I 35 articoli del contralto pubblicati a Londra mentre il Governo continua a sostenere di non aver saputo niente

I 35 articoli del contralto pubblicati a Londra mentre il Governo continua a sostenere di non aver saputo niente Il colpo di scena dei petroli abissini I 35 articoli del contralto pubblicati a Londra mentre il Governo continua a sostenere di non aver saputo niente I [ani Londra, 2 mattino. Il « Daily Telegraph » pubblica stamane un sommario del contratto firmato venerdì ad Addis Abe¬ recebrcajdoba dal rappresentante dell'* Afri- decan Bxploitation Developement IràcopogoCorporation», F. W. Rickett, e dalltrministro abissino delle miniere1 Wolde Maryan Ayelcu, alla presenza del consulente finanziario americano del negus E. A. Colson. fittineSintomatico e .1 commento d. sir L,Percival Philips inviato speciale nde giornale londinese nella capi- Ltale abissina al suo lungo messag- gio telegrafico. Egli dice che il contratto sopprime tutte le aspi-l'I1razioni economiche italiane nel re- |vetrotcrra della Somalia italiana. za,,, „,,_,,„ . „„_iff„ ine<: For di più, continua lo scritto- . re, la convenzione costituisce un |zocolpo mortale per l'articolo 2 del |ftrattato franco-anglo-italiano del laione ji-.u.. i„ .ci1906, che divide le risorse eco-! prisorse eco nomiche dell'Abissinia fra i firma tari. Il fatto che un suddito bri-j intannico, F. W. Rickett, abbia ne-(agoziato la convenzione non potrà ! rideterminare alcuna azione da'Vr- ! cote del governo britannico, in quan-l cto egli rappresenta gli interessi a- ! mmericani di una compagnia regi- Sstrafa negli Stati Uniti, e questi ; pultimi non sono firmatari del trat- gtato del 1906. D'altro canto gli investitori inglesi non potranno essere impediti di partecipare in futuro ai profitti della compagnia americana ». I trentacinque articoli Ecco ora i 35 articoli del docu- ddsamento. L'articolo 1 stabilisce chela]a corporazione ha diritto esclusivo : gdi compiere ricerche di petrolio, j mnafta, gas naturali, ozocerite (re-Idsina fossile usata per isolare e per ! produrre candele) e altre sostanze bituminose oltre all'iodio ricavabile dall'acqua salata, e il diritto I edsCiltnsgtgncgAnlsLnpfgiodesclusivo di trivellare 11 terreno, di estrarre i prodotti minerali e renderli commerciabili. L'art. 2 dice che allo spirare di un periodo di 75 anni tutti questi diritti si estinguono. I terreni, gli edifici, i pozzi, i cantieri, le strade, le condotte, i macchinari, gli impianti, eccetera, diventano di proprietà del governo abissino. L'articolo 3 definisce l'area della concessione, comprendente, come si sa, mezza Abissinia, e cioè quella che si trova ad est del 40.o meridiano, dal confine eritreo fino all'incrocio della ferrovia GibutiAddis Abeba col fiume Auasch, e da li in direzione sud-ovest fino al confine tra l'Abissinia e il Kenya. L'articolo 4 dice che la compagnia dovrà iniziare le ricerche geologiche entro un anno. Il governo abissino provvederà ad assicurarsi l'uso di un porto come capolinea della condotta del petrolio. L'art. 5 stabilisce che la compagnia dovrà iniziare le trivella-, zioni entro cinque anni e dopo l'i- lnizio le trivellazioni dovranno! rcontinuare in1 treI punti dlvers" i bfinché non sia stata esplorata una area sufficiente e non si sia provveduto al consumo interno abissi- dlb: lreuulu »• u.™»— »""»' 1 no dì petrolio e ad una esportazio-; gne di due milioni e mezzo di ton-Unellate annue. La compagnia do-|rvrà iniziare la costruzióni di unaUsT'dln^lprà commercialmente conveniente. | acondotta, appena ciò si tu,,,,,,.,™,,..