Le conversazioni di Ginevra tra Laval, Eden e Aloisi

Le conversazioni di Ginevra tra Laval, Eden e Aloisi La questione etiopica. Le conversazioni di Ginevra tra Laval, Eden e Aloisi Ginevra, 1 notte. Mentre stasera le vie di Ginevra si vanno pavesando di centinaia di bandiere rosso crociate e i mortaretti e i fuochi d'artifizio scoppiettano in riva al lago per celebrare la tradizionale ricorrenza del primo agosto, sacra alla fondazione della Confederazione elvetica, i delegati delle tre grandi Potenze, Lavai, Aloisi ed Eden convenuti a Ginevra per la sessione straordinaria del Consiglio societario, si sono riuniti per la prima volta tutti e tre insieme per trovare una via di uscita alla difficile situazione in cui è venuto a trovarsi l'esecutivo societario. Dopo la seduta puramente informativa e di carattere, privato tenuta ieri, il Consiglio non ha tenuto oggi nessun'altra riunione nè pubblica nè privata, dato che i negoziati diplomatici intavolati in base alla proposta di Lavai non hanno portato a nessun risultato concreto. Bizantinismo britannico E' la prima volta negli annali societari che il Consiglio, trovandosi in sessione, si urta all'impossibilità pratica di dare inizio ai suoi lavori per divergenze sorte circa quello che deve essere il programma di questi stessi lavori, se limitato cioè alla questione di ordine procedurale della rimessa in marcia dell' arbitrato previsto dal protocollo di regolamento dell'incidente di Ual-Ual del 25 maggio scorso, oppure esteso a tutto l'insieme del problema abissino come si preconizza da parte inglese. II testo di risoluzione predisposto ieri da Lavai e relativo come già vi abbiamo precisato, a) per quanto riguarda l'incidente di Ual-Ual alla ripresa della procedura arbitrale con precisazione anche per quanto riguarda la competenza degli arbitri stessi che deve esercitarsi al di fuori della questione di frontiera; b) per quanto riguarda la questione di fondo, all'impegno delle tre Potenze interessate di intavolare i negoziati sulla base del trattato tripartito del 1906, è stato rifiutato da parte inglese. Eden, su preciso mandato del Governo di Londra, ha proposto infatti alcune modifiche sostanziali su! secondo punto esigendo anzitutto un collegamento tra la procedura dei negoziati tripartiti e la Società delle Nazioni nel senso di impegnare le tre Potenze a riferire al Consiglio entro una data fissa (e precisamente dentro la sessione di settembre) circa l'esito dei loro negoziati. D'altra parte gl'inglesi hanno affacciato una singolare interpretazione del trattato tripartito del 1906 proponendo la partecipazione ai negoziati dell'Abissinia, la quale nel trattato stesso non ha parte alcuna. Diclamo subito che circa questo punto della partecipazione abissina, si è potuto constatare oggi la prima logica applicazione al principio preconizzato da parte inglese, rilevando i lagni del signor Tede Havariate per non esser stato consultato da nessuno e neppure dagli inglesi sulle diverse formule portate allo studio. Secondo altre voci che circolano^ su di un altro punto, a dire il vero di minore importanza, ha avuto modo di manifestarsi lo spirito causidico di sir John Simon (la cui « longa manus » si riconosce da molti nelle controproposte inglesi), e precisamente su un impegno riguardante il non ricorso alla forza che dovrebbe essere sancito attraverso un tendenzioso richiamo del trattato di conciliazione e d'arbitrato italoetiopico dell'agosto 1928, quello stesso trattato che il Governo di Addis Abeba ha calpestato col suo tipico quanto disinvolto misconoscimento di tutte le norme giuridiche internazionali. Limpidezza e serenità italiane L'Italia che ancora ieri per bocca del suo delegato barone Aloisi ha fissato chiaramente i punti del problema precisando la necessità di un regolamento preliminare dell'incidente di Ual Ual, non ha naturalmente creduto opportuno recedere dalle sue posizioni, Un'altra formula tendente a conciliare le due tesi sui punti 2 e 3 (collegamento con la Società delle Nazioni e partecipazione dell'Etiopia ai negoziati tripartiti) si è urtata a un nuovo rifiuto da parte del rappresentante inglese che ha tenuto a mantenere integralmente il suo punto di vista. In queste