Peacock e Jobnson onidano contro Beccali, Lanzi, Facelli ed i la squadra americana più forti campioni di Francia

Peacock e Jobnson onidano contro Beccali, Lanzi, Facelli ed i la squadra americana più forti campioni di Francia Assi delF atletismo di due Continenti all'Arena di Milano Peacock e Jobnson onidano contro Beccali, Lanzi, Facelli ed i la squadra americana più forti campioni di Francia Gli Stati Uniti, che dallinizio delle Olimpiadi moderne hanno sempre vinto con bella superiorità in campo atletico respingendo le offensive delle rappresentative d'ogni Paese realizzando ben centoventi successi individuali contro i treiitaquattro della Finlandia, i venticinque dell'Inghilterra, i nove della Svezia'e gli otto del Canada su un totale di duecentoventìcinque gare, hanno inviato quest'anno in Europa, proprio alla vigilia della Olimpiade, una gagliarda pattuglia d'ispezione, forse per rendersi esatto conto di come stanno le cose da noi, prima di mettere assieme il loro squadrone per Berlino. Palle di gomma Indubbiamente questi dieci atleti americani, durante un mese e mezzo di gare disputate nei maggiori centri atletici europei, hanno avuto agio di conoscere a fondo % loro più quotati antagonisti d'ogni nazione e di ottenere quei confronti immediati così utili ai fini di una loro più scrupolosa preparazione. Scorazzare per tutta Europa per un mese e mezzo di seguito, partecipando in media a tre riunioni per settimana e disputando almeno due gare per riunione, ottenendo tempi e distanze record, vuol dire possedere doti di agilità e di resistenza veramente superiori, avere, in altre parole, quella che, in gergo atletico, si suole definire la classe olimpionica. Questi dieci atleti che gli Stati Uniti hanno inviato fra di noi per la gioia dei nostri occhi — ha scritto un collega francese — sono dieci palle di gomma, dieci piccoli uomo-fenomeno. E non si può dar torto a questo entusiasta, perchè, effettivamente, i campio-^Hori — sia I naanziole Be\pofrmpoegzatogltàmrepiIltaresuponi d'America sono super come rendimento sia come comportamento — ad ogni più rosea aspettativa. Alla massa, che segue con minor attenzione le gesta mLdelimsuche da anni gli atleti di ogni Pae-j se vanno compiendo in casa e fuori, perchè distratta da competizioni meno complicate c più popolari come il ciclismo ed il giuoco del calcio, solo certe gare riescono a dare la sensazione del valore di un campione. I cento metri ed il salto in alto, le prove del guizzo che appassiona e che fa trattenere il respiro anche al più scettico spettatore, sono il termine di paragone alla portata di tutti. Ebbene, servendoci di questo metro più popolare di giudizio, ricorderemo che Johnson è l'uomo che salta in alto ben due metri e Vido]vr| rilan8tiitascecIgquattro centimetri ed un metro e novanta col suo pigiama d'allena- l*mento! Dal canto suo Peacock, un\cvero uomo volante, ha corso iccn-\Pto metri piani in 10" 3/10 ed ha raggiunto gli otto metri nel salto in lungo! Di fronte a tali risultati e ad una collana interminabile di successi su tutti i più /o?'fi specialisti europei è perfettamente inutile definire sulla carta le speranze di successo che possono nutrire oggi i loro avversari, anche se qualcuno risponde al nome del francese Robert Paul, ormai grande vedetta dell'atletismo europeo. Johnson nel salto in alto e Peacock nei cento metri e nel salto in lungo hanno già la vittoria in tasca: agli altri non rimane che sfruttare l'occasione per fornire dei buoni risultati e di lottare a fondo per il posto nella squadra azzurra che, a fine settimana, deve recarsi a Berlino per quel famoso incontro a cinque, Germa nia, Svezia, Ungheria, Italia e Giappone, che dovrebbe aprirci un po' gli occhi, anche se ci dovrà costare qualche smorfia di disappunto. Lanzi e Beccali Le non poche gare in programma sono, a nostro avviso, troppo affollate di concorrenti inutili. La riunione odierna è un confronto di campioni e le mezze figure stonano terribilmente a fianco degli assi, senza contare che costringono i migliori al passaggio obbligato delle batterie, lavoro inutile che appesantisce il programma e lo rende meno accetto alla massa del pubblico che, oggi, conterà sicuramente molti novellini in fatto di atletica. Vedremo dopo, e per i.rdine, come si presentano complessivamente le gare in cui la superiorità schiacciante degli atleti nord americani lascia pochissime o nessu- ccqstmc ^^ beccali, per quanto abbia- ,«^„__.