™»™.,™™.-., rL'articolo 6 obbliga la compa-1 qlia a mantenere in buone condì-! ad^sgnia zioni i pozzi. Essa dovrà consegnare gratuitamente al Governo i cimeli archeologici che eventualmente verranno scoperti. L'articolo 7 dispone che la compagnia dovrà tenere le piante comprensibili dei lavori in corso e comunicare al governo, alla fine di ogni anno, i dati precisi del progresso delle trivellazioni, oltre a tutte le informazioni che il governo potesse desiderare IzI d' p; umd! L'articolo 8 concerne t diritti nterrieri e i due seguenti, 9 e io,;mt, c. ;sne venga richiesta, la compagnia; dcontengono dettagli tecnici. L'articolo 11 dice che, qualora! dovrà fornire il petrolio necessa rio alla produzione della benzina, del kerosene e dell'olio combustibile per uso interno. L'articolo 12 dice che il prezzo di vendita del petrolio in Abissinia dovrà essere ragionevole. L'articolo 13 stabilisce che i rappresentanti dei governo avranno il diritto di ispezionare i lavori. Si allude alla guerra Alla guerra si allude nell'articolo 14, il quale dice che nel caso in cui si verificasse una situazione eccezionale, riconosciuta tale dal governo, la compagnia dovreb-jbe fare il possibile per accrescere [la produzione del petrolio e dei suoi [derivati per il consumo del go-' verno. iL'art. 15 conferisce alla compa- gnia il diritto di costruire e usare; linee telegrafiche, telefoniche, ra-idiostazioni nei limiti richiesti dalla!convenzione. !L'art. 16 conferisce alla compagnia il diritto di costruire e usare raffinerie, centrali, officine, serbatoi, depositi per il mercato interno, condotte, magazzini, ferrovie e|inoltre quello di scavare, trivella- e, costruire, erigere pozzi, trinee, canali, argini, condutture, fab. riche, impianti, pompe, uffici, antieri e di facilitare inovranno ottenere 1' approvazioneIBel governo, approvazione che sa- trà data, nel caso favorevole, en-jchqutrasporti |pon battelli, teleferiche, traghetti, jhonti e altre opere, a patto che 11 \Poverno ne sia informato. I piani |n*ro trenta giorni, mL'articolo 17 si occupa dell'a^",„ j„, „„lf:„„ti » „,.„ —i |retto dei terreni coltivati e non col- K^vati. Anche l'articolo 18 contie-!me dettagli tecnici. L'articolo 19 dà in, overno „ dlritt0 di istituire,1 el]a zona dej ,avori re milì. , u di ,w „„ , . articolo 20 e importante in 1131110 definisce il diritto del go-|rierno di ottenere qualsiasi sostana' non l?°n,Presa nella convenzio- e, a patto che non si trovi nelle 1 . . . . . ., one occupate da. pozzi della com- a^nla' Se nel corso dei lav0" d.el" a compagnia saranno scoperti già- imenti di metalli preziosi, pietre , 1 reziose e minerali di valore, e se n tal caso non esisteranno diritti ntecedenti a favore di terzi de-l~sutilatopnlattcminerarie sivanti da concessioni onferite prima della scoperta, la ompagnia dovrà P~^M_d(H S"le\Vmanda al governo, entro trenta S»0™' da,la scoperta, per avere la referenza per lo sfruttamento de. giacimenti stessi, ^tnrl^riT'Xnnr tn«» ! ce esentata da alcuna tassa 1^Precedenza agli abissini Gli articoli 21 e 22 contengono dettagli tecnici e l'articolo 23 dice: «La Compagnia non potrà la—gdggdnsul consumo interno e da alcuna altra tassa futura, sempre che ta- a misure fiscali siano di carattere generale e non si tratti di una misura discriminatoria a danno deila Compagnia stessa» L'artiColo 24 dà alla Compagnia eC|T necessari per la esecuzione della convenzione. L'articolo 25 