L'ex direttore della polizia davanti al Tribunale Militare

L'ex direttore della polizia davanti al Tribunale MilitareL'ULTIMO PROCESSO PEI FATTI DI VIENNA L'ex direttore della polizia davanti al Tribunale Militare Vienna, 28 notte. Oggi è cominciato, davanti al Tribunale Militare, l'ultimo grande processo per i fatti del 25 luglio dell'anno scorso. Sul banco degli imputati siede l'ex-direttore della polizia viennese Otto Steinhàusl, il quale viene considerato la vittima della propria sfrenata ambizione. Lo Steinhausl aveva cddsCdburaraggiunto, facendo una carriera i urapidissima, uno dei posti più alti rdella Direzione della polizia vien- c• 1 d, i i i i nese e si era dimostrato, partico larmente abile nel fare luce su misteriosi delitti; al tempo stesso, egli era diventato molto noto nella società viennese. Al momento del suo arresto, fu diffusa la voce Che egli avesse preso contatto con capi nazionalsocialisti e favorito il colpo di Stato dietro promessa che avrebbe poi avuto il posto di presidente della polizia di Vienna. Steinhausl ha aspettato per un anno intero, in carcere, la fine dell'istruttoria contro di lui; ma l'autorità giudiziaria ha di continuo richiesto nuove indagini. Il dibattimento è diretto dal consigliere di Corte d'Appello Powalatz, mentre il Tribunale militare è presieduto dal maggior generale Oberweger. Steinhausl, entrando nell'aula, ha rivolto uno sguardo fulminante al rappresentante dell'accusa dottor Tuppy, che subito dopo ha preso la parola per dire avere egli deferito l'imputato al Tribunale militare viennese in quanto colpevole di avere 1' anno scorso conosciuto il piano dell'aggressione al palazzo della Cancelleria, di averlo approvato e di essersi messo a disposizione dei rivoluzionari come presidente di polizia del progettato governo rivoluzionario. Mentre il pubblico ministero parla, Steinhausl contorce nervosamente le mani. Il dott. Tuppy, continuando, ha detto : « L'imputato ha cosi commesso 11 delitto di alto tradimento, e pure avendo partecipato alla azione in modo indiretto, occorre tenere presenti i particolari pericoli che potevano derivare dalla azione stessa e dalla sua persona. Il pubblico ministero ha poi domandato la condanna, dell'imputato a norma di un articolo che prevede non la pena di morte bensì l'ergastolo. Quando questi ha terminato di parlare, il Presidente ha chiesto allo Steinhausl se si riconosca colpevole; l'imputato ha recisamente risposto di no, affermando di non aver nulla saputo e di non essersi messo a disposizione di nessuno. Siccome Steinhausl rinunzia ad una autodifesa e preferisce essere interrogato, il Presidente lo accontenta. E' assente dall'aula il testimone Klimfinger, un caffettiere a suo tempo adoperatosi per un incontro fra Steinhausl e. Rintelen. Il Presitìente domanda all'imputato che cosa possa dire in proposito, e se abbia avuto mai relazioni con il Rintelen. Steinhausl dichiara di avere conosciuto il Rintelen anni fa per ragioni di servizio, ma ■ di non averlo mai incontrato privatamente. In seguito Steinhausl narra che un giorno il caffettiere si presentò a lui in ufficio per dirgli che il Rintelen gli voleva parlare. « Io avevo letto su giornali stranieri — prosegue l'imputato — che Rintelen era l'uomo di domani e pensai che forse si era ricordato -di me. Al tempo stesso riflettei che se lo avessi incontrato, tutti avrebbero detto che io prendevo contatto con lui appuntoPerchè lo consideravo l'uomo delawenire. Allora ho cercato delle scuse e dissi che non potevo, perchè non avevo-tempo. In seguito Klimpfinger mi comunicò che l'incontro poteva avvenire una settimana dopo. Io pensai che ciò mi avrebbe dato otto giorni di tempo per riflettere ». Lo Steinhausl dichiara che il caffettiere Klimpfinger non sapeva che cosa Rintelen volesse ricavare da questo incontro. A questo punto il Pubblico Ministero contesta all'imputato che egli sapeva benissimo chi fosse Rintelen, e sapeva pure che fra questi e Dollfuss esistevano ragioni di antagonismo. Viene rilevato che il Klimpfinger ha un passato molto movimentato: fra l'altro finanziò le Heimwehren della Stlria, al tempo del signor PfriemerUno dei testimoni più interessanti della giornata e stato l'agente di Pubblica Sicurezza Prochaska, il quale ha informato che nel luglio dell'anno scorso, trovandosi sulla piattaforma anteriore di un tram elettrico ed essendoin borghese, potè ascoltare una conversazione fra due agenti in divisa: i due agenti, intrattenendosi in merito al partito nazionalsocialista, parlarono di un certo Circolo accademico dei funzionari di pubblica sicurezza i cui.membri dovevano tutti darsi del tu. E un agente diceva all'altro che gli riusciva molto penoso dare del tu allo Steinhausl, che era anche lui un socio, trattandosi del superiore più elevato. Il testimone dichiara che non rintracciò più i due agenti, e d'altronde non fece alcun rapporto, perchè i colleghi lo sconsigliarono dal farlo, dicendo che senza dubbio si trattava di una vanteria, non essendo possibile che in un club di laureati fossero ammesse persone non provviste di laurea. L'udienza è stata quindi rinviata alle 9 di domani mattina. La sentenza è attesa per domani sera.

Persone citate: Oberweger, Prochaska

Luoghi citati: Vienna