Il rapporto del Comitato dei Cinque

Il rapporto del Comitato dei Cinque Il rapporto del Comitato dei Cinque " Suggerimenti atti a servire di base ai negoziati „ Ma gli inglesi tentano di forzare la mano al Consiglio. ! Comitato dei Cinque è sul punto jdi iniziarsi. Un laconico comunicato della sezione societaria d'inj formazioni precisa che il Comitato Ginevra, 17 notte. Il parto della montagna non si iè ancora compiuto, ma già da cer ; ti segni si può arguire che il la¬ .borioso travagho conclusivo del 1 n7enti''at't*ra servire di~bas~e~arne- igoziati » j L'ultima parte del comunicato, 1riporta in pieno una frase detta dadei Cinque ha tenuto oggi due se- dute «per la ricerca di una solu-zione pacifica del conflitto italo- etiopico e che una nuova seduta avrà luogo domattina per la mes- sa a punto definitiva dei suggerì-* ... . ... . ;Lavai all'uscita 1 stamane dalla seduta di I « Stiamo facendo il possibile |per stabilire una base nego- ziati ». Questa frase veniva interpretata in un senso piuttosto ottimistico, come un segno cioè che da par- te francese ci si opponeva alla pretesa inglese di addivenire a conclusioni complete e definitive circa le quali lo parti interessate, Italia ed Etiopia, avrebbero do- vuto esprimere senz'altro un'ade 1 sione o un rifiuto, sostenendo in- ìvocc l'opportunità di elaborare : soltanto dei suggerimenti ,> desoltanto dei « suj stinati a costituire la base di ulIteriori negoziati societari o extra¬ societari,"in modo da evitare ili jpericolo di una immediata rottura. . . Ventata di ottimismo Malgrado questa ventata di ot ; timismo, si rendeva ìmmediata- anzichè | di un piano risolutivo vero e proprio, il testo elaborato dal Comi- mente manifesto che, anche ridotjto alla più semplice espressione di juna <: base dl negoziati , nomica e alla meSsa ln vaiore del 1 pAbissinia I cosi tutto il valore della suddet ta interpretazione, doveva imme tato dei Cinque non poteva venire | preso in considerazione da parte ! italiana, ove non si tenesse conto J delle nostre rivendicazioni d'ordi; ne militare e politico, presupposto i necessario di ogni progetto tenI dento alla riorganizzazione eco- , diatamente cedere non appena si conosceva che, stabilendo questa j Protesa base di accordo, il Comifc^S ^1"%^ ; gj Pa,.jo-i e dei diversi piani ven tuati nei giorni scorsi per una for j ma di assistenza o di mandato da ! esplicarsi sotto l'egida della Socie|ta delle Nazioni, ! 1 dati forniti più tardi dalia \?<L™Z"1 '"{'"' ■s,:'"c'a eon- (fermavano questa indiscrezione precisando che «il Comitato dei jcinque ha virtualmente terminaIto stasera i suoi lavori. Un accordo di massima è intervenuto fra all' Italia. Lavai porterà queste proposte del Comitato dei Cinque lnon valeva certo la macabra im Imagine usata stasera dal presi- ldente del Comitato dei Cinque si- |£°J SSKS&^f-,*^^ Francia e Inghilterra, disposte cn-,trambi a cedere parte del loro ter-.ritorio coloniale sulla costa dei so- mali, in particolare il porto di Zei- la (Somalia britannica) per indur- ]re il governo di Addis Abeba a ta- lune cessioni di ordine territoriale | |a conoscenza del barone Aloisi 1 mentre il signor Eden si incari chera di trasmetterle alla delega I zione etiopica ». ^ Pm nero pessimismo si im1 Padroniva di tutti, e a disperderlo I nnri vaiavo nm*1*rì la manaViTTi im. tima fatica redazionale che attende domani il Comitato stesso: « Si tratta di vestire lo scheletro... ». Avranno un bel tessere, i mem¬ bri del Comitato dei Cinque e i lo- ro aiutanti del Comitato ginevri-no, abilissimi nel confezionare dei documenti che celano spesso, sot to speciose forme, delle desolanti vacuità: anche il più sontuoso abito da parata non riuscirà a dare vita ad un cadavere e a fare ere- scere polpa su un ammasso di os- sami. Questa è l'impressione ge-nerale, e di tal genere sono i fu- nerei commenti che si possono udire stasera a Ginevra. ze italiane» a cui ha accennato ilsignor Lavai nel suo discorso di venerdì scorso, non possono certo ritenersi soddisfatte con questo tozzo di pane e si ammette, per- tanto, che un paese che ha il sen- Colloqui Aloisi-Laval Negli ambienti francesi si riconosce apertamente che le « esigen- iscritto nelle sue rivendicazioni. Il so della sua dignità, non può im- pegnarsi a discutere su una base che è così lontana da quel minimo convincimento circa l'impossibilita che si raggiunga un accordo sulla base del piano predisposto dai Cinque è condiviso dagli stessi inglesi. In un supremo tentativo di sfuggire alla loro responsabilità, gli inglesi diffondono tuttavia la voce che il risultato dello sforzo dedicato dal comitato dei Cinque è il massimo che qui si poteva realizzare. Probabilmente già si pensa di dare incarico al compagno :• Litvinof, il fedelissimo del Patto per eccellenza, di proporre al momento opportuno al Consiglio la applicazione delle sanzioni... Ma non è con trucchi di questo genere che si salva Ginevra ed il Patto societario. Il rispetto della magna cairn della Società delle Nazioni è caduto così in basso che oggi undelegato di spirito, il boliviano Costa Du Rels, ha fatto sbellicare dalle risa tutti i suoi colleghi della sesta commissione dell'assemblea, dichiarando che l'art. 16 del Covenant, quello appunto delle sanzioni, ha certamente un carattere stagionale: in aprile non lo si può applicare al Paraguay, pe- rò in settembre... Durante tutta la giornata si sono avuti colloqui eoi capo della nostra delegazione e con gli inglesi. Anche stasera a tarda ora si annuncia un incontro fra Lavai col I barone Aloisi, seguito da un colloquio col signor Eden. Comunque il programma di domani non è modificato. Il Comitato dei Cinque j si riunirà in mattinata per l'elaborazione del suo rapporto decisivo. G. T.

Persone citate: Aloisi, Comi, Costa Du Rels, Laval