Il buon Dinalh costretto a sostare fa amicizia coi cani del Gran San Bernardo

Il buon Dinalh costretto a sostare fa amicizia coi cani del Gran San Bernardo Snife traode di Annibale in groppa all'elefante Il buon Dinalh costretto a sostare fa amicizia coi cani del Gran San Bernardo San Bernardo, 22 notte. (1. m. p.) Giunto all'apice della gloria cominciano per il giornalista americano Halliburton e per il suo elefante Dinalh le prime disavventure. Nella preparazione della memoranda impresa, che per la sua stravaganza ha ormai richiamato l'attenzione di tutto il mondo, il novello Annibale non aveva forse dato soverchio peso ad alcune formalità che oggi si presentano come ostacoli anche superiori di quelli incontrati ieri nella disastrosa salita al Gran San Bernardo. Compiuta l'ardua impresa, si tratta ora di discendere. Questa non presenterebbe grandi difficoltà se l'americano non avesse pensato di potere in grazia della popolarità della sua avventura, evitare l'inflessibile rigore delle disposizioni doganali. Un paio di contrattempi Per poter varcare il confine e discendere la valle del Gran San Bernardo dal versante italiano, egli, nonostante la sua rinomanza di scrittore, dovrà depositare come un borghese qualsiasi, una grossa somma a titolo di cauzione doganale, stabilita per l'immigrazione delle fiere e degli animali da circo, pari al 50 per cento del valore del pachiderma. Halliburton, che è forse dotato di grandi risorse di scrittore e di giornalista, difettava invece di risorse materiali, che in questo caso gli avrebbero servito molto di più. Ieri lo abbiamo veduto dopo il suo arrivo febbrilmente occupato a firmare assegni per una banca ginevrina, che poi affidava ad un giornalista svizzero il quale lo aveva accompagnato fino al valico, per la riscossione. Ma si vede che le cose presso la banca non sono andate come sperava, perchè ad un certo momento la presenza del giornalista americano è stata ritenuta indispensabile e perciò egli ha dovuto, suo malgrado, discendere a Losanna. Durante la sua assenza, egli do veva venire avversato da un'altra contrarietà, la quale, seppure non dovesse avere nessun'altra ripercussione, non potrà contribuire ad affrettare la partenza dal valico del Gran San Bernardo. E' infatti salito alla Dogana italiana per la visita d'ispezione il veterinario di Aosta, dottor Giuseppe Origlia, per procedere all'accertamento delle condizioni sanitarie del pachiderma. Trattenuto il giornalista americano dagli affari bancari a Losanna, il veterinario, dopo qualche ora di attesa, ritornava ad Aosta. Questo contrattempo provocherà senza dubbio un ulteriore ritardo. Oggi ha infuriato sul Gran San Bernardo una forte tormenta che non ha però impedito a numerosi turisti di tutte le nazionalità di giungere al valico per ammirare il bestione che aveva compiuto un record degno di rilievo, dando prova ammirevole di tenacia e volonterosità. La rimessa è stata perciò méta continua di visitatori. Alcuni turisti hanno ritenuto l'impresa cosi strabiliante da proporre che l'elefante venga a suo tempo imBalsamato e collocato nel museo dell'Ospizio. I monaci, però, non sono di questo parereCessata la tormenta, l'elefante Dinalh è stato condotto a prende l i re un po' d'aria. Al suo apparire - i cani hanno iniziato l'ostile gaz! zarra verificatasi ieri all'arrivo, ma poi si sono ammansiti. Eviden i temente la filosofica tranquillità . dell'elefante ha sortito i suoi ef ; fetti. Sta di fatto che il pachider- ma u anale sin da ieri si era ac-, g^statfla simpatìa del pubblico, \ riusciva oggi ad acquistarsi anche ; qUeila dei cani dei Gran San Ber ■ nardo I «-,!,. «.,., , . „ Così l'abbiamo visto allungare i a i , o o a la proboscide e donare generosamente ai suoi nuovi amici lo zucchero che veniva a lui somministrato. Questo gesto di generosità ha fatto andare, manco a dirlo, in visibilio la folla delle straniere che assistevano alla scena. Lo scambio di cortesie fra cani ed elefante ha tenuto incatenato il pubblico, tanto da far dimenticare il signor Halliburton, che, in preda a gravi grattacapi, navigava, nel magnifico litorale del lago ginevrino, in cattive acque... Qual'è il percorso di Annibale? Stasera egli è ritornato all'Ospizio con il viso apparentemente allegro. Del resto egli ha mai dimostrato, finora, il minimo turbamento, anche nei momenti più tristi della sua impresa. Hallibur ton era riuscito, almeno secondo le sue dichiarazioni, a mettere tutto a posto. Il denaro per il deposito c'era; il veterinario passerà domani la visita; quindi via libera per l'Italia, cioè il sogno lungamente vagheggiato. Dopo la notte insonne di ieri a causa delle sue gravi preoccupazioni, poteva finalmente concedersi alcune ore di meritato riposo Ma quale disdetta! Stasera il signor Halliburton ha avuto un lungo colloquio con uno dei famosi scienziati naturalisti, storici, igienisti e anche alienisti convenuti in questi giorni all'Ospizio, mante nendo il più stretto incognito. La visita di questo inopportuno gli causava una tremenda doccia fredda e gli metteva una terribile pulce nell'orecchio. Egli, come è noto, è partito da Martigny, ripromettendosi di rifare il percorso di Annibale. Ebbene, ha sbagliato strada! Annibale non è giunto in Italia attraverso il valico del Gran San Bernardo ma attraverso quello del Piccolo San Bernardo, e cioè per tutt'altra strada. L'ignoto signore avrebbe mostrato allo sfortunato giornalista le prove inconfutabili per le quali neppure questa notte, pensano molti, il signor Halliburton potrà _ dormire i suoi sonni tranquilli, nel dubbio che la fatica finora compiuta dal suo buon Dinalh sia stava vana. Ma siccome gli storici non si sono ancora messi d'accordo sulla via seguita da Annibale per giungere in Italia, è più probabile che l'americano dia poco credito alle informazioni dell'incognito signore, e dorma tranquillo questa notte, preparandosi nel riposo alle prossime fatiche...

Persone citate: Giuseppe Origlia, Halliburton, Martigny

Luoghi citati: Aosta, Italia, Losanna