La più grande parata dei tempi moderai

La più grande parata dei tempi moderai La più grande parata dei tempi moderai (dal nostro inviato) Trento, 31 notte. Abbiamo assistito oggi a due spettacoli superbi e indimenticabili: la rivista passata dal Re o tutte le truppe che hanno partecipato a queste grandi manovre del bolzanese ; e la visita del Duce qua a Trento in mezzo a un travolgente entusiasmo di popolo. E l'alta, parola del Duce, nei due discorsi pronunciati l'uno al conspetto del Re c dello somme autorità della Nazione e rivolto a centomila, soldati d'Italia radunati nei pressi di Ronzone, rivolto anzi a tutta l'Italia e ammonimento al mondo; e l'altro pronunciato a Trento nella piazza Vittorio Emanuele III in conspetto di tutto il popolo della città redenta; i due discorsi hanno conferito a questa giornata carattere eminentemente storico, hanno sollevato il duplice avvenimento in una atmosfera epica. Per bocca del Duce ha parlato Roma eterna e ha parlato la nuova Italia fascista. Il Duce ci ha appreso ancora una volta e su previamente di essere l'arbitro su premo del secolo che viviamo, il fucinatore formidabile e dominante dei destini della patria. Stupenda ventura la nostra che abbiamo raccolto da lui stesso, dalla sua bocca profetica la parola incancellabile che indica luminosamente e matura l'avvenire. L'ammassamento Non s'è mai dato, a memoria d'uomo, una visione di milizia e di' armi imponente come quella che\ presentava stamane la conca sotto] Ronzone. La mattina era. splendido, di sole. Dal paggetto da cui aRonzone a Fondo sporgeva un\palco costrutto di tronchi e travi \\di abeti rozzamente squadrati e rivestiti di fronde verdi e con due enormi fasci littori a fiancheggiarlo, si è alzato d'accanto un alto pennone con la bandiera nazionale dispiegata; dal palco dove prenderanno posto S. M. il Re e I MitssoHni si contemplava l'immenso paesaggio di una bellezza affascinante, di una maestà superba; la catena degli ardui monti che fiancheggiano e accompagnano da maestro la valle di Non. coperti di folti boschi fin verso tej cime, o con pareti di roccia a pie-'co, e le cime qua e là fjnWoncateJdi neve recente, e laggiù, culmi nano il gruppo dolomitico Brenta e la Presanella: e in me djzavalla il solco gigantesco della valle di Sole, e di quasi prolunga■un bastione titanico colorato dciiverde oscuro delle pinete e delleabetaie. Sopra, il cielo, si inarca-va di un limpidissimo azzurro: esolo qualche nuvoletta sfumandolenta sfrangiandosi sulle vetteeccelse, continuava sullo sfondodell'azzurro quel candore della nuova neve. Di rimpetto al palco, di là dal lento avallamento del rivo Mosca-bio, sulla contro pendenza che indi risale appena sensibilmente equasi interamente scoperta di ve-getazione arborea con riquadri ir- regolari di campi e prati formacomc uno smisurato palcoscenico naturalc; su quel pendìo uguale tra il paese di Caraveno a siili-stia e il paese di Sarnonico a de-stra e poi ancora verso Malosco e Fondo, sono radunati per masse e \ie artiglierie e i carri d'assalto e \ i quadrupedi della cavalleria dei traini delle salmerie e i servizi. Un vero esercito si raccoglie nello spazio di quattro o cinque chilometri quadrati tutto in vista con \Je sue armi e i mezzi con tutto l'apparato bellico e di sussistenza. Di là da sinistra sotto Caraveno j ' mitraglieri J *J, 9"_f " comandato dal generale Gerbino] Promis; 18", 231°, 232" rei/ffimehti di fanteria che costituiscono la\ brigata comandata da S. A. R. il\ Duca di Pistoia, un battaglione.la 'd\m:s^ie'dTfanteru\ Brennerosczioni cannoni da ~"\0 artiglieria, re-.parti del gemo, sanità, Sttssfsten-U]za. Poi procedendo verso destra^zia divisione Leonessa.comandata\ dal Venerale Testa; 50°, 77°, 78°\[reggimenti fanteria, 30° artiglie-l'ia, OH ausiliari, i servìzi. Poi ia,Pasubio comandata dal generale]Murari della Corte Brà: J/9" e SI0],79° reggimenti di fanteria, 8° rcg-]gimento artiglieria, gli ausialiari,\e i servizi. Poi il comando superiore ]alpino Cuneense comandato dal [generale Testa: 1° reggimento ai \ pino con i battaglioni Ceva, Mon dovi, Pieve di Teco, 2" reggimento alpino con i battaglioni Dronero. Borgo S. Dalmazzo, Saluzzo, il 4" 'reggimento di artiglieria alpina \con i gruppi Pinerolo e Mondovì; ', e la sussistenza e la mezza auto\sczione di autocarrette. Poi il co quando superiore alpino Tridenti no, comandato dal generale Nasci: 1 5° reggimento alpino con i batta\glioni Tirano, Morbegno. Edolo;reggimento alpino con i batta-\ 6" gironi Vestono Trento e Verona;il 2° reggimento di artiglieria al-fiancati ammassamenti di divisio-ni di fanteria e di alpini al paese Sar pina coi gruppi Bergamo e Vicen sa; sussistenza, e la mezza autosezione di autocarrette. Le due divisioni celeri E si arriva così, con questi af- | \ . *» Santonico. Sopra e oltre Sar, nonico si raggnippano le due di-visioni celeri; la Principe Amedeo Duca di Aosta comandata dal ge-iterale Bellini con i reggimenti Sa-vaia cavalleria e lancieri di No-vara, con V8.0 reggimento bersa- \(/Uevi coj 6.0 reggimento artiglie-.'