Camicie Nere e valligiani accolgono Starace col grido della loro fiammeggiante passione "Viva il Duce!,,

Camicie Nere e valligiani accolgono Starace col grido della loro fiammeggiante passione "Viva il Duce!,, Il Segretario del Partito al campo dei Giovani Camicie Nere e valligiani accolgono Starace col grido della loro fiammeggiante passione "Viva il Duce!,, La volontà di vittoria della nostra gente fedele riaffermata nel!' imponente raduno delle popolazioni montane H nostro inviato ci telefona in data di ieri da Bardonecchia: Con l'anno tredicesimo i campeggi estivi dei Fasci giovanili di combattimento hanno perduto la caratteristica che ne faceva per il passato festose parentesi di svago per i giovani inquadrati nella organizzazione, per assumere quella di campi a struttura militare, dove la marziale regola militare presiede ad ogni manifestazione di vita, in armonia colle finalità adiestrative devolute ai Fasci giovanili dalla legge sull'ordinamento militare della Nazione. Orbene, è appunto per rendersi conto della misura e dello spirito con cui la nuova direttiva ha potuto essere applicata e realizzata,, che il Segretario del Partito, 8. E. \ Achille Starace, è salito stamani a Bardonecchia. per visitare il campo allestito da mille ragazzi dei Fasci giovanili della provincia dì Torino, iti una suggestiva e verdissima conca, limitata, da un lato, dal torrente Melezet e dominata, all'intorno, da cime alte ed impervie: la rocca Bernauda (SSSS metri), la rocca Nera (3010), le i vette cosidette dei Re Magi (Ga-\ sparre, Melchiorre e Baldassarre) j e, infine, la rocca Pompea. Fervide manifestazioni popolari Ma, come sempre accade per ogni ispezione del Segretario del Partito, improvvisa o predisposta, la venuta di S. E. Starace ha dato luogo ad ardenti e significative manifestazioni anche oltre il recinto che delimita la distesa delle pittoresche e variegate tende del campo, ha dato luogo ad adunate di popolo, ad episodi di commosso fervore e di entusiasmo. In questo periodo della nostra vita nazionale, il popolo, cosciente della sua forza, conquistata sotto i segni del Littorio, vuol dimostrare la propria maturità con la decisione ferrea ed irresistibile di compiere il proprio destino, ed attorno al Gerarca, qui, come dappertutto, si è stretto per gridare la sua fede indefettibile. Lungo tutto il tragitto, da Torino a Bardonecchia, in ogni borgo, in ogni villaggio, il passaggio di B. E. Starace, che era partito da Torino alle 9,S0 su una automobile pilotata da Felice Nazzaro e sulla quale avevano preso posto anche il Prefetto S. E. Giovata ed U Segretario Federale Piero Gaz- eotti, ha dato luogo a manifestazioni di una- schiettezza, e diremmo, di una fragranza commovente. Ovunque la popolazione si era assiepata ai due lati della strada nazionale, attraversata da grandi striscioni con scritte inneggianti al Duce ed al Fascismo, ed al passaggio della macchina che recava il Segretario del Partito e che era seguito da poche altre vetture recanti il Segretario federale amministrativo dott. Meda, il vicePodestà di Torino marchese Pensa di S. Damiano, il questore comm. Murino, il comm. Venturi, segretario dell'Unione prov. dei Sindacati dell'Industria, è scattata in lunghe ovazioni, in esplosioni di fresco entusiasmo. Il saluto di Bardonecchia Bardonecchia, frattanto — Za graziosa stazione montana, rigurgitante oggi della folla che vi viene a villeggiare dalle più diverse contrade — risuonava, nell'attesa, delle note che si levavano da musiche e fanfare. Le strade, tutte attraversate da striscioni con scritte inneggianti a Mussolini, erano piene di folla in tumulto, percorse da formazioni che marciavano cantando le canzoni della trincea e del Fascismo e anche quelle recentissime, che con popolaresco, ma delizioso umorismo, si ispirano alla più viva attualità. All'ingresso della città, all'imbocco di via Medail. una scritta « Duce, a noi! », si staglia enorme fra il verde. Ed è qui che S. E. Starace, al suo giungere, è accolto dalla prima manifestazione di incontenibile entusiasmo con cui la folla vuol testimoniargli il suo affetto e la sua fede nel