Beccali, Lanzi Cerali e Johnson dominatori

Beccali, Lanzi Cerali e Johnson dominatori Beccali, Lanzi Cerali e Johnson dominatori Peacock, vittima di un incidente, 2.o nei 100 m. vinti da Toetti - Brillanti successi di Caldana, Fuqua, Cope, Moore, Lyman, Roy - Winther, unico francese vittorioso - Le gare sotto la pioggia b801 2 2R Milano, 26 mattino. La grande folla che si è amassata ieri pomeriggio sulle scae dell'Arena, malgrado le micciose condizioni atmosferiche, r assistere alle prodezze di quei atleti americani che hanno voto scegliere la capitale lombar per dare la loro recita d'addio tre giorni dal loro imbarco per America, non ha avuto fortuna. II risorto Beccali Il maltempo, dopo un'ora circa ^^1^1^^°^!^ gare, si è accanito contro que- sinceri appassionati ed una più e modesta organizzazione — a mplicare le cose è intervenuto che un incidente agli altoparnti — non ha mai saputo terli al corrente delle gare che si avano disputando e tanto meno are,, rs qsqrss*. aggira sulle ottantamila lire l risultati raggiunti. Disturbata dalla pioggia e scon- ,t.t» =™v,Q rfQ irr,nrnwiQi r-Arry- rtata anche da improvvisi camamenti di programma, la folla, po qualche sonora protesta, ha cettato la situazione ed è riuita a seguire, superando tutto l suo entusiasmo, gli avvenienti che s'incalzavano rapidaente. E' stato un vero peccato e tali inconvenienti si siano veficati in una grande giornata re di propaganda per la massa che doveva aprire gli occhi a olti su quello che è il principe gli sport e verso il quale si sono ientate da tempo le più vive atnzioni del Regime Queste constatazioni, che spe-amo non dovranno più ripetersi er l'avvenire, sono tanto più a-in quanto oltre venticin- anno a dimostrare che la folla a risposto in pieno all'appello de- i organizzatori. Tecnicamente, malgrado la pi-a e le pedane fossero inzuppate a nostra attuale efficienza atle- ca, promette bene dopo i risul-ati ^ ieri. Se i tempi non stes-acqua e la rigida temperatura bbia nuociuto non poco agli a- eti, si sono avuti dei buoni ri-ultati. In campo italiano, poi. amo andati oltre ogni più rosea revisione: cinque vittorie conse- uite e tre «record» nazionali attuti. Questa seconda metà della sta- one, dopo quei grigi campionati aliani di Firenze che avevanoatto sorgere più di un dubbio sul-ero a dimostrare la ottima forma dei nostri, si potrebbe pensare he le vittorie conseguite sono ilutto delle condizioni di stanchez-a degli antagonisti, reduci daon sappiano quante riunioni nelreve giro di un mese e mezzo. Tavernari, Beccali e Cerati han-o fatto crollare tre record sulleistanze inglesi, rispettivamenteelle 440 yards, del miglio e dellere miglia. Altre due vittorie leanno acciuffate Toetti sui centometri e Lanzi sul mezzo miglio.hiarissima la seconda e di fortu-a la prima. Beccali è stato superbo e la ri-incita sull' mericano Bright, chevrebbe avuto sul francese Goixn prezioso ausilio se in miglioriondizioni di freschezza, è stata dna tal chiarezza che la partita siaò considerare ormai chiusa aatleta che, lungi dall'essere in de-ìtio, si sta avviando verso la suamiglior forma. Nessuno mai ha po-utto vantaggio del nostro bel- 1 i vò anche in Pigozzo un avver irreducibile. Sicuro vincitore Lan tuto inquietarlo durante la gara del miglio: la campana è stata un colpo di frusta per l'italiano; Beccali scattò come una saetta, mentre Brìght e Goix arrancavano, affondando il loro passo pesante nella tenera pista. Tutta l'Arena era in piedi. Beccali, l'idolo dei milanesi, tornava alla vittoria battendo due valorosi avversari ed un record nazionale. Il che significa che Luigi Beccali è tutt'altro che Iperduto per le Olimpiadi di Ber-|jPartendo come un bolide e dan-. do furiosa battaglia sta dall InizioLanzl sconcertò ll suo maggiore j antagonista: Wolff. L americano , reagì con somma energia, ma tro¬ iaio. Lanzi e Tavernari sarlo i .„ jirreaucioue. oì«u™ vm^.u.c Lan- j P'Sozzu non dede fiato all ame- ricano che, vistosi passato da Pi- Igozzo ai 150 metri, ha con- !troattaccato, riprendendo 11 secon- do posto a trenta metri dal tra- ; guardo. Ma il veneto non mollò e, :a tre metri dall'arrivo, gli portò: vittoriosamente il suo ultimo at-1 tacco. La vittoria di Lanzi è sta-|ta chiarissima e per il pubblico un ' sano motivo di entusiasmo. [La presenza di Fuqua ha co- stretto Tavernari ad allungare un,po' il collo, ma gli è anche servita a battere il record delle 440 yards je a dimostrare le sue belle attuali Icondizioni di forma. Contro l'ame- !ricano non poteva pretendere di:: vincere il generoso emiliano. La ! classe e la giovane età del forte 1 antagonista hanno troppo pesato dall'altra parte della bilancia, per- chè le cose andassero diversamen- te. Ma non lamentiamoci, che