Dall'Abissinia all'Europa

Dall'Abissinia all'Europa Dall'Abissinia all'Europa Che cosa è uscito dalle riunioni ministeriali inglesi -Responsabilità ed eventualità -- Commenti e rilievi Forze inglesi a... passeggio verso il Canale di Suez Londra, 24 notte. La presenza dei Ministri delle forze armate e de capi degh Sta- ti Maggiori alla riunione ministe riale di ieri, dopo che il consiglio di gabinetto aveva consultato il giorno precedente il comandante in capo dell'Aeronautica, ha prodotto all'estero, come stasera sì apprende, una viva impressione tanto che l'ammiragliato e il comando navale di Malta si ritengono in dovere di smentire che il governo britannico abbia alcuna intenzione di aumentare la flotta mediterranea. Il movimento navale Ciò che viene confermato, non ufficialmente, dalle agenzie è il programma di movimento di navi e di crociere, il cui significato appare chiaro alla lettura delle destinazioni. Nessun porto adriatico sarà visitato. Vi era l'intenzione di farlo, ma il programma al riguardo è stato modificato, evidentemente perchè l'Adriatico non è sull'arteria marittima principale dall'Inghilterra al Mar Rosso. Invece la corazzata Revenge, il Valiant, la prima e la terza squadra di incrociatori e la nave portaerei Glorious si recheranno ad Alessandrla di Egitto. Altre unità non precisate si recheranno a Porto Said, a Suez, a Acre ed a Caifa. Insomma una specie di blocco dimostrativo all'ingresso del Canale di Suez. La prima flottiglia di cacciatorpediniere e la prima flottiglia di sommergibili rimarranno a Malta fino alla fine di settembre. Lo Star, il quale ieri sera aveva lanciato notizie di rinforzamento dei punti strategici del Mediterraneo, dichiara oggi che i Ministri aventi incarico di seguire gli sviluppi della controversia Italoabissina si occupano principalmente di questo problema militare, oltre che dei rinforzi della frontiera coloniale britannica, nell'Africa Orientale. Il giornale aggiunge che Malta è destinata a diventare una base importante dei piani allo studio e segnala l'arrivo nell'isola mediterranea della nave arsenale Woólvich, a bordo della quale si trovano fonderie, reparti meccanici, de positi di viveri, frigoriferi, appa recchi per la trasformazione dell'acqua marina in acqua potabile, eccetera. Un dispaccio della Reuter da Malta informa poi che il governo ha ordinato la costruzione di ricoveri, nei quali il pubblico pos sa rifugiarsi in caso di azione ae rea. Tali ricoveri saranno costruì ti in tutti i distretti dell'isola. Con temporaneamente alla popolazione di Malta sono stati distribuiti dal la polizia dei manifesti, contenenti istruzioni riguardanti la difesa aerea. In fine da Atene si apprende che quella Legazione britannica ha chiesto al governo ellenico il permesso di passaggio, atterraggio e rifornimento per una squadriglia di aeroplani da bombardamento diretta al Sudan, « Il governo — dice lo Star — è unanime quando si tratta di interessi dell'Impero ». Cosa significa tutto ciò e quale fondamento ha la smentita dell'ammiragliato e del governo maltese? In proposito va forse messo in rilievo ciò che il collaboratore diplomatico del Manchester Guardian scriveva stamani sui risultati del Consiglio di gabinetto di giovedì scorso. Tali risultati, egli diceva, non debbono essere presi alla leggera, in quanto la decisione del governo ha creato una situazione completamente nuova e l'Italia dovrà tenerne conto, « Per quanto sia sempre possibile ed anche probabile — diceva 10 scrittore che l'invasione dell'Abissinla abbia inizio nel prossimo mese, le decisioni di giovedì Inducono a credere che non è più egualmente possibile la conquista militare dell'Abissinia nel modo in cui era progettata da Mussolini e ciò perchè esistono dei freni i quali, operando progressivamente, non mancherebbero di esercitare un effetto sull'azione italiana ». Una minaccia Il giornale soggiungeva che nessun ammonimento formale è stato rivolto all'Italia e che i freni non verranno manovrati se non in caso estremo. « E' stato soltanto deciso che se l'Italia si metterà su una certa strada, tale suo contegno avrà, certo, inevitabili conseguenze ». La oscura minaccia non viene chiarita nè dal Manchester Guardian nè da alcun altro giornale. 