Oggi si corrono i campionati del mondo di Giuseppe Ambrosini

Oggi si corrono i campionati del mondo La duplice contesa per la maglia iridata sul circuito di Floreffe Oggi si corrono i campionati del mondo Guerra, Olmo e Bini affrontano la gara perfettamente preparati - Bfan, Mancini e Del Cancia partono tra i favoriti nella prova dei dilettanti - Francesi e belgi sono ancora i rivali degli azzurri (Dal nostro Inviato speciale) Namur, 17 notte. Lo spazio mi aveva impedito ieri sera di dare uno sguardo anche al campo dilettantistico e, prima di darvi le ultime notizie della vigilia, finirò oggi Ut. presentazione anche degli attori della, minore categoria che entreranno per primi in scena, domattina alle sette. Se difficile è essere al corrente Ai tutti gli elementi che possono illuminare la, corsa dei professionisti, assai di più lo è al riguardo dei dilettanti, non solo perchè occorrerebbe non avere altro da fare che scorrere da mattina a sera cento giornali sportivi europei, per sapere quello che i « puri » del ciclismo su strada fanno in Italia, in Danimarca, in Ungheria, in Olanda, in Francia, in Belgio e in Cecoslovacchia, il che richiederebbe fra l'altro la conoscenza di una decina di lingue, ma anche, e sopratutto, perchè mancano in questo campo i confronti internazionali che sarebbero gli unici a permettere di stabilire una certa graduazione dei valori. Tra francesi ed italiani? L'esperienza dell'anno scorso ci lice che il campione del mondo tei dilettanti può anche essere iato da una Nazione la quale non 'ia che scarsa attività ciclistica su strada, e questa così speciale fin quanto si svolge completa-,mente in piano) che il campione \stesso una volta nettata alle or- tiehe ia maglia bianca non è riu- 'scito ad elevarsi al disopra della1, mediocrità, quando è stato a con- tatto degli uomini e delle gare che fanno la classicità dei nostro sport, ma il circuito di Floreffe non èUquello di Lipsia, e a me pare mol- j to difficile che possano qui preva- \ lere i giovani abituati a spingere grandi rapporti, a fare essenzial-Wmente del buon passo e che sono\poco amanti dei dislivelli. Non [faccio nomi, anche perchè essi non \ direbbero niente né a nie nò a voiMma i rappresentanti dell'Inqhil-\terra, della Danimarca, dell'Òlan-1 da, della Svezia non credo si tro- i veranno completamente a, loro\aqio sulla salita di Buzet ed è per- :ciò che non si possono andare a jcercare fra essi i favoriti di do- < mani. L'eliminazione di costoro\sulla carta potrà sembrare seni- plicistica, ma è suggerita, anzi im-\posta, dalla più elementare logica \ tecnica. Se si dovesse stare alle dichiarazioni degli stessi dirigenti e| giornalisti locali, si dovrebbe pròcedere, in questa selezione, sgom-* brando il campo dai corridori bel-1 gi (di cui il migliore sembra TockJ I che non godono la fiducia nemme- j no dei loro connazionali. Ma il | Belgio è oggi così ricco di nuoviì prodotti che non è da escludere\che possa inattesamente fornirne uno il quale sappia bene difendere i colori da qualche tempo in netta ascesa. Le previsioni quasi unanimi sono per una lotta che dovrebbe man mano restringersi tra francesi e italiani. Per quanto fra i giovani vi sia] naturalmente la massima libertà, d'azione, pare che Christophe, cheguida le speranze di Francia, /ne-eia il maggiore affidamento suCharpentier, come l'elemento piùcompleto perchè dotato di buoni mezzi di potenza e di velocità. Per quanto nessuna comunicazione ufficiale sia stata fatta, è ormai definitivo, come avevamo lasciato capire l'altra sera, che la nostra riserva sarà Maldini. Il trio azzurro sarà, quindi, composto di Bizzi, Del Cancia e Mandili, espressione pura dell'attuale indiscussa superiorità toscana in fatto di qualità e quantità di produzione ciclistica. Abbiamo in questi tre ragazzi una varietà di mezzi che ci lascia sperare di avere in essi una brillante difesa dei nostri colori in ogni situazione, che, se Mancini e Bizzi dovrebbero essere i più adatti per farsi valere nel caso di una decisione in volata, Del Cancia si può concedere la possibilità di risolvere la corsa con un gesto di forza. Le differenze di valore fra questi giovani, nessuno dei quali ha ancora nome illustre e marca di « fuori classe», non possono essere tali da far distribuire il favore del pronostico all'uno piuttosto che all'altro. Ma anche i dilettanti, come i professionisti, meritano tutti e tre di essere attesi alla prova con fiduciosa serenità, pur senza che ci nascondiamo le difficoltà (la poca reciproca conoscenza degli uomini in campo renderà più facili e pericolose le sorprese) che possono opporsi ad una vittoriosa afférmazione degli «azzurri».E anche per questi, come per la prova dei maggiori, la severità dovrebbe andare a tutto vantaggio dei nostri e aumentare le loro probabilità. I nostri rappresentanti dovranno, però, vigilare, onde non essere sorpresi nel punto che ieri ho considerato come il più tattico (Iella gara, cioè l'attacco della discesa con la salita. La... firma di Guerra Nel giardino e sotto il porticato del Kursaal di'Namur. si sono svolte oggi le operazioni di punzonatura. Un po' più complicate del solito, perchè, come si usa sempre per i campionati mondialin cui i commissari non possono conoscere tutti i concorrenti {parlo naturalmente dei non famosi)questi sono anche piombati al polso, onde impedire qualsiasi sostituzione di persona. E, siccome la legge è uguale per tutti, i controllori hanno messo anche a ^ G"cn" " ''occialetto di spago' cu" l»"m,,n >'r' timore che nella ] notte— non diventasse Olmo. \ 1 nostri sono secsi dal Chateaul\ prima dello 15 ed il bel gruppo ha \ subito attratto la curiosità dil Quanti, in quell'ora, si godevano la passeggiata nei boschi della cit-\ Uadella. A un certo punto, alcune< signorine hanno sbarrato la stra- j da agli « azzurri » per avere da : essi un prezioso autografo. Natu-\ Walmente sono state accontentate, ma una ha voluto essere più esi-\[gente delle altre ed ha preteso che Guerra firmasse con la penna .inMoarafìca niente, meno che sul hraccio nudo.-Dirò di più: che la fervente ammiratrice avrebbe de siderato la firma addirittura sul c«ore, ma, visto che Guerra non era s°l° e arricciava imbarazzato ,l naso> sì accontentò di uno sca rabocchio sul foglio candido della Pelte dell'avambraccio. Ma giurò che non «* sarebbe più lavata a,,ella parte, per non far scom patire il ricordo... / ]riù applauditi, si capisce, e ripari del recinto. Professionisti e dilettanti francesi, invece, venneLa nostra fu la prima squadra che si presentò ai tavoli di pitti-zonatura e la compattezza e la di-sciplina degli uomini, come la vi-vacc omogeneità azzurra delle ma-glie e la perfetta attrezzatura de-gli uomini, furono oggetto di simpatia e di ammirazione da parte dei curiosi che facevano ressa r/iio per conto loro e non sfuggi ilno» eccessivo affiatamento fraArchamband e la coppia Speicher-r. rv/w» più ricercati dalla folla furono i, belai : un po' esibizionista e abito suscitatore di popolarità Aerts; serio e silenzioso Danneels, forse, nuche perchè un po' seccalo della j leggerà infreddatura che l'ha coZ- l'ito, ma che spera, di far scom-ì parire prima di domani; immuso- \ nito e quasi bieco quel « bulldog »! di Rcbry; rassegnato al suo coni-! P>fo di riserva Loncke. I Per quasi tre ore sono continua- te le operazioni, durante le qua-\li è stata fatica sprecata, sia dare oltre le J9. avevano telegrafato che, causa lai quclla di conoscere dai maggiori, le loro sincere previsioni, che i quella di rompere il segreto sui \ rapporti adottati. [Quando, alle 18, è stata levata] la seduta non si erano presenta- \ ti i dilettanti Mayer (Austria);] Liszkay, Eles e Karaky (Un-1.gheria); Reinard (Lussemburgo):\Òlecki, Kielbasa e Napierala (Po- j Ionia); Carlton (Svezia); e i pro-\ 1 essionisti Unbenhauer (Germa- ' nia), Thallinger (Austria) e Blatttmann (Svizzera). Ma i polacchi'perdita di una coincidenza, sa-<rebbero arrivati a mezzanotte, \Dato che nessuno protesterà perchè, non potrà certo essere Mnlpolacco il campione del mondo, jessi saranno, credo, ugualmente]ammessi alla gara. !La prova dei dilettanti, sui is\r/in di 1S chilometri e mezzo pa-ri a km. 162, comincerà alle, 7 \e 8j raicola debba finire verso le \xi.30; quella dei professionisti, sii ' ]6 giri pari a kml Zie, avrà ini- ii *r, „„ j ii I sio alle 12,$n e non dovrebbe au- E ora può essere interessante conoscere le opinioni di alcune personalità del mondo ciclistico nternazionale sui risultati di do* ninni. n campione del mondo che perde il titolo senza poterlo difendcre (dolorosa storia di un cam¬ pione che non avrebbe mai dovuto esserlo), Kaers ritiene la squadra belga molto forte e, secondo ui, le Grevès e Guerra saranno i più pericolosi avversari dei suoi connazionali. Kaers ha anche avitto il... coraggio di dire che sul circuito di Floreffe si sentiva in grado di conservare la maglia iridata. Carlo Pólissier, che avrebbe vouto essere candidato al titolo, crede più in Le Grevès, che in volata deve battere Guerra, Olmo e anche i belgi, che non in Speicher, H quale ha finito stanco il Tour. Dell'opinione che sia difficile che un reduce della corsa francese a tappe possa diventare campione, del mondo (e l'esempio del 1933 di Speicher lo considera un'eccezione favorita dalla- rivalità di allora fra Binda e Guerra) è il direttore sportivo della maggiore Afmmt francese, FruiUet, il quale ho» giurerebbe su di un arrivo in volata e non. si stupirebbe di una vittoria di Rebry. Michard spera in una fuga di ! Archa.mbaud, o nella, volata di Le! Grevès, mentre Gcraldin giura isi/ Speicher: entrambi temono molto\ gli italiani. i II collcqa Jolu sull'Auto porta •* r ni a i , j-v favorito Le Grevès; Antonie del- Tlntransigeant crede che la mag-\ Mancini c Bizzi che con Del Cancia difendono i colori italiani in campo dilettantistico. gior freschezza degli italiani debba prevalere. Baker d'Isy sul Paris Soir è presso a poco dell'opinione che ho espresso io ieri. Il presidente della Federazione tedesca è per Rebry, quello della federazione spagnola per Danneels, Momo spera in una vittoria di Guerra o di Olmo. Mentre affido queste note al teefono, Ohateau .Namur è immerso nel silenzio che rispetta il riposo degli « azzurri » e in un mare di luce lunare che gli da l'aspetto fantasioso di un cartello di fate n cui siano custoditi nella notte vigiliare i combattenti di domani. Questo mondo di sogno speriamo che si risvegli all'alba di un giorno per noi luminoso di azzurro e di vittoria. Giuseppe Ambrosini.