I figli degli italiani all'estero al "Campo Mussolini,,

I figli degli italiani all'estero al "Campo Mussolini,, I figli degli italiani all'estero al "Campo Mussolini,, x Roma, 19 notte. Nella ripida scoscesa di Monte acro, dinanzi a Casal de' Pazzi, sorto anche quest'anno il « camo Mussolini », ove giovani italiani figli d'italiani all'estero vengono ritemprare il fisico e ad affinare o spirito. La Tendopoli ha iniziato da saato la sua vita, ma essa non sarà ompleta fino a domani martedì, uando le tende saranno compleate e saranno giunti i 5 mila raazzi che debbono popolare il ampo. Sono giunti già quelli proenienti dal nord-Africa e quelli umerosi dei paesi europei: Frania, Austria, Germania, Grecia, Alania, Russia e oggi arriveranno uelli provenienti dalla Jugoslavia dall'Egitto, accolti con quelle emplici e commoventi manifestaioni d'affetto del nostro popolo, he riconosce In questi giovani la parte migliore dei suoi figli. La popolazione del rione Monte Sacro sostava da ieri sera dinanzi al monumentale ingresso, fatto di armi incrociate, con in alto il gran pavese, per assistere alla cerimonia dell'ammaina bandiera. Il corpo di guardia è situato accanto all'Ingresso e i servizi sono esplicati nella maniera più perfetta e con disciplina rigorosa. Dopo il largo piazzale si erge, quasi a dominare le altre, la tenda dei comando del campo. Tutto intorno si estende quésta Città, coi suoi servizi preparati alla perfezione, illuminata da tre fari. E non poteva mancare in questo campo 11 riferimento alla lotta che in questi giorni vivono tutti gli italiani. Poco dopo l'ingresso si eleva un candido fortino, con un cannone e alcune mitragliatrici. Sulle pareti c'è una scritta: « In Africa c'è posto e gloria per tutti ». Poco più a sinistra è l'alto pennone, sul quale viene alzata al mattino la bandiera. Domani, dunque, il campo inizierà la sua vita ufficiale. Il cor mando è stato assunto personalmente da Piero Parini, Direttore degli italiani all'estero, coadiuvato dal vice comandante Paolo De Si mone, seniore mutilato e decorato di guerra. Presso la tenda del comando di alza la sagoma metallica di un'altana, da cui impartire gli ordini con l'alto parlante. Questo aereo podio è anche esso circondato da un motto, che suona come uno squillo, con le parole stesse di Mussolini: « Abbiamo dei conti vecchi e nuovi da regolare, e li regoleremo ». La vita al campo comincia alle 5,30, con la sveglia. Dalle 6 alle 6,30 pulizia personale, poi colazione. Alle 7,30, adunata attorno all'alto pennone che domina la distesa di tende, per il saluto alla bandiera della Patria, che si alza a garrire nell'azzurro. Dalle 8 alle 10,30 istruzione. Alle 10,45 primo rancio: minestra o pasta asciutta, carne con contorno, frutta t vino. Poi riposo fino alle 15. Dalle 15,30 alle 17 esercitazioni, studio e canto corale. Alle 17,45 ammaina bandiera, poi rancio. Dalle 18,45 alle 21, libera uscita e alle 2115 ritirata. rccdadanrlemnncmz«lep7BsI

Persone citate: Mussolini, Paolo De, Piero Parini

Luoghi citati: Africa, Austria, Egitto, Germania, Grecia, Jugoslavia, Roma, Russia