Come si sviluppa in Egitto la preparazione militare inglese

Come si sviluppa in Egitto la preparazione militare inglese Come si sviluppa in Egitto la preparazione militare inglese Il Cairo, 21 notte, lirsi fa in questi giorni gran parla-\se dei preparativi militari inglesiì n Egitto, nel Sudan e in Palestina-] Transgiordania. E' certo che lei pubblicazioni e le presunte infor-\cnazioni della stampa araba, 1Wr\ca maggior parte senza fondameli-'1™o, hanno valso a creare nell'api- ì nione pubblica internazionale una atmosfera d'allarmismo quanto mai inopportuna. Sembra che cer¬ e voci di arrivo di truppe e di anioni militari siano state propaate a bello studio da determinati ambienti coloniali britannici al duplice scopo di tenere alto il prestigio imperiale presso le popolazioni dominate, e di tentare d'intimidire gli italiani, più che mai decisi, dal canto loro, a non defletere di un palmo dalla strada fisata, quali che possano essere gli eventi. Le perlustrazioni di sir Lampson La verità è che le intenzioni sorto una cosa, i fatti un'altra. Non cLmttCopOrrzpnldMtvlntendiamo parlare del Sudan, nè\d■ '* 'rnadei Paesi d'oltre Canale di Suez. Ci limiteremo all'Egitto. Premetiamo subito che nessuna pretesa è in noi di rilevare e rivelare informazioni di stretto carattere miitare. Esanimeremo soltanto un aspetto di quello che è il sistema militare inglese in Egitto. ,. Per la verità va detto che, se è vero che in quest'ultimi mesi si è provveduto a potenziare notevolmente l'aviazione militare inglese in Egitto e la sua attrezzatura a terra, ciò che, come vedremo, ha un'importanza decisiva, è altrettanto vero d'altra parte che sino ad oggi ai 18 mila circa soldati inglesi che si trovano nel Delta Nilotico non si sono aggiunti nuovi contingenti. Si sa che i nuovi reggimenti che arriveranno saranno destinati a dare il turno, come di consueto, a quelli qui di stanza. Non si possono negare però le ntensioni britanniche a prepararsi militarmente su territorio egiziano. Ma appunto di tali prepreparativi si può parlare in questo senso: determinazione e valutazione delle possibilità di fronte ad ogni evenienza. A questo fine, come è loro abitudine, gli Inglesi vogliono vedere di persona e toccare con dito. Ecco perchè l'Alto Commissario Sir Miles Lampson, accompagnato da esperti miZtfari inglesi* ho dedicato gran parte della primavera e dell'estate a percorrere in lungo e in largo i confini egiziani, da Oriente ad Occidente, ma specialmente quest'ultimi, facendo seguito alle ispezioni del Capo di Sta dmdgcdrdszsgpaacnnsoiprtpfslarvfargrmdlto Maggiore Imperiale inglese Sir, d| pdArchibald Montgomery-Messina- pberd. Si può dire che la prepara- dzione militare inglese in Egitto ,pconsista finora - a parte il raf-\sforzamento dell'aviazione — in\suno studio d'accertamento, di vi-10gilanza e di prevenzione in mo do da trovare tutto a posto in paso di necessità, dai mezzi di Comunicazione agli alloggi per truppe e ufficiali. L'aviazione Osserviamo ora la funzione del mezzo aereo. Alla base della sicurezza imperiale britannica nelle regioni del Mediterraneo orientale e lungo il corso del Nilo — come del resto negli altri domini biitannici — sta l'aviazione considerata come mezzo di rapido trasporto di truppe, oltreché mezzo da bombardamento. Dal Comando della Koyal Air Force dipende, nei Criteri di impiego, l'armata a terra. Giganteschi trimotori vengono adibiti alla funzione di trasporto di truppe, ciascuno di essi arrivando a contenere sino a 2k armati. In questa maniera considerevoli contingenti possono essere dislocati, nello spazio di qualche giorno, su distanze notevoli, a superare lei quali con gli ordinari mezzi di] occorrerebbero ztrasporto occorrerebbero pareo , chie 'giornate. E il soldato di stanza al Cairo, per esempio, può servire per Kartum, per Amman.