11 resto della stampa, al cantra- gqprcrgsftidaprs I rio, mantiene oggi assoluto silen lZi0, limitandosi a riferire l'oplnio- ine dell'estero sul Consiglio dì ga bitt ° " U1"=L1-0- _ _ 11 ministro degli Esteri Hoare ;3' è tenuto oggi in contatto tele j fonico col Foreign Office. A Mac Donald, come informano i giorna a, sono stati inviati gli ultimi rap¬ porti diplomatici giunti nelle venitiquattro ore. I giornali ci dicono, o è è o e poi, che esiste una rete perfetta di comunicazioni fra Londra, Parigi, Roma c gli altri centri, c che | un completo sistema per l'invio di ' comunicazioni segrete fra i vari sttflo'èTaf daUa CTt,i,e " stato escogitato e messo tosto In, I\ <opera. R. P. Smentita inglese Londra, 24 notte. Mediterraneo venga rafforzata ». peso di Parigij la Agenzia Reuter» ha dajMalta: «Si smentisce ufficialnien-' te qui che la flotta britannica del ! ' Berlino, 24 notter I I giornali notano generalmente j che, sempre più, dietro la n/ote- \zione dell'ideale societario ginevri-l no appaiono e vengono avanti gli) 81curezza deulmpero La Deutsche Allgemeine Zcitung è tuttavia d'avviso che l'Inghll terra miri soltanto, per ora, a una collettlva e « non si m. imamente a difendere da sola la Società delle Nazioni »; tuttavia dice, si ha l'impressione che il tono inglese diventi sempre più «. sicuro di sè », pur essendo, per ora, certa una cosa sola, e cioè che l'Inghilterra è deliberata di porsi a capo di una azione della Società delle Nazioni. Per il giornale, come del resto per tutti gli altri, il punto più significativo della situazione inglese è però che il governo sia riuscito a procurarsi ormai, in sostanza, l'appoggio di tutte le opposizioni di destra e di sinistra, come anche dei governi imperiali. Inoltre v per quanto riguarda la questione delle eventuali sanzioni — dice il suddetto giornale — la posizione dell'Inghilterra è stata facilitata dalla nuova legge di neutralità americana: l'Inghilterra, cosi, non ha più da temere che l'America nel caso di una azione della Società delle Nazioni, insista su certi diritti che potrebbero portare a un conflitto l'Inghilterra e l'America. Tuttavia — conclude il giornale — l'Inghilterra non vuole la guerra, e certo non vuole una guerra per evitare la guerra ». Per altro, anche ai giornali, ai quali l'atteggiamento inglese appare ancora più decisamente caratterizzato, non sfugge come ancora molto dipenda sempre da Parigi. UAngriff, per il quale l'Inghilterra è decisa « a difendere i suoi interessi con tutti i mezzi, fossero anche quelli di una contesa guerresca » scrive che, però, indubbiamente, il massimo punto di gravitazione delle relazioni anglo-italiane si sposterà sempre più, nei prossimi giorni, verso Parigi, dove Lavai si trova in una situazione assai penosa, non essendo quasi possibile trovare una via di uscita al suo dilemma tra Roma e Londra; secondo il giornale, sarà da attendersi da Parigi una nuova ripresa di trattative diplomatiche, sia pure con pochissima probabilità di successo. La « National Zeitung » si occupa della questione della eventuale chiusura del canale di Suez, rilevando che se l'Inghilterra si decidesse per un provvedimento di questo genere, la prima conseguenza sarebbe, a parte che l'Italia ha già dichiarato che lo considererebbe come un atto di guerra, che l'Inghilterra paralizzerebbe, innanzi tutto, il movimento della propria flotta commerciale. Secondo la Germania, i circoli politici inglesi sono ormai completamente posseduti dalla convinzione fattasi chiara negli ultimi giorni, sia nei partiti che nei governi imperlali, che qui non si tratta di una questione di diritto dei popoli, ovvero di un conflitto territorialmente limitabile, bensì di una questione vitale dell'impero britannico e delle sue vie fondamentali. Tutta la politica inglese del dopoguerra, in