L'offensiva italiana nel Tigrè

L'offensiva italiana nel Tigrè L'offensiva italiana nel Tigrè La conquista di Abba Garima - Ras Seyum in fuga - Nuove strade per centinaia di chilometri in tutta la zona conquistata sino alla linea del fronte Il meraviglioso slancio! dei nostri ascari (DAL NOSTRO INVIATO) Adua, 10 notte. | Da quattro giorni mi trovo fra' le nostre truppe che. dopo il vittorioso sbalzo in avanti, procedono ora, sotto le direttive dei comandi, al rafforzamento delle jjo-1 sìzioni conquistate, mentre le no-', stre pattuglie rastrellano notte e\ giorno i luoghi più reconditi, che\ possono offrire l'occasione ad in-\ filtrazioni e costituire sicuri na-\ scondigli per gruppi di nemici,] catturando qualche fuggiasco. j Stanotte, presso Adua, in una piccola conca verde fitta di acacie, ho visitato il battaglione di ascari che sostenne per la riconquista di Adua il combattimento di Amba Scbat sulla sinistra del Passo Gascinrchi che rappresenta la chiave delle comunicazioni di Adua. L'accampamento consta solo di qualche tenda per gli ufficiali, mentre gli ascari vivono all'aperto formando piccoli gruppi intorno ai fuochi, seduti o inginocchiati, chiacchierando e cantando, mentre preparano il frugalissimo pasto consistente in focaccic che cucinano essi stessi. XXIII Battaglione E' da notare che questo XXIII Battaglione, se pure di nuova formazione, è stato costituito quasi esclusivamente col glorioso terzo Battaglione «Galliano» fondato nel 1888 e intitolato al nome dell'eroico comandante che guadagnava, nelle campagne del '96 due medaglie d'oro distinguendosi nei combattimenti di Adigrat, Maceil16, Coatit e Senafc, tantoché il gagliardetto del battaglione è decorato di medaglie d'argento, di bronzo e croce della guerra al valor militare. Le glorie del terzo battaglione appartengono anche al XXIII die ha già dato prova, in questi primi giorni, del suo valore. Il battaglione, che faceva parte del secondo gruppo della Terza Brigata comandata dal generale Butteddu, all'approssimarsi dell'inizio delle operazioni è stato distaccato a disposizione della Divisione Villasanta del II Corpo di Armata col compito di fare un reIo di copertura durante l'avanzata della divisione su Adua. Ci avviciniamo a uno di questi gruppi di ascari che interroghiamo sul combattimento e sull'azione svolta a Amba Sibat. Gli ascari non chiedono che andare avanti per vendicare i caduti del recente combattimento. — Noi — ci dice un bel tipo di sciumbasci che ha gli occhi che lampeggiano come fuoco che arde — non avere paura dei soldati di ras Seium che volere incontrare. Se nostri ufficiali volere, noi distruggere tutto nemico insieme a soldati di Mussolini. E ci racconta l'azione di Sibat, estremamente difficile. Favorito dall'oscurità e dalla zona estremamente difficile e sassosa ricoperta di fitti cespugli che offrono facile nascondiglio, il nemico, a perfetta conoscenza del luogo e dopo un lungo appostamento, aveva tentato dì preparare un'imboscata fra due stretti valloni, sperando gli ascari si fossero gettati in massa all'assalto senza curarsi dei lati. Il nemico, forte di oltre 2000 uomini, quasi il doppio dei nostri, si era distribuito lungo tutta la zona in piccoli gruppi infidi formati da tiratori ben protetti e alcuni forniti di mi- epgamocopràl'gCtamqe1"mcmtme tbrlicl'rtvtedridSdrcfidubccCtragliatrici die aprivano un fuocoìlaintenso all'apparire delle prime'zpattaglie dei nostri ascari. L'impeto dei nostri ti comandante del battaglione, maggiore Fenoyllo, e i suoi ufficiali con ogni mezzo seppero treittenere l'impeto dei nostri che, anziché cadere nel giuoco nemico, adottando la sua stessa tattica ri- tlscplapducevano via via al silenzio i grup- j 'ipi nascosti dei tiratori, che pur di-\tmostravano buona resistenza dataìrla favorevole posizione sopraele-\ vata e nascosta. Il nemico, vista .dresa vana la sua tattica di guer-.Ara, riuniva allora tutte le sue for ze sperando di sopraffare col numero i nostri e rompere il nostro intelligente avvolgimento. Però, con l'entusiasmo, la velocità, lo spirito combattivo degli ascari e l'azione vigilante dei vostri ufficiali, si iniziava, dopo vivacissimo combattimento all'ala destra, a sbaragliare l'avversario die si da dccSffntl\cva alla fue/a con gravi perdite e',lasciando nelle inani dei nostri /k-Ì vcili, munizioni e prigionièri. "Nel farmi il racconto il <iradua-'hbrtttrto cerca continue testimonianze