Il testo del Decreto per i depositi dei contratti di locazione

Il testo del Decreto per i depositi dei contratti di locazioneUNA META La cellulosa nazionale La cellulosa è la sostanza costituente la membrana delle cellule vegetali: essa entra in proporzione notevole nella composizione di ogni pianta. Non ne dovrebbe mancare dunque, e non ne manca infatti, in Italia: viceversa ne abbiamo importato annualmente nell'ultimo periodo 200.000 tonnellate in media. Il consumo della materia prima cellulosa ha seguito, con il suo rapido sviluppo, il ritmo ascendente della vita spirituale, e ha risentito anche delle maggiori inquietudini dei popoli; ha accostato alle possibilità del popolo il godimento di nuove forme di arte, e modesti lussi nel vestito e nella casa. ' Le rapide fortune del giornale, della rivista, del libro, diffusi nel grande pubblico, hanno moltiplicato il consumo.di carta: fotografia, cinematografìa sono le arti che misurano la loro popolarità a migliaia di chilometri di pellicola; il rayon e la celluloide hanno messo alla portata del popolo le morbide lucentezze della seta, le levigate fantasie cromatiche della tartaruga e del corno: cosi il consumo di cellulosa ha preso quell'imperioso passo di conquista, che riescono a mantenere solo i consumi schiettamente popolari. . Infine, sintomo ed effetto di ben altri movimenti psicologici, l'industria degli esplosivi ha seguito la spinta costante della ricerca scientifica ed il ritmo oscillante della tranquillità dei popoli: cosi la sua richiesta di cellulosa è stata variabile, ma volta verso l'au mento. I bisogni dell'industria mune, che ha ancora bisogno di essere sfatato. Per la fabbricazione delle fibre artificiali il problema si presenta molto diversamente: a differenza di quanto avviene nella cartiera, che spappola semplicemente le paste per la confezione degli impasti, la cellulosa, nella fabbricazione del rayon, subisce un delicato trattamento fisico chimico, dove anche imponderabili differenze di struttura nella materia prima possono determinare differenze sensibili nella qualità del prodotto. Ora non si può dimenticare che, mentre le cartiere servono quasi esclusivamente il mercato nazionale, l'industria del rayon, che ha esportato nell'anno scorso per un valore di circa 350 milioni di prodotto, non ha acquistato all'estero che 60 milioni di lire di materia prima, ossia meno di un terzo delle cartiere; ogni cautela può quindi essere giustificata. Per l'industria degli esplosivi le ragioni di cautela sono tecnicamente simili, e forse maggiori: d'altra parte maggiori sono anche le ragioni di invocare una indipendenza dai rifornimenti esteri. Non mancano esperienze di lavorazione di cellulosa di legno nazionale, e soddisfacenti risultati sono stati ottenuti: è certo quindi che questo problema può essere felicemente avviato ad una soluzione. La questione-delia resa del processo di estrazione domina sempre in tutte le discussioni, che sono state fatte sulla convenienza di utilizzare le numerose fonti di cellulosa nazionale proposte per colmare molte nostre lacune, conifere nazionali, pioppo, ailanto, sparto e bambù, paglie di cereali, canapuli, trucioli di castagno esausto, ecc. Il contenuto di cellulosa nelle piante è molto vario: in quelle adulte essa si lignifica e si trasforma in sostanze gommose, atte a Il Sabato fascista per i lavoratori dell'industria Roma, 5 notte. L'accordo stipulato il 25 luglio ultimo scorso fra la Confederazione fascista industriale e quella dei lavoratori dell'industria, in applicazione del disposto contenuto nel primo comma dell'art. 3 e nel secondo comma dell'art. 7 del Regio Decreto-legge 20 giugno 1935, cementare i sistemi cellulari; n ha suddiviso le eccezioni all'applivalorp delle niantp — nerenni n cazione del sabato fascista nel valore delie piante — perenni P|campo den-industria, in annuali — oppure dei cascami di due distinte categorie e cioè industrie o altre industrie, che ci si propone lavorazioni" indicate nell'accordo di utilizzare, è naturalmente mol- ( stesso, per le quali l'esclusione dal to diverso; lo stesso processo di | sabato fascista non richiedeva ul- estrazione ha un costo molto va riabile. Questo basta a spiegare, all'infuori della questione di qualità, come nel nostro paese, non dotato di un patrimonio di boschi come quello dei paesi nostri fornitori, quando ogni iniziativa doveva nascere con la sola premessa speculativa, e vivere in regime di libera concorrenza, non sia potuta sorgere una industria nazionale della cellulosa. Oggi