La morte di due giovani coniugiin un incidente presso Cuorgnè

La morte di due giovani coniugiin un incidente presso Cuorgnè UNA TRAGICA GITA MOTOCICLISTICA La morte di due giovani coniugiin un incidente presso Cuorgnè Una gravissima sciagura straale, accaduta nella serata di ieri altro ha troncato la vita di due oniugi ancora assai giovani, redenti nella nostra città. Il sinitro si è verificato nei pressi di uorgnè e trae la sua gravità non oltanto dall'esito doppiamente leale, ma pure dal fatto di essere tato originato dalla più nera ed mprevedibile fatalità. Ecco pertanto i nomi delle vitme e l primi particolari che hano potuto essere raccolti sul luoo intorno al rapido quanto digraziato svolgersi degli eventi he hanno provocato II disastro. oloro per i quali una pacifica gia s'è tramutata In viaggio fatale ono l coniugi Enzo Aimone di 26 nni e Angela Cortese in Aimone i 27 anni. ■ I due giovani avevano lasciato a nostra città nel tardo pomerigio di mercoledì con l'Intenzione di ecarsi a trascorrere qualche gioro presso parenti nei pressi di uorgnè, di dove essi sono oriuni, montando In a tandem » una eloce motocicletta. La marcia rocedette regolare — almeno per uanto è dato di sapere — fino alle orte di Cuorgnè; qui Infatti, a entocinquanta metri dal passag iù a livello che funge quasi da orta d'ingresso alla cittadina, aveniva la sciagura. A questo punto la narrazione — ome sopra si è accennato — deve ecessariamente basarsi su elementi ricostruitivi che non hanno ncora potuto essere convalidati al vaglio delle Indagini. Tutto uindi ha valore di ipotesi riè si ossono per intanto trarre elementi di giudizio. Ecco dunque, sulla strada prò inciate, asfaltata, In-leggera sata verso Cuorgnè, la motocicletta ilotata dall'Aimone procedere a uona andatura. Nel punto indiato si para — nella oscurità che rmai incombe — innanzi al guiatore la coppia di fari d'un auocarro completamente spostato ulla sinistra. L'Aimone tenta l'etrema manovra possibile: si serra ontro i paracarri, tenta sgusciare ltre l'ostacolo. Il tentativo riesce n parte, già il treno anteriore delautocarro è superato, quando un ran colpo, provocato dall'urto del manubrio del motociclo contro il assone del .veicolo provoca la terzata. I due motociclisti sono letteralmente sbalzati di sella, compiono un volo a mezz'aria, rotolano a erra dopo aver picchiato con la esta contro l'autocarro. Anche questo intanto s'è fermato, un'altra macchina giunge, i due giovani sono rantolanti, 'urgenza vengono caricati sulautomobile che in brevi istanti aggiunge la cllnica Franchini, ditante meno di mezzo chilometro.Qui però il medico di guardia, ott. Vezzetti non può far altro he constatare la morte dell'Aimone, avvenuta per frattura dela scatola cranica. La donna pu¬ re si trova in gravissimo stato; una emorragia interna ne provoca il decesso dopo tre ore di agonia. Sul luogo del sinistro è intanto corsa gente da Cuorgnè ed ecco come i primi accorsi narrano l fatti. L'autocarro, di proprietà di tal Cibrario di Valperga, scendeva appunto verso questo paese, quando trovava sulla propria strada un carro che guidato da certo Antonio Bertoldi, compaesano suo, procedeva nella stessa direzione. Si portava allora II Cibrario sulla sinistra della provinciale per superare il carro e in quel momento si vedeva innanzi la motocicletta dell'Aimone. A questo punto lo scontro era ormai inevitabile. Come s'è accennato, la versione non è ufficiale e meno ancora lo sono le voci — che riferiamo a titolo di cronaca — secondo le quali il motociclo avrebbe proceduto a fanale spento. Queste indicazioni sono pertanto oggetto di indagine da parte del maresciallo dei Carabinieri della stazione di Cuorgnè e dell'Autorità giudiziaria. Nel pomeriggio di ieri si sono portati alla prossima cittadina pedemontana — ove tuttora regna grande impressione per l'accaduto — i parenti dei due giovani coniugi. Il riconoscimento delle povere salme ha dato luogo a straziante scena di dolore. I funerali seguiranno oggi. Travolto da un autotreno e gravemente ferito Il ritiro della patente all'autista e della licenza di circolazione Ieri mattina, poco prima delle ore 11, un autocarro con rimorchio, contrassegnato con la targa numero 9230 AL, guidato dall'autista Paolo Baima, di 25 anni, residente a Mathi, percorreva la strada Pellerina diretto verso l'interno della città. Giunto in prossimità di via Rivara, l'autorarro, per sorpassare un altro veicolo, si spostava sul lato sinistro della strada. Nella manovra il veicolo sbandava e urtava, gettandolo al suolo, il manovale Giacomo Rosa, di 54 anni, abitante in via Verolengo 109. Nell'incidente, U Rosa riportava la frattura bimalleolare alla gamba sinistra e contusioni al piede sinistro per cui, all'ospedale San Giovanni dove era trasportato, quei sanitari, dopo le cure del caso, lo facevano ricoverare giudicandolo guaribile in 40 giorni. Le guardie municipali, esaminate le circostanze che avevano provocato l'incidente, facevano proseguire il veicolo investitore per il Circolo ferroviario dove l'ingegnere di servizio constatava l'irregolarità dei freni dell'autocarro. In seguito a ciò veniva ritirata la licenza di circolazione. L'autista era accompagnato al Commissariato di polizia di San Donato dove gli era ritirata la patente mentre egli, era provvisoriamente trattenuto per gli accertamenti del caso.

Persone citate: Angela Cortese, Antonio Bertoldi, Cibrario, Enzo Aimone, Franchini, Giacomo Rosa, Paolo Baima, Vezzetti

Luoghi citati: Cuorgnè, Mathi, Valperga