stabilisce che gli impiegati della Compagnia in Abissinia dovran¬ gsbèl diritto di importare senza dazio I butti i materiali, macchinari, ecc.,, mctlno essere, nei limiti del possibile, dsudditi abissini e che i direttori, sggli ingegneri, i chimici, i raffina-1 dori, i trivellatori, i meccanici e dgli altri operai qualificati potran- : dno essere cittadini stranieri, nel ; caso che persone in grado di svol- ^gere tali attività non si trovuio in . tAbissinia. |t, ., . , L'articolo 26 tratta degli inden-janizzi al governo in caso di azioni egali, determinate da danni causati dai lavori della Compagnia. L'articolo 27 conferisce al governo il diritto di usare le ferrovie, i ponti, i cantieri, i telegrafi, i telefoni della Compagnia, dietro ade-1 rguato compenso. I fiL'articolo 28 dà alla Compagnia | ril diritto di costituire delle filiali, zoli competono gli stessi diritti I tdella società madre. L'articolo 29 Vacmt1da convenzione, dovranno essere e,crimanere americane o abissine, re-1mbistrate negli Stati UniUoJnA-1 mdice che la Compagnia e le sue nY liali costituite per l'esecuzione del-1 pbissinia, e avere la loro sede nel 'uno o nell'altro dei due Paesi, L'art.co.o 30 dà alla compa- S riivin-n ri, rinnnr-iarp ner- gma il dintto di rinunciare per Udentemente a tutti . suoi di- ritti:_Sei_dovesseirinunzi^vi en-1taovuanc iuiuiuwti c,i-mUro trent'anni dalla data della sti-1 puiazione: della convenzione, -a ! avrà .diritto acomp^nso per _tuttl |gr imninnti "che il eoverno ! riquegli impianti cne 11 governo,dabissino intendesse acquistare ; dal a compagnia stessa. Gli arti- ^i4S^-!^hsUbUiscono'cK^ za, si dovrà far ricorso alla Corte'pdell'Aia |zt. Vi" , <■<> j< ii- 1 !L articolo 3rf dice che la tom-|pagnla si impegna ad aprire un,rufficio ad Addis Abeba entro sei Lmesi dalla data di stipulazione .gdella convenzione. In base all'articolo 34 il gover- in Dase au articolo », 11 govei ,no sarà rappresentato da un au- mstro 0 da una persona delegata lti consiglio del ministri. Larti-colo 35, infine, dispone che in ca- so di divergenze di interpretazio- ng de,la convenzione, sarà consi-[derato autentico il testo inglese. , i... ... ..II 0 1/ fi 07111110 HOI trattoli iLd llUIdLlUIIG UCI II flllflll-Parigi 2 mattino |mattino. |Alla sorpresa causata a Parigi ;dalla notizia della concessione di petroli accordata dal Negus ad una|società inglese, divenuta poi an- glo-americana o americana, è sue-\ceduto il timore che la posizione della Gran Bretagna a Ginevra ne [sia scossa. Senza dubbio è stato Iaccolto con soddisfazione il comu-[nicato del Foreign Office, affer-'mante che l'Inghilterra invita il 1Negus a ritirare la concessione, a- vendo essa ignorato le misteriose trattazioni, che essa sconfessa co- me contrarie al Trattato tripartì- to del 1906; ma Pur concedendo che il Governo britannico non ab-bia avuto parte alcuna in questa faccenda, non sarà possibile far scomparire ogni sospetto, essendo | più che strano che il ministro in-glese ad Addis Abeba non abbia avuto sentore di negoziati di tantaimportanza. Le impressioni londi-nesi trasmesse dai corrispondenti dei giornali parigini nella capitale inglese, non riescono a mutare rBretagna"alla MhcMtìoM*dèì*pS |;troli. — Noi abbiamo smentito; malchi ci crederà? L'Italia non am-1queste impressioni parigine. « Nessun evento poteva essere più disastroso per l'Inghilterra — ha dichiarato al corrispondente di Pa<$s Midi unP dcMll alti funzio- n*«f** 0^fo"ma™'della°PGrin !metterà mai che noi abbiamo po- ; ^"**"»^ re; ed anche in Francia le peggio- K^^SSm potranno na'sceWe I minacCiare la cooperazione franco- inglese a Ginevra riuscire meglio, commentano il colos-1~„, ,i_ |; li corrispondente commenta a'sua volta che nessuna manovra an- ti-britannica, tendente a strozzare la politica inglese, avrebbe potuto' r i!