molte idee sono mutate, e la realtà economica dei nostri rapporti con l'estero si è incaricata di facilitare questa evoluzione. Una collaborazione delle industrie della cellulosa e della carta potrà e dovrà prossimamente liberarci dalla* maggior parte del tributo, pagato all'estero dal nostro paese, per provvederci di cellulosa. Francesco Pcdrinì Non è fare una difficile profezia il prevedere che l'ascesa del consumo di cellulosa sarà ancora rapida: stampa, cinematografo svilupperanno maggiormente la loro missione di coltura, la fibra tessile artificiale incontra sempre maggiori simpatie; quanto alla pace appare sempre più evidente che essa è una eccezione della vita reale, fatta di movimento e di lotta. E' questo anzi un punto particolarmente sensibile della vita di ogni Nazione, per il giorno in cui il diritto ad esistere debba essere affidato alle armi. Il problema della cellulosa non è dunque soltanto economico — per quanto le importazioni ci costino annualmente 150 milioni in cifra tonda — ma è anche un problema di sicurezza. Miniere di cellulosa possono essere tutte le piante: due questioni si presentano però per decidere sulla convenienza del loro trattamento: la qualità del prodotto e la resa del processo di estrazione. • Per quello che riguarda la qualità, vi è tutta una scala di esigenza. fra,„le varie, ^industrie che utilizzano e trasformano la cellulosa. La cellulosa viene assorbita dalle industrie sotto diverse forme: pasta meccanica, ossia fibra di legno finemente sminuzzata, ottenuta mordendo con. mole ed acqua i fusti legnosi: pasto gialla,.che è Una specie di pasta meccanica ottenuta dalla paglia di frumento, segale, avena e simili, trinciata, lisciviata e lavata; pasta bruna, che è una pasta meccanica nella quale un preventivo trattamento a vapore elimina parte delle sostanze incrostanti; pasta chimica, che è cellulosa quasi pura, e che si ottiene dalle paste meccaniche con vari procedimenti chimici, atti a eliminare tutte le sostanze incrostanti e gommose che vi sono contenute, e ad imbiancarla. Le industrie della carta assorbono tutti i tipi di pasta, per le varie qualità di carta: pasta gialla per le carte da imballo, pasta meccanica per le carte da giornale ed altre economiche, e paste chimiche per le qualità superiori. La richiesta delle cartiere è dominante nel blocco delle nostre importazioni: su circa 250.000 tonnellate di paste di cellulosa importate nell'anno scorso, oltre 190.000 sono state destinate alla produzione di carta, in prevalenza delle qualità superiori, per le quali molte fabbriche hanno finora ritenuto di non potere lavorare materia prima nostra. Per la fabbricazione del rayon — circa 60.000 tonnellate nell'anno scorso — l'industria si è provvista di cellulosa scandinava e cadanese, che essa ritiene ancora la sola adatta al suo scopo, soprattutto per avere basata da tempo su queste fonti la sua pratica di lavoro. Per la produzione di esplosivi si è ricorso quasi esclusiva mente al trattamento di cellu Iosa nobile ad alto titolo, ricavata dalla fibra di cotone; il fabbisogno di questa industria è naturalmente variàbile secondo il barometro pòlitico, salvo a precisarsi in una cifra notevole nella realtà del tempo di guerra. Non si può esitare a riconoscere che ogni industria deve temere qualche difficoltà e qualche delusione quando si appresta ad apportare modificazioni ai suoi metodi di lavoro, ma, evidentemente gli interessi economici; e quelli superiori, della sicurezza nazionale, debbono richiedere alle industrie il sacrificio delle proprie comodità per il bene comune, quando non basti la intelligente preoccupazione di garantirsi la propria attività in caso di complicazioni internazionali. Le possibilità nazionali Fabbriche che utilizzano gli abeti della Carnia e i pini della Calabria per cellulosa da carta sono sorte in Italia, l'utilizzazione dello sparto libico e del bambù so- Roma, 5 notte. La « Gazzetta ufficiale » pubblica il R. D. L. 26 luglio 1935 - XIII, relativo all'obbligatorietà dell'investimento in titoli di Stato dei depositi a garanzia dei contratti di locazione di fabbricati. Esso consta dei seguenti articoli: Art. 1. — I depositi in contanti 0 in titolo diverso da quello dello Stato, comunque costituiti, alla data di entrata in vigore del presente Decreto, o che in avvenire saranno costituiti a garanzia di contratti di locazione o sub-locazione di case, di appartamenti o di locali, anche se ammobiliati, destinati a uso di abitazione, di ufficio o di altri esercizi professionali, industriali