Ribalte dinanzi all'obbiettivo

Ribalte dinanzi all'obbiettivoVaporetti costieri L'orologio della pescheria segna le sette. La macchina sussulta, l'elica gira lenta, in modo visibile, sotto la poppa, formando alla superficie dell'acqua un cerchio di azzurri torbidi e di spume. Il capitano fa un cenno : il piccolo pontile è sganciato e tirato a terra ; la gomena di poppa, slacciata dal colonnino d'attracco, serpeggia, piomba in mare, penzola e sparisce a bordo, mentre il piroscafo indietreggia, sollevando un poco l'acqua. Sfugge il _ molo, sfuggono le rive; la città è improvvisamente distaccata, gira come intorno a un pernio, si sottrae alla vista diretta. Cambia il ritmo degli stantuffi, il piroscafo è a macchina avanti, prua verso la uscita, stretta, fra le due dighe. Si tratta d'uno di quei vaporini grigi, modesti, che fanno la spola tra la città e i paeselli della costa istriana. Vengono e vanno, con tutti i tempi, senza spocchia e senza chiasso; s'infilano nel porto, fra grosse motonavi e transatlantici, entrano ed escono mattina, mezzogiorno e sera, mettono muso e fianco, senza tanti complimenti nè manovre, a un piccolo molo discreto e quivi riposano le ore che son destinate al loro riposo. Il carico è quanto di più va rio si possa immaginare : a prua cassette, balle, ceste, damigiane, panieri, gabbie di pollame; e su queste e in mezzo a queste, contadini e contadine ; quest'ultime, quando il mare è cattivo, si fanno la croce e, quando soffia la bora, si stringono sotto il mento le cocche del fazzoletto copricapo; oochi discorsi fra di loro, il chiacchierone o la chiacchierona sono eccezioni ; guardano fissi ai piedi la loro roba o dormono o dormicchiano per la stanchezza. A poppa è la piccola borghesia dei borghi, che viaggia per affari o per tener contatto con la città; quando non si sono rifugiati in sala, al riparo dalle intemperie, siedono sui banchi o sui seggiolini ; si conoscono fra di loro e formano dei crocchi, dove si passano le novità del giorno e i, sempre nuovi e vecchi, piccoli avvenimenti necessari della vita, come sarebbero le variazioni dei prezzi, le eredità, le liti fra suocere e nuore, i fidanzamenti e gli amori clandestini. D'estate c'è tutto il movimento dei villeggianti : bauli e valigie, biciclette, fornelli per i dolci, seggiole a sdraio legate, gabbie di canarini, materassi avvoltolati, lettini pieghevoli di ferro; bimbe e bimbi girano, pestano i piedi a qualche vec» chio brontolone o insudiciano le scarpe estive, ultimo modello, di qualche signora irritabile, e si fanno richiamare all'ordine dai genitori, dalle zie, dalle serve e, qualche volta, quando vanno inconsciamente verso i pericoli, persino dai marinai di bordo, che di solito li guardano bonariamente dalle loro facce biscotto e miti, coi loro occhi acquosi ; ragazze e signorine, tutte vibrazioni di gioia all'idea della libertà marina, ridendo, con le braccia nude moderano lo sventolìo dei vestiti troppo leggeri; e, finalmente, madri e padri di famiglia, sotto un'apparente disinvoltura, nascondono tristezze e preoccupazioni. Intorno al ponte,di comando c'è lo spazio riservato ai passeggeri di prima classe, protetto, per lo più, davanti da un riparo a vetri e a finestrini. Quassù passeggia il forestiero a testa scoperta, con le narici dilatate all'aria profumata del mare; si mette in posa la signorina viennese, con gli occhiali o senza, più spesso brutta che bella, sporgendosi curiosa, a ogni scalo, dalla balaustra; o qualche damerino, vecchio o giovane, si agita nella vana fatica di trovare un posto. dove non ci sia nè troppo vento nè il calore del camino nè il tanfo oleoso delle macchine e dove non debba sussultare a ogni tratto per lo sfriggolio del lubrificante e gli scatti di manovra del timone. Nei mesi caldi, la sera andando e la mattina presto tornando, il vaporino trasporta un gruppo di mariti abbonati, liberi professionisti e commercianti, con borse di cuoio sotto il braccio e con occhiali neri contro il