La fidanzata di Alassio

La fidanzata di Alassio /( Commissario racconta. La fidanzata di Alassio e a \ — Sono lieto di rivederti! — Ed io? Proprio ieri pensavo a te. Ti sei divertito? — Un mondo. Come mi trovi? — Leggermente ingrassato. — Davvero? Mi dispiace. Ci tengo alla mia linea... Capirai... — Capisco! Non hai abbandonato le tue vecchie abitudini! Naturalmente non ti saranno mancate le avventure ad Alassio... — Quest'anno... Non troppe. Una sola. Ma è stata una cosa deliziosa. — Giovane? — Vent'anni! — Bella ? — Bellissima. Una biondina che avrebbe fatto perdere la testa anche a te che sei legnoso come un ministro inglese. — Si tratta, allora, di una cosa seria? — Lo è stato per quindici giorni. Ora tutto è finito. Capirai, è fidanzata e si sposerà a settembre. — Nonostante ciò... — Vecchio mio! Bisogna conoscere le donne come le conosco io per capirle. Quando un uomo permette che la propria fidanzata, giovane, vivace e carina, trascorra, completamente sola, un mese al mare, vuol dire che è rassegnato... — Credit!... — Perchè ti arrabbi? — Io? Sono calmissimo. Come si chiamava? — Lei? — La tua biondina. — Se ci tiene ti dirò che aveva il più bel nome dell'universo... Si chiamava Stella! — Stella!... E poi? — Io la chiamavo Stellina, Stelluccia, Stelletta... secondo le occasioni. — Aveva pure un cognome... — Certo, ma a me non interessa. Quando una donna, che possiede le qualità di Venere, ha un neo sull'anca destra, non ha bisogno di cognome per essere distinta dalle altre. — A si? Un neo sull'anca... — Non ti piacciono i nei? — A me? Figurati... — E allora perchè ti arrabbi?... — Non mi arrabbio... E dimmi... Portava un costumino rosso con una rondine azzurra ricamata sul petto?... — Infatti... — E un pigiama verde... un cappello... — Di paglia di Firenze... La conosci anche tu?... — E dimmi... Era torinese? — Pura sangue! — Gli occhi?... Com'erano gli occhi 1 — Sei pazzo?! •— Rispondi. Com'erano gli occhi? — Azzurri... Cerchiati di viola... Un'esclamazione di rabbia e.un ceffone risuonarono nella via. La scena si svolgeva in via Garibaldi poco dopo le nove di sera. Protagonisti Giovanni B. e Alfonso il/.: quest'ultimo di ritorno da Alassio e abitante in via Amedeo Pcyron. Accorsero alcuni passanti, accorse una guardia che accompagnò i due in Questura. Il commissario di servizio ascoltò le ragioni di quell'improvviso cambiamento d'umore fra i due inseparabili amici. Capisce? — spiegò Giovan¬ Udnsttstcpvcmnnvscdssfsaiddg1tncvdggmvE1 ni B. — Una signorina plonda, di l vent'anni, con gli occhi azzurri, un \cast urne rosso, un piqiama verde, 1 ,mo sopmppeMero. La faccenda era mi po' scabrosa e andava olltre la sua competenza. Domandò ad Alassio, con un neo sull'anca destra... E' la mia fidanzata! Il commissario rimase un atti \ ad Alfonso M.: | — E voi sapevate... — Le giuro, signor commls- j sarto... - _ Bnsta cosl- Ln mi(t eSpertene ,a m>induce a credere che le pro ve Hon sjaìlo conclusive. j ctovarotl accolse quelle sagne . ! parole come ,m oatetimo. si at i ., par0ie come un oaisamo. si at- -1 tacco ad una speranza... L'ulti-] Cercò la prova decisiva, si -\a„gmppò disperatamente ad essa, i _ sii SÌHcero — domandò ad -\ Alfonlìo _ In quale albergo ern i l a e a i'. a pensione la tua Stella? Fu l'amico che questa volta vide e s'aggrappò all'ancora di salvezza. Rispose: — Albergo... Hotel Mediterranée! Questa risposta fu la goccia d'o Ho nel mare in burrasca. I due amici si abbracciarono commossi — Scusa — disse Giovanni — so ho dubitato di te. Scuso! — rispose rinfranca rito Alfonso - Scusò anche il commissario, Il c quale volle però raccomandare ai a, due, se mai, altra volta, di acca , pigliarsi in altra sede che non sul - \ la pubblica via. e gim.

Persone citate: Albergo, Alfonso M., Figurati, Giovan¬ Udnsttstcpvcmnnvscdssfsaiddg1tncvdggmve1

Luoghi citati: Alassio, Firenze