Egitto, nel Sudan e di fronte alle tendenze sionistiche o pan-arabe, nonché infine il programma di ricostruzione militare di Cipro e di Suez, si spiegano col bisogno di assicurare il mantenimento di queste vie. « Con profonda preoccupazione, dunque — scrive il giornale — in Inghilterra si vede Mussolini ricalcare le orme dell'impero romano; e si comincia a vedere come non regga il pregiudizio inglese che l'Italia sia costretta a seguire costantemente la scia britannica ». L'articolo, infine, risalendo alle questioni dei patti europei nei riguardi della Germania, scrive: « A Parigi si accenna in questi giorni alla Germania come al terzo che gode, e si rileva che il Reich segue l'inasprimento del conflitto con crescente soddisfazione. Nulla di più falso! Nessuno è in grado di prevedere l'andamento delle vicende ed è certo che una guerra abissina accompagnata dalle sanzioni inglesi creerebbe impreviste possibilità di conflitto europeo. La politica tedesca, però, segue diritta la via tracciatale dal suo capo e non è tenuta a mettere per ora in conto imprevidibili avvenimenti guerreschi. Una politica di intimorimento e di mercanteggiamento è dalla Germania in ogni modo respinta, perchè essa vede la sua più sicura garanzia di sicurezza solo nella difesa del suo diritto e della sua parità. Nessuno, certo, potrà lamentarsi se la Germania non prenda a cuore le sorti della Società delle Nazioni più che non lo dnLprcpfacciano, in questi momenti, co-1 loro che giurano in lei; come anche nessuno può rimproverarle di avere appiccato il fuoco fra gli altri o di prendere prematuramente partito. Del resto — conclude!il giornale— lo svUuppo europeo sempre più si allontana da Ver- sallles, e se nuove fronti si forma- !no che dai creatori della Società Idelle Nazioni e del nuovo sistema jd'alleanze europee non erano state previste, ciò è la diretta conse-1guenza d'uno stato di cose, il quale non era fondato su una vera parità di diritti e su un equo bilanciamento degli interessi, e che perciò deve modificarsi quando nuove tendenze chiedano perentoriamente di essere riconosciute ». G. P. Il Negus soprapensiero | ' Chiama ì ras a rapporto .AA. , " * JSS^WAS^-M , Mo « mUourage Bj gli a0{sainii ric. Ic/ii e poveri, educati e analfabeti, \ sono perfettamente all'oscuro de- <yli j «Oli j avvenimenti d'Europa e hanno la più lontana idea delleI forme che assumerebbe un con- jWo un>tcito con l'Italia nè dei'' progressi raggiunti in fatto di or- ! mamento. A questa assoluta ir,no-\' ^-^r"'' m ^TX"\prontezza con cui essi si diclna- ea 110 disposti a marciale tigli oi- dilli del Negus verso la frontiera, e la loro assoluta fiducia in una I ustoria sugli italiani. ' j II negus è invece meditabondo \egli ha ricevuto i rapporti dai suoi l comandanti del settentrione, i «^li)Zi gli hanno fatto sapere di riten nere esigue le truppe messe a loro disposizione. Ras Kassa, che si trova nel settore eritreo, ha inviato corrieri ad Addis Abeba chiedendo rinforzi. Egli ritiene che i settantamila uomini della tribù Galla da lui comandata non bastino alla difesa della zona. Il negus ha ordinato al ras di venire alla capitale a conferire, ed appena le pioggie saranno diminuite, il negus invierà in giro un aeroplano a prendere i ras per degli abboccamenti. Al momento attuale la situazione militare viene così valutata dagli esperti militari abissini: 50.000 abissini ?icZ sud, fronte somalo, di faccia a 45.000 italiani; e 100.000 abissini nel nord, fronte eritreo, di fronte a 60.000 italiani. Pure avendo superiorità numerica, gli abissini non dispongono che di esigue quantità di armi, specialmente di quelle di grosso calibro, ed hanno penuria assoluta di munizioni. L'unico carico d'armi entrato nel paese, di seicento tonnellate, durante l'anno, proveniva dalla Cecoslovacchia prima che questo paese decretasse l'« embargo ». Le pioggie stanno diminuendo ma si ritiene che quest'anno ci vorrà un periodo dì tempo piti lungo prima che il terreno si sia prosciugato; attualmente, in certi punti, i