I temi e gli scopi delle prossime grandi manovre

I temi e gli scopi delle prossime grandi manovre I temi e gli scopi delle prossime grandi manovre Come agiranno le quattro Armate nelle zone loro assegnate - I direttori delle esercitazioni ed il loro passato Roma, 19 notte. I comunicati ufficiali di questi giorni hanno precisato scopi, entità e topografia delle grandi esercitazioni estive dell'anno XIII. Appare chiaro che queste granili manovre saranno ampie, complesse, multiformi e imponenti come mai non si era visto finora in Italia, nè all'estero. Per avere un'idea esatta della importanza 4i questa manifestazione militare dell'Italia dell'anno XIII, basterà pensare che le prossime grandi manovre saranno qualcosa come ì'a moltiplicazione per quattro delle normali grandi manovre degli scorsi anni. Naturalmente tutte le grandi unità mobilitate per le esigenze dell'Africa Orientale, che ancora ai trovano dislocate nel territorio metropolitano, non parteciperanno alle grandi manovre, ma continueranno nelle loro specifiche operazioni. Nella zona di Bolzano' ■ Vedremo quattro armate, radunate per oltre una settimana in quattro zone differenti del territorio nazionale, vivere ciascuna una fase caratteristica propria di pieno addestramento bellico, con inquadramento organico e con completa dotazione di mezzi per operazioni di campagna. • I tecnici, e non soltanto 1 tecnl.ci, potranno ravvisare in questo ammirevole quadro di forza militare la maturità e la potenza ohe l'Italia ha raggiunto in treidici anni di governo fascista, colonati dalla diretta assunzione dei Dicasteri militari nelle mani del ì)uce. '.- Esaminiamo, di volo, l'impostazione delle quattro grandi esercitazioni di armata, a cominciare da quella del settore di Bolzano, sul quale finirà per polarizzarsi ^interesse del pubblico in quanto, per ragioni varie di opportunità, la grande stampa nazionale è stata invitata a presenziare appunto alle manovre di questo settore. ; Le esercitazioni del settore di Bolzano saranno dirètte dal generale designato d'armata Pietro Sagace e valoróso comandante di partito nelle grandi manovre degli scorsi àrini, il generale Ago, che proviene 'dallo Stato" Maggiore e dall'Arma' di Artiglieria, è il più giovane dei nostri comandanti d'Armata in servizio effettivo e deve la sua rapida carriera alle eccezionali qualità di organizzatore, di tecnico e di comandante rivelate in guerra e, poi, in altissìme funzioni, in pace. •' Le esercitazioni del settore di Bolzano si propongono lo scopo di studiare praticamente, in zona montana,, duo .fasi della battaglia: l'attacco a fondo e lo sfruttamento del successo. Si suppone perciò che, per precedenti avvenimenti, i due partiti si trovino, all'inizio della manovra, già a contatto lungo.una determinata fronte, e. che, da parte .ilei partito azzurro, siano già stante effettuate laj organizzazione e le predisposizioni per l'attacco. Le esercitazioni dovranno consentire di esaminare praticamente come si possa rompere la fronde nemica e sfruttare il conseguente successo, in modo da disorganizzare l'avversario e creare Tùna situazione strategica tale, che consenta di impegnare una nuova battaglia, di portata più vasta ~t> in condizioni più favorevoli. T In pari tempo verrà sperimentata l'applicazione degli odierni ^criteri d'impiego delle unità celeri "e. motorizzate nella battaglia. Supposto. — Il partito rosso (nord) che tentava scendere lun$o la valle dell'Adige, è stato fer mato dall'azióne del partito azzur ito (sud), lungo la fronte: Cima Mezzana - Deggiano ■ '1 Km. a sud di Dimaro - M. Ca stellar - Passo della Nana - Cima dell'Uomo - q. 1035 - M. Corno • Vall'Arza - Dosso Corona - Ter mon - Cimitero di Denno - Sabino - Castello di Thun - Sasso Bianco - M. Cucco - Valle dei