La stetta di vite nazista non risparmia nessuno

La stetta di vite nazista non risparmia nessuno La stetta di vite nazista non risparmia nessuno cidenza puramente casuale bensì lorrispondevano a una nuova pBerlino, 19 notte. Il nuovo acuto rincrudirsi dell'azione antisemita per un verso per l'altro l'energica ripresa di intervento contro il cattolicesimo cosidetto «politico», l'una e l'alerò preceduti da un martellamento di incidenti e di attacchi durato parecchie settimane, non erano un fenomeno isolato e di coin- stretta della vite nell'azione di ditosa-offesa da parte del regime contro tutto ciò che si designa con parola complessiva come « reazione » da qualunque parte essa venga. Se ne ha questa sera la prova in una improvvisa crisi delia direzione di polizia di Berline indubbiamente in stretto connesso con le agitazioni antisemite d; juesti giorni nel mentre che per altro verso comincia ad avere applicazione poliziesca anche il fronteggiamento annunziato dall'ordine di Goering di ieri contro le autorità cattoliche. La genesi di questa nuova stretta di vite che, parte la valutazione degli avvedimenti che le danno occasione, .•orrisponde sempre a una tendenza più radicale che esiste permanentemente nel movimento, è impossibile vederla ora nella pochezza e nella incertezza degli elementi forniti dai comunicati ufficiali; bisogna per ora limitarsi soltanto alla pura e semplice esposizione dei fatti. Il capo della polizia di Berlino Il fatto improvviso che è motivo oggi della sorpresa generale che il presidente di polizia di Berlino ex-contrammiraglio Voe Levetzow ha a un tratto rivolto i— come il comunicato annunzia — Reich, spensato dalla sua carica. Le dimissioni sono state accettate? Questo non si potrebbe assolutamente dire stando al testo del comunicato il quale si limita soltanto a dire che il ministro degli Interni « sino a una definitiva approvazione da parte del Capo e Cancelliere Hitler » ha esonerato Von Levetzow dalla sua carica , ,al ministro degli Interni deijla preghiera di essere di-|nominando intanto * provvisoria- mente » al suo posto il conte von Helldorff finora presidente di po lizia del circondario di Potsdam. I giornali danno naturalmente un ben servito cordiale e cortese al- l'uscente von Levetzow e ne salutano l'opera come piena di successo: il fatto è però che è impossibile da tutto il complesso delle espressioni ufficiali dissimularsi cl£ ,e dimissioni sono dovute a un dissenso che non è stato possibile altrimenti comporre circa l'opera dell'ex-presidente di polizia svolta di fronte alle agitazioni antisemite di questi giorni. Von Levetzow era stato il primo presi- dente di polizia nominato dal re- girne appena assunto al potere ma egli proveniva pero dall'antica destra dove tra l'altro aveva pre- so parte al putsch di Kapp. Mag- g'or luce può gettare sulla crisi | P-f^=— nazionalsocialista originario degli „riH»M ™rni ìiheri rhP fecero ar- Ì93Ì antichi corpi liberi che fecero ar- s-n-e tsasendo1czapoiederness. Li! Berlino quando il movimento non era ancora pervenuto al potere, fu condannato dal vecchio regime a sei mesi di prigione — e poi prosciolto in seconda istanza — per avere diretto le agitazioni anti¬ semite scoppiate quell'anno nelmedesimo quartiere del Kurfuer- stendamm li comunicato aggiunge che, av- venuto il mutamento, ha avuto luogo oggi al ministero della Pro- paganda una riunione presieduta dal ministro della Propaganda Goebbels a cui hanno preso parte il nuovo presidente di polizia e il capo delle Squadre d'assalto di Berlino nonché il commissario della città Lippert- in questa riu- nione dice il comunicato: «sonostate stabilite le linee direttive della collaborazione necessaria perl'epurazione della capitale da tut- ti gli elementi disfattisti comuni- stif reazionari e della tracotanza ebraica bolscevica .>. Il comunica- to inoltre, rilevando l'accordo fra partito e polizia, aggiunge che sarà così possibile garantire ilcarattere della capitale di cittàcioè « tedesca e nazionalsocialistancXde^lv^en^ento0 dunqK . _ •_ sensi di questo comunicato non può essere in alcun modo dubbio.La polemica di Muenster La medesima stretta di vite si manifesta per quanto riguarda la lotta contro il cattolicismo « politico ». Intanto esce oggi una ordinanza del Cancelliere la quale riunisce per maggior efficacia e unità di azione in un solo ministro, il ministro senza portafoglio Kerrl, gli affari ecclesiastici finora divisi tra i vari ministeri. Nell'intento poi di far piena luce sulle ragioni che lo hanno indotto all'intervento di ieri contro le autorità cattoliche, il ministro Goering fa pubblicare dal suo ufficioso personale e National Zeitung » di Essen il testo della nota lettera da noi a suo tempo riferita del vescovo di Muenster al Presidente di Governo della Westfalia nella quale il Vescovo chiedeva che fosse impedita la venuta a Muenster di Alfredo Rosenberg che caratterizzava come una provocazione alla popolazione cattolica della città; nonché la risposta di quel Presidente di Governo che respingeva questa protesta. Di nuovo nella « National Zeitung » si desume solo che dopo l'incidente il Vescovo di Muenster durante una processione ha preso la parola parlando alla folla e riattaccando un'altra volta Rosenberg e le altre autorità; il « Bollettino ecclesiastico » di Muenster, che recava un articolo in cui si raccontava questo seguito della faccenda, è stato sequestrato per ordine delle autorità. Altre applicazioni la stretta di vite riceve anche in altre parti del Reich. Il presidente di polizia di Stettino per esempio ha proibito oggi per i circondari di Stettino e Koeslin e di Schneidemuehl a tutte le associazioni cattoliche giovanili l'uso di uniformi e bandiere nonché qualsiasi assemblea o marcia in corpo oltre a ogni attività sportiva all'aperto. I provvedimenti di rigore per la difesa dello Stato continuano anche a svolgersi da giórni a carico degli antichi gruppi di Elmi d'acciaio fi. P*

Persone citate: Alfredo Rosenberg, Goebbels, Goering, Kapp, Lippert, Rosenberg, Von Levetzow

Luoghi citati: Berlino, Koeslin, Potsdam, Stettino, Westfalia