L'Italia disposta a riprendere la procedura di conciliazione con rispetto al compromesso d'arbitrato per Ual Ual

L'Italia disposta a riprendere la procedura di conciliazione con rispetto al compromesso d'arbitrato per Ual Ual Una nota di Suvich &. Ginevra L'Italia disposta a riprendere la procedura di conciliazione con rispetto al compromesso d'arbitrato per Ual Ual Ginevra, 25 notte. Nel tardo pomeriggio la sezione informazioni del Segretariato della Società delle Nazioni ha pubblicato il seguente comunicato ufficiale: « Il Segretario generale ha l'onore di comunicare al Consiglio e ai membri della Società delle Nazioni il seguente telegramma in data 25 luglio 1935 che ha ricevuto da Roma dal Governo italiano: « II termine del 25 luglio, fissato dal Consiglio della Società delle Nazioni nella sua risoluzione del 25 maggio 1985 come data (salvo proroga d'accordo tra gli arbitri) per la conclusione dei lavori della commissione dei quattro arbitri a proposito dell'incidente di Ual-Ual e degli incidenti seguenti, venendo oggi a scadere, il Governo italiano ha l'onore di comunicare al Segretariato della Società delle Nazioni quanto segue: «Il Governo italiano essendo, come sempre, animato dal desiderio di condurre a buon fine la procedura di conciliazione ed arbitrato, interrotta soltanto dal fatto che l'agente del Governo etiopico hai avanzato a Schcveningcn la pretesa di discutere davanti alla Commissione delle questioni escluse dal compromesso d'arbitrato, ha dichiarato fin dal H luglio corrente al Governo etiopico che esso era sempre disposto a riprendere i lavori della Commissione, a condizione, bene inteso, che si restasse nei limiti del compromesso d'arbitrato. « Il Governo italiano ha inviato il 23 luglio delle nuove istruzioni telegrafiche alla R. Legazione ad Addis Abeba per ordinarle di confermare questa intenzione e di domandare formalmente al Governo etiopico se intendesse conformarsi o no agli impegni presi nel compromesso d'arbitrato, dando, nella affermativa, delle istruzioni al suo agente perchè questi, rinunciando alla pretesa avanzata, metta la Commissione in misura di continuare i suoi lavori. — Suvich ». La nuova prova di buona volontà data dall'Italia è stata universalmente messa in evidenza in questi ambienti : limitatamente all'incidente di Ual Ual e connessi, per cui il Governo fascista ha accettato la procedura arbitrale, l'Italia dimostrava cosi di voler strettamente rispettare il trattato italo-etiopico del 1928 e la risoluzione del Consiglio della Società delle Nazioni del 25 maggio scorso. In tal modo il Governo di Mussolini ha dato non soltanto la dimostrazione della sua lealtà ma della sua forza: non avendo nulla da temere ed essendo deciso ad andare fino in fondo nella questione etiopica, esso poteva benissimo chiedere all'Etiopia di voler continuare sulla strada dell'arbitrato l'esame di quegli incidenti che sono stati soltanto la manifestazione aperta di uno stato d'animo esistente da tempo e della preparazione militare contro di noi, ormai provata. In conclusione, il governo fascista, sicuro del fatto suo, certo di poter dimostrare che l'aggressione di Ual Ual è venuta da parte etiopica, intendeva crearsi un titolo di più al suo diritto ad intervenire al momento opportuno nell'Africa Orientale. Se questo alla Società delle Nazioni è stato subito compreso, è apparso però pure chiaro che, non indie treggiando di fronte agli obblighi stabiliti dai trattati, il Governo fascista rendeva un servizio alla Lega, tutrice del diritto codificato. Quindi la voce che si è diffusa, quasi contemporaneamente alla pubblicazione del documento italiano, di un passo fatto dalla Legazione etiopica a Parigi presso il signor Avenol per la convocazione di urgenza del Consiglio della Lega, non poteva essere che accolta con viva disapprovazione nei circoli societari. Il passo del signor Teclé Hawariae, Ministro abissino a Parigi, è quasi sicuramente anteriore alla proposta italiana di continuare i lavori per l'arbitrato, e quindi non può venire considerato in nessun senso come una risposta negativa a detta proposta. Ma, essendo venuto a conoscenza, come abbiamo detto, successivamente alla pubblicazione del documento italiano, e data la sua inutilità per il fatto che la soluzione del 25 maggio è categorica nello stabilire le proce dure da seguire in caso di mancato accordo, esso veniva giudicato a Ginevra come uno degli innumeri passi falsi compiuti da Addis Abeba. Questa notte non è ancora possibile prevedere, almeno dall'osservatorio ginevrino, gli sviluppi della nota italiana. Ma, qualunque sia la risposta etiopica, positiva o negativa, è certo che con essa l'Italia si viene a mettere in una po sizione nettamente vantaggiosa non solo sul terreno diplomatico ma anche su quello ginevrino. E' evidente, infatti, che se la riposta etiopica — come molti facili profeti prevedono — fosse negativa, l'Italia avrebbe una ragione di più per provare la mancata -.. volontà dell'Abissinia all'arbitrato, "che è uno dei fondamenti della Società delle Nazioni, sicché può dirsi clic il Governo fascista abbia limitato, o, meglio, portato nei suoi véri termini il dibattito ginevrino. Bersaglieri in navigazione verso l'Africa Orientale.

Persone citate: Mussolini, Suvich