o commerciali, debbono essere investiti in titoli emessi dallo Stato. La disposizione di cui al precedente comma si applica anche se-la cauzione venga prestata sotto forma di più rate mensili anticipate di affitto. In tal caso la conversione in titoli emessi dallo Stato è obbligatoria per almeno due mensilità di affitto, da prelevarsi sulle rate anticipate ed il conduttore o sub-conduttore ha l'obbligo di reintegrarle per l'ammontare delle due mensilità suddette, non oltre il termine stabilito per il pagamento delle ultime rate anticipate di'locazione, salvo diversa pattuizione fra le parti. Art. 2. — Per i contratti di locazione e di sub-locazione, che verranno posti in essere a decorrere dalla data dell'entrata in vigore del presente Decreto e per la loro rinnovazione o proroga, l'investimento del deposito ..in. titoli emessi dallo Stato deve risultare dal relativo contratto scritto o denuncia del contratto verbale. Per 1 contratti invece in corso alla data di entrata in vigore del presente Decreto, se il contratto scade entro un anno da detta data,, l'investimento del deposito ih titoli'de ve risultare dal contratto di rinnovazione o di proroga del contratto o della relativa denuncia di rinnovazione o di proroga di contratto verbale. Qualora il contrat to in corso scada oltre un anno dalla data di entrata in vigore del presente Decreto, l'investimento del deposito in titoli deve essere effettuato entro tale anno e risultare da atto scritto o quietanza. Nei detti atti, contratti, quietanze o denuncie, debbono essere descritti i titoli dello Stato nei quali il deposito è stato investito, con l'indicazione dei loro numeri. Art. 3. — I titoli nei quali deve essere investito il deposito, debbono computarsi ài prezzo di compenso fissato, per il mese precedente a quello della data del contratto di locazione, dalla borsa più vicina al luogo in cui sono situati gli immobili dati in locazione. Lo investimento del deposito deve avere luogo nei limiti in cui è possibile l'acquisto dei titoli. Le eventuali differenze restano presso il locatore o sub-locatore. Il deposito del contratto non subisce variazioni per tutta la durata della locazione, quali che siano le oscillazioni nel valore di borsa dei titoli. Art. 4. — Qualora nel corso del contratto di locazione o di sub-locazione il deposito cauzionale debba, per qualsiasi motivo, essere aumentato o ricostituito, la ricostituzione del deposito e l'investimento di esso in titoli di Stato, a norma delle disposizioni contenute nel presente Decreto, deve risultare da apposito atto scritto o quietanza. Art. 5. — Le convenzioni con :ernenti la costituzione del deposi¬ to cauzionale e l'investimento del deposito in titoli inseriti nel contratto di locazione o sub-locazione, o menzionati nelle denucie di contratto verbale sono soggetti a distinta Tassa di Registro nella misura fissa di lire due. Gli atti separati o le quietanze, dai quali risulta la costituzione del deposito o del suo investimento in titoli, in conformità alle norme stabilite dal presente decreto, sono soggetti a registrazioni, nel termine di giorni venti dalla loro stipulazione. Il locatario o sub-locatario può, con un medesimo atto, fare constare di più investimenti in titoli corrispondenti a più contratti di locazione, riguardanti un medesimo immobile. I detti atti separati e quietanze sono esenti da tassa di bollo e soggetti anche essi alla tassa fissa di registro di lire due. . Art. 6. — Il locatario o sub-locatario è responsabile dell'Investimento in titoli del deposito a norma del presente Decreto, nonché dell'esistenza effettiva del detto deposito il quale rimane presso lo stesso locatore o sub-locatore. L'importo degli interessi deve, dal locatario o sub-locatario, essere detratto dalla prima rata del canone di affitto, che viene a scadere dopo che gli interessi stes- vero da separati atti scritti, o da quietanza, recanti la specificazione esatta dei titoli e del contratto cui si riferiscono, é registrati. E' escluso ogni altro mezzo di prova. Art. 8, — Le disposizioni del presente Decreto non si applicano alle locazioni e sub-locazioni fatte allo Stato, nonché a quelle fatte dagli istituti per le case economiche e popolari e quelle dell'istituto nazionale per le case degli impiegati statali. Art. 9. — Il locatore o sub-locatore è soggetto alla pena pecuniaria nella misura da una a due mensilità del canone di locazione: a) se non ha investito in titoli dello Stato ai termini del presente Decreto il deposito che sia stato costituito dall'aumento, ovvero almeno due mensilità del canone di affitto nel caso preveduto al comma 2 dell'articolo 1; b) se non è denunciato ovvero descritto nei contratti o nelle denuncie dei contratti verbali o nei separati atti previsti dal presente Decreto, il titolo costituente il deposito cauzionale. , Alla stessa pena pecuniaria, nella misura da una a due mensilità del canone di locazione, è soggetto il conduttore o sub-conduttore, che non provveda alla reintegrazione del deposito effettuato dal locatore o sub-locatore, ai sensi del secondo comma dell'articolo 1; nel casi previsti dai comma precedenti se non risulti l'ammontare della mensilità del canone di locazione, la pena pecuniaria è da lire 200 a lire 2;000. L'applicazione della pena pecuniaria, stabilita in questo articolo, non pregiudica quella delle sanzioni penali, qualora il fatto non costituisca reato. Art. 10. — L'applicazione della pena pecuniaria, comminata dal precedente articolo, ha luogo secondo le.norme all'uopo stabilite nella legge 7 gennaio -1929 n; 4. In deroga peraltro al disposto dell'articolo 56 di detta legge, è ammesso il ricorso al Ministero delle Finanze contro l'ordinanza dell'intendente di finanza, quando la pena pecuniaria, che può essere applicata ai termini dell'articolo precedente, superi nel massimo le lire 500. L'accertamento delle violazioni alle norme contenute nei presenti Decreti, spetta in particolar modo agli ufficiali e agenti della polizia tributaria, agli ispettori delle dogane e delle tasse e ai procuratori del registor, Art 11. — Contro l'ordinanza dell'Intendenza di Finanza, ovvero contro il Decreto del Ministro delle Finanze, è dato reclamo alla Corte d'Appello nella cui giurisdizione ha sede l'Ufficio di Intendenza di Finanza che ha pronunciato l'ordinanza, anche se il reclamo riguarda il Decreto mi nisteriale. Il reclamo deve essere fatto entro il termine di trenta giorni dalla data della notificazione del provvedimento impugnato, che deve essere unito al reclamo, ed è presentato all'Intendente di Finanza, il quale lo rimette alla Corte d'Appello insieme con gli atti che vi si riferiscono. La Corte d'Appello a istanza dell'interessato, fatta nel reclamo, può fissare un termine per la presentazione di memorie e documenti; se occorrono investigazioni uno dei consiglieri è incaricato di eseguir le in via sommaria. Il giudizio della Corte è dato in ogni caso, sentito il P. M., mediante Decreto motivato non soggetto ad al cun gravame. Copia del Decreto è trasmessa, a cura della cancelleria della Corte d'Appello, all'Intendente di Finanza. Art. 12. — La riscossione della pena pecuniaria è effettuata dagli uffici del Registro con procedura stabilita per la riscossione delle pene pecunarie relative a violazione della legge delle tasse sugli affari. Art. 13. — Sono esenti dalla sopratassa e pena pecuniaria, prevista dalla legge del Registro e del bollo e incorse anteriormente all'entrata in vigore del presente Decreto, coloro che entro 60 giorni dalla data dell'entrata in Vigo re del presente Decreto paghino teriori norme o precisazioni, e industrie o categorie di operai da escludersi dall'applicazione del sabato fascista, la cui precisazione è stata demandata alla competenza delle Federazioni nazionali di categoria. In applicazione del suddetto accordo interconfederale, le Federazioni nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori si sono in questi giorni riunite per determinare le categorie operai e le lavorazioni già indicate genericamente nell'accordo interconfederale, ma di cui occorrerà la precisazione nell'ambito di ciascuna industria, e sono stati formulati gli accordi relativi. Ciascuna azienda, per conoscere le categorie operai ammesse alla eccezione al sabato fascista, non dovranno che riferirai in primo luogo all'accordo interconfederale e successivamente, per le attività ivi sommariamente indicate, all'accordo integrativo della Federazione nazionale da cui dipendono. Resta fermo che, in base a quanto convenuto nell'ultima parte dell'accordo interconfederale, l'utilizzazione del pomeriggio del sabato, all'infuori di tutte le eccezioni già previste, è inoltre già consentito in caso di lavori urgenti che non possono essere eseguiti negli altri giorni della- settimana. In tale caso le ditte chiederanno, per il tramite della loro Unione industriale, la relativa autorizzazione al Segretario federale che deciderà, sentito le due Unlo ni industriali dei datori di lavoro e dei lavoratori. Nel caso in cui la autorizzaz'one non possa