sole; c'è chi ha le sue barzellette pronte, c'è chi trova i motti di spirito sul momento: la brigata si diverte, eccitata dal mare e da quell'andar e venire che è come una pausa di sollievo tra lavoro e famiglia. La sera, i moli delle cittadine costiere brulicano d'aspettanti; figli e figlie e mogli apostrofano, di qua, padri e mariti che stanno arrivando : «Hai portato?». «Ti sei ricordato?». Si fa ressa intomo al pontile di sbarco, e prima degli abbracci e dei baci, involti e scatole, car tocci e pacchetti passano dalle mani di chi arriva a quelle di chi attende, con raccomandazio ni e gridi e festosità. E' da tre quarti d'ora che il j»poretto naviga, coi suoi baffi hjcidi a prora, la chiara scia dietro la poppa, con la serpe di fumo nero in cima al suo carni no, naviga impettito fra mare e cielo, a poca distanza dalla costa, tutta promontori e insenature. Ora domina il grigio in tutti i suoi timbri e le sue variazioni, se il cielo è coperto; ora luccicano e splendono e s'este¬ nuano i verdi e gli azzurri dell'acqua e della terra, se il sole irraggia lo spazio e giuoca coi venti sulle superfici. E' un gran navigare, anche su questi piccoli e modesti vapori : ci si sazia d'aria salsa e di calma, nella quiete ; si prova il senso della fragilità e della tenacia umana, nella burrasca ; può parere la costa sempre a portata di mano, ma in balìa di certi neverìni o scontradure, ti saluto salvezza, se il guscio, picchiato e sballottato dalla furia dell'uragano, non resiste. E però, in tali frangenti, non è raro veder delle povere donne, inginocchiate e aggrappate alla ringhiera di bordo, invocare ad alta voce la Madonna e i Santi. Ma oggi lo specchio del mare non è neppure increspato dalla brezza : si dice che sembra un lago, un olio. In certe zone cangia, brillando come la madre¬ perla; in altre si direbbe d'un colore bianco-latte. Il vaporetto punta, ora, verso un campanile agile e dritto come un'antenna. La costa istriana è tutta disseminata di codesti campanili veneti, a specchio del mare. Nessun mezzo è più adatto a far prendere familiarità con l'Istria costiera, di questi battelli che la seguono in tutti i suoi frastagliamenti, che di paese in paese le tessono e le attaccano intorno ghirlande di spume e di scie. Si dimenticano automobili, idroplani, motoscafi e fuoribordo; il cuore si placa, l'anima si rasserena, si torna a veder le cose a occhio nudo; le proporzioni ridivengono piccole, ma tanto più grandi e precise e allietanti nel relativo spazio che occupano, con un loro moto che ci consente di seguirle in ogni fase e in ogni cambiamento. Tutto è cosi piano e sin¬ cero: la terra ha ancora degli angoli dove si può riposare : uno scoglio con pochi ciuffi verdi diventa così vario come un continente; una riva con dieci casette a specchio del mare, con quattro tende di colore, consola meglio di una metropoli ; e un campo di grano in cima allo scoscendimento di una rupe, bigia e costolosa, a picco sulla stretta spiaggia di ciottoli, può rappresentare un'ara di felicità. Poi si ritorna al ritmo d'ogni giorno, poiché nessuno si sottrae al proprio tempo; ma è una ricchezza maggiore, un di più. l'esperienza che codesto vaporetto ci ha fatto fare; e, sbarcando, ci voltiamo a guardarlo, ce lo fissiamo in mente per ricordare che esiste anche lui, attraccato a un molo modesto e fuori mano; e gliene siamo La moda in montagna Sullo schermo del Lido grati. Giani Stuparich UN TRONO ALLA DURI VA. A Parigi nei giorni di Varennes Ogni crisi spirituale — e quella ! sia da cui era agitata dinanzi alle | e la corte erano intercorse trattative per un'azione controrivoluzionaria nell'ambito della Costituzione. Sin dal novembre del 1790, Marat, che in mancanza di qualità più solide possedeva un innegabile fiuto politico, poteva scrivere ne L'ami du peuple che Barnave, Duport e Alessandro La> meth avevano seguito l'esempio di Mir'abeau, prostituendosi al potere esecutivo. Era stato proprio di Barnave non fa eccezione alla regola —, anche appaia determinata inopinatamente da uno stimolo esterno, presuppone una più o meno lunga preparazione. Perchè uno specchio d'acqua immobile geli d'improvviso alla prima infinitesimale vibrazione causata da un qualunque agente esterno, bibogna che l'acqua sia già discesa al di sotto d'una certa temperatura. Questa immagine è tanto più esatta inquantochè sovente, dinanzi alla crisi che si avvicina, l'uomo ha la stessa inconsapevolezza dei- incognite create dalla diserzione del potere esecutivo. Le discussioni sul Codice Penale e sull'organizzazione della guardia nazionale avevano aiutato i deputati a trascorrere, alla meno peggio quelle due lunghissime giornate d'incertezza durante le quali avevano seduto in permanenza. . La Capitale senza Re Alcuni storici scrivono che uno | Mirabeau che, facendo calcolo suldegli effetti più gravi e più impor- l'ambizione conosciuta dei « triuntanti della fuga di Varennes fu viri », li aveva additati alla corte ! quello di convincere il popolo che'come dei € tribuna ralliables*, col l'acqua, e come questa non sente i sj poteva benissimo fare a meno ] segreto pensiero di comprometterprepararsi nel suo liquido seno ili di un re; l'affermazione non è de-1 li agli occhi del popolo e di libefenomeno che muterà la sua ricca fluidità in una durezza compatta e adamantina, cosi egli non si accorge dell'evoluzione che lentamente si compie nel suo spirito. Per questo si è detto che la grazia (e certo v'è una grazia politica come v'è una grazia divina) cammina nel cuore dell'uomo con passi di ladro, per questo una con- \ sette galantuomini son sette sviz* zeroni massicci che hanno costituito fra di loro una specie di piccolo club a sfondo non del tutto politico. I più autorevoli fra di loro vengono designati a rappresentare la città di Zurigo al Festival nazionale di tiro a 6egno che si svolgerà a Aarau con l'intervento del presidente della con- (DAL NOSTRO INVIATO) Venezia, 14 notte. Vita di bordo. La spiaggia è la piscina, i vestiboli e i saloni di questi alberghi sono i ponti coperti; le cabine di proiezione sono i ponti di comando o le coffe di guardia, come meglio vi piace: e chi voglia seguire tutte le proiezioni non può mai scendere a terra. Ogni tanto si issa il gran pa- ' federazione. II film segue i loro vese a salutare il trionfo di un ! tronfi e impensieriti preparativi, film; ogni tanto qualche altro cola'l'amore fra la figliuola del capoca picco fra mormorii e sbadigli: al- ! eia e il figlio di un altro delegato.; versione ha sempre l'aspetto d'unir, quello che ebbe di crudelmente miracolo e del convertito si dice [beffardo e di francamente insulche ha trovato la sua via di Da- tante per Luigi XVI e per la re¬ stituita di fondamento, ma questo | rare cosi la sua strada da quei pe effetto si manifestò soltanto più i ricolosi concorrenti e forse con tardi. Dapprincipio la fuga provo- [ quello di assicurarsi in Barnave, cò un senso generale di costerna- togliendolo alle vecchie amicizie zione e si potrebbe dire di terrore. ' politiche, il più temibile oratore Tutte le testimonianze dell'epoca ' dell'assemblea, sono concordi nell'affermarlo. Conviene badare a esse ed evitare di lasciarsi trarre in inganno dall'atteggiamento del popolo parigino Verso l'Est Barnave e Maria Antonietta Come si è detto, il caso di Barnave non fa eccezione alla l'egogola: nelle narrazioni più accreditate, la crisi spirituale che fece di lui l'estremo difensore della Monarchia, ha tutta l'apparenza d'una fulminea conversione determinata dal suo'primo incontro con Maria Antonietta. Nessun storico o quasi ha saputo rinunciare all'episodio patetico del giovane tribuno di sinistra, la « giovane tigre », ammansito dal sorriso d'una regina disgraziata. Nel sentimento che spinse Barnave a lottare contro l'idea rivoluzionaria di cui era stato uno dei più ardenti settatori, il Madelin vede una specie di « loyalisme attentivi » per Maria Lo scopo dei « triumviri >, il partito che essi speravano trarre dalla fuga di Luigi XVI, appaiono chiari da una frase che Alessandro Lameth si lasciò sfuggire quando la notizia dei fatti di VaSi sa infatti come, dopo il pri- si SDarae Der la caDitale mo momento d'inquieto stupore j ™£f ^^.