia la rivolta sulle frontiere del territorio scioano Lo sceicco Benen capeggia la rivolta sulle frontiere del territorio scioano (Da uno dei nostri inviati) giteQuartier Generale, 17 notte, j I movimenti insurrezionali e di- cogregatori continuano a dilagare ban tutto il territorio etiopico. Le peivolte divampano ovunque, e o- gnuna di esse indebolisce e mina deempre più quell'accozzaglia di scazze e di tribù che costituiscono ne'impero del negus. imE' sintomatica, a questo propo- elsito, la notizia che riportano alcu- soni informatori degni di fede. La 'eregione sud della Dancalia, a poco cpiù di un centinaio di chilometri toda Addis Abeba, è in rivolta. La sco delle vittoriose operazioni del- > e truppe italiane e della generosi-1 nà e lealtà che caratterizzano le! nostre occupazioni, che in un ba- neno si è sparsa fra quelle tribù, ' sha dato il segnale della reazione e : cdella ribellione all'insopportabile sgoverno di Addis Abeba. Tutta la: teEtiopia è stanca di esso. I Le tribù in rivolta sono capita- dnate dallo sceicco Benen. uno dét| !^più autorevoli capi di quella re¬ gione e che gode grandissima influenza in tutta la Dancalia e particolarmente nel territorio degli Adal. Dalla città di Ancober alla ferrovia di Gibuti, in tutta la regione che confina con i monti dello Scioa, cioè con la regione in cui si trova Addis Abeba, il movimento reazionario ha messo in fermento tutta la popolazione. Il governo ha immediatamente inviato sul luogo alcuni reparti di truppe regolari. Il villaggio di Tadeja Malca, che si trova presso a poco nel mezzo fra Ancober e la ferrovia Gibuti-Addis Abeba, è il centro della rivolta. In questo villaggio, le truppe regolari avrebbero imposto agli indigeni di rientrare immediatamente nelle abitazioni, deponendo all'istante le armi; all'ordine sarebbe stato risposto con grida di simpatia verso l'Italia, seguite da una nutrita scarica di fucileria. L'incontro è stato, sempre secondo gli infor eci A6dltmtsSasmt«n;ni, ed ha incorporato questo con tingente di delinquenti nelle trup- 7 cmatori. assai cruento e dF una vio- lenza inaudita. Non risulta per saltro, che le milizie del negus sia- ino riuscite a ristabilire l'ordine, cSembra inoltre che lo sceicco Benen, adoperandosi con tutta la sua influenza, stia facendo attiva sopera di propaganda presso tutti; gli altri capi della Dancalia, mei- tandoli a seguire l'esempio degli mAdals 1 Il panico destato dalle allarman- ti notizie sull'avanzata italiana cresce sempre di più in Addis A- beba. Si cerca con ogni mezzo di accrescere gli effettivi dell'eserci- to. Il governo ha infatti ordinata l'immediata scarcerazione di tutti i detenuti colpevoli di reati comu- pe regolari destinate a raggiungere immediatamente il fronte. | Dalle spaventevoli prigioni etio: piche sono stati liberate cosi pa1 recchie centinaia di individui; ma la maggior parte di essi sono sta ti poi, all'atto pratico, riconosciuiti inabili al servizio di guerra, a causa dei tremendi sistemi della [ giustizia etiopica, che con i suoi j metodi crudeli e sbrigativi ha ri \ dotto i carcerati in condizioni pieltose. Molti di essi, per i lunghi anni passati in ceppi, hanno i cor\p\ deformati e sono costretti a camminare quasi carponi. Altri ^mancano delle mani o dei V^\ : Tutti questi rifiuti sono stati ri- cacciati nelle prigioni. , Tra , carcerati liberati si tWi __„■,„ ,,„ .„ „:„,,,.„„ j„: ,„ . ianche un ex-ministro dei lavori Pubblici' Ras Tafessa, gettato di recente in prigione, per essere fug- gito con la moglie di un suo fratello. a Ras Tafessa è stato dato il comando di un grosso gruppo di bande armate e partirà fra breve per le linee del fronte, Sembra anche che il ministro della guerra, Mulugueta, abbia la sciato oggi la capitale, con alcu ne migliaia di uomini, messi insieme in tutta fretta, radunando gli elementi più disparati, diretto ver so il fronte di Dassiè. Questa par 'enza sarebbe stata decisa in un consiglio dei ministri che ha avu to luogo ieri, in cui è stata ricono sciuta la necessità che il negus e > suoi ministri si rechino sulle li1 nee 01,21 fronte, Infatti gli altri ministri stareb nero in tutta fretta impartendo di sp-osizioni ai comandanti dei loro corpi di guardia particolari perchè si tengano pronti ad una imminen te partenza. La riorganizzazione logistica delle n°f.tre retrovie procede con | !^!SS??^.^£,p.fff2? S^ÌSS eccellenti: basta citare il fatto che S. E. De Bono ha compiuto i 200 chilometri del percorso fra Adigrat e il Quartier Generale in 6 ore: una velocità media oraria d; 35 all'ora non è disprezzabile lungo nessuna, anche fra la più turisticamente celebrate, strade di montagna. Al Quartier Generale sono attesi per domattina S. E. il Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio e S. E. Lessona, Sottosegretario alle Colonie: essi sono sbarcati stamane a Massaua dal « Biancamano » ed hanno proseguito subito, rispettivamente in auto e in «Littorina» per l'Asmara dove sono giunti verso il mezzogiorno. Guido Baroni. N * **Cssciùm-z--z > .-• iNat : Uj . ♦ .*:';*, • iifsss *i 1* ' Nacfc net '.■■'.*• -'*(iaca//e m i ^--^M> i:) Jif* tesò fi=3vì «•"'' "„.•' »J>V*r-»Hlt^*'.'' v r-«.AMALIA. Mia ",KMag%a/M-- « 'fattele SuSo' v "•' ADDIS ABCBA^ ^n^^^'^J^dVrar

Persone citate: Addis, Biancamano, Dassiè, De Bono, Guido Baroni, Lessona, Pietro Badoglio