Molini, fino allo sbocco nel fosso di Caldaro (q. 210) - congiungente fra /letto punto e S. Giovanni, sulla "sinistra dell'Adige - ai Pochi - M. dell'Orso - Malga di Capriana ^Corso dell'Avisio fino a Tèsero '(località tutte al partito rosso). "' Lungo questa fronte sono a contatto gli elementi avanzati dei due partiti. Su tale fronte il partito rosso ha potuto effettuare i seguenti lavori: ■ per un raggio di 1 Km. circa a ovest e a sud di Dimaro, sul dosso fra Noce e Meledria, lavori .campali con reticolati continui. Lavori campali con reticolati in corrispondenza di Termon, del cimitero di Denno e di. Sabino. Notevoli lavori di ostacolo che Sbarrano la piana sulla destra dell'Adige, a sud di Cortina dell'Adige, fra il fiume e le pendici sud occidentali ai Corno Clicher. [, Lavori analoghi sulla sinistra dell'Adige fra il fiume e Carneda. Lavori campali con reticolati attorno a Cavalese. Limiti del settore di azione. — 1 limiti del settore d'azione dei due partiti sono: — ad occidente: dorsale Cima "di Valbona M. Care Alto - Corno di Cavento - Cima Presanella 'Cima Scarpacò - Cima Giner - M. Nambino - M. Gardene - Mezzana paese (escluso) - Cima Mezzana Scolari (escluso) - le Mandrie Cima Binazza - Cima degli orti Vedetta Alta - M. Cornicolò Montagna di Marano - Rio Valsura fino allo sbocco nell'Adige; — ad oriente: M. Montalon - M. Stelle delle Sute - Corona Alta M. Avezzo - Tèsero (compreso) Cornacci - Pala Santa - M. Colfrion - M. Quaira di Nova - Montano di Nova - M; Sciliar. All'infuori di tali limiti agiscono altre truppe. Riassunto degli avvenimenti pre— samta priturvaqueIpiùfrè frpatadiatpeplsttaUdialnoldlainstgnpdsvs a precedenti all'inizio della manovra. — H partito rosso, rotte improvvisamente le ostilità, è riuscito, data la superiorità iniziale delle proprie forze, a respingere la copertura azzurra e a scendere lungo la valle dell'Adige e degli affluenti di questa, Noce ed Avisio. Il partito azzurro, con l'inviopiù pronto possibile, di rinforzi e fra questi, di una divisione celere, è riuscito ad arrestare, lungo la fronte . indicata nel supposto, il partito rosso. Quest'ultimo non avendo a portata, per il momento, altre grandi unità, è costretto ad assumere atteggiamento difensivo e si adopera a sfruttare il terreno, completandolo con lavori, per resistere sul posto e coprire l'importantissima conca di Bolzano. Da Udine a Milano Le esercitazioni del settore di Udine saranno dirette dal generale di armata Ottavio Zoppi, ben noto all'ambiente militare ed a quello non militare, italiano e straniero, oltre che per il suo fulgido passato di guerra e per essere stato brillantissimo comandante di partiti in tutte le grandi manovre di questi ultimi anni, per la geniale, 'vigorosa attività letteraria e' giprnalistica che ne .fa,un tipico.rap presentante e caposcuola del moderno dinamismo.militare italiano. Le manovre del settore di Udine si svolgeranno a cavallo delle valli Tagliarriento-Fella, con questo scopo: esaminare in zona mon- tana limpiego di una avanguardia generale In inseguimento per la ripresa di contatto e per assicurare ai grossi la possibilità di sboccare in piano; seguirà lo evolgìmento completo di un attacco combinato fra fanteria e truppe alpine, In zona di media montagna, con intervento di truppe celeri complicato da attraversamento di un corso d'acqua. Tema, come si vede, dei più vivaci ed attraenti che si possano immaginare per una grande esercitazione estiva che si propone di studiare la guerra di movimento. La linea di contatto fra i due opposti partiti sarà segnata, all'ingrosso, dalle località di Tolmezzo, Moggio Udinese e Chiusaforte. Da questa linea prenderanno le mosse le operazioni. Le esercitazioni del settore di Milano saranno dirette dal generale di armata