^^11 per la fuga del re, apparissero sui) arrendendo l'arresto del re muri della città manifesti i quali ! o„"ffii„f„ JJin annunciavano brutalmente che «un ! « SSÌTSSSJ^JSETS^S grosso maiale» era fuggito dalle lsPlnto «"organizzatore, speravo Tuileries e offrivano in pari tem-'che una transazione col re mentre po « una modica ricompensa » a chi lo avesse ricondotto alla stal- galità. la. Sulla facciata stessa della reg già, un cartello annunciava ironi camente: « Da affittare ». Ma non ì bisognava dare a questi episodi più valore di quanto ne abbiano realmente: essi sono spiegabilissimi se si considerino come uno sfogo superficiale per la rabbia e la paura provate e non del tutto dissipate o come gli effetti di un'abile propaganda antimonarchica. In quell'estate del 1791 Parigi e Antonietta. D'altronde, lo stesso la Francia erano nella grande Barnave più tardi, scrivendo del j maggioranza ancora realisti, cosuo incontro con la regina, diede me, d'altronde, più dei nove deci questi si trovava in una posizione di evidente e assoluta indipendenza, avrebbe potuto condurre attraverso concessioni reciproche al riposo della Francia che sarebbe vano cercare al di fuori d'una simile circostanza ». Ma i « triumviri » non erano uomini da rinunciare alla partita: tutte le decisioni prese dall'assemblea dopo l'arrivo dei corrieri da Varennes rivelano la loro di' retta influenza. Tre commissari, incaricati di « proteggere il re, l'erede presunto della corona e gli altri membri della famiglia reale* dovevano lasciare Parigi quella In montagna si portano tessuti] un tessuto fresco e pratico per pratici, resistenti e modelli sem-, tutte le ore del giorno. plici, ma questo non deve escludere l'eleganza; la donna moderna anche nelle solitudini alpine desidera vestirsi con buon gusto e seguire le ultime novità della moda. Per le lunghe gite e le even- Oltre a tutto questo genere di abbigliamento molto sportivo che non si adatta per tutte le donne, vi è un tipo di abito più femminile, come sottane di flanella a tinte chiare, oppure in velluto di tuali scalate i pantaloni di canapa cotone color tabacco, rosso scuro, o di grossa tela sono i più resisten- ( verde prato che portano con un fi ed i più moderni; non dovranno casacchino (invece della solita caesaere troppo ampi, ma abba->,micettaì che potrà esSere in castana lunghi a tinta chiara e'scame di seta, ,„ peHe Vangelo o stretti alla vita da una fascia dihn crespo, con una cintura che lava a molti colon. Con questi completa il casacchino stesso e pantaloni si porterà la maglia di chium da. uno heUa fìhbin d>ac. lana, fatta a ferri, rosso geranio a ciaio. Al collo un fazzolettone tri infine passano al largo, velati dall'indifferenza di una bruma leggera. Avevamo lasciato il molo con parecchie lusinghe di una navigazione senza meta, con una rotta da segnare di giorno in giorno; ma fin da oggi questa rotta si profila e non potremo forse scostarcene troppo. Sempre più ci conduce per le acque del teatro filmato. Gran parte dei film veduti e di quelli che vedremo, denunziano un predominio dell'altoparlante sull'obiettivo. E' una ribalta che offre quasi sempre interpretazioni accurate; ma sono inevitabili i e al Festival poiché quel figliuolo ha saputo vincere niente meno che la gara nazionale di tiro a segno verrà infine anche il consenso del padre della ragazza col solito tutti contenti e felici. Il tono di vecchi ambientt svizzeri è reso con garbo: alcune trovate gustose destano liste risate: ma il film ha bisogno di lunghe scene per giungere a una parentesi un po' cinematografica, al festival di Aarau, descritto con abilità e un po' di insistenza.. Tra. gif attori il grosso Heinrich George fa da mattatore, raggiungendo talvolta una comicità