|« La Gran Bretagna avrà perdu-, to a Ginevra la metà della sua possibilità di agire ed anche se in-' nocentc si presenterà a difendere i la tesi del diritto integrale davan- ! ti all'Italia, coperta da sospetti ». ; Questa opinione espressa in tut-;te le corrispondenze da Londra èlcondivisa dalla maggioranza dei sale colpo di scena. | ^%"^e MUclSatal S^5?*SSÌiteS^ JS^S%^lle sanzioni — scrive ad esempio! VOeuvre, notoriamente avverso al-i corrisponde a più della metà del-^^^* la politica italiana verso l'Etiopia j— non avrebbe certo potuto imma-1ginare nulla di meglio della firma data venerdì sera dal suddito in- glese Rickett al Governo del Ne-gus, per la cessione del monopolio di sfruttamento delle ricchezze mi-nerarie petrolifere e delle altre ri- sorse naturali di un territorio cheCose molto strane glese, specialista in questo genere -• • . II giornale aggiunge, pero, cne se non si possono mettere in dub- bio le parole del Governo inglese, è difficile ammettere che gli am- bienti inglesi non siano stati ai meno al corrente di questo affare, come pure è impossibile che. per trattare un affare cosi pericoloso, lontano e difficile, un cittadino in- di imprése, poiché il Rickett s'era sià occupato dello sfruttamentogia occupati 1 dei petrolii nell'Irak, non avesse dietro a sé potenti personalità lon : dinesi. ; Anche l'ufficioso Temps trova ^àno c~hc il^nistro di Gran Ere- . ta&na ad Addis Abeba non sia sta-|to"al corrente dei negoziati che, luii^iiuc uei uigiuiau ja quanto sembra, duravano da tre 1 ricorda che tutti questi trattati de I finiscono espressamente gli inte | ressi particolari delle tre Poton ze europee in zone diverse: gli in I teressi inglesi nella regione del la V0 Tana; gli interessi francesi nel anni e che hanno approdato a una concessione in contraddizione formale con lo spirito e la lettera del trattato anglo-franco-italiano del 1906 e degli accordi anglo-italiani del 1891, 1894 e 1925. Il Temps ,che interessano 1 Eritrea e la So-1malia italiana, nonché il collega-1 mento fra questi duejposse^men- la regione della ferrovia di Gibuti; 1 pii interessi italiani nelle regioni stati, relativi ai beni di un terzo Stato, sono subordinati di fatto al nntiwn-in di Quest'ultimo e che l'È- consenso ai quesi ultimo e1 cneiim tiopia non solo non ha partecipa-1to^a questi "^m.u a huwu >- » 1 conosciuti, ma ha anzi protestato ! uf'71-ente contro l'ac^ |gfallano «J^-J^11S ! riunnue sostenere di essere libera,dunque, sostenete ai essere iioera ; ,„ virtù dei diritti sovrani, d ac cordare concessioni, che ritienehS^ 1 T J 'possono ammettere,-data la posi- |zione che essa ha assunto in Etio-!PÌa. Bisogna aspettarsi di veder|Mre ,a qbuestione sul tappeto al-,rillizio deI dibattito che si aprirà L Ginevra E' evidente che gli ai- .goment. della polemica italiana, secondo la quale sono interessi particolari, e4 non principii gene- ,1^. ^ fa causa nella oppo- sizione aUa politica. dell'Italia nei lrjgUardi dell'Etiopia, assumonouna forza singolare in seguito al- ja concessione esplosiva fatta dal Negus al gruppo anglo-americano[delle ricchezze del sottosuolo etio- ,pico, in modo da privare anticipa-1. l'Tinl-.i fini