I processi

I processiUna dichiarazione approvata dal Comitato degli Esteri per l'odierna riunione del Gabinetto inglese Vivaci reazioni francesi alle pressioni britanniche Londra, 21 notte. Una Eccezionale attività si è svolta oggi al Foreign Office. Il Ministro degli Esteri sir Samuel Hoare, il quale ieri si era già consultato con sir Austin Chamberlain e con il capo dell'opposizione liberale sir Herbert Samuel, ha i rappresentanti dei vari partiti, si è riunito al Foreign Office il Comitato ministeriale degli Esteri presieduto dal premier Baldwin e composto da MacDonald, Neville Chamberlain, Sir Samuel Hoare, sir John Simon, Eden e Runciman. Il Comitato ha discusso per quasi conferito con il capo dell'opposi-1 due ore approvando alla fine una zione laburista George Lansbury, dichiarazione che verrà letta docon Lloyd George, e per un'ora in-1 mani in seno al Consiglio di Gatera con gli alti commissari deiibinetto. Dominions, Stanley Bruco rappre- i Si apprende pure che il Minlsentante dell'Australia, sir James jstro degli Esteri ha ricevuto oggi Farr della Nuova Zelanda, il co-[il Ministro di Egitto e l'incaricato lonnello Vanier del Canada, e il signor Dulanty dello Stato Libero d'Irlanda. Successivamente sono giunti al Dicastero, Winston Churchill e lord Cecil, i quali sono stati pure ricevuti dal Ministro. Viene affermato negli ambienti ufficiosi che questi colloqui non sono, a vero dire, consultazioni, ma che il Governo semplicemente desiderava mettere al corrente gli esponenti dei vari partiti sulla situazione creatasi dopo il fallimento delle trattative parigine, tra l'Italia, la Francia e l'Inghilterra. Ma, al contrario, si ha ragione di credere che il Governo voglia domani prendere in esame il problema dell'atteggiamento britannico a Ginevra nei riguardi della controversia africana solo dopo essersi formata un'idea dell'accoglienza che avrebbe in Inghilterra e nell'Impero una eventuale decisione di chiedere l'applicazione di aanzioni contro l'Italia. Divergenze tra i ministri Abbiamo già detto che, come nella stampa, anche in seno al Governò le opinioni sono diverse. Secondo le informazioni date oggi dai giornali, si schierano per una politica moderata che si proponga di localizzare il conflitto al solo continente africano i membri conservatori del Gabinetto, ai quali preme soprattutto di trovare una piattaforma di collaborazione con la Francia, e ai quali, inoltro, sembra che le masse non approverebbero un atteggiamento ultrasocietario, capace di coinvolgere il Paese in una guerra. La politica delle sanzioni è favorita, invece, si dice, da un gruppo di Ministri capeggiati da Anthony Eden, e l'opinione di questo gruppo sarebbe che le sanzioni non possono provocare una guerra perchè basterebbe una seria minaccia ginevrina a fai* crollare la resistenza italiana. > Ma anche se ciò non avvenisse, questi Ministri fautori delle sanzioni ritengono — sempre secondo quanto dichiara la stampa — che l'Inghilterra possa rischiare un conflitto. Mai come oggi si è parlato a Londra di sanzioni con tanta franchezza e con tanta precisione. Si discute di blocco navale e di dimostrazioni navali che sarebbero giustificate anche senza lo scopo vero e proprio di ostilità in Abissinla. Si prendono in considerazione sanzioni passive e di carattere economico; in un primo tempo « il taglio delle provviste di materie greggie e di crediti non ancora tagliati » — come dice il Times — per procedere quindi alla chiusura del Canale di Suez, oppure al blocco degli ingressi del Canale per le navi italiane. Lord Craigmyle indirizza una lettera al Times in cui incoraggia alla chiusura del canale di Suez. Si ammette che la Francia non vorrà approvare una simile linea di "condotta, ma si allude alla possibilità di una azione inglese e si sostiene che l'Inghilterra, nel campo navale, baste rebbe da sola. «Antifascismo senza scrupoli» H corrispondente parigino del Times, il quale si dilunga in elucubrazioni del genere, lascia com prendere di avere attinto l'ispirazione negli ambienti britannici della Conferenza parigina. Sareb be difficile e arrischiato pronosti care oggi quale sarà l'esito della discussione in seno al Gabinetto, tanto più che negli stessi ambienti governativi si è persuasi che una sola seduta non basterà all'uopo e che probabilmente i lavori dovranno essere continuati domani l'altro. Ma è fuori dubbio che anche le decisioni estreme sono da porre tra le cose possibili. Le molteplici consultazioni odierne indicano, da un lato, che il Governo non è sicuro ancora dell'atteggiamento reale dei vari strati dell'opinione pubblica e dei vari partiti in Inghilterra, nonché di quello dei Governi dei Dominions; ma al contempo rivelano che, se il Governo dovesse convincersi che la proposta di sanzioni, e magari l'applicazione delle stesse, avrebbe l'appoggio della maggioranza, non esiterebbe ad avviarsi su questa pericolosa strada. La stampa isolazionista è talmente persuasa di tale pericolo, che da ieri ha intensificato i suoi gridi di allarme, i quali sono riassunti molto bene in queste parole del Daily Mail: « Hanno mai pensato, per un solo istante, i nostri pacifisti, a quella che sarebbe la risposta dell'Italia, se fosse decisa la chiusura del Canale