^ cciere, col 6.0 gruppo di carri U,eZocj e gu zappatori e i tclegra-^j^ c { fototelegrafisti e la cod\iomnaia mooile e la sanità e la\snssiatensa e la 53.a autosezione ■ ie,/aera mista; e la Emanuele Fi- |iibei'to Testa di Ferro comandata ]aai generale Bonati coi reggimeli- ]ti Lancieri, Vittorio Emanuele //\c Firenze, col 6.0 reggimento ber- \saglieri, col 2.0 gruppo carri l'elo-. chimica, gli tappatovi, i telegrafi ci, col 2.0 reggimento artiglieriacelere e ancora il resto degli ausi- liari e dei servizi. Più in là le truppe e i mezzi del romando del gcncraìc Bobbio — già comandali- te del partito Azzurro — del co-mando del 4.0 Corpo d'Armata del generale Guidi, del comando del l.o gruppo d'armata" del generaleTua — già comandante del partito Rosso: — truppe e mezzi dell'armata, il secondo battaglionedella guardia di finanza, il 'primo e il secondo raggruppamento di artiglieria d'armata, la compagnia ,sti, ì radiotelegrafisti, i fotoelet-^\tricisti, l'autoreparto misto. Deh dquarto Corpo d'Armata il ^gruppo Camicie Nere con i batta-'Palioni 40.o, 41.0, 43.0, 52.0 e il squarto battaglione carri d'«ssalto\r£e il 4,o reggimento di artiglieria di Corpo d'Armata e altre batterie di vario calibro e vario impief-, \go e zappatori e servizi; del primo] v Corpo d'Armata il primo batta-' Rrv gliene della guardia'di finanza il\W.primo raggruppamento di arti-,t (/'{feria di Corpo d'Armata e altre,™',pattuglie di artiglieria e il qenio'm'c autoreparto. E poi ancorai!. Ing\e 7.0 regg. bersaglieri, il battaglio-« ne universitario delle scuole di\ uÌBassano, le coorti della milisiaìs \ forestale, .n\ Infine, ancora oltre Sarnonico e,fda Fondo e oltre Fondo, si spiega-\dìva sulla strada di fondo valle l'u-\t nità di più recente fondazione la g divisione motorizzata Trento co-,l mandata dal generale Manzoni col.i 115.0 e 116.0 reggimenti di fante- cria col battaglione mitraglieri,{g col battaglione carri d'assalto, con l" la compagnia motociclisti, col z'primo reggimento di artiglieria di. divisione mobile, zappatori, tele-la grafisti, fatetelegrafisti, sanità,is sussistenza e autogruppo; tutto l autoportato e autotrainato. \zj L'immagine era veramente quel-; la della selva d'armati; ma una l selva immensa. , Arriva il Lapo ' E onesta possibilità ecceztona '»«' data in circostanze alialo <Jhe: colpo di abbracciare di un d'occhio un poderoso eser» cito, di 'poterlo considerare e misurare nella sua potenza e complessità; uomini e armi, animali e mezzi meccanici; un centinaio di migliaia e migliaia di centinaia di moschetti e baionette, di mitragliatrici pesanti e leggere, di cannoni d'ogni calibro e tipo, di macchine, di motori, di apparecchi telegrafici, telefonici, radiotelegrafici e radiotelefonici di ogni repacadrdcj r' slI R' rsorta, di strumenti dt distruzione, ,. ' . .. , 1 tdi costruzione, di movimento * e di costruzione, di movimento e di comunicazione, di offesa e di difesa. Un esercito con tutto ciò che gli occorre per vivere e agire. ' Alle S precise arriva il Duce, cvmossequiato da tutti i P'esenti., il generale designato d'Ai- S. E. mata Pietro Ago, manovre e comandante delle truppe, impartisce l'attenti e comanda il presentat arm. Il comando è diffuso con i radiodiffusoti ed è propagato dagli altoparlanti fino alle estreme file per tutto lo schieramento in ampiezza e profondità. L'esercito scotta a un tempo solo presentando le armi. direttore détte ssIl Duce, che veste la divisa di caporale d'onore della Milizia e chc\era accompagnato dal Segrctario\del Partito, S. E. Starace, dal]Sottosegretario alla guerra S. EÀBaistrocchi, da S. E. Balbo Ma-\resciallo dell'Aria e Governatore]della Libia, da S. E. Dino Alfio- ri Sottosegretario alla Stampa e] Propaganda e da S. E. Mastro-Imattei prefetto di Bolzano, ciuchi-I za sul palco, contempla, lo spct-, tacoloso