essere tempestivamente chiesta, le ditte faranno immediata segnalazione al Segretario federale del lavoro effettuato. Resta fermo altresì, che anche ammessa l'eccezione all'applicazione integrale del sabato fascista ai lavoratori interessati, a tale eccezione dovrà essere consentita la disponibilità di almeno 24 pomeriggi di sabato all'anno e che il pomeriggio del sabato dovrà essere sempre lasciato libero ai minori, uomini e donde, di 21 anno. Come per le paludi Pontine... L'Ambasciata d'Italia a Londra ha smentito nella forma più categorica che l'Italia abbia cercato od intenda cercare un prestito all'estero. Osserva sul tema la «Liberté»: Eppure vi sono dei mercati in cui dei prestiti italiani pubblici o privati sarebbero stati accolti col massimo favore. Che l'Italia non. voglia approfittarne preferendo fare affidamento sui suoi propri mezzi è cosa che le fa grande onore. Le spese per la situazione eccezionale delle nostre Colonie dell'Africa Orientale sono state sostenute sinora con i mezzi ordinari del bilancio. Bilancio che per Vanno fiscale 34-S5 si è chiuso a fine giugno con un disavanzo nettamente inferiore a quello dell'anno precedente. L'organizzazione e l'approvvigionamento dell'esercito militare e di quello civile — oltre trenta mila operai italiani sono già all'opera in Eritrea ed in Somalia implicano spese fatte nella quasi totalità sui mercati interni e solo in proporzione minima su quelli esteri. Per le spese oltre frontiera si provvede diminuendo le importazioni superflue, negoziando i nostri acquisti allo scopo di aumen-. tare le nostre esportazioni e quando è apparso indispensabile con la nostra riserva aurea. La fermezza della lira sui mercati internazionali prova l'efficacia di queste misure. Quanto alle spese sul mercato interno si è provveduto e si provvedere con i consueti mezzi del bilancio e se sarà necessario con la collaborazione che i risparmiatori italiani hanno sempre dato e sempre daranno alle iniziative dello Stato Fascista. Per il finanziamento dell'espansione coloniale in Africa sì procederà con metodi affini a quelli che hanno permesso in un decennio opere colossali. Quei metodi che hanno arricchito il Paese di strade, di porti, ai acquedotti, di scuole, di nuove città; che hanno permesso la gigantesca opera di redenzione della terra ed una impresa senza precedenti attraverso i millenni come la bonifica delle paludi Pontine. La nomina a sottotenente per i militari in congedo illimitato Roma, 5 notte. Come è noto',,l'art. 2,2 n. 6 della circolare 91,-pubblicato-nella dispensa sesta del « Giornale Militare » 8 febbraio 1935, prescrive che i militari in congedo illimitato (esclusi i sottufficiali congedati e i militari in congedo che abbiano conseguito l'idoneità a sergente, per i quali vigono speciali disposizioni) per poter conseguire la nomina a sottotenente ■ di, complemento nella rispettiva Arma, debbono essere in possesso di titoli di studio non inferiori a quelli per i quali vige l'obbligo della frequenza ai corsi allievi ufficiali di complemento e sostengano con esito favorevole gli esami finali, stabilito per i" corsi stessi. Quest'ultima condizione rendeva quasi impossibile il conseguimento del grado, per la difficoltà di un'adeguata preparazione agli esami per i quali gli allievi delle scuole allievi ufficiali seguono corsi della durata di sei mesi. Per rendere più facile il conseguimento della nomina a sottotenente di complemento, il Ministero della Guerra ha recentemente apportato opportune modificazioni al disposto del numero 6 del. succitato articolo 22, stabilendo che i militari in congeiló illimitato possano ottenere tale nomina, se provvisti dei titoli di studio cui sopra (licenza liceale o istituto tecnico superiore, diploma di abilitazione magistrale o titoli equipollenti), purché frequentino con esito favorevole un corso di istruzione seguito da appositi esperimenti pratici da definirsi dal Ministero. Lo stesso Ministero della Guerra emanerà prossimamente le norme esecutive per l'esecuzione pratica di detta disposizione. L'on. Landi fra i dirigenti del Credito e dell'Assicurazione La riconoscenza dei lavoratori per l'opera svolta dal Partito Roma, 5 notte. Il presidente della Confederazione dei lavoratori del credito e delle assicurazioni, on. Lualdl, ha visitato le Unioni interprovinciali di Torino, Milano e Genova, prendendo contatto con i locali dirigenti dei Sindacati interprovinciali e provinciali e partecipando ad alcune riunioni di categoria. E' stata ampiamente esaminata la situazione