di Suez? ». UExoening Standard, facendo una analisi del leghismo ad oltranza dei liberali e laburisti, dichiara che il loro atteggiamento è « antifascismo * puro e semplice. e Senza scrupoli di sorta — dice il giornale — essi cercano di sfruttare la presente crisi per trarne dei vantaggi politici Quasi tutti i membri del Governo sono già arrivati a Londra e hanno avuto oggi discussióni prò- di Affari degli Stati Uniti. R. P. Severi giudizi della stampa francese Parigi, 21 notte. La questione dell'equilibrio europeo, portata bruscamente innanzi dal fallimento della riunione tripartita di Parigi, occupa il primo posto tra le preoccupazioni della stampa parigina, la quale, in presenza di una Germania pronta a sfruttare il dissidio anglo-italiano, ritiene essere indispensabile limitarne gli eventuali danni. L'attenzione è in questo momento rivolta ' principalmente a Londra, dove domani si riunirà 11 Consi glio straordinario dì Gabinetto. Ma in attesa di conoscere le decisioni che verranno prese e che avranno un'importanza capitale sugli eventi, parecchi giornali giudicano anche oggi severamente l'atteggiamento assunto dal Governo di Londra nei riguardi del conflitto italo-etiopico. ■ ' .-, ' A cominciare dal Matin, il quale vorrebbe giustamente sapere da qual parte propenda l'opinione pubblica inglese, se, cioè, dal lato dei giornali popolari di grande tiratura, che si pronunciano o in favore dell'Italia o in favore del non intervento dell'Inghilterra; o dal lato dei giornali di minore circolazione che condannano l'Italia e si trincerano dietro al Covenant; o, infine, dal lato dei giornali laburisti, i quali reclamano che si vendano armi all'Abissinia e venga boicottata l'Italia. Poiché, prima di fare pressioni sulla Francia a prendere la parte per l'Inghilterra, bisognerebbe sapere quale sia il partito dell'Inghilterra stessa. « L'opinione dei francesi, eccettuati soltanto i comunisti che non sono francesi, è semplice e unanime. Essa deplora che si vogliano applicare ferocemente i progetti del Covenant ad una Nazione amica, quando non se n'è tenuto conto sia per dei neutri sia per degli ex-avversari ». Ricordi di dieci anni fa E Leon Bailby, rivolgendosi ai « cari amici britannici », rilevando che nessuna intesa era possibile a Parigi, chiede sul Jour in che cosa, dove e come gli inglesi intendano facilitare all'Italia l'espansione. La Gran Bretagna, ricorda il Bailby, non era forse avvertita da circa un anno che Mussolini — il quale non ammette più le ingiurie e le provocazioni dell'Etiopia —ha deciso di stabilirvi un protettorato che rispetterà, ben inteso, i diritti acquisiti dalla Francia e dall'Inghilterra? Non avevano gli inglesi, lino dal 1925, in un trattato segreto firmato con l'Italia, stabilito fra i due Paesi una spartizione di influenze, riservandosi, gli inglesi, il lago Tana, mentre l'Italia si sarebbe stabilita ad ovest di Addis Abeba? Perchè dunque quello che sembrava lecito agli inglesi dieci anni fa, oggi solleva le loro riprovazioni? E poiché Mussolini rimane fermo nel suo progetto, gli inglesi pensano alla riunione precipitosa del loro Parlamento, sognano di misure di coercizione contro l'Italia, contro il suo armamento, contro i suoi trasporti di truppa e considerano l'eventualità per l'Italia di abbandonare quella Società delle Nazioni che ha reso alla Gran Bretagna dei servigi, che questa non ha potuto dimenticare. <; Cari amici britannici — conclude Bailby — noi vogliamo come voi la pace in Europa. In Europa, anzitutto, vegliamo a che l'incidente etiopico — poiché questo non è che un incidente — conservi le sue vere proporzioni. Dipende dal vostro sangue freddo che questo conflitto resti senz'altro un conflitto coloniale ». Più severo ì'intransigeant afferma che quando si vuole l'are i professori di morale bisogna essere inattaccàbili e si chiede se questo sia il caso della Gran Bretagna. E' certamente una bella cosa agitare i grandi principi, brandire il Covenant, farsi campioni del rispetto dei trattati a condizione, ben inteso, che questi nobili pensieri non siano ispirati unicamente che da sentimenti disinteressati. L'Inghilterra vuole la pace e nessuno ne dubita. Ma sarebbe un singolare mezzo di servire questa bella causa il trasformare un conflitto regionnle in una crisi europea. Il giornale si augura che l'Inghilterra, nell'interesse generale, sappia fare astrazione dai suoi interessi particolari e che le decisioni che prenderà domani non siano di natura tale da aumentare le difficoltà. Nessuna precipitazione Anche il Temps esprime la speranza che il Governo britannico non prenda decisioni precipitose ma voglia invece esaurire tutti i mezzi diretti e indiretti per facilitare una soluzione ragionevole del conflitto italo-etiopico durante la quindicina di giorni che ci separa liminari. Mac Donald ha dichiara-[ancora dalla riunione del Consito alla stampa, al suo arrivo dal-'glio della Società delle Nazioni, la Scozia, di ritenere che «la si-1L'organo del Quai d'Orsuy ossertuazione attuale sia la più seria va che non bisogna credere che la che si è presentata al Governo in-'opinione pubblica britannica sia glese dal 1914 a questa parte >. I tutta in favore dell'applicazione Ed ha aggiunto: '-Credetemi, la [rigida delle sanzioni previste, per situazione è veramente grave», [determinati casi, dal patto di GiSi apprende stasera che, finite | nevra; che certi clementi di Binile consultazioni fra il Governo e Etra, fedeli più che mai alla mi¬ stica della Società delle Nazioni spingano il governo a azioni più energiche, soprattutto con la preoccupazione elettorale di creare imbarazzi al Ministero di unione, 10 si vede perfettamente. Ma molti circoli inglesi si rendono conto che il fatto di decidere e di applicare dello sanzioni avrebbe per conseguenza di far degenerare il conflitto etiopico in conflitto internazionale. E' sintomatico,, poi, che il linguaggio di parecchi dei maggiori giornali inglesi nei riguardi della Francia cominci a suscitare nella stampa francese reazioni piuttosto vivaci. Così, rilevando che quei giornali dicono in sostanza che l'Inghilterra conta sull'appoggio senza riserve della Francia per indurre l'Italia a rinunziare ad un'avventura bellica, in mancanza1 dì che essa si disinteresserà d'ora innanzi della politica europea, il senatore Leméry scrive questa sera sulla Liberto: '< La minaccia è formulata cortesemente, ma è chiara: Seguite le'mie direttive quali possano esserne le consegueitee, o io lascio le mani libere alla Germania! Noi non possiamo in verità accettare questo linguaggio. La questione etiopica passa in seconda fila. La F'rancia è unanime Dell'augurarsi 11 regolamento pacifico del conflitto e Lavai non ha trascurato nulla per facilitarlo, ma noi, come l'Inghilterra, non siamo 1 padroni degli eventi. Se l'Italia sceglie una linea di condotta che fors". potremmo augurarci diversa, noi non ci sentiamo per questo obbligati a disgustarci con essa. La pressione morale che la stampa inglese, ordinariamente cosi corretta, tenia di esercitare su di noi è inammissibile. Bisogna che Londra se ne renda coiito. Quando si è permesso che la base fondamentale della pace, il disarmo della potenza che aveva scatennto la guerra, fosse minata, non si ha il diritto di adontarsi con tanta veemenza per un rischio di guerra coloniale. Anche se l'Italia avesse dieci volte torto, la severità manifestata nei suoi confronti stona scandalosamente, come l'innominabile tolleranza manifestata dai britannici verso il Reich, E' ridicolo parlare di « sanzioni » quando non vi si è neppure pensato in presenza delle audaci inadempienze della Germania ». Francia e Inghilterra secondo i giornali tedeschi Berlino, 21 notte. Tutti i giornali continuano a lumeggiare, sui rapporti di stampa parigini, l'atteggiamento più netto della Francia nel conflitto italo-inglese che — dice il Woel kischer Beobachter — « è impossibile nascondersi ». Nella stampa parigina — scrive poi il giornale — specialmente nel corso di queste ultime ventiquattro ore si è compiuto un notevole mutamento di stato d'animo. Dalla condotta della stampa fino a sabato scorso e lunedì, si sarebbe potuto credere che la Francia tendesse sempre più ad avvicinarsi alle linee della politica inglese. Quello che ora, invece, è vero è proprio il contrario, cosi conclude il giornale. Anche la Boersen Zeitung rileva come il problema fondamentale era ormai di sapere se la Francia, messa alla scelta tra Londra e Roma, rimanesse saldamente ferma con l'Italia: e una tale questione poteva sembrare aperta fino a che, per la Francia, era vivo l'interesse di proteggere la Società delle Nazioni. « Ma siccome Mussolini — così argomenta il giornale ■— è rimasto fermo e irremovibile, e inoltre associando a tnle fermezza la più alta abilità diplomatica, ha indicato il ironie di Stresa, e il problema medio-europeo, questo accenno è bastato per decidere la Francia. Essa non poteva non ricordarsi della sua tesi che il fronte di .Stresa è in migliore garanzia per lo slatti quo europeo, e la certezza inoltre che l'Italia, nel caso di una rottura tra Roma e Pa rigi, passerebbe nel fronte de malcontenti non poteva non prò spettare alla Francia il terribile quadro della fine del suo sistema artificioso dei patti, fino a far tacere anche le stesse preoccupazioni per la Società delle Nazioni ». Il giornale rileva come la politica di Mussolini sia stata som pre « chiara e cristallina; fin dal primo momento, egli non ha nascosto quello che egli vuole in A bissinia, e perchè l'Italia ha biso gno di questa conquista. L'Abis sinia è ancora l'unico paese libero dell'Africa; la sua ricchezza di materie prime e di giacimenti ( fuori dubbio; il clima dell'altipiano si presta alla colonizzazione europea, mentre le colonie Italia ne della Tripolitania e della Ci rennica solo parzialmente sono adatte ad accogliere l'eccedenza di popolazione dell'Italia ». Passando, quindi, alla situazione dell'Inghilterra dopo il fallimento delle conversazioni a tre, il giornale la giudica estremamente imbarazzante; da un lato la preoccupazione di straniarsi da Parigi e di arrivare a una rottu ra con Roma, dall'altra, le sue preoccupazioni imperiali per le conseguenze, cioè, che potrebbe avere per i suoi interessi una con quista italiana dell'Abissinia: un impero italiano, vale a diro, quale dal Mediterraneo andrà fino oltre l'equatore e ridurrà di molto, secondo l'opinione inglese, il valore sia della Somalia britannica che della