spiegamento bellico, sa-1 luta romanamente. Poi ordina al generale Ago di comandare il, \pied arm e. il riposo e continua ad^ Osservare le truppe puntando il binoccolo successivamente su ciascuna massa delle otto divisioni e dal raggruppamento misto delle truppe d'Armata e di Corpo d'Armata. Tra i presenti che si raccolgono intorno al palco, si notano quasi tutti i membri del Governo, le massime gerarchie dello Stato e del Partito, i Marescialli d'Italia Giardino e Badoglio del Sabotino, generali d'armata, designati di armata, di corpo d'armata, ammiragli, generali dell'aviazione; senatori e deputati con a capo il presidente del senato S. E. Federsoni, e il presidente della camera S. E. Costanzo Ciano; un gruppo di medaglie d'ero col generale Fara. Poi arrivano le rappresentanze degli eserciti esteri, gli addetti militari e gli inviati speciali militari. Poi arriva un principe indiano il marajah dt Kapurtala col figlio. Il Capo del Governo lo riceve sul palco e si intrattiene a discorrere con lui, spiegandogli la disposizione dei reparti in questa rivista militare senza confronto. Il marajah osserva, con manifesto interesse e con ammirazione. Dietro il palco, dall'altra parte della strada, tra i prati e i campi, si è venuta addensando una numerosa folla, di gente dei luoghi e di villeggianti. Sono schierati Balilla e Piccole Italiane. Gli applausi di questa folla, e le insistenti grida di evviva, e il saluto « A noi! » hanno accolto il Duce. Ora scoppia una ovazione, all'arrivo del Re, grida di Viva Savoia, Viva il Re! Il saluto al Re Il Sovrano, che è accompagnato dal primo aiutante di campo /reiterale Asinari di Bernezzo, e da ^J """""" t, Sf'.fl^ dall'automobile. Mussolini< glimuo- ^e incontro, e con lui torna sul P"lco' 11 generale Ago comanda, sempre a mezzo del radiodiffusor£ a presentai arm e il Saluto al , , vnUe a viva il Re. ». DoP° che ,l Sovrano ha contem- Re: Le musiche suonano l'Inno reale e «Giovinezza'»: centomila voci, ad un tempo solo gridano tre Wo to delle Divisioni, vitiattcnenaosi ™11 il CaP° del Governo e con il mr"'nÌ"h di Kapurtala, e con i generali Baistrocchi e Ago, risale «» automobile; e preceduto da un'altra automobile, in cui ha preso posto il generale Ago, scende nella valle; e percorre l'intero fronte dello schieramento, passando in rivista le truppe che presentano le armi. Le musiche suonano gli Inni. Intanto, nell'alto, trasvolane le squadriglie dell'Aviazione, in formazioni varie, di pattuglie a cuneo, e in linea di fronte, e a gruppi di pattuglie. E compiono larghi giri sulla valle, ed evolu zioni. Il Re ritorna sul palco, accanto ai Capo del Governo. E si svolge, stilla strada che sale a Ronzone, la sfilata della Divisione motorizzata Trento. Passa il Comando in automob,i le, passano i bersaglieri mitraglieri in motocicletta ; i carri armati; e le fanterie autoportate, con i reparti mitraglieri, con le salmerie, autoportati anche i muli; ed ancora, fanterie e carri armati; e le artiglierie; e i servizi del Genio, della. Sanità, della Sussistenza, n rombo delle centinaia e centinaia di motori riempie la valle; e dal ci'lÌj, iZ rombo attenuato degli ae roplanì pare la eco lontana di que sto strepitoso coro meccanico. Oltre un'ora dura la sfilata della Divisione motorizzata. La parola del Duce Poi, ii Duce, preso l'assenso dal Re, affacciandosi all'alto palco, rivolge la sua attesa parola alle . ,. truppe; e ali altoparlanti la riper *r J cuotono netta e sonora per la valle. La folla radunata, dalle supreme gerarchie nazionali agli umili valligiani, ha salutato con ap- . prl \ ì ' '11 7 Sp significarne del discor- so. Alla fine, si leva e si propaga una ovazione riamorosa, insistente, fremente di passione. Il Re stringe calorosamente, lungamente, la mano al Duce. Fra applausi e grida di « Vira il Re! », mentre le truppe rendono nuovamente gli onori, il Sovrano risale in automobile, e parte. Poco dopo, sempre salutato il \d<i acclamazioni, parte anche \Duce, il quale, accompagnato e ]seguito da S. E. Starace, dal MiÀnistro dell'Agricoltura S. E. Rus\sani, dalle LL. EE. Baistrocchi, ]Balbo, Alfieri, Mastromattei, e da altre gerarchie e personalità, ] scendendo per la strada della ValIle dell'Adige, raggiunge Trento, I All'entrata in ritta, da Via , Brennero, il Prefetto della pro1 vincici S. E. Piva, e il Segretario Federale dott. Leati, attendono , per rendere omaggio al Duce al ^ suo arrivo. Ma il saluto più vi-