Duce. Incontro al Gerarca si fanno il gen. Zucchi, in rappresentanza del comandante il Corpo d'Armata gen. Grossi, il gcn. Di Bernezzo, ispettore della pre e post militare, l'ispettore di Zona dott. Martina, il Segretario del Fascio Bosticco, il Podestà marchese Clavarino, il maggiore Manna, comandante il presidio, il console Blanc, il conte Giriodi di Panissera per i Combattenti, il comm. Rampone per i Mutilati, gli on. Bernocco, Casilli e Garbacelo, il prof. Giovine pei- il Rettorato della Provincia. Sono pure ad ossequiare il Segretario del Partito, il vice-Segretario federale conte Rossi di Montelera. il vice-Segretario del Fascio di Torino ing. Cavallari Murai, il Segretario del Guf prof. Stampini, i componenti i due Direttori e tutti i dirigenti delle organizzazioni dipendenti dal Partito, nonché la vedova di Mario Giada, l'indimenticabile fondatore del Fascio di Torino, con le due figliole. Prestano servizio d'onore un reparto militare di frontiera, il plotone-tipo dei Giovani fascisti di Torino e una centuria di giovanissime Camicie nere di Bardonecchia. B. E. Starace passa in rivista le varie formazioni e tosto si ovvia verso il campo. Lungo tutto il viale della Vittoria una. moltitudine di popolo fa ala al passaggio del Segretario del Partito: sono dapprima le donne della vallata, nei caratteristici costumi, poi i valligiani che hanno lasciato oggi il lavoro a salutare con il braccio levato e con- grida di passione e di fede il Gerarca, i Combattenti, i Podestà ed i Segretari dei Fasci della vallata, ai quali si è unita una folta rappresentanza del Fascio di Modane. Su due file, ai lati del viale, sono schierati, infine, i gerarchi torinesi — tuffi i fiduciari, i capi-settori e capi-nucleo dei Gruppi rionali di Torino, giunti al mattino con treno speciale — e attraverso questo schie-, ramento, dal quale si levano le i più ardenti invocazioni al Duce, poàsa il Segretario del Partito per raggiungere il campo. Al Campo OH squilli regolamentari, cui faseguito il prorompere delle' note dell'v Inno del Giovani » intonato della fanfara, salutano alla soglia dell'attendamento S. E. Starace. I mille Giovani che partecipano al campo sono schierati su due fronti, in tenuta sportiva, agli ordini del comandante in seconda, con¬ li ltlddtmPaaLgpoddllssttqipfds sole Moreno, e levano alto l'« A noi! » per salutare alla voce il loro Comandante. Paesati in rivista i vari reparti, 8. E. Starace dà l'ordine di rompere le righe e quindi intraprende la visita a* campo. Egli vuol rendersi perfettamente conto del funzionamento di tutti i servizi e visita le cucine, che non, lasciano mancar nulla al gagliardo appetito dei mille Giovani che popolano il campo; i lavatoi, l'infermeria (la quale, data l'esemplare ed invidiabile salute di questi ragazzi non ha proprio lavoro), il reparto dei marconisti,' i quali hanno issato sulla loro polente stazione radio una ammonitrice scritta: «Qui passerà tutta j la. storia, dal dì della, riscossa ali dì della vittoria»; l'attendamento] del plotone-tipo, gli alloggiamenti degli ufficiali e gli uffici del Comando. Dovunque, il Segretario del Partito si sofferma, mescolandosi |nal Giovani fascisti, interrogandoli]affettuosamente e paternamente. \ L'attendamento brulica di inge-ìgnosi architetti e decoratori. Così, j pur nella sua militare, uniformità,] ogni tenda- ha il segno distintivo]della sollecitudine e dell'estrosità - decorativa con cui i Giovani che'la occupano l'hanno voluta abbel-\lire. Da ingegnosi lavori di mo- saico sono stati ricavati effetti]sorprendenti, e sulla soglia d'ogni ! teiida spiccano decorazioni e scrìt- j te suggestive. Ma la passione di [ questi giovani, la passione che li \induce ad invocare come premio \ per la loro maturità e per la loro ifede l'arruolamento fra le trv.ppe destinate all'Affrica Orientale (e\se non la esprimono con parole Iaperte, la richiesta è nel cuore di :tutti) ha dato luogo ad una fiori- itura di invocazioni o di apostrofi,1,che ricalcano i motivi di attualità nei quali II Negus, gli abissini, !nonché i loro amici di ogni colore : damo lo spunto a motti e a rime ,allegre e