Fiammeggianti parole del Duce alle Camicie Nere

Fiammeggianti parole del Duce alle Camicie Nere Le Divisioni 23 Marzo e 28 Ottobre in partenza per l'Africa Orientale Fiammeggianti parole del Duce alle Camicie Nere "Voi marcerete travolgendo ogni ostacolo fino alla meta che vi sarà indicata,, - Ardenti manifestazioni di popolo salutano Mussolini a Benevento - La ferrea compattezza dei reparti - La rivista e Volto elogio del Capo del Governo Il fallimento delle conversazioni tripartite: il delegato italiano lascia stasera Parigi Benevento, 19 mattino. L'alba di Benevento ha condotto ieri dalla provincia alla città le falangi dei Giovani Fascisti e degli Avanguardisti e le colonne delle Camicie Nere. Insieme è venuto anche il popolo montanaro. La città ha moltiplicato le bandiere e i drappi che fregiano i balconi e le finestre, e manifesti innumerevoti esaltano il Duce e l'Esercito d'Italia e il Regime e rinnovano con parole di devota fierezza il giuramento di fede perenne della gente del Sannio. Tra il popolo acclamante E quando il Duce — che prima di lasciare il Palazzo del Governo ha fatto consegnare al Podestà 23 mila lire per le famiglie più numerose e più bisognose — appare, alle 7,b5, sulla piazza, lo accolgono le ovazioni alte e insistenti delle Camicie Nere, delle falangi giovanili e del popolo. Il Duce, in piedi sulla sua automobile, saluta con il braccio proteso e sorride alla moltitudine, via via suscitando nuove e più vaste ondate di entusiasmo. Il Capo del Governo, che è accompagnato dal Segretario del Partito e dal Sottosegretario al Ministero della Guerra e seguito da S. E. Teruzzi e dalle autorità e gerarchie cittadine, si avvia ora per il lunghissimo corso Vittorio Emanuele che congiunge la piazza con i quartieri periferici. I Giovani Fascisti, le Avanguardie, le Camicie Nere e le rappresentanze delle organizzazioni del Regime stanno sui due lati in foltissime schiere. Le acclamazioni sono dominate dal grido «Duce-» che la folla scande ininterrottamente. Tra i gagliardetti spuntano volti lieti di donne, maschie facce di montanari e di rurali, teneri visi ridenti di bimbi. Sono insieme il popolo e le Camicie Nere chia mati dalla fede unica che li unisce e dall'ardore unico che li guida. Dalle finestre e dai balconi stipati si gettano fiori e manifestini Il Duce, in piedi sulla vettura passa, salutando romanamente, tra il clamore concorde che si rinnova non meno intenso e cordiale nei quartieri periferici Lasciata Benevento, il Duce si avvia al campo di aviazione ove, al comando del generale Somma, è la Divisione di Camicie Nere « 28 Ottobre » in attesa di partire per l'Africa Orientale. Le tre Legioni Le tre Legioni, massa imponente, in compiuto assetto di guerra, sono schierate sul campo vastissimo su tre colonne affiancate e su doppio ordine, avendo alle spalle il gruppo di artiglieri e la compagnia del Genio che completano la forza della Divisione. Le insegne stanno alla tèsta di ciascuna Legione. Di fronte all'accampamento si alza il podio. Il Duce entra nel campo salutato da tre squilli subito seguiti dalle note di « Giovinezza ». Le Camicie Nere presentano le armi. Si ode lo scatto dei fucili impugnati. toninevosePchsppamtaIl il munsel'anarricachtidie latrdedeinsinoi vesuLtilaprarGteradisabnbuilIlspsuatoridpcamlavpgreRstinpfnpcSoLe baionette balenano nel sole che, pervade il campo. L'immobilitàÌPdella massa è statuaria. Il silen- czio è profondissimo. Il Duce pas-4 ' sa in rivista, a passo celerissimo*} il fronte dello schieramento sostando innanzi alle insegne chi: saluta romanamente; percorri* quindi il fianco della colonna pe r passare in rivista lo schieramelito retrostante. Le Camicie Nere, il corpo t'invigorito dal quotidiano addestramento, stanno rigidamente imi/nobili. Soltanto le pupille si aócendono di una limpida luce qiumdo il Capo passa e il Suo sguando è per tutti e per ciascuno. Il Duce, che ha compiuta, la rivista, raggiunge il podio e fi sale, mentre da Legione a Legione passa il comando: «.Armi al -piede». Si riode lo scatto energico e