ì o per Bagdad. Accanto a tal ge-\ nere di truppe « mobilissime » stanno i reparti motorizzati leg- aeri e cammellati che arrivano\pure assai celermente, in un se-{condo tempo, sui luoghi dove éìrichiesto il loro intervento. Si 'comprende perciò come gli e/Jet- \ *,,„• ",-„r,W Hi stanza al Cairo ad' %é£^"1^J!tf&otÌnaie risultino sufficienti ai gni normali del paese e possano essere, all' occorrenza, utilizzati altrove. E appunto al Cairo (Eliopolis), ad Alessandria (Abnkìr) e nella zona del Canale (IsmaiHa) si trovano i tre maggiori campi d'aviazione militare in Egitto, i quali si collegano a tanti altri minori disseminati nei vari punti strategici del territorio. Il campo di Abukir — che quest'anno ha subito lavori di ampliamento e di attrezzamento — serve da centrale di smistamento per tutto il vicino Oriente. E' provvisto di perfetti e modernissimi biso- ' . j ! I \ l | I impianti tecnici ed aerologie!. I Possiede modernissime officine | per montaggio e riparazioni. Anzi a questo riguardo va osservato che qua su tutti i velivoli arrivano dall'Inghilterra in pezzi racchiusi ih casse. Ad Abukir vengono montati e collaudati c quindi distribuiti alle sedi stabilite nel Su don, in Palestina, in Transgiordania, nell'Irak. Come si vede, l'ac- roporto militare di Abukir è i;itendo d-lla larga rete tessuta con i fili idc -raìi spazi sovrastanti j| •' ' . j„„„ j„„,.„„<.,„„„. deserti ■- nraH dalla depressioneLsahariana ■• Arabia petrea. La \rete dispone di basi studiate e realizzate in base a piani sfrare-| ici di offcm e di difesa, in proviionc di ogni evenienza, i- {-..„ mnlnriiT'itn LB IUIZ6 MlUlUllZZdlB Poiché ora l'attenzione è partiolarmente rivolta ai confini ocidcnt<>li dell'Egitto, in seguito al ™!}0 e minuzioso giro d'ispezione Jf^^J^^*^^ 1"al he giorno prima di partire per Londra, diremo subito che col mezzo acreò in una giornata ceninaia di soldati possono essere rasportati da Alessandria e dal Cairo a Marsa Matruh, a Sollum, a Siua, e ancor più facilmente ossono essere trasportati alle Oasi del deserto occidentale che ispondono ai nomi di Dahkla, Faafra, Baharya, considerate come one di confine ad ovest, estremi posti abitati prima dello stermiato oceano di sabbia, e sulle quai si e anche diretta l'attenzione elle autorità militari britanniche. Ma, accanto alle truppe trasporato per le vie dell'aria, va osservato che alla- baia di Sollum o al'oasi di Siua possono arrivare dalle rive del Nilo reparti moto- izzati in non più di due o tre ffìpr- ni di marcia. E qui si entra in un altro campo d'osservazione. Vediamo. Sotto il punto di i'isfodella motorizzazione dei reparti militari che si devono spostare nel deserto, gli Inglesi hanno conseguito notevoli e assai soddisfacenti risultati in base ai seguenti due criteri: 1) studio del territorio, zona per zona; 2) applicazione di determinati mezzi meccanici a seconda del terreno, della vicinanza delle basi e in relazione alle stagioni. Tutto ciò ha. formato or/-getto di studio c d'osservazione per anni e anni. Vi sono terreni adatti per autotrasporti pesanti, altri per autocarri leggeri e speciali carri armati. Gli Inglesi hanno organizzato a varie riprese, e nelle alterne stagioni dell'anno, spedizioni c missioni a scopo di osservazione e di ricognizione. Gli tinerari venivano cambiati, nuovi passaggi venivano provati, supeati, fissati. Così le autorità miliari hanno potuto raccogliere complete informazioni ed avere peretta conoscenza dei territori deertici di confine e delle vìe di colegamento. Si è posta gelosa cura ai vari tipi di motori, di telai, di ruote e di pneumatici che si devono usare in relazione alla conformazione geologica del terreno, alla configurazione verticale e in relazione alle stagioni e alle pioggie, quando ci siano. Ma perchè domanderà il lettore, gli Inglesi pongono tanta premura nelle osservazioni riguardanti la frontiera occidentale, cioè a cirenaica* Il perchè può risie- dcre in larghi criteri di ri prudenziali, ( di discutere. Rileviamo il fai prudenziali, "che non tocca a" noi „ di disclltcre. Rileviamo il fatto pcro che „ siua e ffl 8ollum esi.stono ottimc casermc costruitesotto u Govcnw sidki quaicìlf,0)lH0 fa> c riveiiamo pure u failo che le manovre annuali delle forze britanniche, sia quelle di due mesi orsono come quelle degli anni scorsi, hanno avuto per tema: la difesa dell'Egitto da un ipotetico assalto dai confini cirenaici. Un immaginario re di Sina avanzava attraverso il deserto, riuscendo persino ad occupare (in un tema di manovre) anche il Cairo, donde naturalmente veniva respinto e sconfitto dalle forze anglo-egiziane. Forze anglo-egiziane f Forse esiste un esercito egiziano? 81, esiste come serbatoio d'uomini per i fini e gli interessi inglesi. E' formato attualmente di 10 mila uoMa il comando di esso, èmini, noto, S. M. è nelle mani di ufficiali di. '* Imperiale Britannica. Antonio Lovato.

Persone citate: Antonio Lovato, Arabia, Miles Lampson