Il volto della Patria

Il volto della Patria Il volto della Patria Bolzano, 31 notte. La visione di stamane resterà indimenticabile negli animi di coloro che hanno avuto la fortuna di assistervi: il volto della Patria ci è apparso nella sua luce piena di potenza e di disciplina guerriera. Centomila armati dei mezzi più moderni con nel cuore la fede cosciente del momento decisivo che attraversiamo. E dopo che la Maestà del Re aveva passata la rivista, il Duce ha parlato dando ad ogni frase quel rilievo inimitabile per cui perfetta è la Sua comunione col popolo italiano in tutti gli aspetti della sua attività e della sua fatica. Eretto nella persona, col maschio profilo stagliato nella limpidissima atmosfera alpina, avendo a testimoni i baluardi sacri dei confini della Patria, Egli ha teso fra Sè e i centomila il filo d'acciaio della comprensione più stretta e solidale. Le parole dell'elogio sono arrivate ai cuori gonfi di commozione; da settimane attanagliati negli sforzi continui e gravosi i soldati erano consapevoli di avere ben meritato della Patria; ma la schietta lode del Ca.po ha suscitato una fierezza appassionata. Che importa se l'elogio non prelude al congedo? Tutti sanno che l'Italia sta affrontando la prova della sua ascesa alla funzione di grande Potenza mondiale; e i centomila sono pronti ad ogni evento. E con essi le altre centinaia di migliaia che il Duce ha accomunato nell'elogio. Non congedo, ma altre schiere si aggiungeranno nel settembre a quelle che attualmente militano sotto le bandiere : il livello di un milione di uomini sarà la realtà che verrà attuata fra poche settimane. E' una forza formidabile che per il numero e ancor più per lo spirito che la anima dovrà far riflettere tutti; in essa è la difesa dei nostri sacrosanti diritti. Noi non provochiamo, noi non minacciamo nessuno; la dichiarazione del Consiglio dei Ministri dell'altro giorno era esplicita, fuori da ogni equivoco e contro le campagne in mala fede intraprese verso l'Italia. Ma altrettanto esplicito è il richiamo odierno; le sanzioni debbono essere escluse da qualsiasi calcolo di probabilità; finché vi saranni degli accenni a simili assurde intimidazioni, l'Italia giustamente riterrà suo dovere di intensificare la preparazione dei suoi mezzi di sicurezza e di vita per ogni eventualità. E' questa una premessa chiarificatrice alle prossime discussioni internazionali; il monito levatosi dal cielo del Brennero va inteso una volta per sempre dagli illusi e dagli ostinati. Più iè cresciuta la canèa dei nemici, | più l'Italia fascista ha aumen- ! tate le sue difese; così avverrà' anche per il futuro ove criteri di giustizia e di equità non bandissero gli egoismi più.crudi e spietati, di cui abbiamo notizie anche recentissime. Mai come stamane nella vallata di Ronzone gli amici e gli avversari devono aver capito che indietro non si torna: che l'Italia abbia giustizia e i nembi di tempesta si diraderanno. Ma se si vuol forzare il destino con¬ tro di noi, l'Italia sarà all'altezza dell'ora assegnatale dalla storia; e un popolo giovane, vigoroso come il nostro, agli ordini di un Capo che non conosce debolezze, sarà capace di piegare gli eventi per la sua grandezza, certamente per la sua gloria. A. S. SEUL' IMPONENTE SCHIERAMENTO TRUPPA NELLA CONCA RONZONE

Persone citate: Duce

Luoghi citati: Bolzano, Italia, Potenza, Ronzone