„j.„r -i/i J: na speranza ai nostri di vincere; anticipiamo, invece, le considerazioni che riguardano le prove ale quali prendono parte Lanzi e èptBeccali, i nostri due soli atleti che\gepossono tentare di fa>\mordere il freno ai campioni di oltre Oceano. Lanzi è, senza dubbio, l'atleta migliore che l'Italia, mette in campo. Giovane, forte ed intelligente, egli corre con la foga e la baldanza dell'uomo che è sicuro del fatto suo, che non teme ne la battaglia sul treno né quella in veloci tà. La sua tattica è semplicissi uPppmrama: acciuffare il comando, forza--Pre al momento opportuno e com-'epiere il finale a grande andatura. Il suo sforzo progressivo sconcerta l'avversario e lo costringe alla resa magari prima del tempo. La sua ampia falcata e lo sforzo composto ricorda assai da vicino lo mo l'impressione che il passo di Lanzi renda assai di più di quello dell'olimpionico. Se nel torneo olimpico possiamo aspirare ad un successo, il nome del vittorioso non „.a , „ M L Vittorioso a Parigi di Wolf, secoli do campione d'America, Lanzi dovrà guardarsi seriamente dall'ame ricatto che certamente cerca oggi la rivincita. Abbiamo però fiducia nell'italiano perchè la gara degli 800 metri, cosi ricca di partecipanti, non si riduce che ad un duello italo-americano, e la presenza di altri campioni non peserà affatto sulla bilancia Meno facile è il compito di Beccali, battuto a Parigi da Bright ed ora alle prese anche con il francese Goix. Dopo l'insuccesso parigino dell'allievo di Nai si sono *cntte parole un po grosse ed auche affrettate sul conto del camPwnc olimpionico. Bisogna andar drcicauti: Beccali, preparato più sui cinque chilometri che sui millecinquecento metri, ha ceduto sulla distanza preferita, ma una sconfitta non può sonare come un irrimediabile declino. Le doti di ricupero di Beccali non sono poche è possibile negare l'esame di riparazione. Ragione per cui lo attendiamo abbastanza fiduciosi oggi alla riprova, giacché è passato e ad un atleta del suo valore non\dun po' di tempo dall'incontro di Parigi ed egli ha forse potuto riprendersi-in velocità. Che Bright possa vincere non è improbabile, ma in tal caso prima di giudicare dovremo poi dare un'occhiata al tempo impiegato. Passaggi chiiisi Nelle altre prove, vincere è un stpP'° desiderio! Chiusi da Peacock ! e Robert Paul sui cento metri e\da Fuqua sulle quattrocentoqua-\ ranta yards i nostri auguriamocii che sappiano difendersi col cuore] in gola. Toetti e Gesa sulla prima1 ■ distanza e Tavernari e Ferrarlo sulla seconda sono troppo distan ti come classe dai due americani perchè si possa nutrire la benché minima speranza di successo. Il piccolo Rochard, campione d'Europa sui cinque chilometri, è il favorito nella prova delle tre miglia, gara nella quale Me Cluskey e Cerati cercheranno di fare del loro meglio per non perdere troppo terreno. E Mastroienni saprà farsi vivo al momento opportuno f Caldana e Valle assisteranno, a ! debita distanza, al duello Cape\Moore nei centodieci metri con\ ostacoli mentre il trentasettenne i Facelli seguirà Moore, con la più ] rosea segreta speranza, sulla clas1 sica distanza dei quattrocento me-■ tri con ostacoli, gara che gli ha procurato tre campionati d'Inghilterra, due ammissioni alla finale olimpica e molte clamorose vittorie in campo internazionale.Peacock nel salto in lungo, Johnson in quello in alto, Roy nell'asta e Lyman nel disco non lascieranno passare nessuno, mentre nelle due prove a staffetta — quattro per cento e quattro per quattrocento — gli americani vorranno con una gara bruciante chiudere degnamente lo spettacolo atletico odierno. La superiorità, della pattuglia di oltre Oceano nella maggioranza delle gare non diminuisce affatto l'interesse di queste: quando mancherà la lotta per la vittoriail pubblico, anche, il più profanoassisterà al superbo spettacolo atlctico fornito da un uomo che supera in alto, da solo, i due metri, o, con l'asta, ne sorpassa quattro... Vittorio Zumaglino Gli americani sono arrivati ieriMilano, 24 notte. Stamane alle 10,10, con il lus1 so del Sempione, sono arrivati i dieci atleti americani che partei ciperanno alla riunione fissata per | domani all'Arena. 33 rbSc JOHNSON MENTRE SUPERA I DUE METRI IN ALTO p1 PEACOCK LA PODEROSA SQUADRA AMERICANA