irresipMWle: e Karin Hardt primi piani di testoni che parlano 1 che fu l'emina di Otto ragazze in e parlano e sono inevitabili quelle sequenze di montaggio dove una vera e propria « scena » è rotta soltanto da un mezzo primo piano che si alterna a un campo lungo e così via, esattamente come a un boccascena gli interpreti non commetterebbero mai l'errore di recitare standosene sempre nello stesso angolo della ribalta ma orni tanto con disinvoltura si ssostr-no dal divano di sinistra per andare barca, appare invece un po' timida se non incerta. *** Non mi sfuggirai è la riduzione cinematografica di una fortunata commedia di Margareth Kennedy, Escape me never, rappresentata a Londra per oltre un anno, e ora '"ilo schermo interpretata dagli attori. Non mi sfuggirai esi"p tutti gli onori per la presenza •ìi una. grandissima attrice. Eliza- alle poltroncine di destra, tanto'heth Bergner. eh» certamente ri- maniche corte. i drappeggiato, in velo di seta di Un giubbetto di grossa tela con [ intonazione vivace. Con quest'intasche a soffietto, completerà que- ! sìeme che vi serVirà per il pomesto elegante inMeme da montagna, j riggio e neUe ore piil fresche po. Ma non è da tutti salire ad al- \ trete indossare un mantello tre tezze che dònno le vertigini, e ar- involontariamente alle sue parole mi dell'assemblea, dove soltanto il j stessa notte. I deputati prescelti un tono che autorizzò le più romantiche supposizioni. Il Sorel — storico aderente ai fatti se mai ve ne fu uno — scrive a questo proposito: « Barnave fu vinto dalla pietà. Egli aveva trent'anni, un fondo d'immaginazione romantica, l'ambizione di recitare una grande parte al servizio della Patria rumoroso ma sparuto gruppo dei i furono Latour-Maubourg, Barna Cordeliers parlava « di non so che:ve, e Pétion: dei tre, soltanto que repubblica ». Nulladimeno lo stato d'animo dell'assemblea nei due giorni che precedettero l'arrivo dei corrieri di Varennes era stato notevolmente più complicato di quello del popolo. Ambizioni, calcoli, speranze t'ultimo. era notoriamente d'idee avanzate e non s'illudeva sulle ragioni che avevano consigliato la sua nomina. « Latour-Maubourg conosceva assai la signora de Tourzel, istitutrice del delfino e di madama reale » scrive nelle sue memorie, « e non ci si può dissimulare che Barnave aveva già concepito qualche disegno. Essi credettero fosse buona politica mettersi al riparo d'un uomo che era conosciuto quale nemico di possedeva una di quelle anime e- incertezze avevano agitato i depulevate che il successp.-insolente of- tati mentre ascoltavano distrattafusca, che si ribellano alla rozzez-1 mente per ore e ore, nell'afa peza della forza e the non possono ! sante di giugno, la lettura degli resistere allo spettacolo del dolo-1 articoli del Codice Penale fatta dai re: quello della regina lo incatenò. ! relatori. A poco a poco la maggior La corte avrebbe dovuto spendere ! parte dell'assemblea era giunta a'ogni intrigo e amico dei buoni co un milione per pagare l'alleanza ; considerare quali vantaggi potes-jstumi e della virtù». Anche il ge di Mirabeau, bastarono poche la-jse offrire il fatto nuovo che si erajnerale Mathieu-Dumas che dove crime per assicurarle quella di |verificato: non può stupire che la Barnave». destra realista si lasciasse andare I fatti sono fin troppo noti: il ! facilmente a vedere nella fuga del 20 giugno 1791, nella notte, la fa- j re il primo atto di una possibile miglia reale — vale a dire Luigi ; controrivoluzione. Meno chiare, inXVI con Maria Antonietta, la so-j vece, potrebbero apparire le serena madama Elisabetta e i duelgrete speranze della frazione più figli — uscì occultamente dalle autorevole della sinistra, di quelTuileries e da Parigi, e si mise ila, cioè, che aveva per esponenti in viaggio per raggiungere Mont- gli uomini del * triumvirato »; me- ( _ médy, presso la frontiera del Bel- no chiare se non si avvertisse che'nei riguardi della famiglia reale gio. Tutti conoscono la storia di negli