dei suoi ascari che si animavano all'udire le stesse loro gesta durante let recentissima battaglia. L'azione ha dato luogo ad atti di vero eroismo da parte dei nostri ascari. I Gli ufficiali del battaglione, con |squisita e cameratesca cordialità. \ci hanno accolti riconfermando le \ gesta dei nostri ascari che con la \loro efficace azione producevuna .la rottura della resistenza del ne- jniir-o permettendo la nostra avan- | zata su Adua. Abbiamo assistito, per conces- |sio>ie del maggiore Fenaglio, ad \esercitazioni con mitragliatrici e siamo rimasti meraviglietti dalla profonda conoscenza e dal vero affetto che i nostri eiscari portano alle loro armi. Dopo un cordiale e frugale pa- \sto con gli ufficiali lasciamo il j campo del battaglione che, fino ■ dai primi giorni dell'azione, fa • onore alle medaglie i maggiore Galliano. Un anniversario glorioso | aRicorre oggi il 1,0" umiversario\™|della fidissima battaglia di Debra Aila dove Burutieri sconfisse Bdie: Sstccddell eroico rdras Mungasela e la ricorrenza viene ricordata dalle truppe con vivo nv entusiasmo. Oggi rafforzando le posizioni occupate, le truppe spingono innanzi le loro pattuglie. giì aeroplani dei generale Ran-1sa ìianno segnalato un concentra-\ aclmgsei/n mento delle forze abissine a nordovest di Axum, le quali molestano con tiri di fucileria i nostri avamposti. Il generale De Bono entrerà domani ufficialmente in Adua: l'attesa delle truppe è vivissima e grande è l'entusiasmo. L'Alto Commissario per l'Africa Orientale inaugurerà ufficialmente il monumento eretto in Adua ricon-[dquistata ai gloriosi caduti dellal eroica e sfortunata giornata del 1" marzo 1890. Il Secondo Corpo d'Armata, comandato dal generale Maravigna, continuando le opere di rafforzamento sulle posizioni conquistate, ha occupato oggi Abba Garima e le posizioni di Elida Kidak e Aerei e tiene ora saldamente tutti i punti strategici valicabili e gli accessi alle carovaniere. Queste minori operazioni belliche ci assicurano i servizi e consentono la prosecuzione dell'avanzata. Continua l'azione di rastrellamento eseguita da pattuglie. In Adua italiana Ras Seyum, fuggito da Adua verso sud, è privo completamente di comunicazioni col grosso delle sue forze che pare si aggirino intorno ai 10.000 uomini radunati nel vallone di MariamScioa-Aitu. Il tentativo delle retroguardie di Ras Seyum che voleva fermare la nostra avanzata è fallito completa mente. A Adua gli ex-schiavi e gli exfitaurari hanno incendiato la casa di ras Seyum; pare si tratti di una vendetta per le vessazioni subite dal feroce capo fuggito. I notabili di Adua collaborano con il principe Pigliatela e con i' console Scudieri, commissari della Colonia, per l'organizzazione della vita nella città e per l'assistenza della popolazione che, eostret- ta dagli armati abissini a lasciare la città, sta rientrando numerosa. Nessun movimento di truppe da segnalare sulle lince, tranne l'occupazione di Edaga-Hamus da parte della colonna Santini. La località era stata prescelta dagli abissini per preparare posizioni per la resistenza: il piano, come j 'io ampiamente riferito ieri, è sta\to stroncato rapidamente per la ìrapidltà della nostra azione, \ U secondo Corpo d'Armata è .dislocato sulla linea difensiva da i .Abba Garima al Monte Rexio da: rvSccfalsdove si controllano tutti i passi carovanieri della zona. Sembra [che gli annetti fuggiaschi di ras<Seyum dovrebbero riunirsi a A?t-jfase ove si trovano tutte le loro\fumiylie. Nostre pattuglie indigene di esplorazione hanno avvistato degli armati di ras Seyum nella pianura di Azamò. Si precisa \che, durante l'avanzata, in loca- ',m Ambtt Angher sono stati fatti Ì vi~ prigionieri armati apparte "c"" ul,e tr>>PP? del defunto Ga- 'hriel '^"««t nemico acerrimo di briel Sillasci ras Seyum. I prigionieri sono stati trovati in condizione di sfinimento tale che non si è nemmeno potuto inoltrarli al Quartier generale. Guido Baroni 0 10 50 Km. ^ V<%iWz*télM/6Ìèa \AddiscAddi EdsgéHamus -gntiscicv ■■«smvTws?'" Tabaca ADMÒJk'"^bbaSar/ma.l ; , , , fManamDebrè y j \/ ^"L \ \J ',„•' ì foebraGannat Jcfd/Fe/assÀX \" }'»■' \4aWocacFd ^^st Mulattiera mutate in camionabile ■ Sentiero - > . : Carovaniera mutate in strada afondo permt' , Sentiero mutato mslrada percorribile da Grosse Artiglierie

Persone citate: Abba, De Bono, Guido Baroni, Mussolini, Scudieri, Tigrè

Luoghi citati: Africa Orientale, Debra Aila, Villasanta