Krt.infinin rlnl_tamentc 1 Italia del beneficio del-ila sua espansione in Etiopia. ìnItali condizioni, diventa abbastanza idifficile impegnare la responsabili--tà della Società delle Nazioni e far|applicare delle sanzioni ji profitto|dj-interessi particolari. E' dunquei ;da temere che il compito del si-i gnor Eden a Ginevra sta singoiar-a|mente delicato ». - Questa opinione è condivisa da-\Petit Journal, il quale nota chee l'atteggiamento rigido della Grane [Bretagna può risultare considereo I volmente ostacolato a Ginevra, e-[che il comunicato del Foreign Of-' fice, sconfessante la concessionel 1 non può che attenuare gli effett- della bomba scoppiata sabato. e' > Poiché come si può impedire d- credere che. sotto il rispetto de- n''incJP" SuS^S^SiSiU si nato:£/nddae^ -|stioni di impero e degli interessa 1 strategici, come la difesa delle Inr'die che l'Italia potrebbe minacciao re, ma degli interessi di pozzi d-,petrolio e di trust privati a 11 a, va Pessimo caso i-| Tutti 1 giornali annunciano, poti! che l'Italia non riconoscerà nese suna concessione fatta dall'Etiopi n extremis le a questo proposito rinviato speciale del giornale madrileno El Debate a Addis Abeba raccoglie la voce, secondo la qua- ** Parecchie altre/cosi che tuttei e principali ricchezze dell'Etiopia 1 sarebbero «distribuite e protette») ' e la concessione del petrolio ac cordata alla società anglo-amcri cana sarebbe ben Prcst° se6uita ma non fanno seguire alcun com- _ . Solo C. J. Gignoux. esaminando [su Parltl Bmr Ia questione delle Z"" trare in giuoco e a vinceilo. il po- ,jconcessioni di petrolio dal punto di j vista del diritto, scrive che il caso del Rickett è pessimo, essendo e- sanamente paragonabile a quello "ho gli specialisti del diritto com- Wmorrinio nmn^=,r,r, „ ^^oio.^^o^f^1 merciale chiamano « prelevamento, sulla massa durante il periodo so- H spetto ». Il Petit. Journal si mostra, però, pessimista sulle conseguenze più o meno remote di queste concessioni poichèi anche se dovessero venire annulIate u modo con cui sono state concluse rivela quali potenti interessi siano risoluti ad en- polare organo vede dunque la que- 8t,°ne etl°P'Ca farS' P,,U difficile ,e ^»^ ma l" 1 g,°rnah Puo c"e che la sua azione nobile e distate-assata si trova, per cosi dire, diJe, d'altra parte, sarà dif-opinano che l'intera faccenda non migliorare la posizione dell'Italia a Ginevra. L'Oewwe dice che nulla poteva riuscire più opportuno agli italianj iCne l'accaduto renderà la si fll '. „. ... _ „ • T3„„fo„„„ „,,„ 'uaf°ne la £ran Bretagna alla Società delle Nazioni oltremodo delicata a causa della sua campa-gna delle sanzioni, dal momentomericana, scrive che è l'Italia a guadagnare qualche cosa in questoinatteso incidente, poiché non avrà strutta ficile alla Gran Bretagna convin cere l'unanimità dei Paesi a ri achiare difficoUa serie con l'Italia Ld esclusivo beneficio delle banche L d u uomini d>aff de„a cit A sua volta VIniransiyeant, notando che il Rickett è stato sconfessato dal suo Governo, e il suo consocio dall'Amministrazione a- '"^V * 1 ' P , - Q1™colla aa aggIungere ai suo in-cartamento una nota, nella qualedimostrerà che il Governo d'Etio- pia è incapace di sfruttare le rie- chezze del suo paese al punto da r-">- ■** p»"»»» "" jgg£ £™°reXe'a, terrìtol s?euenza, occorre dare al territo-no etT£° un 'utore cnP non sla un nualche avido avventuriprn. un qualche avido avventuriero. Procedure « calamitose » VCrno fascista non si lascierà di,st0gliere dalla via sulla quale si è , dil.