I colombi piazzaioli

I colombi piazzaioli Zoofili si, ma con buon senso I colombi piazzaioli Sono un ornamento gentile o sono invece la causa di una bruttura che va eliminata? - Alcune considerazioni sugli alati stormi tubanti / colombi cittadini! Ecco un prooiema assai più complicato e complesso di quanto i buoni torinesi possano immagi- cnare. Eppure a prima vista esso appare semplice e piano e rias- sunto in un dilemma: sono un gentile e vivace ornamento delle > nostre vie e piazze o sono uno sconcio ed una minaccia continuai per gli abiti dei passanti-' Si com-\ plica invece perchè si fonde hv un tutto solo e perchè i colombi sono un ornamento ed uno scon- cio nello stesso tempo, sebbene] più sconcio che ormménto.Preoccupante prolificità g,„ d{ , che H colombi c*?jy°n°sc*_dÌ *™g£&j!& ™uVvirimi ti temo mnltinUrnti e siimVtt^no^n uXao^^cu^\natte e The co buona Zcede-\ffanUgénuS, Mli e1 g, quetti dei più accesi zoofili, si impone „ ioro riguardo un prov- vedjme„t0 che valga almeno a' contenerli in un numero lecito , & Torino è successo come nel- \ to altre città; come a Milano, a Genoua So„0 0,.awoi „ migliaia]ed ogni anno aumentano di nu-\ mero con un crescendo a ritmo accelerato, nonostante le decima- xioni che compiono la neve ed il.freddo ed i vuoti della caccia e . della cattura clandestina, che so- no assai più estese ed in voga di quello che si creda. Una qUarantina d'anni or sono4 colombfÌ cittadini «™° una rantà: erano poche decine dil coppie, la maggior parte delle quali albergava in Piazza Castel- lo, sui tetti del Palazzo Madama e della Chiesa di San Filippo. Li chiamavano i couloumb 'd Palas Madama. Si mantenevano in mo- dest'ssime schiere, quasi preoccu- ?0*1 ai disturbare. Ma il merito «oh era forse tutto loro perchè probabilmente qualche buongu-\ staio si adoperava a mantenere 1 un certo equilibrio. Durante la : guerra divennero molte centinaia e cominciaioiio <t spandersi pertutte le vie e piazze cittadine, nei auartieri e <ii stabilirono iu tut- quartieri, e si staouiiono su tut-ti i vecchi palazzi e sulle cose coi tetti n verchip teanle Ora «un «tetti a vecchie tegole. Ora sono amigliaia; se il loro crescendo con-tinua di onesto nassa tra noco °tre, si vuole sia un poco un mi-I stero. Si disse che la grande guer-|ra li aveva spinti dalle città difrontiera a quelle interne Ma le| raggiungeranno le decine di mi j gliaia. I Come siano giunti nella nostra ì città, così come giunsero nelle al città di frontiera avevano poi tan- ti colombi cittadini da regalarne]alle altre ? Può essere così, ma per noi invece la verità è assavdiversa. Il cittadino durante que-\ffU anni preoccupato a produrre, dimenticò o trascurò i colombi;[l'uomo è il piti grande distrutto- j re che madre natura abbia crea- to; bastarono quei pochi anni di mpace per formarsi dei forti nuclei'.che andarono sempre più ingros-^sondo per innovi nati, per t co-,lombi fuggiti dalle colombaie Pr,-,vate, per i superstiti dei tiri a vo-\ - « "'->lo, per i piccai viaggiatori ^Y\I torinesi li chiamano Colombi '™an Non aZa7tengo7operma sono un volgare miscuglio di """' -"»— ~: tune le mZZl ! domestici e di tutt,e le tmte ed °b'" *;K^K^' 31 che sono phsoioni e ™lla P\ n cittadino in tema di colombo- fitta ha cognizioni assai limitate. Chiama torraioli i colombi delle sue piazze perchè nidificano anche sulle-torri e la sua conoscenza non va più oltre. Di colombi selvatici abbiamo in Italia tre specie. Il Co- lombaccio (Columba palumbus pa- lumbus) che nell'Alta Italia è co-noscìuto col nome dialettale di couloumb fave o favass; nidifica anche in piena citta sugli alti al beri dei viali g dei giardini. La colombella (Columbus oenas) in ver- macolo coulumbina, couloumb 'd montagna, che è specie di passo li piccione selvatico (Columba H via livia), il colombo torraiolo degli autori, il couloumb tourè o sarvaj dei nostri cacciatori, una specie stazionaria e di passo ad uri tempo che non nidifica affatto nelle ricerc città. Le tre varietà poi non ..rcano affatto la compagnia de- gii uomini e non amano il traffico delle grandi arterie. Una nota graziosa, ma... Per non