posizione stessa dell'In ghilterra nell'Egitto e nel Sudan e infine potrebbe compromettere la sicurezza della via delle Indie La situazione imbarazzante del l'Inghilterra suggerisce poi anche al corrispondente da Londra del l'Angriff alcune interessanti con siderazioni sulla situazione della potenza inglese in questo momen to: l'esercito — dice il giornale — non ha nemmeno la forza pre vista dai piani; la flotta è <: un assortimento di bare galleggianti»; l'aviazione è in riorganizzazione e la Nazione tutta è divisa da liti interne. C'è quanto basta — con elude il giornale — per spiegarsi la tenerezza dell'Inghilterra per la Società delle Nazioni. L'inglese fatto frate, sermoneggia sul rispetto dei trattati... Parigi, 21 notte. , (invariato), maggiori generali 3 Il Temps continua la pubblica- U), colonnelli 12 (2), tenenti cozione degli articoli di Gentizon1 lonnelU 27 (3), maggiori 20 (in sull odier •Esercito italiano In Quello 1 variato), capitani 100 (20), subal- userato«aliano, in quello, tenli 77 (7). totai0 240 (33). ;rno l'articolista scrive fra Rnoln ^tcnli ,ccnici: capi tro: „; ria» «iVioitumi ss l'altro: capitani 22 (13), subalterni 38 (23); to- « Tutto è stato messo in opera tale 60 (36) nella Penisola per la creazione di | COMMISSARIATO AERONAUuna Nazione armata, nella quale j TICO - Ruolo Commissariato ogni italiano possa avere una edu cazione mitilare, sappia marciare al passo, maneggiare il fucilo, essere un soldato. E' il ritorno alla tradizione romana che fece della comunità dei contadini che abitavano sulle rive del Tevere, lo Stato che con i suoi legionari ha dominato il mondo. Si tratta, in ogni caso, di una riforma di una importanza politica eccezionale. Sembra che il Duce l'abbia meditata durante parecchi anni. E se dopo il 1933, Egli ha riunito nelle sue mani tutti i portafogli militari, Guerra Aviazione Marina, è maggiori generali 1 (invariato), colonnelli 6 (2), tenenti colonnelli 18 (3), maggiori 16 (2), capitani 74 (15), subalterni 70 (invariato); totale 18IÌ (22). Ruolo Amministrazione: capitani 51 (23), subalterni 92 (43); totale 143 (66). A decorrere dal l.o luglio gli organici dei sottufficiali sono i seguenti. Fra parentesi sono indicati gli aumenti rispetto agli organici precedenti. ARMA AERONAUTICA - Ruolo combattente: marescialli di l.a elasse 191 (99), marescialli di 2.a verosimilmente per trovarsi in classe 246 (144), marescialli di grado di realizzare il suo piano di 3.a classe 276 (128), sergèntimageducazione militare. Questo ri-1 glori e sergenti 887 (diminuzione sponde esattamente allo spirito dij disciplina patriottica, all'obbedienza cicca, alla cultura fisica e morale che sono virtù particolari del Regime Fascista e risponde anche a quel sentimento di sacrifi; ciò e di eroismo dettato dalla guerra, sentimento che dopo l'armistizio, il Fascismo ha saputo mantenere vivo. di 223 unità); totale 1600 (148) Ruolo specializzati: marescialli di l.a classe 644 (74), marescialli di 2.a classe 744 (249), sergenti maggiori e sergenti 3138 (990); totale 5228 (1635). GENIO AERONAUTICO - Ruoto assistenti tecnici: marescialli di 1. a classe 26 (17), marescialli di 2. a classe 24 (11), marescialli di i Conviene rilevare che il Duce 3.a classe 29 (8), sergenti mag¬ lia sempre manifestato per l'Esercito una sua simpatia personale. Mobilitato fin dall'agosto del 1915, Egli ha combattuto nel suoi ranghi, e sin dall'inizio della Rivoluzione, Egli no ha fortemente difeso l'onore, il prestigio, la dignità. Nulla di stupefacente, dunque, se non appena raggiunto il potere, Egli ha rivolto la sua attenzione particolare ai problemi militari. Sotto la Sua alta direzione si svolgono ogni anno le grandi manovre. Egli partecipa-volentieri alle" esercitazioni di alcuni reparti speciali. Egli giunge anche talvolta ad interrompere la sua mattinata a Palazzo Venezia per visilare il laboratorio ove sì svolgono esperimenti di mézzi meccanici dell'Esercito, oppure si reca nei dintorni di Roma ad assistere allo .sfilamento di unità il cui armamento o la cui uniforme siano stati trasformati. Questi fatti danno la prova della cura con la quale il Capo del Governo si interessa a tutto ciò che concerne la difesa nazionale. « Sì sa del resto che, come Primo Ministro, il Duce ha alle sue dirette dipendenze organismi come lo Stato Maggiore generale dell'Esercito, la Commissione Suprema della difesa nazionale, le cui sedute rivestono da alcuni anni una particolare importanza. E perciò non è affatto esagerato affermare che, dopo tredici anni di Regime, Egli conosce perfettamente tanto la teoria di tutto l'ingranaggio dell'Esercito quanto i problemi connessi all'organizzazione della difesa nazionale. Si può anche dire che, dall'inizio del Regime, è il Duce che ha elaborato e dato alla Nazione tutte le direttive di ordine militare. E poiché uno dei Suoi scopi principali nel quadro della rinascita italiana è di rendere efficace al massimo la forza militare della Nazione, Egli vuole fare, dell'Esercito, uno strumento potente che si inquadri con la nuova grandezza dell'Italia ». L'articolo prosegue parlando delle truppe, dei quadri, dell'andamento e del perfezionamento tecnico, ed infine della motorizzazione completa dei servizi di tutte le