cavalli affondano nel fan go fino al ventre. In alcune Provincie del centro, sono caduti, quest'anno, 950 millimetri di pioggia in luogo dei consueti 700. La neutralità dello Yemen autorevolmente confermata Alessandria (Egitto), 24 notte. Da Sanaa informano che il giornale ufficiale yemenita Ymam ha pubblicato un articolo in cui si riafferma l'atteggiamento di neutralità dello Yemen di fronte al conflitto italo-abissino, e si smentisce che gli yemeniti si siano arruolati nell'esercito abissino. Si annuncia infine che il Governo di Iman Yehie, farà quanto è in suo potere per fare osservare la neutralità al paese. A. L. La nuova legge di neutralità approvata alla Camera dei Rappresentanti Washington, 24 notte. Il Senato ha oggi approvato l'« embargo » sulle armi nella forma già approvata dalla Camera del Rappresentanti che, come è noto, è alquanto più limitata di quella originaria del Senato. Lo x embargo » infatti è limitato fino al 28 febbraio prossimo. La legge è stata trasmessa alla Casa Bianca per la firma presidenziale. II Regime per gli operai in A. 0. La «Polizza Africa Orientale» Roma, 24 notte. Il settimanale L'Azione Colanole in un recente articolo segnalava la opportunità che a favore delle giovani maestranze in Africa Orientale fosse deliberata una speciale forma assicurativa in armonia con la dichiarazione 27 della Carta del Lavoro e si proponeva di sostenere tale iniziativa al Congresso nazionale delle assicurazioni, annunciato per la fine di settembre a Venezia. Ecco invece che l'interessamento del Segretario del Partito è valso a precedere coti i fatti la pro- Sosta. Si apprende infatti che l'on. larinelll, segretario amministrativo del Partito, ha promesso il suo interessamento presso il Consiglio di amministrazione dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni che nella prossima riunione prenderà in esame una decisione di S. E. il Segretario del Partito e immediatamente delibererà le forme per la concreta realizzazione di questa, che sarà una delle più notevoli provvidenze del Regime a favore delle masse operale accorse volontarie in Africa Orientale. La realizzazione di questa forma di previdenza è libera e si inserirà nel quadro della previdenza e dell'assistenza sociale, dopo i primi esperimenti a favore degli operai dislocati nelle Colonie, sarà estesa a tutto il Regno. In particolare avremo la « Po lizza Africa Orientale », che pre cederà di qualche anno la « Polizza Mussolini » a favore delle famiglie numerose degli operai pionieri di civiltà in terra d'Africa e nel Regno e a favore dei giovani tranno presto costituirsi una fa miglia, contribuendo alla rinascita della nuzialità e della natalità in Italia. 1 lavoratori che con Jà Ppl'zza PO ! |1 Morozzo Della Rocca * . ! volontario nel) Africa Orientale I Roma, 24 notte, j Domani si imbarcherà a Napoli, ; dietro sua domanda, il generale 1 medaglia d'oro conte Federico Mo- rozzo Della Rocca, già aiutante di campo effettivo di S. Maestà il Re. Egli raggiunge nell'Africa Orientale il suo figliuolo tenente dei Granatieri, pure volontario in una brigata indigena, mentre l'altro figlio, dottore In legge, ha rinunciato alla ferma ridotta cui aveva diritto per poter al più presto raggiungere il padre e il fratello. S. E. Ricci visita i campeggi in Alto Adige Bolzano, 24 notte. S. E. Ricci ha effettuato in Alto Adige alcune visite a campeggi di organizzati e a costruendi edifici dedicati agli affiliati dell'Opera. Acce-Ito a Bolzano dalle maggiori autorità, l'on. Ricci ha visitato an- zitutto1 la costruenda Casa della Giovane Italiana; quindi s'è recato ad ispezionare il campeggio di Kellamonte di Fiemme, che ospi.* gu AvanguardUiti di Bolzano e %^£v^^oVe na « iettuato una minuta visita al carn peggio Avanguardisti di Campo di Fren. S. E. Ricci ha visitato an cora le costruende case del Balli la a Vipiteno e Bressanone e quin di ha fatto ritorno a Bolzano" ove si è recato alla Casa del Balilla. Ovunque l'ospite eminente è stato l-S^^^rSSSSSTdLMSS nzioni lll^indlrizzo del Duce?