ultimi tempi Lameth, Barna-, Infatti giunse tardi al'.'appuntaquesta fuga e degli incidenti dram- ve e Duport avevano messo molta1 mento fissato in casa di Latourmatici che portarono all'arresto]acqua nel loro vino rivoluzionario. ! Maubourg, dove si trovavano già Spaventati dai progressi di una ri- ! Lafayette e Duport con altri devoluzione politica che accennava ì putati. Soltanto alle quattro del a invadere il campo sociale con il mattino i tre commissari passava- pro- ! no la barriera di Parigi diretti que- j verso Est. Del ritorno e del viaggio nella quarti in velluto a costole, la cui rampicarsi in lunghe cordale su i ampiezza è data da una profonda ghiacciai, e molte signore che pas- pieaa c.he parte dall'alto della sano l'estate in montagna si ac- \ „chiena. Questo mantello vi sercontentano di passeggiare, fare ,virà anche per Vautunno in città gite in macchina, e per queste perchè prevediamo che il velluto sono consigliabili pantaloni di vel-\a co„toie sara di gran moda neua luto alla cacciatora, molto ampi e,proasima stagione, fermati sotto il ginocchio come i' pantaloni maschili da « golf ». Si portano con camicette in tela dì lino, o in crespo di Cina, semplici, chiuse da bottoncini di vetro o di legno e guarnite di filettature colorate. Anche il cascame di seta è indicato per sottane e pantaloni, è perchè gli spettatori delle altre barcacce abbiano anche essi il loro compenso. Gran parte del cinema d'oggi si è ridotto a seguire ogni dieci secondi, attori che si spostano dal divano di sinistra alle poltroncine di destra; la ribalta non la si vede unicamente perchè si è al buio: ma pare sempre di sentire la presenza di un suggeritore. A tutto ciò il pubblico si è abituato; e bisogna riconoscere che si è anche raggiunta una auten- forderete nella Grande Caterina. La niji-insitA maggiore era infatti quella di sentirla recitare, di ascoltarne la vo"«: con la faccenda del co^idetto ringoiato si ascoltano ta'vo'ta certe edizioni originali soltanto ner note- conoscere la fisioioro'» fonogenica di un interprete. Tre anni or sono Grand Hotel non fece forse affollare in un modo inverosimile le terrazze AeXl'Bx^èlainr unicamente perchè vi si sarebbe potuta ascoltare la Garbo? Un'attesa meno chiassona lato. Purtroppo cosi non si fa più del cinematografo; e questo mezzo espressivo dalle possibilità inconfondibili e infinite è sempre più lasciato in un canto. Se il colore dovesse condurre a fondo la sua offensiva, per le sue tremende esigenze tecniche saremo ancora Invariabilmente con questi nb-;una volta più che mai rinchiusi bigliamenti portate scarpe a tacco tica eccellenza di interpretazione ma più sottile c'era stasera per la e di quadro scenico, non certo pre- Bergner; e l'attrice ha stravinto, vedibile agli inizi del film par- Quando vedrete questo film con le basso in capretto e anche in ca¬ fra tre pareti di cartapesta; e quel ritmo e quel nerbo, che soli moscio, e siccome le scarpe deb- ■ possono vivificare un'opera dello "' schermo, saranno ridotti al pen bono essere piuttosto pesanti vi saranno necessarie calze di lana che del resto sono molto eleganti. Bentivoglio La colossale statua di Don Bosco in San Pietro in Vaticano dei fuggiaschi, avvenuto a Varennes, cittadina dell'Argonne, nella notte del 21. A Parigi l'arresto non fu conosciuto che alla sera del ! conseguenti pericoli per la 22, quando i corrieri inviati dalla prietà privata, i « triumviri municipalità di Varennes subito sti fondatori della borghesia fran- dopo il fatto, irruppero polverosi e sfiniti' nell'aula del Maneggio. Da due giorni l'assemblea, preoccupata di dare un'impressione di calma imponente alla Nazione, si sforzava di nascondere, applicandosi quasi pedantemente a lavori d'ordinaria amministrazione, l'an- I va accompagnare i tre commissa ri e assumere il comando della guardia nazionale destinata a proteggere la famiglia reale, era, sempre secondo Pétion, «una creatura dei Lameth ». Barnave trascorse certo le ore prima