scanzonate. ]Sulla soglia di una- tenda, otte- nuta con un paziente lavoro di mosaico, è la scritta: «Siamo pronti. Il prossimo campo ad Addis Abeba »; poco oltre si legge: «Per la gloria d'Italia combatteremo », e sulla soglia della tenda attigua: « Vogliamo fare la barba al Negus ». Come per dare forza icastica al proposito, i Giovani che hanno ricavato la scritta da una combinazione di sassolini bianchi e neri, hanno disegnato con uneguale lavoro di mosaico la figuradel Negus. . E. Starace si sof- ferma dinanzi alla singolare figu-razione, ed interroga i giovani mi-liti scrutandone i volti, quasi a penetrarne ed a soppesarne la volontà: — Come vorreste fare la barba al Negust — Con la baionetta! — rispon- dono in coro le giovani Camicie nere. E gli occhi sfavillano della passione fiammeggiante che li ani- ma e li accende. Il rapporto delle Gerarchie A tutu, B. E. Starace parla,dando istruzioni ed insegnamentiche tragaono lo spunto dalla sua viro militare, rivolaendo espres- •viro militare, rivolgendo espr sioni che fanno fremehe i giovani:militi e che li esaltano. Conchiusa\la visita al campo, il Segretario del Partito riunisce attorno a sè sotto la tenda del Comando il Comandante federale Piero Gazzotti ed i suoi più diretti collaboratori, ai quali, sulla scorta dei rilievi[ compiuti qui ed altrove, espone le 1 direttive che dovranno presiedere negli anni venturi all'organizzazione dei campi estivi dei Giovani fascisti. A mezzogiorno il Gerarca divide con gli ottantasei, ufficiali preposti al campo il rancio sotto la tenda, ed alle 14,30 tiene rapporto alle gerarchie torinesi (oltre mille sono i fiduciari, capi-settori e capi- nucleo intervenuti all'adunata coi componenti i Direttori) dando loro istruzioni sull'azione da svolgere in questo momento della vita nazionale. Poscia S. E. Starace presenzia ad una esercitazione tattico-militare dei Giovani fascisti partecipantì al campo. L'azione è stata predisposta dal maggiore Basadonna, ufficiale superiore di collegamento, ed è imperniata su questo tema: truppe rosse, provenlenti da sud-ovest, si sono sistemate a difesa a cavallo di Valle Stretta, all'altezza di Melezet, costituendo centri di resistenza sulle pendici N.O. di monte Colmion e sulle pendici Est di monte Tre Croci, Truppe Azzurre ìianno ricevuto l'ordine di attaccare i Rossi per impedire che sbocchino nella con ca di Bardonecchia. , . , La vittoria degli Azzurri Compito delle centurie di Giovani impegnate nell'azione è — secondo ie nnee dell'esercitazione tracciata dai maggiore Basadonna — quel- lo di attaccare i centri di resistenza che il nemico ha costituito fra Casa Moulin e Gr. Hippoliies. L'azione è eseguita dai Giovani fascisti armati con abilità, disciplina, fervore degni di vecchi soldati: protetti dal crepitare delle mitragliatrici, i plotoni si av vicinano via via alle posizioni nemiche, le attaccano e finiscono col raggiungerle di slancio, con per- fezione e precisione mirabili, s, e.. Starace, che ha assistito an0 svolgersi dell'azione proprio dal terreno della manovra, parla poi brevemente ai giovani militi e quindi al Comandante federale j|i|i|jIPiero Gazzotti esprime il suo altoìcompiacimento ed il suo elogio per l'organizzazione del campo, Per la disciplina, la bravura e lo schietto spirito militare con cui il Giovani fascisti torinesi hanno compiuto l'esercitazione. Tra rin nevate acclamazioni al Duce e sa lutato alla voce dai mille Giovani fascisti che vedono coronata dal- l'elogio del Comandante la. loro fatica e la loro disciplina, il Segretario del Partito lascia il cam- Po per partecipare al ricevimento offerto nel Palazzo delle Feste — l'edificio è sorto quasi miracolosa- mente, in poco più di un mese sulle rovine di un vecchlo_ stabile — dal Municipio e dalla Stazione di cura. Fatto segno a nuove e prorompenti acclamazioni, S. E. Starace lascia alle 18,30 Bardonecchia diretto a Torino. f. a. l d Starace, guidato da Gazzotti, ispeziona le tende. Fra i Giovani, intenti a gioviali parodie africane. ..:..~.-h,.±.-:»óiy>*.-. .... v^sSrJS La rivista al « plotone tipo » che) partirà prestissimo per L'Africa Orientalo