Vera guerra economica

Vera guerra economicaVera guerra economica Ginevra, 12 notte. Chi si ricorda ancora a Ginevra il progetto sovietico per una repressione internazionale dell'ag- pressione economica ? Si trattava di una delle prime manifestazioni della politica russa alla Società |delle Nazioni. Litvinoff, preoccupato fin dall'inizio della sua partecipazione all'attività societar.a di sfruttare tutte le risorse di questo organismo per la sicurezza dell'U.R.S.S., presentava alla Lega oltre a diverse definizioni riguar- danti l'aggressore in genere, delle precise proposte per individuare e reprimere le forme di « aggressione economica ». Eden a DraCCettO COn POtemKine I tempi sono mutati. Oggi i compagni dell'Internazionale co- monista"vanno a'braccetto "con igentlemen della City e insieme predispongono a Ginevra non più per reprimere, ma per organizzare l'aggressione economica. « Bisogna arrivare al più presto ad un boicottaggio mondiale delle merci italiane — sentenzia gravemente a Ginevra il signor Eden — e se su questo program- ma di massima fosso possibile ot-^Iti'fl?68!""!.?.^-ttl- ,?L?Ì2S che hanno accordato all'assoni blea il principio delle sanzioni, vorrebbe dire riuscire a bloccare il 70 per cento delle esportazioni italiane, e, nello stesso modo, oc- corre cessare le esportazioni ver- so l'Italia ». «Non basta — aggiunge il com- pagno Potemkine pire anche gli Si tentati di eludere le ii :£' 7" 9hf°lISL=„™ pire anche gli Stati ehe^fossero cercassero di ostacolare la nostra azione ». Ecco le grandi linee del nuovis- simo piano di aggressione econo- mica, che, pronubi un ministro del Regno Unito e un rappresentante ià Leningrado, Ginevra si prepararifiutano di aderire alle sanzioni, con restrizioni nel campo finan- ziario per quanto riguarda i ere- diti e nel campo commerciale perle esportazioni onde sia evitata acontro gli Stati non membri che a consacrare come atto destinatoa servire la causa della pace e del-la collaborazione internazionaleAggressione economica, guerraeconomica. Ecco a che assurdi por- tano le nlanovre antitaliane ten-tate a Ginevra- ecco 3 1uali peri-coli si espongono tutti coloro ches, 60no prestati per servilismo o per compiacenza a dare man forte al signor Eden per mettere in mo-to il meccanismo societario dcll'ar-ticolo 16. La inspiegabile debolezza con la <luale si reagisce a questi tentativi lascia Pensare che non tutti si rendano perfettamente conto diquello che 1 Inghilterra, con la2ompUcità aQVif&c* .sta tramandoa loro danno. Come immaginareche nel momento attuale con lacrisi che persiste, i governi abbia-no ad esporsi alle conseguenze diuna truerra economica ner i betrli1 Degllocchi del giovane Adone che rappresenta il governo di Londra a Ginevra ? TitlllBSCU preOCGlipatO e' bensì vero che il signor Titulescu dopo avere esaltato al seguito di Eden l'efficacia e la rapidità delle misure da lui propoSte. si è ricordato delle petizioni inviatogli dai commercianti di Roma"a ft ha !atto valere' J[«»n.d.0 si è trattato di passare ad una di¬ Lcussione di dettaglio, molte difficolta di appiicazi0ne. accennando fra ]'aitro alla necessità che i pae- ^ che vengono ad essere lesi neiloro interessi commerciali econo-mici dalla partecipazione a misure di questo genere abbiano a trova-re dei compensi alle loro perdite, Ma anche se si Pr°cedera alla no- comitato di compensazio- ne proposto daTitulescu chi pen-sera a compensare questi paesi? F0rse ia tesoreria sempre più incattive acque della Società delle Nazioni? Ed ecco d'altronde come risponde in proposito il signor Eden con una cinica parafrasi deie Parole mussoliniane: « Occorre fare dei sacrifici, fare appello al o spirito di rinuncia a favore del patto societario... ». Tutta la sinistra farsa odierna § jn questa e nelle precedenti bat-tute che abbiamo citato: rinunzia-e a commerciare con l'Italia e con tutti gli altri Paesi suoi amici; non preoccupatevi di scatenare una nuova bestiale guerra econo mica: non curatevi delle perdite a cl]. yJ ^ponete. ia soddisfazione morale di avere concorso ad appli- care per la prima volta le dispost zioni dell'art. 16 del Patto socieario saranno sufficiente compenso a tutti i vostri danni materiali... ^Joìe Par°le veramente chiare e nette sono state quelle del signor . * ° Motta: : Per ragioni pratiche (situa-zi0ne geografica della Svizzera.suoi rapporti economici con 1 Ita-g^a'^'^fflS?