L'Esecutivo societario di fronte a problemi di procedura

L'Esecutivo societario di fronte a problemi di procedura L'Esecutivo societario di fronte a problemi di procedura ppGinevra, 26 notte. H Segretario generale della Società delle Nazioni signor Avenol di fronte alla situazione venutasi a creare da ieri sera allo scadere dei termini stabiliti per l'accordo fra gli arbitri italo-franco-americani, si è visto nella necessità di mettersi in comunicazione con il Presidente in esercizio del Consiglio della Lega Litvinof. Tale comunicazione telefonica fra Ginevra e Karlsbad è avvenuta verso le ore 10 del mattino, cioè subito dopo l'arrivo di Avenol a Parigi. La convocazione del Consiglio Dalla comunicazione è scaturì to un accordo che è stato fissato in un telegramma inviato ai membri del Consiglio, telegramma che dice: « I membri del Consiglio hanno ricevuto fino ad oggi per quanto riguarda la divergenza tra l'Etiopia e l'Italia conformemente alla Srima risoluzione adottata dal onsiglio il 25 maggio i docu menti che seguono relativi allo sviluppo dei lavori degli arbitri: 1) Comunicazione etiopica del 9 luglio. 2) Comunicazione italiana del 25 luglio. Secondo 1 termini della seconda risoluzione adottata il 25 maggio il Consiglio ha deci-, so di riunirsi nel caso in cui, in assenza di accordo tra i quattro, arbitri per il regolamento delle divergenze, una intesa tra questi arbitri per la scelta del quinto arbitro non fosse intervenuta alla data del 25 luglio salvo accordo dei quattro arbitri per il prolungamento di questo termine. Le informazioni ricevute sino ad oggi non indicando che i quattro arbitri abbiano alla data del 25 realizzato uno degli accordi o intese alle quali mirava la risoluzione, il presidente previene i suoi colleghi che la sessione straordinaria prevista dalla risoluzione avrà luogo. Con lettera ricevuta il 25 luglio il Governo etiopico aveva domandato una riunione fin dal 25. Agendo conformemente all'art. 1 paragrafo 4 del regolamento interno del Consiglio il presidente suggerisce ai suoi colleghi di riunirsi o il 31 luglio o il 1» agosto alle ore 17. I membri del Consiglio sono pregati di far sapere prima del mez- una convocazione dell'Esecutivo societario per una data fissa e i giorni 31 luglio e 1" agosto che egli stesso propose hanno un semplice valore indicativo. Se quindi alcuni membri del Consiglio proponessero di rinviare ancora la riunione, questa potrebbe aver uogo successivamente. Ma, cocomunque vadano le cose, è ormai uogo anche successivamente. Ma, glio, se si avrà, si occuperà soprattutto della questione di procedura scaturita dall'interruzione dell'arbitrato italo-franco-ameri- zogiorno domani sabato 27 luglio quale data preferiscono ». Come appare chiaro da questo testo, il presidente in esercizio del Consiglio non ha ancora deciso La nota di Suvich La nota inviata ieri dall'on. Suvich fissa in maniera precisa la posizione dell'Italia di fronte alla procedura di conciliazione e sarà certo a base della discussione, anche per il fatto che il presidente del Consiglio della Società delle Nazioni non ha riconosciuto esservi un fatto nuovo che lo spinga a una convocazione di urgenza del Consìglio. E' stata cosi respinta in pieno la richiesta avanzata dal Ministro di Etiopia a Parigi, Teclé Hawariate, per una convocazione di urgenza del Consiglio, richiesta che, d'altronde, anche verbalmente aveva avuto una risposta negativa. . H Segretario della Lega, dato che il passo del Governo etiopico era ormai conosciuto, si è visto oggi costretto a pubblicare la lettera datata da Parigi 24 luglio, irmata da Teclé Hawariate. Questa lettera piuttosto insolente dice: « L'agente del Governo imperiae etiopico ha portato a conoscena del Segretario generale le senenze rese separatamente il 9 luglio scorso dagli arbitri della commissione arbitrale, sentenze che| accusavano un disaccordo compleo e definitivo. Essa prevenne V. ! E. sulla necessità di attirare l'atenzione dei membri del Consiglio ull'estrema urgenza di un intervento. In una recente conversazione, i rappresentanti del Governo mperiale etiopico sono stati informati da V. E. che il Consiglio si riunirebbe il 25 luglio, data fissata dalla decisione del 25 maggio scorso per il caso di disaccordo dei quattro arbitri; pur esprimendo le sue preferenze per una data più vicina, il Governo imperiale etiopico non ha insistito al fine di non ntralciare i negoziati impegnati fra certe Potenze allo scopo di un regolamento pacifico del litigio. Il Governo etiopico non ha d'altronde conoscenza di questi negoziati che attraverso i giornali. Alla vigilia del 25 luglio il Governo imperiale etiopico prega V. E. di rinnovare ai membri del Consiglio la sua domanda di riunione immediata ». Il vano passo etiopico Come era da prevedere, questa lettera non ha avuto alcun seguito: la convocazione del Consiglio, che si opera in base alla risoluzione del 25 luglio, non poteva certo aversi sulla base della richiesta del Governo responsabile della rottura dei lavori della commissione arbitrale. Il Presidente del Consiglio Massimo Litvinof, consultando i membri dell'Esecutivo societario, ha voluto mettere bene in evidenza che era sulla base della risoluzione del 25 maggio che tale consultazione si operava e che inoltre tale risoluzione deve essere intesa non nel senso che al 25 lùglio si dovesse avere obbligatoriamente una riunione (tesi che il Governo abissino sostiene nella lettera suddetta) ma invece successivamente a tale data il Consiglio della Società delle Nazioni dovesse convocarsi soltanto nella eventualità che i lavori della Commissione di arbitrato fossero definitivamente interrotti. Se la interruzione sia o no definitiva, lo sapremo soltanto quando il Governo di Addis Abeba avrà risposto alla nota italiana del 23 luglio con la quale, in un ultimo sforzo di conciliazione, il Governo fascista tentava di riannodare i lavori della Commissione arbitrale. G. T. IgnsnnanvtOgAdsfnEI i ] dpgI l i sticefslmcmizdcnscaageStigdaIdgspr

Persone citate: Suvich

Luoghi citati: Addis Abeba, Etiopia, Ginevra, Italia, Parigi