organizzativa e assistenziale delle categorie inquadrate, con particolare riguardo ai recenti accordi stipulati dalla Confederazione per la disciplina del collocamento e per l'emanazione delle norme atte a facilitare la conciliazione delle vertenze individuali. Con l'occasione, il presidente confederale ha presieduto le riunioni dei funzionari e degli impiegati del credito marittimo, tenutesi a Torino, Milano e Genova e nel corso, delle quali ha messo ampiamente al corrente gli stessi, dell'azione che la Confederazione, in perfetto accordo e in stretta collaborazione con la Confederazione dei datori di lavoro, sta svolgendo con l'appoggio delle competenti autorità corporativo Il personale ha tenuto a manifestare a S. E. il Segretario del Partito la più viva riconoscenza per l'azione svolta dal Partito al fine di agevolare l'opera della Confederazione nell'assicurare il riassorbimento del personale stesso. L'incendio di Firenze malo, per produzione di carte di I si siano resi esigibili. Qualunque lusso, si fa largamente in Inghil- fe80 contrario è di nessun efterra e'in Francia, e ancora molto ' timidamente fe^*^ cau^l^^Slg fflffi somma molte fondate ragioni tratti di locazione o sub-locazione ritenere che. l'affermata Inferiorità è data ad ogni effetto esclusivadelie nostre materie prime da cel- mente dal contratto scritto e dalla lulosa sia un comodo luogo co-[denuncia del contratto verbale, ov- integralmente le tasse dovute e adempiano nello stesso termine alla relativa formalità stabilita dalla suddetta legge, per quanto riguarda il contratto di locazione e sulle locazioni di cui all'art, del presente Decreto. Art. 14. — Con Decreto Reale, su proposta del Ministro per le Finanze, di concerto col Ministro per la Grazia e Giustizia e di quello delle Corporazioni, saranno emanate le norme che potranno occorrere per attuare e integrare le disposizioni del presente Decreto. Il presente Decreto entrerà in vigore il giorno successivo quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, e sarà presentato al Parlamento per la conversione in legge. ' Ente turistico in Libia Roma, 5 notte. La Gazzetta Ufficiale pubblica 11 R. Decreto 31 maggio 1935, concernente la istituzione dell'Ente turistico e alberghiero nella Libia. S. E. Balbo a Derna La La prima sfilata di militi - Cammelli e ovini in dono alla popolazione araba Derna, 5 notte, S. E. il Governatore, Maresciallo Balbo, ha qui tenuto il rapporto mensile dei commissari provinciali della Libia. Ha passato poi in rivista la quarta Legione libica della Milizia, composta di contadini dell'Ente della colonizzazione. I militi, che si riunivano per la prima volta, hanno sfilato in perfetto ordine, fieri della missione loro affidata in queste terre. Tutti i capi-indigeni locali e numerosa popolazione si sono riuniti dianzi agli uffici del Commissariato provinciale, per una dimostrazione. Il Governatore, dopo aver messo in risalto il magnifico contegno della popolazione araba, ha annunciato un importantissimo provvedimento, la cui realizzazione è dovuta alla viva simpatia del Duce per la popolazione libica ed alla più ampia comprensione delle sue necessità. Il provvedimento consiste nella costituzione in Derna di un parco di alcune migliaia di camelli e di ovini, destinati ad essere regalati a quei bisognosi, tra i profughi dell'Egitto, che seguiranno l'esempio dei duemila loro compagni rientrati in Cirenaica in questi ultimi mesi. La notizia ha provocato in tut- 1200 pellicole distrutte Quattro milioni di danni Firenze, 5 notte. Oggi le autorità hanno conti nuato l'inchiesta sull'incendio del deposito di pellicole della Società anonima Stefano Pittaluga. E' ri sultato che 1 danni ammontano a circa quattro milioni, poiché l'incendio ha distrutto tutte le pelli cole, in numero di 1200, che erano in deposito e altro materiale cinematografico. Solo il materiale amministrativo che si trovava nella cassaforte e altri documenti si sono potuti sottrarre al fuoco. La Società è assicurata. Il magazziniere, il direttore e il capo-contabile sono stati interrogati. Essi hanno detto che avevano lasciato tutti gli uffici in ordine e che l'interruttore della luce era statò staccato. Perciò l'incendio non pare provocato da corto circuito. Sono giunti frattanto in giornata due funzionari della Direzione generale della Pittaluga, i quali, insieme con le autorità, indagano per accertare le responsabilità. Le cause sono ancora avvolte nel mistero, anche perchè è difficile pensare a un processo di autocombustione. Come abbiamo già detto, l'opera dei pompieri ha evitato più gravi conseguenze, dato che nelle vicinanze vi è un deposito della Società italiana trasporti automobilistici, contenente diecimila litri di benzina. Gli uffici di amministrazione della Pittaluga si erano trasferiti da poco in via Maso Finiguerra dalla via del Martèlli, e ancora non erano terminati 1 lavori di adattaménto. Si è constatato che l'incendio ha avuto origine nella camera di verifica delle pellicole, dove necessariamente sono ammucchiati residui e ritagli di film. Da questa stanza le fiamme si sono propagate agli uffici del plano superiore che, non ostante la blindatura, non è risultata sufficientemente protetta. I delitti contro la maternità Tre condanne a Parma Parma, 5 notte. Sono comparsi davanti al nostro Tribunale, Italina Loffi, Vittoria Boni e Gino Baratta, tutti di Fidenza, per rispondere di pratiche Illecite ai danni di una giovane di Fidenza, certa Prima Cocchi. In seguito alle risultanze, il Tribunale ha condannato la levatrice Loffi a due anni e otto mesi di reclusione e la Boni a otto mesi col beneficio della condizionale, assolvendo il Baratta per insufficienza di prove. La Cocchi è stata pure condannata a un anno di reclusione col beneficio della condizionale. CORPO VIAGGI 01 PIACERE A CORFÙ Partenza ogni martedì ore 24 da Venezia. Prezzo del viaggio completo Venezia-Corfù e ritorno (passaggio, letto e vitto compresi)! classe classe 680 480 Durata del viaggio dieci giorni. Per Informazioni-. A tutti quelli che soffrono di INAPPETENZA, RUTTO, FLATULENZA, si raccomanda l'uso per qualche settimana (un mezzo bicchiere giornaliero a digiuno) della conosciutissima Acqua purgativa naturale HunyadiJànos E' derivante, regola le evacuazioni e riattiva l'organismo, al quale rende la resistenza primitiva. Raccomandata dai medici di tutto il mondo. , (93 (Aut. Pref. 6419 - 28/3/928 - Bologna) R. PRETURA DI CHIVASSO IL PRETORE DI CHIVASSO con sentenza in data 19-7-'35-Xm ha condannato FERRARO MARTA fu Giovanni, residente a Fontaneto Po, a lire 500 (cinquecento) di ammenda per avere in epoca anteriore al 6 marzo 1935-Xin in Chivasso venduto Kg. 900 di riso ostigliato colorato artificialmente con Sudan 3,o. (4577 P.E.C. - Chivasso, S-8-19SS-XIII 1,'A. Cancelliere: Aldo Boccaccio. circoscrizione della R. Aeronautica Roma, 5 notte. Con R. Decreto 16 luglio 1935XIII, N. 1413, viene stabilita la circoscrizione militare territoriale della R. Aeronautica. In applicazione della legge 6 gennaio 1931, relativa all'ordinamento della R. Aeronautica, il territorio del Regno è suddiviso nella zona aerea territoriale e aeronautica insulare. La prima zona aerea territoriale, con sede di comando in Milano, comprende le Provincie di Torino, Novara, Aosta, Vercelli, Alessandria, Asti, Cuneo, Genova, Savona, Imperia, Milano, Varese, Como, Sondrio, Pavia, Bergamo, Cremona, Piacenza e Parma.. Le direzioni territoriali, delle costruzioni e degli approvvigionamenti, con relativi magazzini e stabilimenti, sono stabilite in numero di tre con sede rispettivamente in Torino, Milano e Roma. La circoscrizione territoriale delle direzioni, è per il Piemonte e la Liguria, la seguente: Direzione territoriale delle costruzioni e degli approvvigionamenti, in Torino, che comprende le Provincie di Genova, Imperia, Savona, Spezia, Alessandria, Aosta, Cuneo, Asti, Novara, Torino, Vercelli, Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Siena. tprrirnnalp ta la popolazione araba una granlerriiu» mie I dissima, impressione e nella città La giornata romana dei giornalisti spagnoli Roma, 5 notte. I giornalisti spagnuoli, ospiti di Roma, hanno visitato oggi 11 Ministero dell'Aeronautica e successivamente la Città universitaria, Alle 13,30 il Sindacato interprovinciale fascista del giornalisti, ha offerto ai colleghi spagnuoli una colazione, cui sono intervenuti il direttore della stampa estera del Ministero Stampa e Propaganda Grazzi, il Primo segretario dell'Ambasciata di Spagna, dott. Juan Felipe Ranero e i direttori dei quotidiani di Roma e dell'agenzia Stefani. Per un amichevole scambio di brindisi hanno parlato il segretario del Sindacato Lido Cajani, il primo segretario della Ambasciata di Spagna e il vice direttore del giornale Ya Francisco Casares. Nel pomeriggio gli òspiti sono intervenuti a villa Celimontana al ricevimento offerto in onore loro e dei partecipanti al Congresso internazionale di esperanto dal Governatore di Roma. araba si sono avute dimostrazioni entusiastiche all'indirizzo del Duce e dell'Italia NOTIZIARIO ITALIANO DA ALESSANDRIA Con deoreto prefettizio il comuni- di Montaldeo è stato autorizzato ad accettare la donazione di un edilìcio scolastico disposta dal marchese Doria DA AOSTA Un violentissimo inoonaio e scoppia to nella reazione S. Crlsloplie, distrugRendo in breve un cascinale di proprietà del dott. Torrioni, con danni che ascendono a centomila lire. DA IVREA L'on. Andrea Castaldi 6 uni giunto ad ispezionare la- colonia elioternpìca eporediese, accolto e accompagnato dallo autorità locali e quindi espresso il suo compiacimento per l'organizzazione della colonia, ha proseguito nelle sue visite per l'alta vallo di Aosta. DA NOVI LIGURE Le teste centenarie della Beata, Vergine Lacrimosa Madonna della Neve, patrona della città, si Bono svolte solennemente con l'intervento di S. E. Il Cardinale Arcivescovo di Torino Fos sati e dei Vescovi mons. Melchior! di Tortona, mons. Vianello di Fidenza, mons. Camerlengo di Nola e mons. Poracho'n, missionario della Consolata, DA TORTONA Il primo congresso federale delle associazioni maschili e femminili di azlono cattolica, delle 310 parrocchie della diocesi di Tortona, ha avuto luo Bo con la partecipazione dei Vescovi di Tortona, di Nola, di molto cleru, di personalità del laicato e di alcune migliaia di organizzati, con un centinaio di bandiere. DA BERGAMO Contro un muro cozzava con la moto Il meccanico Tamburini Elia, di 38 an. ni residente a Milano, mentre si recava in gita ad un paese vicino, e rimaneva ucciso sul colpo. In forma imponente si sono svolti i funerali del garibaldino Zanetti Geremia, di 87 anni, l'ultimo della superstite schiera delle « camicie rosse » bergamasche. DA GORIZIA Una motooarrozzella su cui erano tre persone, in seguito ad una brusca frenata è scivolata sopra l'asfalto sdrucciolevole per la pioggia, ed ha cozzato contro un palo in ferro, di guisa che il cantoniere comunale Antonio Zci, di 38 anni, da Gorizia, si feriva mortalmente alla testa, mentre il guidatore e l'altro passeggero erano ricoverati all'ospedale. FALLIMENTI CONCORDATO PREVENTIVO TORINO, 5. — Soc'. in nome collettivo Natta Crietolino, Astraldi Anna, coniugi, olii e affini, via San Massimo 40; con sent. 31 luglio p. p. omologato il concordato: 40% ai chirografari; pagamento del 20 % a quattro e sei mesi dalla data della'sentenza. - Trattice che cade in un fiume Un militare morto e quattro feriti Bergamo, 5 notte. Una trattrice del 3° Artiglieria campale, per evitare un passante, è precipitata nel fiume Brembo. I cinque soldati che erano a bordo, sono rimasti gravemente feriti. Uno di essi, certo Ippolito Gussi, di anni 20, è deceduto all'ospedale. Bimba che perisce tra le fiamme Lucca, 5 notte. La bimba Giulia Traggiài, di 6 anni, di Pieve S. Lorenzo, impossessatasi di una scatola di fiammi feri del babbo, usciva dalla capan na dove abita con i genitori e si recava all'aperto, accendeva un falò. Le fiamme non tardavano ad attaccarsi alle vesti della bimba, che, impotente a difendersi, ben presto diventava una torcia vivente. Le sue grida erano vane e pochi istanti dopo cessava di vivere fra spasimi atroci. BOLLETTINO METEOROLOGICO 5 Agosto 1935 - XIII Loo'alita |Mass.|Min.| Cielo | Mare Cenova 28.4 20,51 sereno i caiino S.Rcmo 27 19 jcoperto » Milano 25.6 18 sereno —— Venezia 29,3 19.51 >/3 cop. l.mosso Trieste 27 19 , '/4 cop. » Fiume 28,4 25 -i/, cop. ealmo Trento 25,8 17,21 » Bologna 127,2 19,41 » Firenze I 30,8 17,8 sereno Anoona 124.8 I9,8j » calmo Rimini (25,2 22,7 » . > Roma 1 31 19 1 Napoti | 29,2 | 20,5,sereno calmo Bari 30,61 16,8 » » Taranto 31.5122,9 » mosso Palermo 27,5 22 | > calmo Catania 30,8 20,91 » l.mosso Messina 33,1 23,8 » > Cagliari 31,6 22,4 » calmo Tripoli 29 24 » . mosso Bengasi 31 23 V< cop. agitato Rodi 27 24 - sereno » TEMPERATURA DI TORINO Istituto di Fisica R, Università Màssima + 27,4 -Minima + 15,7 Pressione barometrica 743,64 Umidità 63 % Dal R. Osservatorio.di Pino Massima Minima Cielo vurio. 24,8 14 XTR A Le previsioni del tempo Roma, 5 notte. Probabilità. — Sulle regioni settentrionali e meridionali le condizioni saranno abbastanza buone, con annuvolamenti variabili; sulle centrali le condizioni saranno migliori, con nubi pomeridiane sui rilievi montuosi. Venti: moderati fra greco n levante sull'Italia settentrionale e meridionale, deboli moderati occidentali sulle regioni centrali. Temperatura in lieve aumento. Mare: mosso, PIU'GRQnDC /UCCètfO D€L monopoLio itoli ano D€l TQBQCCHI MACEDONIA > EXTRA Il testo del Decreto per i depositi dei contratti di locazione