Maggiore pacatezza a Londra nel considerare la situazione

Maggiore pacatezza a Londra nel considerare la situazione Il conflitto italo-etioolao Maggiore pacatezza a Londra nel considerare la situazione Londra. 9 notte. Stadera la stampa viene informata che Antonio Eden si reche- rà a Parigi per le conversazioni a tre italo-franco-inglesi, accompagnato dal Segretario permanente del Foreign Office Sir Roberts Vansittart. La scelta di Vansittart, come secondo delegato, è importante e potrebbe essere significativa dato che il capo della diplomazia di professione è noto per le sue simpatie francofile tanto che lo si considera il candidato più quotato per 3a successione di Clerk ai- l'Ambasciata di Parigi H Segretario permanente, inoltre, è il rappresentante della politica realistica che non bada tanto alle sottigliezze giuridiche, quanto alla sostanza umana dei problemi ed è per ciò propenso a salvare le difficili situazioni con soluzioni di compromesso. Contemporaneamente alla notizia riguardante Vansittart si apprende — e forse le due cose sono in diretta interdipendenza — che Eden non ha l'intenzione di assumere un atteggiamento definitìvo o di proporre piani belli e fatti se non all'ultimo istante. Le conversazioni ufficiali avranno inizio giovedì prossimo, si afferma a Londra ma certo mercoledì Eden sarà già a Parigi e si incontrerà con Lavai per delle di-scussioni preliminari. Il Daily Mail, in un articolo editoriale, critica ancora una volta la linea di condotta adottata dal Governo Britannico nella disputa ita- lo-abissina. Tutti quanti sanno che li Governo britannico desidera fer- inamente di mantenere la pace ma sfortunatamente — osserva il Daily Mail — i metodi da esso se- '7 "tt.tt ^ .. guiti sono senza Gubbio erra,! Nella crisi attuale — prosegue il giornale — esso avrebbe dovutoriconoscere prontamente che l'Italia per la situazione geografica e per l'imperativa necessità di e6pansione riconosciuta espressamente da Sir Samuel Hoare è costretta ad affermare i proprii diritti sull'Àbissinia Anziché far questo il nostro Governo ha agitoparticolarmente in modo da inco- raggiare l'imneratore d'Àbissinia. Sovrattutto in conseguenza di paz- zi discorsi alla Camera dei Comu-... . j „ni, di proposte dirette ad applicaresanzioni societarie contro l'Italia la guerra tra questa Potenza el'Àbissinia è stata resa inevitabileed il Governo britannico, pur animato dalle migliori intenzioni, ha ancora una volta resa una soluzione pacifica pressoché impossibile. Le superstiti possibilità di conservare il fronte di StresaParigi, 9 notte. Nessuna decisione è stata ancora presa per quello che concerne la data in cui avranno inizio le conversazioni tripartite che riuniranno a Parigi i rappresentantdella Francia della Gran Bretagna e dell Italia, e delle quali soccupano ampiamente i giornalper mettere sovrattutto in rilievole difficoltà che si presenterannoai negoziatori. Tra sii altri il JourT „ .1 .. -, . nal des Dcbats il quale, mostrandosi molto scettico sul risultatodi queste conversazioni, scrive chè impossibile fare previsione alcuna. Tutto quello che si duo diresi è che finora le apparenze non"n« «Tolte fvnrpvnli oer soorBono molto favorevoli per scor gere qualche possibilità di conciliazione fra gli opposti_punU dvista dell'Italia e della Gran Bretagna. L'oggetto di questi negoziati è appunto il tentativo di scoprirne una. Ma anche se vi si riuscisse, vi sareobe sempre da faraccettare la combinazione all'Etiopia. Secondo YEcho de Paris le conversazioni che si inizieranno la settimana prossima a Parigi segneranno una grande svolta nellpolitica internazionale e le conseguenze di un eventuale insuccessnon si possono prevedere. Bain ville ricorda che fu l'Inghilterra, chnon ha mai esitato a ricorrere al le armi ogni volta che i suoi inte ressi essenziali sono stati in giuosull Acnonjjrancaisco, a incoraggiare l'Italia a stabilirsi in Africa orientale. In quemomento il Governo britannicpensava soprattutto ad allontanare la Francia dalle sorgenti del Nilo e non le dispiaceva di crearlun concorrente che non considerava pericoloso per se stessa. Ma lcose sono ora cambiate. La sola questione che ora si presenta quella di sapere se Mussolini otj 1 !_•_ jterrà il consenso dal Gabinetto dLondra per la sua impresa etiopica, dopo aver dato al Gabinetto di Londra 'le garanzie di cui questo non parla ma che costituiscono la base delle indignazioni della stampa inglese contro l'attentato ai prmeipii di Ginevra, In merito ai rapporti italo-britannici, di cui molto si occupanogli osservatori francesi, è da se giialare una lunga corrispondenza da Ftoma all'lnjormation, corrispondenza nella quale è detto che in quella capitale si manifesta una reale defenfe nei riguardi dell'opinione inglese e che, senza abbandonarsi all'ottimismo, la stampa italiana non dispera che un accordo venga raggiunto. Eguale opinione viene espressa dal corrispondente romano del T'.mps, secondo il quale, anche se difficile evitare che i se apparelucili in Aluca parlino, sembra ad ogni mo do che il conflitto non potrà