Commosse onoranze alle vittime di Ovada

Commosse onoranze alle vittime di OvadaCommosse onoranze alle vittime di Ovada Prosegue intensa l'opera per riattivare le comunicazioni (DAL nostro inviato) Ovada, 16 notte. La popolazione di Ovada e della alle dell'Orba ha oggi tributato olenni onoranze funebri ai settanadue morti raccolti fino a questo omeriggio dalle Innumeri square di volontari e dai reparti mitari, che da tre giorni si prodiano in modo ammirevole nel rittivare le comunicazioni, nel riercare e nel recuperare i cadaveri elle vittime mietute dal destino vverso. E' stato un tributo di larime roventi e di caldo affetto, fferto a coloro che vengono coniderati caduti nel campo del laoro; i nomi dei morti saranno omani iscritti a caratteri d'oro ulle fiamme, alla cui ombra si duneranno novelle schiere, che marceranno serene eppur audaci erso un sempre più alto avvenire. Settantadue le vittime raccolte d identificate. Eccone i nomi: Alard Caterina, di 36 anni; Alloislo Ercolina, di 27; Annibaldi Ida, di 3; Arzone Andrea, di 36; Boccais Carlotta di 83; Barbara Anrea, di 50; Barisionc- Rosa, di 55; Barisione Rosa, di 72; Barislone Rosina, di 44; Bottino Antonietta, i 69; Bottino Maddalena, di 66; Bovio Ada, di 8; Bovio Angelo, di 40; Bovio Maggiorine, di 14; Briata Francesca, di 58; Bruzzone Maria, di 69; Canepa Aldina, di 7; Canepa Rosa in Oddone, di 26; Canepa Rocco, di 77; Caneva Edilia, di 13; Caneva Maria, di 0; Caneva Marco, di 1; Caneva Palmina, di 18; Caneva Severina, di 27; Cavanna Piera, di 2; Chiabrera Maria, di 52; D'Amore Bruno, di 8; Dlsint Antonio, di 6; Dilnt Michelina, di 11; Ferraudo Davide, di 50; Gaggero Epifanio, di 15; Gastaldi Giacomo, di 52; Gastaldi Rosa, di 64; Gastaldo Maria, di 62; Giacobbe Pietro, di 42; Gollo Venanzio, di 36; Gollo Vittorio, di 26; Malasplna Bruna, di 7; Malaspina Maria, di 69; Marhelli Maddalena, di 64; Marchelll Maria, di 96; Marenco Andrea, di 9; Marenco Angela, di 13; Maenco Angela, di 27; Marenco Giaomo, di 55; Marenco Giovanni, di 12; Marenco Giulio, di 14; Minetto Maria, di 59; Moro Maddaena, di 34; Oddone Filippo, di 27; Oddone Nicola, di 10; Palladino Maria, di 30; Parodi Margherita, di 52; Pastorino Virginia, di 40; Piana Concetta, di 26; Piccardo Angelo, di 39; Priano Giulio, di 26; Quaratica Vittorio, di 66; Repetto Angela, di 72; Repetto Luigi, di 57; Repetto Luigina, di 41; Repetto Paolo, di 30; Secondino Stefanino, di 2; Sostar Angelo, di 72; Torielli Giacomo, di 50; VIgnolo Pietro, di 72; Viotti Severina, di 34; Gastaldi Tomaso, di 58; D'Amore Lully, di 3; Pastorino Angela, di 48; Priano Giuseppe, di 37; Migliardi Maria di 78 fmImicmdcMaAI nomi si ripetono; la morte ha!risi retto ancora i vincoli del san gue. A funerali ultimati. 6 giunta notizia che altri cinque cadaveri, non identificati, erano stati raccolti in comune di Predosa, e due autocarri sono partiti tosto alla volta di quel comune per trasportarli ad Ovada, ove è il centro delle operazioni, e più precisamente all'Ospedale Sant'Antonio, al quale in questi giorni gli ovadesi hanno pensato con infinita riconoscenza. Probabilmente la serie non è ancora finita; parecchi sono tuttora i mancanti, all'appello dei familiari. Alcuni giacciono sepolti nelle macerie delle case di Borgo Oltreorba, altri sono ancora preda delle acque o celati nella mota. Comunque, al tirar le somme dei primi bilanci, per quanto il numero delle vittime possa essere notevole, siamo grazie al Cielo lontani assai dalle cifre inverosimili corse su- per le gazzette straniere, e di cui qui è giunta notizia sollevando generale indignazione. Ha addolorato profondamente questo esagerar le cose di proposito, oltre che offeso. Simili sciagure, comunque siano, sono sempre abbastanza gravi per aè stesse, e non è a cuor leggero sopportabile che su di esse si montino delle vere speculazioni. La giornata di oggi è stata forse la più triste di tutte, perchè quella del distacco. Tutte le case, tutte le botteghe si sono chiuse subito dopo il mezzogiorno, e la gente si è riversata per le strade per essere tutta presente all'accompagnamento estremo. Oltre ventimila persone si sono oggi adunate ad Ovada, per recare l'omaggio della propria presenza, agli scomparsi. Da ogni Comune della provincia, si sono ammassate le rappresentanze delle 32 zone in cui sono divisi i Fasci dell'Alessandrino, recando non meno di quattrocento gagliardetti. Le bare erano state allineate nella camera ardente preparata nel teatrino dell'O. N. D. locale. Nell'ampio viale prospiciente appunto il teatrino, si è andato, verso le 15, formando l'imponente corteo, sotto le personali direttive del federale di Alessandria. All'ora fissata, ossia poco prima delle 16è sopraggiunta il clero; pontificava S. E. il Vescovo di Acquiassistito dal parroco di Ovada Don Beccaro. Il Vescovo ha impartito