allontanarci troppo dal nostro punto di partenza rinunzia- nno „ descrivere quest'ultimo, dal .nm,tn cinerino plumbeo col niveo mant0 clne'J»° PMmoeo col niveo . g,.oppone eà uniforme in tutti i %nanetti rinunziando anche ad, s3, ' rmttnaionao ancne aal ma lezione dl ornitologia per per- , d • buni tori„esi che l'or- f • , ""'I"esl cne lor \namento vivente delle nostre e lo- Ammettiamo di buon grado che li nostri colombi possano rappre-, saltare una nota graziosa quando'.a centinaia accorrono e svolazza-\no planando attorno ad una gen- io piazze è un volgare usurpatore di nome. tile signora, specie se essa è giovane e bella, o presso un vispo bimbetto, che danno loro del becchime; quando svettano attorno ai nostri campanili e torri; quando saettano il cielo terso; quando i maschi tubano e fanno la rota e reverenze attorno alle femmine in amore... Bello, bellissimo e simpameo tutto questo; ma il rovescio nella medaglia è disastroso! t monumenti sono ridotti in uno stafo deplorevole Guardinmo a „overo Cavaliere di niaz*n rn Ps™°™ è *si °a s£e"0' " t>ronzo è se Y^^g^^^^^ ze biancastre. I porticati delle chiese hanno al suolo mosaici eh no quasi i depositi di (/Mo¬ dei nostri storici e maestosi pa- lazzi verno terra, quasi co- me bava> striscie biancastre chiaz "* * nW°l Che ""V? p,-°pri° «« ornamento; su certe decorazioni e stucchi e incomtnmata anche una lenta opera di corrosione... Nei cortili delle case coi tetti a vecchie tegole, le locali colonie im brattano cornicioni. e balconi con gran dispiacere e dispetto delle massaie, specie se pongono i loro panni al sole; i rimasugli dei nidi Otturano le grondaie... _ _ Misure restrittive E tutto questo non sarebbe nulla se i colombi cittadini conoscessero il galateo e non lasciassero cadere sui passanti la loro... carta da visita, macchiando con segni indelebili i loro abiti. Perchè, diciamo pure la. parola, il loro sterco brucia e scolora le stoffe. In certe località, i porticati della stazione di Porta Nuova, l'atrio della chiesa di San Filippo, i portici di Palazzo Carignano..., è addirittura pericoloso passare! Noi crediamo che una misura restrittiva si imponga; non diciamo di sopprimere nella loro totalità i colombi cittadini, ma annualmente di rarefarli e di ridurli a schiere sopportabili. Non elimi- FPMPCPCMMPBTMCSVDRBT nare la notn untile ma ridurla „ « V * gentile, ma iiduila a iìnute onesto e lecito. Può darsi \che auesta nottra m-onoita volimi ì , 9" , nosT'a Proposta sollevi un-ardente difesa da parte della Beale 8ocietà Protettrice denli a società protettrice aegli Animali, ma il benemerito ente do- mà pure arrendersi all'evidenza dei fatti. Gli insegnamenti delle podeste ] rie delle altre città, che hanno ten\tato la rarefazione dei piccioni nei ìcentri cittadini, dimostrano che è ■ inutile la loro cattura ed il loro \trasporto in località eccentriche. Il colombo ritorna al luogo di sua TltGmczcGrfgcadrrealizzo del piccione vivo ceden dolo alla Società di Tiro a Volo. I Crudeltà ? Secondo i punti di vi1 sta... Ma allora gli zoofili dovreb j beerò essere tutti vegetariani al j cento per cento! Il Municipio, che per la legge 1 sulla caccia è libero di divnnrre j- „„,. „.„„;;„ j ■ i t L ! meguo ci eoe aei suoi piccio- abituale residenza ed una settima- ,. _ . , ,. * "lno dopo le cose sono al punto dtlprima. Non rimane purtroppo cfteUla soppressione immediata od ili ni, potrebbe realizzare sul mercato i piccioni morti, se pure non preferisce passarli a qualche pio istituto o cederli ai tiratori, nel qual caso il ricavato sarebbe notevolissimo e potrebbe compensare abbondantemente le spese di cattura, specie se a questa bisogna attenderà personale pratico. Non abbiamo preconcetti contro % poveri piccioni cittadini, ma il troppo guasta. Per il loro eccessivo numero, ma soprattutto per le loro incoscienti malefatte non sono più guardati con molta simpatia dalla massa della popolazione; sono soltanto più tollerati. Dalla tolleranza all'antipatia è breve il passo.

Persone citate: Animali, Beale, Colombi, Columba H, Proposta, Volo

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino