L'inevitabilità del ricorso alle armi ammesso dalla stampa internazionale

L'inevitabilità del ricorso alle armi ammesso dalla stampa internazionale L'inevitabilità del ricorso alle armi ammesso dalla stampa internazionale Parigi, 6 notte. La notizia della mobilitazione di altre due divisioni, giunta non inaspettata perchè la stampa ne aveva già fatto parola fino da sabato, mentre il Consiglio della Società delle Nazioni stava ancora deliberando, è pubblicata da tutti i giornali della sera, senza alcun commento, dato l'ora tarda nella quale essa è stata trasmessa dalla Agenzia Havas. Solo il corrispondente romano del Petit Parisien, nel dare l'annuncio di questa nuova misura del Duce, scrive che, del resto, ogni commento è superfluo, sapendosi che l'Italia continua la sua preparazione in vista dell'eventualità di una guerra contro l'Abissinia: « A Ginevra era impossibile limitare questa preparazione il cui sviluppo è tanto più logico in quanto che non si è potuto ottenere dall'Italia nessun impegno di non ricorrere alla forza neppure durante le quattro settimane che precedono la nuova convocazione del Consiglio della Società delle Nazioni ». La Information, facendo allusione alla prosaima riunione della Conferenza tripartita e mostrando di preoccuparsi degli eventuali sviluppi di una guerra, scrive che il vero conflitto non è quello la cui decisione spetta per intero a Mussolini ma dalle posizioni che verranno prese e dalle quali potranno risultare dei cambiamenti nella situazione delle Potenze nel riguardi della lotta futura, e proclama la necessità per ciascuno di sforzarsi di evitare una guerra, ora, cioè di fare ottenere all'Italia soddisfazioni sufficienti. La guerra è invece considerata inevitabile dalla London Paris Agency che prevede il trionfo dell'Italia. «L'Italia — scrive l'Agenzia — ha per sè tutti gli argomenti mentre il Negus ha tutto il torto compreso quello della provocazione. Il negro si farà battere completamente. Eden non avrà il Lago Tana e Roma sarà stabilita solidamente in Africa. Per noi ci rimarrà la soddisfazione di aver visto giusto fino dal primo giorno e di avere precorso gli eventi. E ora aspettiamo a settembre ». L'agenzia fa del resto ricadere le responsabilità delle difficoltà attuali sulla Gran Bretagna, la quale è intervenuta nel conflitto in nome della pace, della Società delle Nazioni e del diritto dei popoli a disporre di sè stessi ma in realtà per avere la sua brava parte della torta, in questo caso, un'influenza sulla regione del Lago Tana. « L'Etiopia può diventare colonia italiana. La Gran Bretagna se ne infischia a condizione che non le venga tagliata l'acqua o, per lo meno, non le venga misurata. Essa terrà fermo fino in fondo. Senza questa ingerenza della Gran Bretagna di cui l'Abissinia si serve, saremmo ora all' ultimo atto ». Il Negus, che per tramite del ministro degli Esteri d'Etiopia ha fatto pervenire oggi a Lavai i suoi ringraziamenti per l'opera da lui svolta a Ginevra, ha inviato al « Paris Soir » un messaggio nel quale fra l'altro proclama le intenzioni pacifiche dell'Etiopia e si lagna del rifiuto opposto da certe Potenze a dare licenze di esportazione d'armi e munizioni in Etiopia, rifiuto che pone quest'ultima in uno stato di inferiorità e che non può essere spiegato col desiderio di neutralità. Progetti illusori discussi a Londra Londra, 6 notte. Un'importante riunione ha avuto luogo oggi a Downing Street fra il primo ministro Baldwin, il ministro degli esteri Hoare e Antonio Eden, il quale ultimo ha fatto un rapporto verbale dello svol- gimento dei negoziati a Ginevra, La riunione .era importante in quanto Baldwin domani partirà per le vacanze che, come al solito, trascorrerà in Francia, ed egli non sarà quindi presente al Consiglio di Gabinetto in cui verranno decise le istruzioni da dare a Eden per le conversazioni tripartite che si svolgeranno a Parigi la settimana ventura. H Primo Ministro, come è chiaro, ha esposto già oggi in dettai glio le sue vedute, e in qual senso sclgle abbia esposte ìo si può forae ! vj r desumere da una laconica nota del collaboratore diplomatico dell'B- vening Neivs il quale stasera seri-1 ve che « l'Inghilterra non intende esercitare pressioni sull'Abissinia perchè faccia delle concessioni politiche all'Italia, le concessioni j cioè che l'Italia desidera, ma l'Injghilterra approverebbe, egli ag1 giunge, ogni sistemazione concordata fra i due paesi ». La notici- na è laconica ma eloquente, e in. nica con sufficiente precisióne la rotta che Eden cercherà di impri-imere alle trattative nella capita- i le francese, una rotta che dovreb- i be condurre alla tacitazione delleldomande italiane mediante le so- lite briciole che le tavole dip]o., maliche hanno lasciato in passato per l'Italia e all'aperta o segreta .imposizione sull'Abissinia di una | influenza politica interamente bri-, I tannica. » «»* ti ™tr,ie^~~ tr.j , ,. iIl ministro Eden, secondo il col- ; laboratore diplomatico della Mor-i „;,,„ d„„* -j dere FVlflJT?™ dl ^^le^orn riÓ^fnio Ilmltare I le loro domande alla sfera econo- mica. Non è questa la Conferma dei sospetti che abbiamo ™à i mtU à IS,appanred'Pro-iifbssfnn «,?n» h.. h probl«ma fegn^ che non sarebbe tale,' poic^se3: jamegus faTua s^vran 11*^1°° tebb ,S ne,™fltaedesclu" follo noliri™ ^ lniff0™ale con-gX0pPo0tenzCa° ÌSS& nia? Ad ogni modo lo scrittoredella Moming Post riconosce cheanche a Londra non si nutrono - «oppe> spe™ di vedere queste ci actative portate a una mnnnoin.attative portate a una conclusione, « in quanto che gl'italiani sono convinti che in Abissinia le concessioni economiche, se non sono accompagnate da influenza poli- auanrn°nLP,rÌVe e ln Sali* « Parativi militari aen Italia sono ormai troppo avanzati per consentirle di tornare in- -_?"e!^J??!?d°_Aa..s^u.a.: zione, negli ambienti governativi londinesi, secondo il giornale, si „»V_i"u.T"' —" s'"""»"1' nl attribuisce alle conversaZ1om a tre l'unico significato di un riempiti vo del tempo che manca fino alla prossima fase leghista tembre. in set- L'organo conservatore, esami- nando poi il problema di Ual Ual che sarà discusso dalla commis sionc arbitrale, rileva come le prò spcttive della fase leghista di set- tembre potrebbero essere enorme- mcnte influenzate dai risultati dei lavori della commissione. Siccome quest'ultima non potrà toccare la questione della frontiera. « le prò- spettive di un risultato favorevole all'Italia. — dice il giornale — so- no grandemente aumentate, e sela commissione promulgherà un verdetto di condanna dell'Abissi-ma come paese aggressore, l'ef-fetto che ciò produrrà su Ginevra , 3arà considerevole ». R. P. UN GRUPPO DI LEGIONARI della 5< Divisione, 128' Compagnia Mitragliatrici pesanti, accampati nel Casertano.