*^: gliaia di italiani sul territorio del- a Confederazione ) la Svizzera non si può assolutamente associa-«• JfflSJESESS? 2* L'organfsmo in seno al qualesi sono avuti questi nuovi ten-tativi inglesi è il comitato dei 18 (originariamente comitato dei 16 aumentato di due membri per lanclusione dei rappresentanti delPortogallo e del Messico) che èstato creato ieri dalla Conferen- za delle sanzioni. Imbarazzo francese lllluatatfU HaiIbBoB Non ostante il carattere priva-to della seduta, non mancano idettagli. Cosi si sa che il fran-cese Coulondre, di fronte alle dueproposte del signor Eden, boi-cottaggio delle esportazioni ita-liane e cessazione delle esporta-zioni verso l'Italia, ha dichiara-to con amletico atteggiamento diessere disposto a studiare en-trambe le proposte purché nonsiano tali da suscitare irritazio-ne da parte dello Stato colpito, ricordando in proposito che l'As- semblea si è pronunziata per del-le sanzioni di carattere pacifico.Il primo dei due punti avrebbedelle ripercussioni gravi per laFrancia e pertanto il signor Cou-londre darebbe la sua preferen- za alla seconda misura: divietodi esportazione verso l'Italia li-mitato però a talune merci, i co-en-siddetti prodotti-chiave che en-trano in linea di considerazioneper l'industria metallurgica diguerra: por esempio il tungsteno,il volframio, il cadmio e U ni-chelio. Sarebbe inoltre essenziale impe- dire l'importazione in Italia di car- boni e oli minerali. Però questemerci potrebbero essere fornite al- l'Italia da altri paesi — ha rile-vato il sig. Coulondre — di modoche si verrebbe a provocare un all' industriadanno gravissimo estrattiva francese, II signor Eden sarebbe allora intervenuto seccatamente por rilcVare (.0me le obbiezioni del signor Coulondre erano assolutamentefuori luogo. Quello che è necossa- rio — egli ha detto nuovamente è di colpire l'Italia nello sue espor tazioni : questo è 11 mezzo più ra pido ed efficace. Su questo puntoEden avrebbe avuto 11 pieno ap-poggio degli esperti che rappre-dentavano 11 Belgio, la Svezia','l'O- ,anda g „ gud £fHca Jn partiC0. tità... Un terzo punto a cui si è accen- nato nella seduta del Comitato dei Diciotto f- quello delle sanzioni contro gli Stati non aderenti, con- cetto ripreso da Eden sulla baseci una compiacente messa innanzi Graef, avrebbero fatto valere in risposta alle preoccupazioni solle- vate da Titulescu che se tutti sono d'accordo circa il boicottaggio del- ,e m„rci italjane, ìi risultato sareb-be rapidissimo, cosicché le perdite risultanti sarebbero di poca en- ] di Potemkine; si tratta secondo . Eden di graduare le sanzioni in-; cominciando col razionare le' esportazioni dei suddetti paesi 1 Per ora. si tratta di idee: il Co- jmitato dei Diciotto si riunirà in- fatti ancora lunedi e procederà al- la elaborazione di un testo defini- jtivo. In quanto all'applicazione ; ognuno, come Ita detto Lavai qual- , che giorno fa, farà quello che 1 potrà ! Le misure finanziarie Frattanto si è pure riunito oggi il Comitato degli esperti per le sanzioni d'ordine finanziario. Le misure previste si applicherebbero ai seguenti punti: 1) apertura di un credito allo Stato .Presunto vittima di unaggressioine fa P"* « un° ?*& sta" Partecipanti; 2) autorizzazione d. ! emissioni pubbliche da parte del'lo Stato di cui sopra in uno degli Stati partecipanti; 3) autorizzazione di emissioni pubbliche da parte di una persona fisica o di un ente morale appartenente allo Stato considerato vittima; 4) apertura di crediti a banche allo |:; i Stato vittima di un'aggressione In luno degli Stati partecipanti; 5) i apertura di crediti commerciali Inoratali. Queste sarebbero le misure di . ordine positivo per venire in aiu ito dello Stato aggredito. Per quanto riguarda lo sanzioni vere e proprie contro il presunto ag gressore sarebbero scartate le mi sure di pressione finanziaria con| sistenti: 1) a ritirare prowisoria- | mente all'Italia e ai suoi cittadini : la disponibilità dei loro averi al; l'estero; 2) a sospendere il servizio di interessi e ammortamento dei loro crediti all'estero. Comunque, si è tenuta in considerazione una proposta per il divieto di qualsiasi nuovo credito all'Italia. E' stato nominato un sottocomitato di redazione composto dei rappresentanti di Francia, Inghilterra e Rumenia che si metterà al lavoro domani stesso nonostante la giornata festiva. Evidentemente il signor Eden non vuole perdere tempo. G. T.

Persone citate: Graef, Motta