Il laborioso assestamento del nazionalsocialismo

Il laborioso assestamento del nazionalsocialismo Il laborioso assestamento del nazionalsocialismo Nuovi episodi del Kulturkampf e e a Nuovi episodi del Kulturkampf Berlino, 23 notte. La situazione interna quale è segnalata dalle manifestazioni ufficiali di questi giorni, dalle azioni e agitazioni nei vari settori, da quello ebraico a quello cattolico a quello evangelico e infine a quello della « reazione » di destra, continua ad essere oggetto di attenzione di questi circoli. Molto rilevato per esempio è oggi, in tale cornice, e come una soddisfazione al radicalismo nazionalsociali- vrgmciPnptnsssta, a spese di certe resistenze di \\r 'tambienti economici di destra, è un accordo proprio ieri firmato fra il capo del fronte del lavoro dottor Ley da una parte, e il Ministro dell'economia Schacht, quello del lavoro Seldt e quello delle comunicazioni von RUbenach dall'altra, in forza del quale il fronte del lavoro fa un altro grosso passo verso quella totalità operaia e impiegatizia a cui aspira, in quanto che vi entra per questo accordo tutta l'enorme massa che è collegata al ministero delle Comunicazioni, che finora ne rimaneva fuori. Notevole è che già un'ordinanza del Cancelliere del 21 marzo aveva dato disposizioni in proposito, ma non si sa per quali resistenze non se n'era finora fatto nulla. Per quanto riguarda ancora i contrasti tra reazione e radicalismo, raccogliamo la voce che il giornale antisemita del noto signor vli e , , i e d l l l a a 0 o a e a Streicher, lo « Sturmer » che nel- l'ultimo numero aveva pubblicato ; una serie di violentissimi articoli sarebbe stato sospeso. Fra l'altro nell'ultimo numero esso, a prescindere dalla sua sfrenata campagna antiebraica, attaccava qualche nota personalità nazionalsocialista fra cui il segretario di Stato alla Cancelleria, Heinz Lammers, che tacciava di reazione. Un altro provvedimento che può essere interpretato come una mossa preventiva contro elementi radicaloidi estremisti, è una disposizione del ministro degli Interni che ordina lo scioglimento della associazione così detta dei «combattenti del Baltico ». I giornali commentano il provvedimento dicendo che esso non vuole affatto disconoscere i meriti di questi corpi i quali durante la rivoluzione rossa del 18 si costituirono per difendere il Reich in oriente dagli attacchi bolscevichi e all'interno dalle violenze spartachiste; ma nello stato nazionalsocialista accanto al partito non è possibile che sopravvivano altre associazioni politiche. Nel campo cattolico, quello che si può ormai chiaramente senza troppo allontanarsi dal vero definire il nuovo Kulturkampf tedesco, continua senza interruzione di linea ogni giorno. Oggi il ministro presidente prussiano Goering ha con apposita ordinanza, motivata in base alla legge per la protezione del popolo e dello Stato, disposto lo scioglimento della lega dei combattenti cattolici nonché di tutte le organizzazioni da essa dipendenti. Importante ed estremamente significativa è la motivazione del provvedimento: essa dice che « l'esistenza di una lega di combattenti cattolici è adatta a portare con sè una divisione della comunità popolare e a provocare un contrasto confessionale nella categoria dei combattenti », come se la divisione confessionale in questa come in tutte le altre categorie non fosse un fatto esistente in Germania indipendentemente dalla fondazione di qualsiasi associazione. G. P.

Persone citate: Goering, Heinz Lammers, Schacht, Streicher, Sturmer

Luoghi citati: Berlino, Germania