l'assoluzione alle bare entro la Camera ardente; quindi iclero, salmodiando, è andato a capeggiare la sfilata, preceduto dalle rappresentanze delle Confraternite e dai reparti delle organizzazioni giovanili. Ad una ad una, le bare sono postate disposte sugli autocarri approntati, raccolte per famiglie e \jper borgate. Dietro ogni singolo autocarro, stavano i familiari ed i conterranei. La lunga sfilata è stata chiusa dalla corona di fiori inviata dal Capo* del Governo. Seguivano poi le Gerarchie: il prefetto ,11 comandante il Corpo d'Armata, il federale, il comandante la III Divisione motorizzata, il comandante la Brigata di Fanteria, il console generale Brandimarte, comandante le Legioni delle Camicie Nere alessandrine, senatori, deputati e tutte le autorità provinciali e locali. Di Torino erano S. E. Muggla, per la Magistratura, ed il console Candelori, della Milizia Forestale, i cui reparti sono stati ammirevoli nel concorrere ai soccorsi. E poi era il labaro Federale, il gagliardetto del Fascio di Alessandria, il gonfalone del Comune d'Alessandria, il fongalone di Novi e la selva dei gagliardetti. Chiudevano le innumeri corone e i manìpoli dei fascisti. Il corteo lentamente è mosso e per le strade principali ha raggiunto il cimitero. Qui era stata scavata una enorme fossa comune, destinata ad accogliere, una di fianco all'altra, tutte le bare; I vecchi accanto ai bambl; gli uo-, mini validi, che per la quasi totalità erano periti nell'estremo tentativo di salvataggio, accanto alle deboli creature che non erano riusciti a trarre a salvamento. Sulla terra scavata, che ne ricorderà al sopravvissuti ed al venturi l'unico destino, distenderà ben presto le sue braccia una unica croce monumentale. Prima che si iniziasse il seppellimento il Vescovo di Acqui ha pronunciato parole di cristiana rassegnazione ed ha letto un telegramma del Cardinal Pacelli, Segretario di Stato, che ha comunicato il cordoglio del Pontefice. Brevi parole, dopo di lui, ha Sronunciato ancora il Podestà di ivada. La cerimonia si è chiusa secondo il rito fascista. Placata la furia devastatrice degli elementi, che In poche ore hanno flagellato e devastato zone ubertose, il ritmo della vita tende a riprendere lentamente con nuova fede e con rinnovato ardore. Il bilancio completo delle rovine arrecate nell'Ovadese e nell'Alessandrino non è tanto facilmente fissato. I danni maggiori, più che dalle costruzioni e dagli edifici (solamente per la riedificazione dei quattro ponti abbattuti si prevede una spesa di circa 5 milioni) derivano dall'agricoltura In quella floridissima pianura che dalle prime case vallive di Roccagrlmalda, scende per Silvano d'Orba, Capriata, Predosa, Basai uzzo, Fre. sonara, Bosco Marenco, Frugarolo, Castellazzo Bormida, .Casalcermelli, fino alle porte di Alessandria nella vastissima zona di Spinetta, Castel Ceriolo, Cristo. In queste ultime tre località i danni sono stati però minori. La montagna d'acqua ha invaso tutte ! quelle regioni rovinando le cam¬ 2 o e a . e e pagne, sicché la Cattedra Ambulante di agricoltura e l'Unione provinciale fascista degli agricoltori di Alessandria hanno dovuto indire per lunedi una prima riunione di tutti i dirigenti, affittuari, Segretari di Fascio, fiduciari sindacali della plaga, allo scopo di raccogliere una prima indicazione approssimativa sui danni subiti, dalle opere Irrigue alle colture in genere. In base alle relazioni fornite, saranno fissati i mezzi atti per la sistemazione delle zone sconvolte. Oggi il regio commissario della provincia ha provvisto a mandare una sessantina di brande al superstiti delle famiglie sinistrate, allogati nei locali delle scuole elementari di Ovada. L'amministrazione provinciale intende di fare iniziare immediatamente i lavori per ripristinare un sicuro passaggio verso Molare, ove del ponte in muratura esistente sono crollate le quattro arcate verso la sponda sinistra dell'Orba. Per il momento si è provveduto con l'Improvvisare una passerella collegante ,a strada al tronco del ponte rimasto in piedi. Per il ponte nuovo, in quella località, occorrerà fissare un nuovo progetto, come pure per gli altri due in muratura demoliti dalle acque. L'amministrazione ferroviaria provvederà por conto suo al ripristino del ponte in ferro presso Molare sulla linea Acqui-Molare. Instancabile ed ammirevole anche nella giornata d'oggi fu l'opera del soldati di Artiglieria e del Genio, dei Militi, degli artigianidei volonterosi, Tutti si sono prodigati con slancio, giova ripetereper liberare la zona dal fango, dalle pietre, dagli alberi divelti in grande quantità, dalla ghiaia e dalle macerie, e per dare celermente assetto alla città, alle strade e alle campagne devastate; opera che il Prefetto, il Segretario Federale e gli altri Gerarchi hanno sorvegliata, sollecitata, favorita. M. Stradella