della partenza coi suoi amici per prendere accordi sul contegno ch'egli avrebbe dovuto tenere Un blocco di marmo lungo tette metri e largo due e mezzo Roma, 14 notte. -Una grande nicchia, nella Basilica di S. Pietro in Vaticano, presso l'ottagono all'incrocio dei quattro bracci, a poca distanza dall'Altare del Bernini, da quando fu costruita la mondiale Basilica è rimasta vuota, ma presto sarà occupata dalla statua di Don Bosco. Il colossale blocco di marmo dal quale verrà ricavata la statua, tratto dalle cave di Carrara, è infatti già a Roma nello studio j dello scultore Canonica blocco pesa 670 quintali, senta una lunghezza di sette me Tre anni e mezzo invece di 20 all'ex-Ministro Maris Atene, 14 notte, l L'ex-ministro delle Finanze vej nizelista Maris, che per la sua partecipazione alla rivolta del marzo [scorso era stato condannato dal ; Tribunale di Atene in contumacia la 20 anni di carcere, ha ricorso contro la sentenza presso la Cor!te d'Appello. Questa infatti ha ri; dotto la sua pena a soli 3 anni e mezzo. Lo stesso P.M. aveva chiesto che egli venisse assolto, ma il Tribunale — caso unico nel suo . genere — ha creduto di non poter concedere l'assoluzione per il ! fatto che il Maris ha portato alQuesto l'estero, approfittando della rivoe Pre" luzione. mezzo milione di franchi oro e si deve considerare tale atto voci aggiunte lo vedrete denicotinizzato: notrà persino apparirvi bana'e; e avrete anche ogni ragione non potendo ascoltare questa voce che affronta qualsiasi tessitura sempre alle soglie del virtuosismo e sempre nei dominii di una umanità sofferta e vibrante, una voce ferma e trasparente che ; talvolta si riduce a un soffio, a un sospiro più potente di qualsiasi grido. Stupenda attrice, la cui pre; senza è sufficiente a far superare I istanti artificiosi o un po' stanchi j e a non farci pentire di essere di; nanzi a una ribalta anziché dinanzi a uno schermo. Il film è stato diretto con grande misura da Paul Crinner. marito della Bergner, e forse il miglior collaboratore di Alessandro Korda. iVon mi sfuggirai è stato preceduto da alcuni frammenti applauditissimi di un ampio documentario LUCE Alle madri d'Italia, ideato dall'O.M.I. Domani se- siero di dover registrare perfettamente con il microfono il mezzo singhiozzo della grande attrice o | di dover trovare il giusto tono per I la cravatta verdina della quale ! dovrà adornarsi il grande attore. Mai come oggi il cinema senti; il bisogno di una ventata d'ariaj libera e pura: e mai come ora si fece di tutto per soffocarlo. Anche i due film odierni appartengono decisamente al teatro filmato. Il primo, Erminio e i sette, galantuomini, è un film tedesco|ra avremo finalmente / ragazzi ambientato a Zurigo, diretto coniato via Paal che si annunzia coperizia da Frank Wysbar su di uni me 11 capolavoro del Borzage, un racconto di Gottfried Keller. Il film esclusivamente interpretato Wysbar è fra le migliori speranze da ragazzi, tratto dall'omonimo del nuovo cinema tedesco, è il regista di Amia e Elisabetta. Poi diresse un altro film di ambiente aviatorio per VUfa; ora ha prodigato la sua abilità in questa commedlola accurata e piacevole. I romanzo del Molnar. Che i monelli della via Paal con le loro baruffe e con le loro guerriglie ci riportino un altro po' di cinema, di cinema vero? Mario Cromo tri ed una larghezza di 2,50. Da esso sarà tratto il gruppo, che ri- :come una malversazione. sulterà composto da tre persone.! — • » ■ Nel mezzo dominerà la figura diÌT » „„ ,• „ „ j • Don bosco nei suo più noto aspet- L ex-regina di Grecia :to tradizionale. Alla sua destra fi-: gurerà il giovinetto quindicenne: Domenico Savio, uno dei suoi pri- ; mi e più cari allievi, anch'esso av- cese, avevano fatto macchina indietro. Si ripeteva in essi l'evoluzione già verificatasi in Mirabeau, che si doveva verificare più tardi nei Girondini, traducentesi in altrettanti vani tentativi d'arrestare la Rivoluzione. Già da tempo, fra i « triumviri » berlina reale tra Dormans e Parigi abbiamo già parlato nel capitolo precedente (*). Cesare Giardini. fonda una fabbrica di cipria Bucarest, 14 notte. La ex-Regina Elisabetta di Greviato"agli onori dell'Altare, essen- eia, di cui le cronache si sono redo già stato dichiarato Venerabile centemente occupate in occasione da Pio XI. Alla sua sinistra vi del divorzio dall'ex-Re Giorgio distarà il giovane indio Vessirino; chiarato or è un mese da questo; uTS^S.