concorde. Dall'alto del podio il Duce osserva la superba scià era. La truppa è in atteggiamento di riposo. E tuttavia le Le;jioni non mutano la loro severa oompostezza. Il silenzio è sempre;, profondo. Ancora uno scatto vigoroso e rapido, quando il generale Somma ordina l'« attenti ». Una breve pausa, poi il coman ilo: «Battaglioni: saluto al Duce*». «A noi! » rispondono con una voce sola ì legionari. Parla il Capo Quindi, alle Legioni che ritornano in posizione- di riposa, il Duce parla: Ufficiali, sottufficiali, camerati della XXVili Ottobre. In quest'ora solenne per voi, e decisiva per la Nazione, i discorsi sono da abolire. Avete nel vostro nome il comandamento: Voi marcerete travolgendo of; ni ostacolo sino alla mèta che 'vi sarà indicata. Lo volete voi? (risponule nl- cmFtvapca to c possente il « si » delle Caniinie Nere). Il popolo italiano custodirà nel suo grande cuore questo vostro formidabile grido. Brevi attimi ancora di silenzio seguono l'alta parola del Capo. Poi si riodono i comandi recisi che condurranno le Legioni a disporsi per lo sfilamento. La truppa rovescia ora il suo fronte. La] manovra è perfettamente compiuta anche dai reparti someggiati. Le Legioni iniziano la marciti. Il terreno ripercuote sordamente il ritmo del passo. La massa si muove compatta e concorde come una muraglia. I vessilli alla t(:sta sembrano guidare legioni di vete-', l'ani, così profonda è la disc iplina consapevole della giovine mirrila. Sovrasta sulle schiei-e in cammino il labaro nero dei vecchi reparti d'assalto. Non un attimo di esitazione, non un cenno di inceì-tezza nell'ampia rtvxnovra e non una voce che non sia quella ben distinta dei coman di. La truppa ha percorso buov, tratto del campo e la marcia si-arresta. Le Legioni convergono ora a destra e si dispongono per sfilare innanzi al Duce. E' prima la musica della 180.a Legioni} cui stanno innanzi dite tamburini Balilla, i fratelli Gemitìi. Essa precede il vessillo della Divisione al quale — subito — seguono i t eparti della Legione: fucilieri, mitraglieri e artiglierie someggiate. Vengono poi la 116.a e la m.a 'Legione e sopraggiungono in fine il gruppo di artiglieria e la compagnia del Genio. Il Comandante 'la Divisione attende che l'ultimo reparto abbia raggiunto il posta in colonna e ordina Z'« attenti »,. seguito subito dal saluto al Duce. Si riode formidabile l'« A noi! » dei legionari. La visita del Duce alla Divisione delle Camici.e Nere « 28 Ottobre» è compiu.ta. E tuttavia non un milite si Wtscosta dai ranghi e il silenzio rianane profondissimo. Il Duce disamde dal podio ed esprime al gei terale Somma tutto il suo compiacimento e tutta la sua ammirazione. Risale quindi in automobile e si allontana mentre si riodono il triplice squillo e .le note di « Giovinezza ». Sulla stlrada di accesso al campo sono schierate le artiglierie da campagmx che Egli passa rapidamente iti rivista per riprendere poi la corsa verso Benevento. I Giovani Fascisti, le Camicie Nere e il popolo .'si sono ora atmnassati lungo le vie che il Duce dovrà percor rere ptsr raggiungere la strada di Roma. Superato un breve tratto di cor so Vittorio Emanuele rigurgitati te di folla plaudente, il corteo si indirà per i quartieri periferici e popolari che accolgono il Duce con ferventi orazioni. IH. Capo del Governo lascia Benevento poco prima delle dieci e pilotando la sua automobile, su cui sono a bordo S. E. Starace e Si. E. Baistrocchi, inizia la celere ojrsa di ritorno. Gran festa di popolo Lo attende , ÌP**™'es«'c,"°' hfa macchma pre cfde /"» la »l«s'° «f 4 ' *} : * r clamante dei paesani. Le devote manifestazioni si ripetono a San Felice, a San Clemente e a Centurano. A Caserta il popolo ha invasa la via di circonvallazione e acclamando fervidamente fa siepe attorno all'automobile, che procede lentissima. Quindi, per Santa .Maria Capita Vetere e per Formia, il Duce si a unta verso Roma. ] e i a ', n o a o a e L'A. O. MUSSOLINI A BENEVENTO ASSISTE ALLA SFILATA DEI LEGIONARI IN PARTENZA PER (FOTOGRAFIA TRASMESSA PER FILO ALLA STAZIONE TELEF0T0GRAFICA DE LA STAMPA)