qual- cosa è rimasto in mano al mode- jnese. j Quell'indemoniato di Cerati ha Imesso pienamente d'accordo Ro- [chard e Macklusky sulla distanza ! delle tre miglia. Bella sorpresa, - [anche quando le inclemenze del -j tempo cominciavano a farsi in- . sopportabili. quella che ha voluto regalarci il milanese, sorpresa con contorno , di record italiano. Anche questo è venuto al momento buono, in un momento in cui l'atletismo nazio- naie aveva seriamente bisogno di ossigeno... ristoratore. Tutti que- isti ragazzi hanno avuto, però, la loro parte di applausi: cinquanta- mila mani hanno detto loro tuttao! la gioia più viva di quella folla -j entusiasta, rimasta al suo postoe l ; - j a,metri L'incidente di Peacock La vittoria di Toetti sui cento non ha valore che per l »c°nntta Inflitta » Ron*rtp»ul-|poiché Peacock, vittima di un ma- - ; laugurato incidente, non ha potu- e 1 to battersi come avrebbe voluto, e I pur avendo impressionato per la e;sua formidabile agilità durante la ei batteria che lo vide arrivare, nono! impegnato, a spalla con Mariani/.! Degli altri italiani è doveroso-, ricordare la bella prova di Ma- Istroienni sulle tre miglia, di Cal--dana nel salto in lungo e nei cen- e todieci metri con ostacoli ed, inx particolar modo, la brillantissima i corsa di Facelli, magnifica fiacco- i la di passione inestinguibile, che i ha lottato"col cuore in gola, te a nendo in iscacco Moore sino sul - ma con l'onoro delle a La pattuglia anici :<-•••• rr'iwta - all'ultima tappa della durissima- l'ultimo ostacolo, per, poi. cedere. tournée un po' stanca dal conti-! nuo vagabondare ed un po' prò- 16vata dal cattivo tempo nel quale ^non incappava più da parec-lg chio, si è comportata magnifica- ÌBmente, più "sfortunato t stato TPeacock che in finale si è prodot-14to uno strappo motivo per U qua- le ha tagliato il traguardo in terza 14posizione. La gara, dopo una ma- j 1nifica partenza, era giunta agli ! cottanta metri con Peacock e Toetti lieana pari e con Robert Paul inse- ;i 3diato al terzo posto. Si attendeva | lo scatto hruciante dell'americano, quando, invece, lo vedemmo disunirsi, barcollare, riprendere e, do c m desiatere dall'a* raggiungere, salteiian tTaguJd% mentre Toetti, ^ s de,rlncidente .le ìre toccato al suo maggior antagoni3ta, aveva forzato per tagliare fi lana. Lo stesso i tornando rapidamente sui • ricevere tra le SU01 Passl. rlu,3C1 a,ucexere tia le sue braccia 1 americano, per sor reggerlo ed accompagnarlo fuori Qella Pista- Si trattò di uno strappo cosi do1 loroso che Peacock dovette rinun|ciare, per quanto a malincuore, a ' partecipare alla gara del salto in [lungo: spettacolo che avrebbe, in- vece, sicuramente mandato in vi,sibilio la folla che assai bene a veva capito di quali prodezze egli j fosse capace anche in quel solo atI timo che lo vide all'opera durante ! i pochi secondi di durata della bat: teria dei cento metri. 12zttFd7Gmt(sPff7mSe non c'era Winther t(3mct ; Jotlnsont l'altra perla nera del la superba coiiana nordamericana,, i ha avuto nell.avversa temperatu- M .... *r ... I ira l'avversario più notevole. Vin : citore sui nostri con netto distac-! , co, egli per tre volte tentò, rac- ( cogliendosi come una pantera in; m uno scatto felino, di superare i v due metri. Non vi riuscì: il terre- t(G sistere un giorno ai balzi prodigio si di un non meno prodigioso a Itleta no pesante e l'aria fredda glielo vietarono, ma il pubblico ebbe e- f egualmente la sensazione della sua I s j prodigiosa agilità di uomo-feno- jmeno. Quando i giornali, un gior-l lno forse non lontano, pubbliche-. < ranno che Johnson avrà battuto il n:record mondiale del connazionale! i Marthy, che è di m. 2,06, i mila-| . nesi non resteranno affatto sorpre- : t i si e ricorderanno con particolare, n1 compiacimento di aver potuto as- sl31r12o '-.j'iiiau nei- : getto del peso hanno fatto quello's , h , t mentre Wolff sul i ■ B d tomettere a„H avvel. g°ri souomeuere ag" avvel !" / 11 bilancio del quintetto france,se non è stato dei più lieti: battu : to Robert Paul in velocità e nel isall° 111 lungo, costretta al ritiro Rochard verso il quarto chilome- tjtro, quarto piazzato Ramadier nel 4 salto con l'asta, secondo Goix a q : notevole distanza da Lanzi nel mezzo miglio, Winther ha salvato iFuqua sui quattrocento piani, Cope sui centodieci con ostacoli, Moore sui quattrocento con ostacoli. Johnson nel salto in alto, Roy 1 nel salto con l'asta e Lyman nel fmezzo miglio, Bright sul miglio e Me Cluskey sulle tre miglia, si so¬ lrr5s2cra' la situazione, vincendo bene la pio- ìva del lancio del disco, le cui mi- 5 sul'e hanno risentito, esse pure, 2delie- sfavorevoli condizioni gene- TiVittorio Zumaglino e

Luoghi citati: America, Firenze, Milano