|tto ..... ... , . L ipotesi prospettata in qualche ambiente ostile che 1 Italia, di fron-te a un fatto compiuto, possa mo-dificare la sua politica verso l'È-tiopia, col pretesto che non avreb-ne più lo stesso interesse di anda-re fino in fondo ad una impresaper la quale ha già fatto tanti sa critici, non trova qui nessun credito. Anzi il Temps segnala che tuUe le informazioni pervenutegli da Roma confermano che il Go-I 5 Ig* a"tBP£' doDOPar" vista che ha chiuso ^ p a rlvlsta cne na chiuso le manovre, che fino a quan-,^ ,n modo a3SU?do J^provocatorio di sanzioni, l'Italiaprovocatorio di sanzioni ^ ,i„„„niovà n4 „ „„ ^ Sf0Ìó aviere, aggiunge da parte suané a un solo marinaio, né a un; ou,J aviere' aggiunge da parte suah j t à fl hè j concessioni di petrolio a . „„„,■„ J^enei^'anche oggi contro — assurde e provocato-1«e», il Jour, pur alludendo alle parole pronunziate sabato dal Du- ; ce, lamenta l'incomprensione com-! pietà che la Gran Bretagna dimo |stra delle intenzioni e del pensie ro dell'Italia e si pronuncia contro K 0cedura di fermezza imme. .r ' ... . , , diata » e «a procedura dilatoria-, fra le quali la delegazione britan nica, lusingandosi di trascinare se! co la Francia nella sua impruden[te politica, dovrebbe scegliere a ; Ginevra. 1 1 «Siamo qui per dire le cose fo: me sono — scrive il Bailby a .QUesta «procedura di fermezza'immediata » ci sembra rosi cala- .immediata » ci sembra cosi cala- mitosa e talmente irrealizzabile |che Eden, il quale non è al suo iprimo errore di giudizio, deve ri- inunziare a contare ,u di noi per lattu ■ N , _a lt.lofni\nò ^?Z^^fiìrZ^!l .anglofili siamo francofili, Voglia-l Imo mettere la Francia al riparo jda una abominevole guerra euro,pea che scoppierebbe fra quindic- jgiorni se ci si ostinasse ad adere J gere fra l'Italia e r Abissinia. sot-.to nome di sanzioni, delle barriere, |di paglia, dei fiumi di petrolio eijdei pilastri confinari di dinamite I che esploderebbero al primo urtoi : intanto, mentre si continua a pariare della possibile richiestat della chiusura del canale di Suez della quale il Matti, si : occupa per dimostrare che costii , - a tunebbe una violazione inammissibile di un contratto internazionaie, Prtiis Afidi dedica un lungoarticolo alla flotta italiana chemoderna, rapida, omogenea, appare come una'forza di^culiareTmportanza, in grado di far frontenel Mediterraneo, alle più sericontingenze. IL 138° BATTAGLIONE CAMICIE NERE della Divisione Celere durante le manovre nel Sannio Chi c'è dietro a Rickett? Berlino, 2 mattino. Un fiume di informazioni e di avvertenze distanziatricl e prudenziali, -la cui abbondanza stes- sa consiglia certamente la più grande riserva nella ricezione ~ ma di cui non si può fare a meno tener conto, perchè, indipendentemente dal loro intrinseco [^^J^^^^SS1 JS!l do esse stesse un elemento della situazione, si riversano da venti Sgg» ^'^^Ta^Xn "! *gg£ °ZJln?^lZ'Ja :g^^^^,SS^Sr W1^™' *?£L£*l?£l tata dal! improvviso colpo di sce- nad?.' s'B"or *"rk,ett e dalla sua « African Exploitation and Developement Corporation » ad Addis Abeba. Botte e controbotte La prima e fondamentale cu queste informazioni ha forma ufficiosa, da parte del Foreign Office, e dice che il Governo britannico non ha ricevuto alcuna conferma i secondo un'altra versione del primo momento, venuta ieri i sera, tale informazione comincia-; va invece col dire che la conferma era arrivata) della notizia della concessione petrolifera e mi-, neraria data alla suddetta