degenerare, come si temeva, in un conflitto europeo. < Un accordo che parentisca il fronte di Stresa ■— conclude il giornale — non è impossibile >. Partenze per l'Africa 1 ; j : ; i ; '■ . ia colonia. L'Ambasciatore ha risposto rendendo il saluto e rivol gendo il pensiero alla Patria. Al principio del suo dire. l'Ambascia *°re invitato la colonia a com memorare con un minuto cu sJen- zio. la memoria del Ministro Raz- 2a tragicament€ mrito al servizio della Nazione, —=— Il « Belvedere » lascia Napoli Napoli, 9 notte. Stasera ha lasciato il nostro porto, diretto a Massaua. il piro-, scafo Belvedere, a bordo del qua- ' le hanno preso imbarco mille operai specializzati, ventotto ufficiali. I trentadue sottufficiali e 356 sol- , dati appartenenti al quinto grup- ! po celere. I partenti sono stati sa-1 lutati dal gen. Ambrosio, ispet-: tore delle truppe celeri. Molta folla si è raccolta durante le operazioni d'imbarco sul piazzale della stazione marittima e al momento della partenza ha vivamente acclamato alle truppe e agli operai, che dalla nave inneggiavano al Re e al Duce. S. E. Cerniti si congeda dagli italiani di Berlino Berlino. 9 notte. Questa sera l'Ambasciatore d'Italia S. E. Cerniti, che lascia : Berlino per andare ad occupare la sua nuova sede di Parigi, ha fatto la sua visita di congedo alla colonia italiana, raccolta si può dire al completo nella Casa del Fascio. Hanno creso la parola il Segretario del Fascio dott. Della Morte il quale ha saiutato l'Ambasciatore a nome delle Camicie Nere di Berlino, e il console generale com-, mendator Biondelli a nome di tut L'arresto dei direttori del giornale ticinese « Adula » Ginevra, 9 notte. Il Consiglio federale elvetico continua ad occuparsi de! cosidetto affare dell'Adula., l'organo tici- nese accusato di svolgere attività irredentista. < Vista la proposta del Dipartimento di giustizia e di polizia e il rapporto del Procura "™ J^ÌS™ 2!UiA^^S2" ne. considerando che la cornspon- den2a sequestrata ha fornito degli indizi da cui risulta che i nominati Emilio Colombi, Teresa Bontempi e altri fautori del mo- a e e i 01 c i»»*™"™" - neUa campagna_svolta. contro,, ca vimento dell'Adula tendono a che ' una Potenza straniera si immischi negli affari interni della Svizzera con pregiudizio di quest'ultima e che appare conseguentemente necessario dì chiarire completamente i fatti, il Consiglio federale decide che è opportuno aprire una azione penale contro Emilio Colombi e Teresa Bontempi e consorti per alto tradimento in base all'articolo 37 del C. P. federale. In conseguenza il giornalista Emilio Colombi e la signorina Teresa Bontempi direttrice del giornale Adula sono stati arrestati oggi J. La Xuova Gazzetta di Zurigo, che si è particolarmente distinta ' rigenti dell'Adula, dichiara che il i quasj ottantenne Emilio Colombi i sarebbe stato arrestato non a Bel- o linzona secondo quanto dichiara il o comunicato ufficiale ma a Chìas- - so. In proposito è opportuno rile- vare che il Colombi stesso in una - ietterà aperta diramata nei giorni o scorsi domandava direttamente la e apertura di una azione penale e - di un processo perchè fossero e chiariti i fatti a lui rimproverati, n . . Consiglio federale ha pure - f"»» ' mento poste e ferrovie a proce- dere a un severo esame circa la i questione della partecipazione del nominato Enrico Talamona funzionario postale di Bellinzona al movimento dell Adula e a prendere delle misure disciplinari con¬ - formcmente aUa ieggè sui funaioe narj federali, ¬ a a o e Antifascisti espulsi dalla Svizzera Berna, 9 notte. TI Consiglio federale ha deciso di espellere dal territorio della Confederazione svizzera l'austriaco Alfredo Zanella, gli italiani Aldo Garosci. Sanzio Liatti, Bruno . Lugli e la francese Margherita e si tmta m antifascisti venuti da Parigi i quali volevano lanciare dei manifesti antifascisti in Italia per mezzo di piccoli palloni ad idrogeno e che sono stati fermati dalla polizia de! Canton l Ticino prima che avessero reaiiz o zat0 jj joro piano. - e e a è - Consigliere sovietivo di Parigi perito in una sciagura d'auto Parigi, 9 notte. Nel pomeriggio, sulla strada di Fouligny, in direzione di Metz, in una forte discesa, una grossa au ì tomobile si è fracassata contro un i a]bero Dai rottami della vettura o a o - è stato estratto gravemente ferito il signor Divilkovsky. consigliere dell'Ambasciata sovietica di Parigi, che è stato tosto trasportato all'ospedale di Metz. Qui gli è stata riscontrata la frattura del cranio: Divilkovsky è morto stasera senza aver ripreso i sensi. Dalla vettura vennero pure o estratti gravemente feriti la moglie del consigliere i suoi due figli, dell'età di 6 e 6 anni. Un legato di quattro milioni ad un'associazione antibolscevica Ginevra, 9 notte. Un originale legato è stato fatto da un ricco francese, tale Engel, al presidente della Intesa Internazionale contro la Terza Internazionale. In punto di morte l'Engel ha voluto lasciare quattro milioni di franchi francesi al a e a a pre e sl(jente signor Teodoro Haubert. - incitandolo a combattere contro -^j] bolscevismo.