condizioni, sì è creduto opportuno rinunciare al sistema dei contatti a due seguito in questa prima fase dei negoziati e tentare la via delle riunioni a tre. Aloisi, Lavai e Eden si riunivano così verso le 19. Sull'esito delle conversazioni veniva mantenuto il più scrupoloso riserbo da parte di tutte e tre le delegazioni. Il solo Lavai si limitava a fare alcune ottimistiche se pure assai generiche dichiarazioni nel senso dì sperare di poter arriva re a una soddisfacente conclusio ne dei negoziati e alla presenta zione di una risoluzione entro la giornata di domani, così da poter procedere alla riunione del Consiglio in seduta pubblica. Queste dichiarazioni del presidente del Consiglio francese stanno a dimostrare che i negoziati malgv-i!-i le difficoltà sorte nelle ultime ventiquattro ore, proseguono attivamente. Difatti alcuni progressi si sarebbero verificati, secondo le voci in circolazione, su ddrsdtdblbtolvptlmpalcuni punti determinati quali la designazione più o meno immediata di un quinto arbitro con carattere di superarbitro, e la questione del prolungamento della data-limite della procedura arbitrale, data che sarebbe protratta dal 25 agosto al 2 o al 4 settembre, già fissata per l'apertura dell'ordinaria sessione dell'assemblea e del Consiglio. Senza andare a seguire nel det- taglio tutte le manifestazioni più o meno indovinate circa la formula che potrà offrire una possibile via di uscita al Consiglio, è opportuno rilevare ancora una volta come l'atteggiamento della delegazione italiana sia rimasto immutabilmente fermo sul principi esposti nel telegramma inviato il 27 scorso al Segretariato ginevrino e riaffermati ieri dal barone Aloisi. Tutti sono in estrema agitazione a Ginevra e si preoccupano ansiosamente della minaccia di una rottura, come se si trattasse del crollo di tutto un mondo, sia pure solo di questo piccolo mondo societario. Soltanto da parte italiana, sicuri del nostro ; buon diritto, dichiarato con tanta autorevolezza nell'articolo apparso ieri sul Popolo d'Italia, si è sovranamente calmi e romanamente pronti a tutte le eventualità. Ottimismo di un'ora Verso mezzanotte si diffondeva improvvisamente la voce che un accordo fosse stato raggiunto fra i rappresentanti dell'Italia, della Francia e dell'Inghilterra. La voce, sorta come un fungo in una notte, proveniva dal Consiglio che riuniva in casa di Avenol tutti i rappresentanti del Consiglio, eccettuati 1 capi delle Delegazioni italiana, francese e britannica, Il prof. JEZE consigliere giuridico dell'Abissinia ancora impegnati nelle difficili trattative. Sembra che questa voce sia stata originata da un colloquio telefonico che Lavai aveva avuto con uno dei convitati di Avenol. Nel corso del pranzo, veniva addirittura precisato che sarebbero state concordate due risoluzioni. La prima, che si riferiva alla ripresa dei lavori della Commissione arbitrale avrebbe fissato la data del 10 agosto per la nomina del 5.o arbitro nel ca- [so in cui non si fosse giunti ad un accordo tra i quattro arbitri italiani, francese, americano. La seconda risoluzione si sarebbe riferita al negoziato da intraprendere tra le tre grandi Potenze che hanno Interessi in Etiopia, negoziato che avrebbe avuto per base l'intero conflitto italo-abissino. Non appena terminato il pranzo di Avenol, gli ospiti si sono dati ' alla ricerca dei giornalisti ai quali hanno comunicato che si sarebbe giunti all'accordo. Ma poco dopo, ai colleghi riuniti all'albergo della delegazione francese, Lavai dava, se non una smentita, certo una doccia fredda, quando, rientrando da un colloquio con Eden, diceva a loro: « Bisogna ancora che aspettiate fino a domani mattina per sapere qualcosa di preciso! ». Fino a tardissima notte non si riusciva quindi ad avere nessuna conferma sull'accordo e si proponeva piuttòsto a credere che i negoziati si fossero messi su una nuova via. G. T. Il ministro d'Italia da Re Fuad Alessandria (Egitto), 1 notte. Il nuovo Ministro d'Italia Pellegrino Ghigl ha presentato stamani le credenziali a Re Fuad. TECLE' HAWARIAT ministro d'Etiopia a Parigi MITRAGLIERI IN PARTENZA PER L'AFRICA ORIENTALE

Persone citate: Aloisi, Aloisi Ginevra, Fuad Alessandria, John Simon, Laval, Pellegrino Ghigl, Re Fuad