^'v del,racico del"iTribunale, ha deciso di dedicarsi' la Patagonia, u terribile Namun-: F„0 h. :„*ofn *inUi„ cura, che è il vicario apostolico agli affal '' Essf, ha_mfattl dlclliadella Patagonia, che Monsignor ;rato ai giornali che intende coCagliero aveva convertito con Istruire una fabbrica per la protutta la sua famiglia. Il giovane duzione di cipria: la fabbrica sorVessirino era stato condòtto in! gerà a Banlak, nella Rumenia Italia, e mori a Frascati all'età di. settentrionale, e la sua propriementre per la sveglia in-; taria al ripr0mette di raggiungere (*) I capitoli precedenti Fono apparsi su « La Stampa » dei giorni 4, 8 e Il agosto. 20 anni telligenza e le dòti dell'animo la- ■ sclava fiorire le più rosee spe- 111 breve tempo una larga produ ranze. j zione e largo giro di affari. Il gruppo marmoreo sarà finito entro il mese di ottobre e alla fine di tale mese verrà issato nella sua nicchia nella Basilica Vaticana, al disopra della cattedra di San Pietro in mezzo ai Santi fondatori di Ordini religiosi. Affreschi del Correggio restaurati in una basilica di Mantova Guarigioni prodigiose fra pellegrine milanesi a Lourdes Milano, 14 notte. Il treno « rosso » recatosi a Lourdes col suo pietoso carico di 370 infermi milanesi, ha fatto il suo ritorno oggi. Anche quest'anno si sono avute guarigioni o miglioramenti miracolosi. Una sij gnorina partita in lettiga è scesa Mantova, 14 notte. sorreggendosi perfettamente sul„ . . .,. .. „ rie sue gambe. Si tratta della diNeil insigne basilica di San-, ciannovenne Gianna Cappelletti t Andrea, il maggior tempio man- domiciliata in corso 28 Ottobre tovano, costruito da Leon Batti- che_ oltre l'infermità che la rensta Alberti, si stanno svolgendo deva immobile, aveva l'epidermiimportanti lavori di restauro. So- de enormemente scurita. Essa ha no stati rimessi in buona luce le 0ra la pelle quasi del tutto bianca, figure dei quattro Evangelisti ed, Un'altra immobilizzata, abitanuna del Redentore, attribuite al, te nelle vicinanze della frazione Correggio giovane, ed attualmen- Rogorcdo, ha potuto sollevarsi e te le maggiori cure sono rivolte camminare, e si crede che ben agli affreschi delle tre cappelle presto si ristabilirà completamenmaggiori del lato destro della Ba- te. Altri miglioramenti si sono silica. ! verificati, fra cui quello di una Lo stato di questi affreschi era donna che aveva una lussazione buonissimo, ma la polvere, il fu- bilaterale aj^ femore _e quello di •'?v,; t- it ■ ' «Voi n/iMo » jl*.fi Rappresentazione, caricaturale della rabbia dt Luigi XVI per l'insuccesso della fuga a Montmèdy. mo delle candele ed una poco felice velatura data dall'abate Malvezzi nel 1873, ne avevano annebbiata e smorzata la freschezza. Secondo i pareri più autorevoli i due affreschi della prima cappella jsono di Benedetto Pagni da Pescia, mentre quelli della terza vengono attribuiti per il disegno a Giulio Romano e.per i colori a Rinaldo Mantovano. Gli affreschi della seconda, infine, sembrano essere dell'Andreasino, senza che però un'altra sofferente, affetta da pe ritonite tubercolare. Nel pomeriggio è giunto anche il treno * celeste » che ha pure recato ammalati e pellegrini. Posta aerea fra Roma ed Ancona Roma, 14 notte. Il Ministro delle Comunicazioni rende noto che la linea aerea tra Roma ed Ancona e viceversa può essere utilizzata per l'invio delle nessuna prova definitiva soccorra I corrispondenze postah, verso pa- j questa presunzione) ' gamento della relativa sopratassa-. I SCENA « NON SFUGGIRE >. Ribalte dinanzi all'obbiettivo