armi. Oltre quarantamila uomini nei nuovi organici dell'Aeronautica Roma, 21 notte. Un Regio Decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, determina gli organici del personale militare aeronautico. Per gli ufficiali, gli organici sono quelli della Legge 6 gennaio 1931 e successive modificazioni (esse erano state attuate finora gradualmente). I nuovi organici, che hanno vigore dal l.o luglio, sono indicati di seguito. Tra parentesi sono segnati gli aumenti rispetto all'organico precedente in vigore: ARMA AERONAUTICA - Ruolo' navigante: generali di squadra 5 (2), generali di divisione 7 (1), generali di brigata 21 (10), colonnelli 68 (22), tenenti colonnelli 166 (57), maggiori 160 (43), capitani 670 (93), subalterni 652 (invariato); totale 1755 (228). Ruolo servizi: colonnelli 8 (1), tenenti colonnelli 25 (5), maggiori 22 (5), capitani 213 (40), subalterni 270 (48); totale 538 (97), Ruolo specialisti: capitani 49 (18), subalterni 91 (invariato) ; totale 140 (18). GENIO AERONAUTICO - Ruolo ingegneri: giori e sergenti 119 (41); totale 198 (77). Per l'esercizio dal l.o luglio 1935 al 30 giugno 1936 l'organico della truppa — primi avieri, avieri scolti c avieri — è passato a 30.396 uomini, con un aumento di 10.988 unità, rispetto al precedente organico. Per l'esercizio finanziario 19351936 il numero medio degli ufficiali di complemento e sottufficiali a ferma breve, compresi quelli di prima nomina, che il Ministero dell'Aeronautica è autorizzato a mantenere in servizio, è il seguente: ufficiali 1500, sottufficiali 1500. Complessivamente la Regia Aeronautica mantiene in armi: 3061 ufficiali, con un aumento di 500 unità, 7026 sottufficiali, con un aumento di 1860 unità, 30.396 graduati é avieri con un aumento di 10.988 unità, 1500 ufficiali di complemento e 1500 sottufficiali a breve ferma. Il tenore Pertile ed i contratti con il suo agente Roma, 21 notte. L'agente teatrale Anacleto Tavernari fin dal 1911 « lanciò> nel mondo dell'arte lirica il celebre tenore Aureliano Pertile. Nel 1913 tra i due veniva stipulato un contratto di rappresentanza, della durata di nove anni, in virtù del quale al Tavernari veniva affidato l'incarico di trattare in modo esclusivo tutti gli affari riguardanti l'attività artistica del Pertile, dietro corresponsione di una provvigione. In seguito il Tavernari concludeva con l'Ente autonomo Teatro la Scala di Milano un contratto-scrittura triennale per il proprio rappresentato, rinnovabile fino alla stagione 19281929, con una retribuzione ammontante a lire 2.700.000, somma sulla quale sarebbe spettata all'agente una congrua provvigione. Ma il Pertile rifiutò di riconoscere i propri impegni verso il Tavernari; questi pertanto lo citò dinanzi al Tribunale civile di Milano, chiedendone la condanna a pagargli 234.250 lire, quanto al contratto del 1913 e 135 mila lire, quanto alla scrittura con la Scala. Aureliano Pertile in giudizio eccepì la prescrizione e chiese che il Tavernari fosse obbligato a esibire il contratto di rappresentanza, stipulato nel 1913. Non essendo avvenuta tale esibizione il Tribunale ritenne che anzitutto dovesse farsi luogo all'accertamento ai fini fiscali dell'avvenuta registrazione del contratto in parola e respinse la tesi del Tavernari, che chiedeva di provare oralmente l'esistenza e gli estremi della convenzione. Con ulteriore sentenza il Tribunale- non accedette alla tesi secondo cui il contratto sarebbe stato distrutto negli uffici della Società italiana tra gli artisti lirici e affermò l'esistenza del contratto, notando che non lo si voleva esibire in giudizio onde sottrarsi al fisco: respinse pertanto tutte le domande del Tavernari. Tale sentenza veniva confermata dalla Corte di Appello di Milano E' contro questo giudicato di secondo grado che il Tavernari, assistito dagli avvocati Alberto La Fogna, Guido Casclani e Vincenzo Paltrinieri, ha prodotto ricorso in Cassazione. Al ricorso ha resistito Aureliano Pertile Nella sentenza pronunciata al riguardo, il supremo Collegio respinge i primi tre motivi del ricorso, ma accoglie il quarto notando che « la domanda del Ta vernarl era fondata sopra due titoli diversi e cioè sul contratto di rappresentanza del 1913 e sul rap porto di mediazione per il con tratto con la Scala. Quanto a quo sto secondo capo la Corte di Appello di Milano non poteva, per la sola ragione dell'assunta sussistenza in quello stesso periodo di tempo del contratto di rappresentanza, escludere senz'altro che la scrittura del Pertile alla Scala da parte del Tavernari non fosse potuta dipendere da un altro rapporto e più precisamente dal patto di mediazione, tanto più che di questo rapporto il Tavernari domandava di dare la prova. Quanto all'altro capo della domanda la Cor te di Appello, dal fatto della mancata esibizione in giudizio ai finì fiscali del contratto di rappresentanza, avrebbe dovuto trarre, non già, corno ha fatto, la conseguenza del rigetto della domanda giudiziale ritenendola non provata, ma quella della sospensione del giudizio essendosi, nel caso, di fronte ad un semplice impedimento temporaneo che ben si sarebbe, in seguito, potuto rimuovere con il rinvenimento e la esibizione del documento del quale, in ogni caso, il Tavernari chiedeva di dare la prova, trattandosi di materia commerciale. Pertanto la Suprema Corte ha annullato la sentenza rinviando la causa per il nuovo giudizio alla Corte di Appello di Brescia. Il nubifragio di Castellammare Il Prìncipe di Piemonte visita la regione devastata Castellammare di Stabla, 21 notte. Ecco altri particolari sul nubifragio scatenatosi ieri sera a Castellammare e nella vicina Gragnano. . , Verso le 19 una pioggia torrenziale si rovesciava sulle due citta e sulle campagne. Contemporaneamente per la rottura degli argini straripavano il torrente San Marco o i suoi affluenti. Le due città per oltre un ora imanevano parzialmente allagate: la furia dell'acqua ostacolava primi soccórsi. La corrente trascinante masserizie, bestiame e tronchi d'alberi, invadeva violentemente gli scantinati e le botteghe, raggiungendo in alcuni punti, specie in via Roma e. nella piazza della ferrovìa, l'altezza di circa tre metri. La popolazione trovava rifugio nei piani superiori delle case. Col generoso concorso dei mitraglieri del 225.0 Battaglione e dei militi dalla 5.a Legione Universitaria « Mameli », qui accantonati, di tutte le forze armate disponibili e delle squadre di pompieri accorse da Napoli, è stato possibile procedere a numerosi salvataggi malgrado l'impetuosità della corrente. Diversi fabbricati sono rimasti danneggiati. Sono accertate 12 vittime, di cui 5 a Castellammare e 7 a Gragnano, una diecina di feriti, di cui uno gravissimo. Sul posto, oltre a tutte le auto rità locali, sono il vice-Prefetto e commissario straordinario di Napoli. Si procede ora allo sgomberodelle vie ed allo svuotamento degli scantinati. Stamane alle 8, S. A. R. il Principe di Piemonte si è recato a Castellammare di Stabia, sui luoghi colpiti dal nubifragio, accompagnato dal suo ufficiale di ordinanza. Accompagnato dalle autorità, il Principe, seguito dalla folla commossa, ha voluto visitare i feriti ricoverati nelle rispettive abitazioni c quindi si è recato all'ospedale di San Leonardo ove si è lungamente soffermato al capezzale dei degenti, tasportativi durante la notte, e per ognuno ha avuto espressioni di conforto e di incoraggiamento. Uscito dal nosocomio, il Principe è s>lato Vivamente acclamato dalla popolazione la quale, con schiette manifestazioni, ha voluto esprimere al Principe tutta la sua gratitudine. Quindi, Sua Altezza si è diretto a Gragnano, ove è stato ricévuto dal podestà e dal Segretario del Fascio. Anche qui l'Augusto Visitatore si è soffermato nelle località maggiormente colpite dalla alluvione, portando dappertutto, con la sua presenza, conforto ai colpiti e incoraggiamento alle squadre che alacremente lavorano per lo sgombero delle strade e il ricupero delle vittime. Poco dopo le 10, il Prìncipe ha fatto ritorno a Napoli. Ce scadono Armi alla Patria fiiii/inlivR ili un Combat- Kot.to8.-ri7.ione popolare <» l'™ "gg* Srmi (uni mitragliatrice, un cannone. "" afi'S!TviNOWN7.0 CAIWANESE Arsenale R. E. - Torino / piccioni e il tiro a volo T limiti entro cui i piccioni piazz„U'po"òno -ere cornern. come ospiti Ri-aditi negli abitati cittadini , dipendono evidentemente da eoli ,.,-ilcri d'ordine zonlilo. La zoofilia dev' soprattutto cJ.icdcrc clic la « r-ec,"s,iri>L» limitazione o ],[ «necessaria» diminuzione avvenga nel modo meno I -"'per le vittime. Kvidcntc.mcnte t " -nrlnrc la proposta di catturare i feloni per consegnarli alla- Società ,„.,- il tiro a volo. 11 tli-p a- volo, rapn-csentu un rcliquato di barbarle, di cui già è stata latta giustizia, in al, ,.„,,i pticsi e di cui vogliamo credere ,'he la civlltil non tarderà a- liberarsi eouiplclamente. 11 favorirlo facilitati, dogli la fornitura dello vittime o anclu- semplicemente facendogli atto di adesione morale, sarebbe vera e deplorevole azione antisolila, che nessun incentivo di lucro varrclihe a leglttipiare Né. più "fi meno come nes sun zoofilo potrebbe pensare di ce- Oggi alla radio I gloriosi Caduti dell' S. 81 » Solenni esequie del mar. Viotti a Rivalta Bormida Rivalla Bormida, 21 notte. Il paese natale dell'atlantico maresciallo Vittorio Viotti ha tributato stamane imponenti onoranze funebri al suo valoroso figlio, perito sulle vie dell'Africa. S. E. il Prefetto, il Federale, i Podestà e i segretari dei Pasci di numerosi Comuni, le rappresentanze dell'Esercito, della Milizia, delle organizzazioni giovanili, sindacali e combattentistiche, e soprattutto una iiumana di popolo, hanno con fede silenziosa e commossa salutato le spoglie dell'eroico aviatore. Alle ore 10 il corteo funebre si è mosso dall'abitazione dell'estinto. Preceduto da una ventina di corone, da un plotone di soldati del 2" Artiglieria ili stanza ad Acqui, e seguito dalle autorità, dalle associazioni e da numerosissime rappresentanze, il corteo, fra due fitte ali di popolo irrigidito nel saluto romano, ha attraversato le vie del paese pavesate a lutto ed è giunto alla parrocchia, donde, dopo la celebrazione del rito funebre, ha proseguito per il cimitero. Un unanime « Presente! » è prorotto da tutti i petti allorché il Federale ha fatto l'appello fascista. Dopo elevate parole del parroco mons. Garbarino, donne, Balilla, fascisti hanno baciato la bara e deposto su di essa mazzi di fiori. II ringraziamento della Regina alla cittadinanza di Raccónigi Racconigi, 21 notte. Alle reverenti espressioni augurali rassegnate a S. M. la Regina nella lieta ricorrenza del Suo giorno onomastico dal Podestà, l'Augusta Sovrana si è degnata far cosi rispondere: « S. M. la Regina ringrazia cordialmente Lei e la cittadinanza degli auguri ben graditi e dei bellissimi fiori che la Maestà Sua ha particolarmente graditi. - V. Solare del Borgo ». Un nuovo aiutante di campo del Re Roma, 21 notte. Il «Bollettino dell'Aeronautica» reca: Colonnello Scaloni, cessa dalla carica di aiutante di campo effettivo di S, M. il Re, ed è nominato aiutante di campo onorario. Tenente colonnello Leonardi e nominato aiutante di campo ottenenti generali 1 fettivo di S. M. il Re. Quattro condanne per un reato contro la maternità Como, 21 notte. Il nostro Tribunale ha condannato per reati contro la maternità quattro persone, e precisamente tali Severino Bianchetti, Erminia Formenti, Vittorina Gozzi e Natalina Sanvittori La giovano Gozzi aveva conosciuto in occasione di una recita, il Bianchetti, con il quale intrecciò una relazione. Secondo l'accusa, con l'intervento della madre della Gozzi, Sanvittori, e ottenuto all'uopo un aiuto finanziario dal Bianchetti, la stessa Gozzi richiese l'intervento della Formenti che la sottopose a pratiche abortive. In seguito alle risultanze di causa, il Tribunale ha condannato il Bianchetti a 1 anno e 7 mesi di reclusione, la Formenti a 2 anni, la Gozzi a 11 mesi e la Sanvittori a 6 mesi. Queste ultime due hanno fruito della diminuente della causa d'onore. Una violenta rissa per Io sconfinamento d'ona gallina Alessandria, 21 notte. La sera del 30 agosto dello scorso anno in territorio di Sorli si svolgeva una violenta scenata tra la famiglia del contadino Giuseppe Corti, di 56 anni, e quella del possidente Erminio Merli, vicini di casa. La fuga di una gallina passata dal fondo del Merli in quello dei Corti, è stata la causa della scenata. Irene Bognasco, moglie del Merli, che faceva ricerche della sua gallina, veniva percossa dalla figlia del Corti, a nome Maria, di 22 anni. Più tardi si riaccendeva la zuffa ed interveniva il Merli, che era affrontato dal Corti e colpito al capo con un pesante randello, in modo da procurargli gravissime lesioni con conseguente malattia durata 180 giorni ed indebolimento permanente dell'olfatto. Il Tribunale, davanti al quale sono comparsi 1 Corti e la Bagnasco, imputata questa di ingiurie nei confronti della Maria Corti, ha condannato il padre a tre anni e tre mesi di reclusione, di cui due anni condonati, danni e spose per il reato di lesioni gravissimo, la figlia Maria a tre mesi della stessa pena, condizionalmente, pure per le lesioni lievi prodotte alla Bagnasi, e questa è stata invece assolta per reciprocità delle offeso nei confronti della sua avversaria. f a l lTm enti TOBTNO, 21. — Pangella Carlo, falllirica coperte, CJiieri: decreto 20 agosto L930 piccolo fallimento; attivo lire 37,1)0; passivo 1,. lo.noo; Commissario (ìiuiliziiii-iu Mie limi tir. Vittorio. — Carnero Giovanni, ambulante tessuti, Ayigllana: decreto 20 agosto 1930 piecolo fallimento; udivo 1,. 1800; passivo l<. 16.300; comm. giudiziario dottor prof. Marcello Pipino, — Rabbi Angelica voci. De Caspari, in proprio e liliale esercente la patria potestà sul Ciglio minorenne Ile Carpari Giacomo (fai), lirica omlirelli); seni. 21 agonici 1930 istanza creditori; giud. delegalo Sughi cav. ucT. Francesco; curatore avv. Itili seppe M inuslio; verifica crediti 7 otto bre, ore 10. E.I.A.R. - Radio Milano, Torino, Genova Firenze, Trieste, Roma III Ore 7,30: Ginnastica da camera — 7,45, 12,40, 16.3(1, 20,15, 23: Giornale radio — 11.30: Orcb. Ambrosiana. — 13,5: Musica varia. — 13,53-14: Gromici io Italiane del turismo — 14-14,10: Morsa o diselli. Ore 16,40: Cantuccio dei bambini — 17,0: Concerto vocale col concorso del tenore Giuseppe Costa e del soprano Adelina llaldini — 17,00-18,10: Gom. Gir. presagi e not. agricolo — 18,40: Coni, del Dopolavoro e della Soc. Geografica — 19: Notiziario in Ungilo estere. — 19,40: Cromiche italiano del turismo — 19,00-2U.10: Lezione di lingua, italiana pei- stranieri — 20,30: Notiziario del It, Acro Cini) —■ 20.40: Ila udii degli Agenti di I'. S. diretta dal M'.o Marchesini — Nell'intervallo: Lucio D'Aiiibiu: «Vita lcllcrni-ia od artistica —- 22: Notiziario — 22,1023: .Musica da ballo. Roma, Napoli, Bari, Milano 11, Torino 11 19.10-20.15: Musica varia — 20,40: «Andrea ellenici-», opera in 4 atti di Giliberto Giordano, diretta dal M.o Arimi min l,;i. Rosa Pniodi — Negli intervalli : Conversazione di G. Villuroct Notiziario - Giornale radio. Palermo: (Ire 2u,45: «ha bambola delia pruici-ia». Vienna: Ore 22,10: Concerto di diselli; 22,311: Concerto sinfonico — Bruxelles I: 211: «Il ionie di Lussemburgo:» operetta — Bruxelles 11: 21: Concerto sinfonico — Praga I: 22,35: Musica da «ampia ■— Brno: 19,20: Dvorak: « Jtiisalslca», opera — Kalundborg: 2ii: Ritrasmissione d'una manifestazione, popolare — Borclcaux-Lafaycttei 20.3(1: Concerto variato - - Lilla: 20,30: Cuiiicilo variato - - Marsiglia: 19,40: Concerto variato — Nizza, Juan-IcsPins: 21,10: Concerto — Parigi P. p.: 2(1,20: Commedia —- Radio Parigi: .20,40: .Scruta teatrale. — Rennes: 2D.30: Serata di varietà — Strasburgo: 2(i,3(i: Concedo — Tolosa: 21,40(■onccilo — Amburgo: 21: Orchestra sminuirà—. Breslavia: 2u,in: Concerto variato — Colonia: 2n,3(): Concerto Francofone: 20,10: itniliiircbestrii — Kocnigsberg: 2u,10: « Licdci-» — Koenigswusterhausen: 20,10: Concerto sinfonico — Monaco di Baviera: 20,lo Sciala brillanto — Stoccarda: 20,10: Concerto sinfonico — Oroitwich: 20: Orchestra sinfonica — London Regio' nati 20,10: Concerto variato — Belgrado: 20: Concerto — Madona: 19,30Concerto sinfonico — Lussemburgo: 20,10: Musica brillanto — Oslo: 20,30Musica ila camera dire al laboratori di vivisezione ì cani ed i gatti di cui pure, per qualsiasi ragione, si rendesse opportuna .o-necessaria la soppressione. E si che per la vivisezione entrano in scena te famose «ineluttabili necessita della scienza» clic, grazio a Ilio, per il tiro a volo nessuno ha ancora avuto 11 coraggio di proclamare! llott K. B1CCA 11AKBEBIS - Corso Vitt. iimatiucle. 36 - Torino « Edgar » e l'Eiar Ilo ascoltato con religiosa devozione la radio trasmissione di «Edgar» di Puccini, addolorato dalle numerose eliminazioni di battute, dai tagli apportati dal direttore allo spartito, col tinaie seguivo la trasmissione, 2.a edizione dell'opera. Se bì voleva onorare l'Autore compianto, era meglio non allestire «Edgard», se. proprio erano necessari tanti tagli'.' Ilei resto non è la prima opera, concertata alla Radio che reca l'impronta di amputazioni spiacevolissimo. UGO NERI NI . Imperia Una vittima de La Colonisadora Rileggendo in questi giorni alcuni numeri arretrati do « La Stampa», ho trovato la truffa dei 150 milioni de In « Colonisadora. - Perù ». E' cosa che riguarda pure mio marito, essendo sialo anche lui un» scampato della Viil-cstil. vergine: Rosso l'elice di Giàvello, faccio presente un particolare della sua vita dolorosa trascorsa in onci mondo infernale, raggiunto con una speranza di poter farsi almeno una piccola fortuna, l'arti fiducioso, coiringiiiuo di colui clic li portò atla rovina; ed io come mio marito, sacririciinimo quei pochi risparmi che avevaino in casn.; dovetti anzi sottomettermi ud imprestiti, ancora per fornirfo di un po' di corredo personale, don i suoi compagni di viaggio fecero la strada nella Foresta Vergine, infestata ila serpenti c bestie feroci, privi di nutrimento..., si adattavano a mangiare scimmie, tartarughe e altre beatic selvatiche che cacciavano. Accendevano dei roghi per allontanare le belve, Hcmpre c«d pericolo di essere sbranati; c così durò la dolorosa vita infernale, sino a quando, esausti, ma fiduciosi ancora di aver una giusta ricompensa, quel «ladro» che a loro prometteva ogni ben dì Dio, fece il raccolto, vendette e fuggi, lasciando quelle p«*vcro vittime senza-soldi e senza- cibo. Tengo' ancora qualche fotografia o lettere epedltomi dalPerù o brani della sua dolorosa vita. KOSSO MARIA Piazza Francesco Molìnes, 1 - Giaveno BOLLETTINO METEOROLOGICO 21 Agosto 1930 - XIII Località |Mass.jMin.-Pt-.bar.iCielojMare Ccnova 27,0 21,0 762,1) Her. cal. S. Rcino 28,2 18,8 762,8 » » Milano 26,7 14.0 748,9 ser. — Vcnczia 27,8 18,8 761,0 » cal. Trieste 24,0 21,6 762.0 nuv. cal. Fiume | 22,3 — 760,1 cop. 1. 1i1b. Trento ! 24.0 16.0 764.8 ser. — Bologna 120.6 19,0 761,4 nuv. Fircnzc 128.2 19,7 704,6 i/4 c. —■ Ancona 23,0 19,8 760,0 i/2 c. moss. Rimini |24.8 17.7 76U.8 % c. agit. Roma 1 26,0 19,0 - cop. cal. Napoli |24,6 10,3 709,3 % c. » Ban | 2(i,u 18,0 766,8 cop. » Taranto 26,11 19,0 760,3 Vt a. iiiosr. Palermo 28,2 20,2 761,ul » 1. ms. Catania 130,0 19,o — piov. moss. Messina 127,2 20,6 76(),o nuv. cal. Cagliari 31,0 20,6 755,2 sor. » Tripoli | 31,0 24,0 761,4 j '/2 c. moss. Bengasi | — 22,0 760,6 i 1/4 c. > Rodi 129,0 — 758,1! ser. » TEMPERATURA DI TORINO Istituto di Fisioa della R. Università Massima + 27,0 .Minima 16.0 l'i-essionu barometrica min. 742,63 Umidità 60 % □al R. Osservatorio di Pino Massima 4- 24,4 Minima -)- 15,1 Ciclo sereno. Le previsioni del tempo Roma, 21 notte. Probabilità. — Le condizioni del tempo rimarranno piuttosto perturba, le sulle regioni meridionali e lungo il versante adriatico, dove si avranno frequenti annuvolamenti, con precipitazioni residue anche a carattere fcni|:oi-ii Icsco. Sul rimanente ciclo nieno nuvoloso, con addensamenti prevalentemente meridionali, tendenti però ad intensificarsi sull'alto Tir.ru no. Venti; grecali deboli in vai l'aduna moderali o alquanto forti sul rimanente d' Italia, settentrionali siriniti verso scirocco sull'alto Tirreno. Altrove prevalenza di correnti mnestrali moderate o alquanto l'orti. Temperatura: stazionaria o in lieve alt inculo. Mare: ancora pili (tosto agliaio sui bacini meridionali e sul medio Adriatico, mosto o puco museo altrove. Pullwla, morbida*** m mplatutora della oarnaglana I Oltre 20.000 esperti di bellezza raccomandano II Palmollve, perchè realmente conserva l'epidermide pulita, morbida e splendida. Mattina e sera, massaggiate II viso con l'abbondante e cremosa schiuma del Sapone Palmollve In modo che qussta penetri nei pori. Risciacquatevi prima con acqua tiepida e poi con fredda, asciugatevi Infine delicatamente. Per il bagno seguite lo stesso procedimento. 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