Luigi Amantea. B generale Amantea proviene dallo Stato Maggiore, ma ha un passato di guerra del più brillanti come comandante di truppe. Nel 1916, col grado di colonnello, ebbe infatti il comando dell' 8.9.0 Fanteria, che condusse brillantemente nei combattimenti di Val d'Assa nel.maggio 1916, meritando una medaglia d'argento al valor militare. Dopo un breve periodo trascorso in Stato Maggiore il generale Amantea tornò alle truppe nel 1917 coH'incarlco del comando della Brigata Potenza, di nuova formazione. Con opera intelligente e fervida egli seppe fare della sua birgata un sicuro strumento di guerra che sull'altipiano della Bainsizza- diede prove luminose di valore. Dopo la pace il generale Amantea copri costantemente altissimi incarichi direttivi e di fiducia. Le esercitazioni dirette dal generale Amantea si svolgeranno tra la vai Brembana, il Piano di S. Marco e la conca di Morbegno. Saranno cioè, caratteristiche esercitazioni di alta montagna. Scopo: studiare, in terreno di aspra e difficile montagna, lo svolgimento di m2drspmrdluteddstrpmar - un attacco, l'arresto dello stesso attacco e lo sviluppo di una controffensiva. Si supporrà perciò che il partito rosso, sboccato dallo Spluga e dal Bernina, abbia raggiunto di sorpresa la Valtellina fra Tirano e Colico riuscendo, a ovest, a scavalcare anche la dorsale di M. Cortafo e delle Orobie occidentali. Partendo da questo chiaro e apertissimo supposto le grandi esercitazioni del settore di Milano si svilupperanno, tenendosi sulla linea delle alte quote, al cospetto dei giganti alpini. Nel settore di Napoli Infine le esercitazioni del settore di Napoli saranno dirette dal generale di armata Carlo Perrls. Anche il generale Perrls proviene dall'arma di fanteria. Egli è un capo e un combattente valorosissimo; partecipò alla guerra italo-turca dall'ottobre 1911 al novembre 1913, col grado di capitano meritando, nel combattimento di Sidi Bilal, una medaglia di bronzo al V. M. per l'iniziativa Intelligente e lo sprezzo del pericolo dimostrativi. Promosso maggiore a scelta nel febbraio 1915 prese parte, fin dall'inizio, alla guerra contro l'Austria al comando di un btg. del 30.o Fanteria, alla testa del quale passò l'Isonzo presso Gradisca, 11 9 giugno 1915, in combattimento sanguinoso, meritandosi una medaglia d'argento al valor militare Altra medaglia d'argento conquistò nel 1916, nei combattimenti sulle contrastate posizioni del M. Permlka. Promosso colonnello per merito di guerra e poi, ancora per merito di guerra, comandante della brigata Plnerolo, nelle operazioni di Pod Korlte, dal 19 al 24 agosto 1917, meritò una terza medaglia d'argento al V. M. Nell'anno successivo fu decorato, sempre in combattimento, della croce di cavaliere nell'Ordine Militare di Savoia. Le esercitazioni del settore di Napoli avranno lo scopo di esaminare In quale, modo si possa trarre profitto dalia favorevole situazione di un ritardo nella radunata provocata dall'aviazione, disponendo anche, di unità. celeri, per superare la copertura dell'avversario e aggravarne maggiormente le difficoltà di radunata. Contemporaneamente , si ^studjprà "poma,"pesai;-agire in tale.ossola difesa; durante le esercitazioni verrà impiegata una unità celere. , H terreno scelto per le esercitazioni è -quello tra rotto'-'e insidioso che sta a cavallo dei limiti -delle provinole di Roma-Prosinone, a nord, e Napoli-Benevento, a sud. I temi delle quattro grandi esercitazioni, nella tipica fisionomia di movimento che imprimeranno alle operazioni, varranno, a collaudare praticamente i principi! di dottrina e di azione sanciti nelle recenti nuove « direttive per l'impiego delle Grandi Unità ». I Giacomo Carboni. Sè pe a lobcqtagcvncbqeszcpSaapnpaccli PIETRO AGO -dnacdaldllOTTAVIO ZOPPI Ipni OTTAVIO ZOPPI