socie-' tà anglo-americana dal Negus; e j che il Governo inglese ha perciò ritenuto necessario di informare il suo inviato ad Addis Abeba del ; una ta- |le. concessione avrebbe dovuto JP"ma essere discussa col Gover- lno brltann.co, e da questo con I, !,. i_ ; no britannico, quello italiano e quello francese e ciò precisamente in base all'articolo 2 dell'Accordo a tre del 1906. Sotto questa circostanza l'inviato ad Addis Abeba é stato autorizzato, sempre nel caso che la notizia della concessione corrisponda a verità, ad in-' formare che il Governo britannico dal canto suo gli consiglia a dl non fare la concessione,.. | l Altre informazioni da Londra! à; racCOmandano di non dare alla! I 1 notizia alcuna importanza, fino a , che non se ne sia avuta confer ma ufficiale. Si continua stasera ad insistere sul fatto che il signor ,Rickett non è stato in alcun mo¬ ,mcKect non e l 2°, autor|zzat° "è «" «laniera ut ficiaie né altrimenti Sciale né altrimenti, tanto più a ="e « il Governo britannico ha già I 14.- _n i. -1 è più volte rilevato che esso non ha interessi economici in Abissinia all'infuori di quelli attorno al |lago Tana; ed anche riguardo di quest'ultimo - si continua a far |rilevare da te , , _ „ |Governo britannic0 h| „p0gHa. - mente desistito dal concludere un .ccord0 c0, Wcgus, per non ina-|snrirp ulteriormente l'attuale ' sprire a | crisi italo-abissina ». In fine altre informazioni di fonte londinese, dicono che il Go- e] i1 v?™° britannico avrebbe l'inten-iZlone dichiarare fermamente ai cittadini britannici implicati jn questa concessicne che essi, ciò facendo, agtaivno a proprio rischio e pericolo. Anche da Washington vi sono informazioni se- 'l ^ 'C F*$ ^ SÌ inte"de *aU e stanziarsi» da questa faccenda, - La ,tamna tedesca riferenrìr- J £ HTrlìérJé no^si a' nunV^loro""^^" cT ^ ™«™ a ; efficacia n, l'accettarle, sebbene di effettiva a efficacia giuridica appaiano a nroSDettate con- a: tradd zioni f1 a la^sTensVone de^a ,. ■ estensione oeua o SSS^S» SFS Si - dotti della sfera di influenza in- e glese che era riconosciuta - trattati con 1 Italia. - o , a sa - - , o - Avventura cinematografica j L'cbiezione di questa contrad! dizione è qui ritenuta come un'arma in mano dell'Italia. Le fantasie, tuttavia, si sbizzarriscono attorno alla cinematografica avventura finanziaria del si1 gnor Rickett che i giornali pur qui definiscono il « Lawrence della finanza » malgrado tutte queI ste avvertenze e distanziazioni I ufficiali « non sarebbe il primo caso — scrive il Volkischer Beobachter — di un abile capolavoro diplomatico finanziario di questo genere. E se ne trovano parecchi esempi nella storia coloniale inglese. Sono colpi che ad una nazione fornita di minori risorse che non l'Inghilterra, costerebbero l'impiego di un corpo di armata. Questo signor Rickett, del resto, non è la prima volta che si affaccia alla ribalta del mondo, quando c'è in qualche parte r ò - o i - - odore di petrolio», e Ed il giornale cita qui le ime prese del Rickett a Mossul. Tute, tavia osserva che tutto sta nel i- vedere chi stia dietro al signor a Rickett. a 4 Se egli è scio — conclude — z. v< suo colpo, che ha fatto stare in si ^moneto TdSrà uLton- i-.do ,] tempo che ha trevi .~yato ed il s- suo intervento nella diplomazia o- mondiale sarà stato soltanto un o intermezzo allegro in un moe, mento serio; se però esso è soa- !?enu,t(!,.1ai n]aRnali àf ijSSSSi0 m-[^r^'^a^étl tuMÌ e, s,, Che egli abbia davvero scritto ie un capitolo di storia ». 1 G. P.